martedì 12 dicembre 2023

Ultime notizie - dall'Italia e dall'estero / Latest news

 12 dicembre '23 - lunedì                               12th December / Monday                       visione post - 32

Dall'Europa -

Sanzioni per Hamas: la proposta di Bruxelles con i ministri degli Esteri di Berlino, Roma e Parigi. -  L'Europa ha deciso di comminare sanzioni contro Hamas. La proposta è stata sostenuta dai ministri degli Esteri di Italia, Germania e Francia. Intanto continuano i raid israeliani nella Striscia.  L'Italia, la Francia e la Germnis sostengono l'iniziativa europea per imporre sanzioni contro il gruppo i Hamas, mentre Antonio Tajani, il ministro degli Esteri, ha spiegato di opporsi "a bandi contro i coloni estremisti, pur condannandone le violenze".

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SPORT / Calcio - serie A / anno 2023-24 - 15^ giornata risultati e commento

 12 dicembre '23 - martedì                              12th December / Tuesday                     visione post - 11


Juventus - Napoli   1 - 0   H. Verona - Lazio   1 - 1  

Atalanta  -  Milan  3 - 2  Inter - Udinese  4 - 0

Frosinone - Torino  0 - 0   Monza - Genoa  1 - 0

Salernitana - Bologna  1  -  2   Roma - Fiorentina  1 - 1

Empoli - Lecce   1 - 1  Cagliari - Sassuolo  2 - 1




 
Lucianone




Commenti - Il tempo dell'Attesa (e quello dell'Avvento)

 12 dicembre '23 / martedì                                12th December / Tuesday                 visone post - 9   

(da la Repubblica - 11 dicembre '23 - di Enzo Bianchi)

Il tempo dell' attesa

Ogni anno, verso la fine dell'anno civile, giunge un tempo che i cristiani distinguono dallo scorrere quotidiano dei giorni e lo chiamano "Avvento": tempo di attesa di una venuta, di una manifestazione desiderata che finalmente si imporrà nella storia con una novità inaudita, ci sarà un cielo nuovo e una terra nuova in cui regneranno la giustizia, l'aamore reciproco, la pace. I cristiani si impegnano in questa attesa per le parole di Gesù che i suoi ascoltatori discepoli hanno compreso come l'annuncio di una dipartita ma di una conseguente venuta nella gloria per l'instaurazione del Regno di Dio.  C'è stato un tempo, non certo il nostro, in cui si poteva rispondere alla domanda  "chi è il cristiano?" con le parole "colui che aspetta Gesù Cristo, la sua venuta". -   Abbiamo alle spalle più di due millenni di cristianesimo e lo dobbiamo confessare: la speranza e l'attesa dei primi cristiani che si sono sempre rinnovate nei secoli sono state tutte deluse. Cristo non torna, tutto va avanti come prima, il Regno di Dio non lo si vede e la promessa di giustizia, pace, salvezza sembra essere delusa, un bel sogno dell'umanità condannato a essere frustrato  Eppure in secoli diversi e in chiese diverse vediamo cristiani che per aspettare la venuta di Gesù Cristo vegliano durante la notte per essere pronti all'incontro con il loro Signore, ci sono stati cristiani che hanno consacrato la vita a una ricerca della sua presenza, all'ascolto della sua Parola, chiedendogli solo: vieni Signore. Questa è follia? No, è un desiderio custodito nel cuore e nel comportamento: ognuno di noi può essere il Regno di Dio annunciato da Gesù come veniente. Basta che lasci regnare solo Dio su di sè e dunque la sua volontà, che è amore, giustizia e pace, e impedisca ad altre presenze, gliarcontes di questo mondo di dominarvi.  Ecco quando viene il Regno di Dio, quando tu vuoi, se tu vuoi su di te. Ma la certezza della fede non toglie l'ansietà, la speranza disperata della ragione per la quale Gesù ritardi la sua promessa rendendo il nostro esilio da lui insopportabile.

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giovedì 7 dicembre 2023

Riflessioni - idee / IL DISCORSO DEL GENITORE: "Il mio appello agli uomini" di G. Cecchettin

 7 dicembre '23 - giovedì                                    7th December / Thursday                    visione post - 7

(da Corriere della Sera - 6 dicembre '23, mercoledì)

La lettera-discorso di Gino Cecchettin

"Carissimi tutti,

abbiamo vissuto un  tempo di profonda angoscia: ci ha travolti una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l'impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La  mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell'ordine, al vescovo a ai monaci che ci ospitano, al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia.

 Mia figlia Giulia era proprio come l'avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma.  Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età già diventata una combattente, un'oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà:. il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro che avrebbero dovuto amarle, e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà prim di perdere anche la vita. -       Come può accadere tutto questo?  Come è potuto accadere a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell'informazione.

Mi rivolgo per primo agli uomini, perchè noi per primi dovremmo dinmostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali. Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza, anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto. - A chi è genitore come me, parlo con il cuore insegnamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell'impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte.  Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perchè diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possesso e all'amore vero che cerca solo il bene dell'altro.  Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale. kkmpppl E' essenziale che i giovani imparino a comunicre autenticamente, a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro. La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare  la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare reslmente con empatia e rispetto.  la scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli. Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza. La prevenzione della violenza inizia nelle famiglie, ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti. -  Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un'atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti. Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza  e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perchè dicono qualcosa con cui magari non siamo d'accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. perchè da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si sesce soltanto sentendoci tutti coinvolti.  Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.

Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell'ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento.  La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita. - Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere. "Il vero amore non è nè fisic o nè romantico./Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è,/è stato, sarà e non sarà./Le persone più felici/non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto,/ma coloro che traggono il meglio/da ciò che hanno./La vita non è una questione/di come sopravvivere alla tempesta,/ma di come danzare nella pioggia!".

Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare  sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un pò alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia. ----------------------------------------------------------------------Cara Giulia, grazie per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l'immensa tenerezza che ci hai donato. Anch'io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, non so sperare: ecco, voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d'amore, di perdono e di pace. "

Addio Giulia, amore mio


Lucianone

domenica 19 novembre 2023

Ultime notizie - dall'Italia e dall' Estero / Latest news

 19 novembre '23 - domenica                             19th November / Sunday               visione post - 13

Italia PORDENONE / Barcis

Il massacro di Giulia - Il corpo della giovane donna trovato in fondo a un dirupo, vicino al lago di Barcis. Giulia ha provato a difendersi  dal suo aguzzino (ex fidanzato) che aveva voluto seguire, e ha provato a difendersi, ma è stata uccisa a coltellate (più di 20). E aveva gli stessi abiti del giorno della scomparsa. L'ex fidanzato tradito da una telecamera. Ora caccia all'uomo in fuga. -  / L'auto di Turretta avvistata in Austria. La procura: "Consegnati".

UN altro femminicidio, probabilmente più impressionante di altri...l'ennesimo (più di cento dall'inizio dell'anno 2023) e questo ormai ci riguarda tutti, tutta la società, quella della fine del benessare, quella della caduta libera del ceto medio, quella della povertà assoluta che ormai è lasciata a sè stessa  e ai suoi problemi di sopravvivenza quotidiana, e in questa società post-capitalista e superliquida si usa sempre più spesso la parola "bravi" e "brave" per persone, per gente, uomini o donne, ragazzi e ragazze che hanno compiuto omicidi o comunque sono andati contro la legge. E questo "bravi" e "brave" si usa sempre dopo che sono stati commessi reati più o mneo gravi, omicidi più o meno efferati. E tanti di noi, se non tutti, si chiedono il perchè quei  Bravi "delinquenti" hanno compiuto quello che hanno compiuto e fatto come fosse una "bella sorpresa".  E allora meditiamo, gente, meditiamo... !   (Lucianone-  L. Finesso)

Sarcis (PORDENONE)  -  Nascosta nel fitto del bosco, a cento metri dalla strada impervia che da Piancavallo porta a Barcis. Era lì, adagiata in una cavità tra le rocce, con due sacchi neri intorno al corpo che forse servivano a coprire il colore acceso del suo maglioncino. Su di lei non solo segni di percosse e varie contusioni - dovute anche alla caduta - ma numerose coltellate mortali sul collo e sulla testa e, sulle mani, i classici tagli di chi cerca di difendersi.  La conferma di un omicidio di cui è accusato l'ex fidanzato Filippo Turetta, ormai in fuga da una settimana, ma anche di un macabro dettaglio che riporta gli inquirenti a riflettere sull'ipotesi della premeditazione.

Israele  /  Conflitto Israele - Hamas

Colpite due scuole a Jabalia / Il leader Usa Biden: cuore spezzato per i bimbi morti / Gantz e Netanyahu divisi sul ruolo futuro dell'Anp / Ora Israele si muove verso Sud.  Biden: coloni violenti, no ai visti lllllllllllllllllllllllllllll  Gerusalemme  -  Dopo cinque giorni dalla partenza da Tel Aviv, la marcia delle famiglie degli ostaggi ha raggiunto Gerusalemme, dove c'è stata una manifestazione sotto la residenza del premier Benyamin Netanyahu. Secondo gli organizzatori hanno partecipato 25 mila persone 

Commento

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domenica 12 novembre 2023

L'intervista - Il regista e scrittore Emir KUSTURICA: "L'apocalisse non è ora... "

 12 novembre '23 - domenica                           12th November / Sunday                  visione post - 15

( da LA STAMPA - 4 novembre '23 - di Franco Giubilei)

Emir Kusturica: 

"L'apocalisse non è ora, l'essere umano saprà sopravvivere. Da un secolo viviamo una guerra infinita. Gaza è solo l'ultimo capitolo"

"Prima della guerra in Bosnia i nostri figli giocavano a un videogame in  ui vinceva chi ammazzava più civili". Il ricordo di Emir Kusturica  dice molto  sul ruolo  dei mezzi culturali        nel tenerci in costante allenamento in una delle attività predilette del genere umano, fare la guerra appunto. Il regista serbo (ieri al Circolo dei lettori di Torino per il festival "Radici" a presentare il suo romanzo L'angelo ribelle), passa    in  rassegna i conflitti del XX secolo  e definisce  quello  in corso a Gaza     "solo l'ultimo capitolo della serie"  I candidati alla successione non mancano e i prossimi potrebbero essere i suoi Balcani, dove odio e rancori non sono mai morti e oggi riaffiorano in Kosovo, con la minoranza serba ad affilare le armi contro gli albanesi al governo.

INTERVISTA -

F. Giubilei - "Il suo film Underground, usvito nel '95 quando la situazione in ex Jugoslavia era ancora incandescente, era molto politico e scomodo: lo sarà anche il prossimo?" 

E. Kusturica: "Tutti i film sono politici, i miei primi poi  lo erano  in particolare.   Sono cresciuto nel cinema degli anni Settanta e Ottanta, in cui tutti gli aspetti della vita erano considerati. Negli ultimi 6 anni ho lavorato  a un nuovo film  che girerò  l'anno prossimo  e  che  si rifà a Delitto e castigo di Dostoevskij, uno dei romanzi chiave nella storia della letteratura russa, secondo la sua idea di redenzione in un mondo dove la vecchia moralità sta collassando, con conseguenze sulla vita privata delle persone".

F, Giubilei - "Le piace il vinema che viene prodotto oggi? Trova che racconti bene la realtà?"

 E. Kusturica:"Oggi abbiamo sentoeri  ideologici stretti e ispirati dal denaro. Poi non vedo più di una decina di grandi autori al mondo, fra cui Kaurismaki, Sorrentino, Garrone. Il cnema è in declino, come testimoniano gli insetti che infestno le sale parigine, e le piattaforme come Netflix in questo hanno un loro ruolo. Il consumo dei film oggi è soprattutto domestico, vedere un film in sala non è più tanto importante".

E. Giubilei - "Il cinema così come lo conoscevamo agonizza e non sarà più come prima. ma come circolano i contenuti della nostra civiltà? "

E. Kusturica: "Le faccio un esempio: già prima della guerra in Bosnia fra i nostri figli giravano dei videogame in cui, se non eri pronto a distruggere ospedali e a uccidere i civili, perdevi la partita. Persino nei videogiochi le regole prevedevano gli attacchi alla popolazione inerme". 

E. Giubilei - "Un ennesimo segnale di asuefazione alla guerra nella sua accezione peggiore. lei si sente pessimista o ottimista sul futuro dell'umanità? Si direbbe che non ci sia scampo".

E. Kusturica: "Sono molto ottimista invece: ci sono molte armi nucleari negli arsenali. come sappiamo bene, ma non credo che le useremo, perchè in fondo vogliamo sopravvivere. La Terza guerra mondiale forse non ci sarà, o forse sì, ma qualche guerra ci sarà di sicuro. Del resto dalla fine della Seconda, nel '45, ce ne sono state parecchie: c'è stata la Corea, poi il Vietnam, l'attacco russo all'Afghanistan, la guer- ra civile nell'ex Jugoslavia, due guerre in Iraq, la Siria, la Libia e ora la Palestina. La guerra in realtà  non si è mai fermata, questa in Medio Oriente è solo l'ultimo capitolo , e in tutti i conflitti gli americani hanno avuto un ruolo"

E. Giubilei: "Attribuisce agli Stati Uniti responsabilità precise?"  

E. Kusturica - "Hanno conyribuito a tutte le guerre, guardare a Joe Biden vuol dire chiedere al miglior indirizzo per questo. Le guerre sono delle grandi produzioni e cìoè qualcuno che ci fa un sacco di soldi, parlo dell'industria pesante militare".

E. Giubilei: "Il leader di Hezbollah ha definito l'attacco iniziale di Hamas a Israele "uperazione sacra e grande": è un appello a una nuova guerra santa?"

E. Kusturica: "Non ho gli elementi per rispondere, ma quel che vedo è l'armata americana molto vicino al Medio Oriente. Facendo il conto delle migliaia di civili palestinesi uccisi in un mese di attacchi israeliani, arriviamo a totalizzare le vittime di quattro anni di conflitto nell'ex Jugoslavia...".

E. Giubilei: "Lei ha scritto un romanzo, L'angelo ribelle. Che cosa ha spinto un cineasts sulla via della letteratura? Il suo mezzo di espressione prediletto resta il cinema?"

E. Kusturica: "Negli ultimi ventiquattro anni  ho suonato, ho finito gli ulimi concerti l'estate scorsa, fatto due documentari e tre film. Ma il motivo per cui ho scelto la scrittura è dimostrare che non sono uno stupido". 

E. Giubilei: "Prego?"

E. Kusturica: "Nel senso che gli scrittori in genere sono convinti che i registi, che in genere si basano su storie fatte da altri, siano stupidi. Ecco perchè ho scritto il mio romanzo, per provare che non lo sono".

Lucianone

domenica 5 novembre 2023

Il COMMENTO / Guerra in Medio Oriente - E' arrivato l'inferno

 5 novembre '23 - domenica                             5tth November / Monday                visione post - 17

(da La Stampa - mercoledì, 18 ottobre '23 - Il Commento / di Assia Neumann Dayan)

E' arrivato l'inferno sulla terra

Sono morte cinquecento persone nell'ospedale Al-AhliArabiBaptist di Gaza. Sono morte cinquecento persone perchè l'ospedale è stato bombardato . Sono morte cinquecento persone tra donne, bambini, uomini, anziani, medici. Sono morte cinquecento persone, sono morte.e altre ne moriranno.  l ministero della salute palestinese, controllato da Hamas, dice che è stato un bombardamento israliano , Israele dice che è stato il lancio fallimentare di un missile di Hamas a causare la strage. Vale la pena ricordare che bombardare un ospedale è un crimine internazionale. Noi ancora non sappiamo chi abbia causato la morte di cinquecento persone, ma quello che sappiamo è che nemmeno i filmati, nemmeno le fotografie, nemmeno le prove documentate, nemmeno i testimoni faranno cambiare idea a chi dice che è stato Israele o a chi dice che è stato Hamas. Quindi è ancora importante la verità?  A cosa serve la verità se nessuno è disposto a crederci? Qual è il numero esatto di morti? Chi è il responsabile?  Cercare di capire quello che sta succedendo è un dovere che ognuno di noi dovrebbe sentirsi addosso, ma non è così, perchè nessuno è disposto a sacrificare la propria di verità. Si dirà che quella notizia non è vera perchè non corrisponde alla nostra idea di vero, e non perchè sia falsa. .  Si dirà che quella notizia l'ha data un giornale che non ci piace e che quindi non può essere vera, si dirà che dalle foto non si vede bene, si dirà che è stata l'intelligenza artificiale, si dirà qualunque cosa pur di far coincidere la verità alla nostra idea di verità. Di verità ce n'è solo una: la gente muore. Muoiono i palestinesi, muoiono gli israeliani, muoiono per mancanza di cibo e acqua, muoiono bruciati vivi, muoiono per le bombe, muoiono in modi che noi nemmeno riusciamo a immaginare, muoiono soprattutto bambini. Non riusciamo a immaginarli anche se ci sono le fotografie, ma nemmeno a quelle crediamo perchè il pensiero di un bambino morto, di fame o bruciato vivo, non può rientrare nel nostro ordine di idee. Quello che sta succedendo cambierà per sempre il corso della storia, e dovremmo averne consapevolezza, perchè cambierà tutto, anche la nostra di storia. E' il trauma di una nazione, Israele, che deve elaborare il più grande lutto dopo la Shoah. E' il trauma della Palestina, condannata a subire le conseguenze delle decisioni di Israele, e di Hamas,  Ieri era la vigilia della visita di Biden in Israele, e di certo bombardare un ospedale non era la miglior cosa da fare, mettendo a repentaglio qualsiasi intervento degli Stati Uniti.  Era anche la vigilia dell'incontro con Abu Mazen, incontro che è stato cancellato.  Di certo, ogni notizia diramata da Hamas va verificata, perchè sono terroristi, quindi una fonte per natura non attendibile. Di certo, questa è una guerra, e se la responsabilità di Israele venisse verificata, constateremmo che ha commeso un crimine contro l'umanità e ne pagherebbe le conseguenze. -  In Occidente nessuno ha la percezione del massacro, è tutto ridotto a una compiaciuta ipocrisia di quelli che occupano il proprio tempo libero a cercare le fonti. le foto, i filmati, a commentare in maniera patologica qualunque notizia.            Quello  che è venuto meno  è  il senso dell'opportunità.  I morti si piangono, e piangere richiede  un tempo  di elaborazione  che nessuno  è più disposto  a spendere. E' venuo a mancare il senso della comunità civile, sono tornate le svastiche sono tornate le stelle di David sulle porte, è tornato il silenzio di chi non ha spesa parola per le vittime di Israele. Un bambino di sei anni negli Usa è stato ucciso solo perchè musulma-  no, i palestinesi muoiono ogni giorno, e chi sopravive è condannato a vivere l'inferno sulla terra. E' vero che in guerra la prima vittima è la verità, così come è vero che le prime vittime sono i civili.  Il nostro tempo occidentale andrebbe speso meglio. andrebbe speso a cercare la verità senza che a sostituirla sia l'ideologia. i terroristi sono persone innamorate della morte.  Si può davvero combattere , e sconfiggere, qualcuno che non crede nella vita, ma solo nella vita che viene dopo? -

Lucianone

lunedì 30 ottobre 2023

La Storia - Hiroshima e Pearl Harbor: gemellaggio di pace che divide il Giappone

 30th Ottobre '23 - lunedì                       30th October 7 Monday                            visione post - 41

(da la Repubblica - 1 luglio '23 - corrispondente Gianluca Modolo)                                                                                           

PECHINO -

Hiroshima-Pearl Harbor, il gemellaggio della pace. Ma pure della discordia. L'ambasciatoe statunitense in Giappone, Rahm Emanbuel, e il sindaco di Hiroshima, Kazumi  Matsui, hanno firmato  un accordo  di gemellaggio tra il Parco del Memoriale della Pace della città nipponica devastata dall'atomica nel 1945 e il National Memorial situato alle Hawaii, nato per ricordare l'attacco giapponese del '41. 

"Nessuno può visitare questi due luoghi ed uscirne rimanendo la stessa persona", ha detto il diplomatico statunitense all'ambasciata americana a Tokyo in occasione della firma dell'accordo. Due simboli dell'orrore  della Seconda guerra mondiale - e dello scontro  tra Giappine e Stati Uniti - che ora promuovono la pace e l'amicizia. In base all'accordo, i due parchi sosterranno scambi e condivideranno esperienze nel restauro di strutture e paesaggi storici, nell'uso della realtà virtuale e delle immagini digitali per la conservazione e l'educazione dei giovani. Tutto bellissimo. Non proprio.     A protestare sono alcuni hibakusha, i sopravvissuti dell'atomica americana che alle 8:15 del 6 agosto 1945   il bombardiere Enola Gay sganciò sulla loro città. Un accordo "inappropriato", lo hanno definito perchè - sostengono - mentre l'attacco di Pearl Harbor aveva come obiettivo una base navale (2.334 americani vennero  uccisi  il 7 dicembre 1941, attacco che spinse l'America  ad entrare  nella Seconda guerra mondiale ), il bombardamento di Hiroshima ha ucciso indiscriminatamente un gran numero di civili (circa 80mila persone morirono all'istante e il bilancio delle vittime  salì a 140mila  entro la fine  del 1945).  "I contesti storici dei due parchi saranno per sempre diversi", dice Haruko Moritaki,  consigliera dell' Associazione per l'abolizione delle armi nucleari di Hiroshima, al quotidiano giapponese Chugoku Shimbun. Definendo l'accordo un "insulto" ai sopravvissuti.  Diversi gruppi hanno scritto al governo della città chiedendo al sindaco Matsui di non firmae il gemellaggio, affermando che i due attacchi "non sono qualcosa per cui dovremmo perdonarci a vicenda", come riporta il quotidiano Nikkei Asia.  Sono lezioni storiche da cui imparare e da non ripetere mai più". -  "La bomba atomica non ha posto fine alla guerra e non ha salvato le vite dei soldati americani, come piace dire agli Stati Uniti. Era chiaro che il Giappone avrebbe perso",  dice  a Nikkei  Kunihicho Sakuma, presidente  di uno dei gruppi che sostengono gli hibakusha. "Gli Stati Uniti non avevano bisogno di sganciare la bomba su Hiroshima, la mossa era più probabilmente finalizzata a proiettare la potenza americana nel mondo. Se non si affronta questa questione fondamentale, non possiamo concentrarci solo sul futuro".- "Comprendo l'angos cia e la rabbia, ma non credo  che si debba essere intrappolati da questo", ha spiegato l'ambaciatore americano, aggiungendo che riconciliazione tra Stati Uniti e Giappone "è l'esempio di ciò che questo mondo ha disperatamente bisogno in questo momento".

I due parchi sono diventati luogni di riconciliazione tra i due Paesi - stretti alleati sin da  dopo la fine della guerra - quando nel maggio 2016 l'allora presidente statunitense Barack Obama divenne il primo leader Usa in carica a visitare il parco della Pace per rendere omaggio alle vittime della bomba.  Nel dicembre dello stesso anno, anche l'allora primo ministro nipponico  Shinzo Abe  visitò  Pearl Harbor. Lo stesso Obama ha mandato un messaggio scritto in occasione della firma del gemellaggio: "Questo accordo segna un risultato storico. Possimo costruire  un futuro comune  fondato  sulla pace  e  sulla cooperazione".   Non tutti in Giappone sono d'accordo. 



 .Lucianone

martedì 24 ottobre 2023

Ultime notizie - dall' Estero / Latest news

 24 ottobre '23 - lunedì                               24th October / Monday                       visione post - 11 

Israele  VS  Hamas 

Gaza -    Hamas libera altri due ostaggi. L'invasione di Gaza da parte di Israele non è più  questione  imminente.Le ragioni: da ricercare nella volontà di Washington, cioè di evitare conflitto regionale e avre altro tempo per negoziare laliberaione degli ostaggi, ma va ricercata anche nelle tensioni del governo  Netanyahu tra lui e i suoi generali.  Intanto sono stati ritrovati  purrroppo morti due italo-israeliani dispersi. -  Diventa sempre più ovvio che Hamas sta maturando una precisa politica su quello che è il rilascio degli ostaggi, e va a maturare una precia politica sullo stesso rilascio degli ostaggi. E vuole rinviare al più tardi l'invasione della striscia di Gaza: si è visto ieri sera con il ilascio di due donne anziane di Nir Oz, uno dei Kibbutz alle porte del Negev e ditante poche centinaia di metri dal perimetro della Striscia di Gaza soto assedio. Dei 400 membri di questo kibbutz circa un quarto è stato ucciso o rapito da Hamas.

Le due anziane liberate da Hamas sono attiviste di sinistra, fondatrici del kibbutz: Yocheved e Nurit sono state scelte per "motivi di salute". I coniugi delle due anziane sarebbero ncora prigionieri nella Striscia.

Gerusalemme -   Washington preme per i negoziati sui rapiti e l'invasione di Isrele rallenta. Si trattava su 50 persone, ma Hamas ne libera poche alla vola.. Dopo le due anziane rilasciate ne restano 220, ma potrebbero essere di più.  Ritrovati morti due italiani dispersi: sono italo-israeliani, moglie e marito e sono Lilach Lea Havron e Eviatar Moshe Kipnis.

Visitando i kibbutz devastati dai militanti di Hamas nell'attaco del 7 ottobre, si sono trovati in più abitazioni i simboli e le pubblicazioni di Pca Adesso, il movimento che nel 1982 si oppose all'invasione del Libano e poi sostenne con forza il progetto della nascita dello Stato palestinese in nome della "pace in cambio della resa della terra". E infatti oggi, nel clima surriscaldato dalle accuse sul fallimento del governo Netanyahu di fronte al pericolo di Hamas e alimentato dalle polemiche sulla sorte degli ostaggi, diversi membri dei kibbutz devastati, accusano le destre e Netanyahu di non averli difesi perchè concentrati a sostenere le aggressioni antipalestinesi dei coloni ebrei in Cisgiordania.

Il massacro al rave party di Re' im -

La seconda vittima italiana riconosciuta è Nir Forti (30 anni), che il 7 ottobre era insieme alla fidanzata e ad alcubni amici  al raveparty di Re' im, dove dopo il massacro sono stati recuperati oltre 250 cadaveri compreso quello della sua ragazza

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martedì 10 ottobre 2023

Commenti - Dopo la guerra Russia - Ucraina, nuovo fronte di guerra nel sud Oriente tra Hamas arabo/palestinese ed Israele

 10 ottobre '23 - martedì                                 20th October / Tuesday                       visione post - 7

Primo commento
(di L. Finesso)
Non bastava la guerra tutt'ora in corso di Russia contro Ucraina. No! Ci voleva un'altra guerra più
che seria fatta esplodere dai terroristi-palestinesi di Hamas contro lo Stato ebraico di Israele!
Dunque, siamo nel pieno di due guerre. Adesso tutto il mondo guarda con la massima apprensione
a quest'ultimo fronte di guerra che ha già provocato migliaia di morti da una parte e dall'altra, e so-
prattutto di morti costituiti in gran parte da civili, da persone soprattuto dal lato ebraico che per lo
più erano inermi, sorprese nei normali atti della vita quotidiana!
"Una non-soluzione del conflitto è data dalla lotta, la quale lascia spesso spazio al comportamento
inaccettabile della violenza. Si tratta di un mancato raggiungimento dello scopo del conflitto che,
invece di portare all'intesa, conduce all'inconciliabilità delle due parti e alla separazione. La vio-
lena comincia con le parole, le offese e le accuse che escono dal contesto del conflitto. Dalla vio-
lenza delle parole si passa poi a colpire la personalità per abbattere, in modo doloroso, le caratte-
ristiche che la costituiscono" 
In origine in Israle fu "Intifada", così chiamata dal fatto che ragazzi e ragazzini palestinesi anche minorenni lanciavano pietre più o meno grandi contro i soldati israeliani, come protesta per l'oc- cupazione sempre più estesa e poi via via massiccia del loro territorio di appartenenza..   Allora
non c'erano missili e tutte gli armamenti e gli ordigni letali che esistono oggi. Allora si lanciava-
a mani nude pietre e sassi, allora i soldati israeliani rispondevano con fucili e tutt'al più con i gas
lacrimogeni.  In più di 50 anni tutto si e' trasformato: approfondito l'odio tra le due parti e aumen-
tata enormemente la capacità distruttiva, ora anche da parte delle milizie, chiamate terroristiche,
di organizzazioni come Hamas che sembrano essere dalla parte dei palestinesi, ma che comunque
portano a incrementare distruzioni ed eccidi pure tra la popolazione civile come del resto fa pure
l'esercito israeliano. Questa è la situzione oggi, come ben sappiamo e vediamo ogni giorno..
Quindi alla guerra in Ucraina tra Russia e gli stessi ucraini si va a proseguire con quesi'altro con-
flitto tra Israeliani - Occidente e Palestinesi - Arabi in un'altra parte del mondo. Queste due guer-
re hanno un denominatore comune e micidiale che si chiama proprio: odio reciproco..E quando
l'odio viene sempre più supportato da armamenti micidiali che tendono a eliminare una quanti-
tà enorme di esseri umani e di territorio con abitazioni e villaggi, allora tutto si espande, si va a
incancrenire con pochisime possibilità di poter tornare indietro alla "situazione di apparente pace".
CONTINUA...
to be continued...



venerdì 8 settembre 2023

Riflessioni del Venerdì - Il decreto del governo Meloni per combattere la criminalità minorile. E per la recrudescenza dei femminicidi?

 8 settembre '23 - venerdì                                  8th September / Friday                       visione post - 7

Dal governo pugno duro nei confronti dei minorenni violenti. Daspo urbano e arresto dai 14 anni.
I ministri si dividono sullo stop ai cellulari pr i minorenni.
Continua...
o be continued...

mercoledì 6 settembre 2023

SPORT - calcio / serie A - 2023/24

mercoledì, 6 settembre '23                          Wednesday / 6th September                  visione post - 9

SPORT - calcio / Serie A -anno 2023 / 2^ e 3^ giornata - risultati  con commenti

Risultati della 2^ giornata

Frosinone  2   Monza    2
Atalanta     1   Empoli   0
Milan    4   H. Verona   2
Torino   1   Roma         1
Fiorentina   2
Lecce         2
Juventus   1
Bologna   1
Lazio    0   Napoli     2
Genoa   1   Sassuolo  0
Salernitana   1
Udinese        1
Cagliari   0
Inter        2

3^ giornata
Sassuolo    3   Roma  1
H. Verona   1   Milan 2
Bologna   2   
Cagliari   1
Udinese      0
Frosinone   0
Atalanta   3   Napoli  1
Monza     0    Lazio   2
Inter            4
Fiorentina   0
Torino   1   Empoli    0
Genoa   0   Juventus  2
Lecce         2
Salrnitana   0

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RIFLESSIONI - La paura della destra

6 settembre '23 - mercoledì                            6th September / Wednesday              visione post - 10

(da la Repubblica - 25 agosto '23 - l'Amaca / di Michele Serra)

Cavalcare la tigre
L
a paura. Se la sinistra (termine che uso per convenzione) riuscisse a capire che la vera benzina della
destra è la paura del domani, magari riuscirebbe a riscoprire la propria identità  e  la propria funzione:
non avere paura del futuro, e anzi cercare di indovinarlo e anticiparlo, il solo modo, poi, per governar-
lo senza subirlo passivamente: cavalcare la tigre. Paura dei migranti, paura delle relazioni sessuali che
mutano, paura della globalizzazione (che rimescola e contraddice i concetti rasicuranti  di Nazione  e 
di Tradizione), paura che "italiano" diventi concetto di cittadinanza e non di "razza", paura dell'ibrida-
zione, della contaminazione, della novità, del cambiamento.
In fondo è tutto abbastanza ben detto in quel ruvido bigino del pensiero reazionario del quale si
è tanto parlato begli ultimi giorni, scritto da un parà che ha fatto carriera.      Io mi sono sentito 
(umanamente, non ideologicamente) di sinistra quando, forse trent'anni fa, nella cassetta delle let-
tere, a Milano, trovai un volantino in arabo: e ne fui incuriosito ben più che disturbato. Mi sento
di destra ogni volta che penso al futuro  come una degenerazione del presente, una violazione 
del mio quieto vivere, delle mie abitudini, di quello che già so.  Per dire che non è solo ideolo-
gico, è soprattutto psicologico il confine tra le due modalità di guardare il mondo: e ciascuno
di noi nel suo piccolo , è un riassunto della grande dialettica paura/coraggio, abitudine/novità,
destra/sinistra.  -  La sinistra, questa vecchia sinistra confusa e logora, dovrebbe imparare un
mantra: domani sarà meglio, o comunque meno peggio.

Lucianone
 

mercoledì 30 agosto 2023

SPORT - calcio / Serie A - anno 2023/24 // 1^ giornata - risultati

 30 agosto '23 - mercoledì                             30th August / Wednesday                          visione post - 5

Risultati delle partite

!^ giornata
<Sabato 19 agosto
Empoli      0   Frosinone   1
H. Verona  1   Napoli        3
Genoa         1   Inter      2
Fiorentina   4   Monza   0
Roma           2
Salernitana   2
Sassuolo   0    Lecce   2
Atalanta    2     Lazio   1
Udinese    0    Torino      0
Juventus   3    Cagliari   0 
Bologna   0
Milan       2

Lucianone

martedì 29 agosto 2023

Inchiesta / Primo piano - governo alla prova: Le periferie tradite

 29 agosto '23 - martedi'                                   29th August / Tuesday                     visione post - 5

(da la Repubblica - 2 agosto '23 - di Giuseppe Colombo e Giovanna Vitale)

La revisione del Piano (di resilienza)

Da Scampia al Corviale quei progetti cancellati
che tradiscono le periferie
Il governo ha eliminato circa 6 miliardi contro il degrado e per la
riqualificazione delle aree più disagiate e deboli del Paese

Roma -  
Risale alla fine degli anni '80 la decisione di abbattere le famigerate vele di Scampia, il
complesso residenziale alla periferia nord di Napoli che nelle intenzioni del progettista, 
il geniale architetto Franz Di salvo, doveva far rinascere quel pezzo di città marginale 
e degradata, costruendo una serie di servizi utili a fare comunità intorno ai piccolo al-
loggi ricavati in sette grandi edifici dalla forma iconica: aree verdi, spazi comuni ogni
sei piani, centri ricrativi, campi sportivi, chiese e ludoteche. Peccato che nulla di tutto
questo venne realizzato, i blocchi furono messi uno attaccato all'altro, sacrificando aria
e luce negli appartamenti, che il Comune iniziò a consegnare  senza averli prima com-
pletati, sprovvisti persino di luce e gas. -  Un film che si rischia di replicare adesso che
il governo ha deciso di definanziare gli interventi del Pnrr- destinati ai Piani urbani in-
tegrali: 2,5 miliardi per risanare le periferie più disperate, che si aggiungono ai 3,3 mi-
liardi tagliati alla rigenerazione urbana, migliaia di progetti per ridurre l'emarginazione
sociale.  A Napoli era tutto pronto: a ottobre sarebbe dovuto partire il cantiere per abbattere
le ultime due Vele (una resterà in piedi), chd versano in condizioni precarie, per so-
stituirle con 433 case popolari nuove di zecca e restituire servizi e dignità a migliaia di
partenopei che vivono in quel pezzo di Gomorra. Un sogno che l'esecutivo Meloni ha
deciso di infrangere, insieme a quello di milioni di abitanti delle zone più difficili d'Ita-
glia, che si erano fidati degli impegni dello Stato: nuove strade, piazze ristrutturate e fi-
nalmente agibili, ritrovi per ragazzi, biblioteche, . Tutto cancellato con un tratto di penna.  Nello
stesso modo brutale con cui  169 mila famiglie hanno appreso, via sms, della revoca  del reddito
di cittadinanza.
E' questa la questione cruciale. A fare le spese della revisione del Piano di ripresa e resilienza so-
no i più fragili, i più poveri, quelli che sui tanti piccoli progetti davvero ci contavano per miglio-
rare la qualità della propria vita. E' a loro che il  ministro Raffaele Fitto dovrà spiegare perchè a
bari non si potrà demolire l'ex stabilimento Fibronit, altrimenti detto "fabbrica della morte" per-
chè lì si producevano manufatti in amianto, per realizzare un'immensa area verde già ribattezza-
ta Parco della rinascita. O perchè a Venezia si dovranno si dovranno mettere da parte i 3 milioni
stanziati per riqualificare piazza Mercato, abbattendo gli edifici abbandonati che la circondano,
immagine plastica di un'area degradata che doveva lasciare il posto anche a una struttura poliva-
lente, con un mercato coperto, una biblioteca e una ludoteca per i bambini.   Mentre a Geniva è
finita a rieschio  la riqualificazione del centro civico Buranello, per favorire l'aggregazione so-
ciale in un'area degradata. . Ancora, a Torino, la rinuncia a 250 milioni per il rifacimento di  19
biblioteche, ma anche per la manutenzione di impianti sportivi. -  E a Roma ballano 230 milio-
ni, per offrire un riscatto  a chi abita nel Serpentone di Corviale e nelle case popolari di Tor Bel-
la Monica.   E' sterminato l'elenco ei progetti che la destra ha deciso di stralciare, con la promes-
sa di un ripescaggio, affidato ai fondi di Coesione e a una trattativa con l' Europa  dall'esito tut-
t'altro ched scontato. Fitto sostiene che una parte di questi fondi rischia di risultare incompatibile
con con il Pnrr.  Altri progetti devono liberare risorse perchè datati e fermi.   Va spostato tutto su 
RepowerEU, il nuovo capitolo del Piano da 19,2 miliardi che assorbirà i 13 miliardi scippati agli
enti locali. Nonostante l'Ancì, da giorni, è lì a ricordare al ministro, con numeri e relazioni, che ì
progetti stanno andando avanti.
Lo spostamento del baricentro è chiaro: meno soldi sgli emarginati, più risorse alle impresee alle
partecipate di Stato. E' il gran fgavore a Confindustria.  E', ancora, la consegna  di un pezzo  del
nrr Pnrr ai colossi pubblici , per l'incapacità dei ministeri di spendere i soldi.  Da questi progetti
nasceranno maxi opere che serviranno a ridurre la dipendenza energetica dalla Russia: reti elet-
triche e gasdotti, faraoniche nei progetti e nelle ambizioni, opere da sempre ostili ai territori per-
chè percepite come distanti, invasive, di fatto un tributo locale da pagare in nome di un interesse
nazionale che spesso e volentieri si è configurato come un interese di pochi. Invece a Fiumicino,
alle porte dlla Capitale, i cittadini si sarebbero accontentati di molto meno, di vedere spesi 8 mi-
lioni per riparare un palasport che cade a pezzi e mettere in sicurezza una scuola. Era il Pnrr, la
grande occasione. Era, prima del tratto di penna.

Lucianone



domenica 13 agosto 2023

Ultime notizie - dall'Italia / Latest news

 13 agosto '23 - domenica                                     13th August 7 Sunday                  visione post - 7                 

Roma -
Suicidi nelle carceri: il piano Nordio, dopo un altro caso / "Usare le caserme dismesse" e detenzione differenziata
Italia /  Centro, Nord e Sud
Problema Pronto soccorso: la fuga dei primari / Sfilza di dimissioni / Stress e turni
durissimi e cos' "Non c'è giorno nel quale non pensiamo di andare via".

venerdì 11 agosto 2023

sabato 5 agosto 2023

Ultime notizie - dall'Italia e dall'Estero / Latest news - con c o m m e n t o

 5 agosto '23 - sabato                                      5th August / Saturday                         visione post - 7

RUSSIA 
Mosca - Alexey Navalny, il maggior oppositore di Putin, processato per estremismo è stato
condannato per latri 19 anni di carcere. Sconterà la pena in una colonia penale di massima
sicurezza / Le proteste di Stati Uniti e Ue.
 Il fronte della guerra Russia-Ucraina -  Attacco ucraino con droni marini  alla base navale 
russa di Novorossijsk sul Mar Nero. "Abbiamo affondato la Olenegorskij", dicono gli ucraini.
Colpo sferrato nella notte che ha violato quello che i russi consideravano un porto sicuro.
La  nave d'assalto russa (mezzo anfibio) si sarebbe appoggiata su un fianco e sarebbe stata
poi trainata in secca prima di colare a picco. L'attaco scatenato con diversi droni marittimi
senza pilota e caricati con 400 chili di tritolo, avrebbe colpito anche il terminale del Caspian
Pipiline Consortium, infrastruttura strategica per le forniture di greggio in Europa.

Roma - 
Il caso del Centro di cinematografia
Vertici azzerati dal governo Meloni nonostante le proteste di studenti e attori: addio al
cda di donzelli e Capotondi.
La vicenda - I membri del Consiglio: i componenti del cda del Centro erano Marta
Donzelli, presidente, Cristiana Capotondi, Guendalina Ponti, ne faceva parte anche 
Andrea Purgatori (morto il 19 luglio). / I tempi e il passo indietro - Il cda è stato no-
minato nel 2021 e in teoria il mandato sarebbe scaduto fra oltre 18 mesi, ma ieri sono
arrivate le dimissioni dei membri dopo dopo l' ok al decreto Giubileo.
La norma e le polemiche - il decreto contiene un emendamento leghista per cui i
vertici del Centro dovranno essere nominati dal governo.  La norma ha suscitato
polemiche e reazioni nel mondo del cinema.

Commento -

Continua... to be continued...


venerdì 28 luglio 2023

INCHIESTA - Caporalato e diseguaglianze

 28 luglio 2023 - sabato                                      28th July / Saturday                      visione post - 4

(da la Repubblica - 11 dicembre '21 - di Luca Ricolfi)

Le inchieste sul caporalato
Le diseguaglianze invisibili
Così ispettori del lavoro e carabinieri hanno scoperchiato il vaso di Pandora del caporalato e dello
sfruttamento. Verifiche quadruplicate in tre anni, irregolarità riscontrate fino all'86% delle aziende
controllate.  
Aziende che possono essere piccole ma anche medie e grandi , situate in zone depresse ma anche in
zone ricche, al Nord come al Sud.  Caporalato non significa semplicemente reclutamento giornalie-
ro di manodopera mediante l'odiosa figura del "caporale". Dietro al caporalato si nasconde, nella
maggior parte dei casi, un'intera fenomenologia di sopraffazione: assenza di contratti, precarietà 
dell'impiego, bassissimi salari, condizioni di lavoro durissime o degradate, e qualche volta condi-
ioni di vita paraschiavistiche, come quelle degli accampamenti e delle baraccopoli al servizio del-
la raccolta stagionale di frutta e ortaggi. -    Sono fenomeni noti, descritti in innumerevoli servizi
giornalistici, ma colpevolmente, e da sempre, dimenticati dalla politica. Perchè?  Credo che i mo-
tivi principali siano tre.   Il primo è che, se la politica e ne occupasse, le scoppierebbe in mano il
problema dell'immigrazione irregolare.  Un problema che la sinistra non vuol vedere, e la destra
non è capace di affrontare (ricordate la promessa di Salvini di rispedire a casa mezzo milione di immigrati irregolari?).  Il secondo motivo è che su questo punto, la politica non ha il sostegno at-
tivo dei sindacati, attentissimi a proteggere gli interessi dei già garantiti (pensionati, pubblico im-
piego, dipendenti delle grandi aziende), ma alquanto distratti  di fronte ai fenomeni  di emargina- 
zione e sfruttamento più estremi. -  Il terzo motivo ò che, più o meno consapevolmente, i politici
intuiscono che precarietà e bassi salari, pur essendo sempre frutto di spregiudicatezza e rapacità,
in non pochi casi sono anche condizioni di sopravvivenza di attività economiche che, ove rispet-
tassero i contratti nazionali e non evadessero le tasse, dovrebbero chiudere (che io ricord, l'unico
politico ad aver messo in evidenza questo punto è Stefano Fassina, con il concetto di "evasione
di necessità").  Dietro certe forme di sfruttamento, in altre parole, oltre alla mancanza di scrupo-
li c'è il combinato disposto della bassa produttività e della concorrenza internazionale, che spin-
ge verso il basso i prezzi (tipicamente per i prodotti agricoli).   Che oggi esista ancora il capora-
lato può destare sorpresa, abituati come siamo a pensare  che certi fenomeni  siano retaggio del
passato, e con il pasare del tempo siano destinati a evaporare. Ma è un errore di prospettiva.
A ben giardare , la società in cui viviamo non è fondata solo sul benessere dei più e sul duro
lavoro di una minoranza (abbiamo il tasso di occupazione, giovanile e adulta, più basso del-
l'Occidente).  La nostra società à anche basata sui "servigi" di una robusta infrastruttura para-
schiavistica, che non è affatto in via di assorbimento, ed è strettamanete necessaria per perpetuare
il nostro modo di vita, consumistico e non di rado parassitario.    Quando, nella mia ricostruzione
dei meccanismi della "società signorile di massa", ho provato a misurare  le dimensioni di questa
infrastruttura paraschiavistica, di segmenti sociali in cui si presentano condizioni di subordinazio-
ne estreme, ne ho contati ben 7, per un totale di circa 3 milioni e mezzo di occupati (oltre il 15%
della forza lavoro.  -  Fra di loro, non solo gli stagionali concentrati nei ghetti per la raccolta della 
frutta e degli ortaggi, ma anche i lavoratori in nero di agricoltura, edilizia, trasporto e magazzinag-
gio; i dipendenti delle cooperative che erogano servizi alle grandi aziende, alle ferrovie, alle scuo-
le, alle università, agli ospedali, colf e badanti assunte senza contratto e senza contributi; lavorato-
ri della cosiddetta gig economy (o economia dei lavoretti), per lo più addetti alle consegne a domi-
cilio; per non parlare dei settori completamenti illegali, dove a operare  in condizioni paraschiavi-
stiche  troviamo la bassa manovalanza  della distribuzione di strada  gestita da organizzazioni cri-
minali.
Viene da domandarsi se la nostra spasmodica attenzione anche ai più minuscoli e irrilevanti inter-
venti della Legge di bilancio  non sia sproporzionata  rispetto alle vere diseguaglianze che afflig-
gono il nostro Paese. Perchè le diseguaglianze più ingiuste, e più crudeli, non sono quelle di cui
tutti parlano, ma quello che nessuno vede (o non vuol vedere?)

Lucianone

Riflessioni del Venerdi' - Pensieri sul governo di Giorgia Meloni e l'opposizione di Elli Schlein e i suoi

 28 luglio '23 - sabato                                     28th July / Saturday                             visione post - 18

di
Luciano Finesso
Quando si insediò il governo di Giorgia Meloni, circa dieci mesi orsono, quasi la maggioranza degli
italiani pensò, e tanti lo dissero esplicitamente a parole,  "finalmente  una donna  al governo, non era  
mai successo e adesso ce l'abbiamo anche noi, evviva!". -    Ma certamente un'altra certa quantità di
italiani disse, e pensò pure: "Oh! Guarda, la prima donna al governo italiano è proprio lei, la donna 
di destra che non volevamo. Ahi, adesso saranno cavoli amari!".   Comunque, al di là del fatto che 
alle elezioni di dieci mesi fà una bella quantità di cittadini si astenne, Meloni vinse, ma appunto non
stravinse, su una sinistra e centrosinistra divisi e a pezzi. Tanti hanno però cominciato a contare sul-
la premier Giorgia, non solo i suoi diretti sostenitori del centro-destra.  Chissà, hanno pensato, che
non sia lei la nuova lady di "ferro" (ricordiamo la Tatcher inglese)  che sistema il Paese Italia, una
volta per tutte?  Ma è anche vero che l'Italia di oggi (ma anche di ieri) non è certo l'Inghilterra dei
periodi (quasi eroici, visti in prospettiva odierna) della lady di ferro di allora. La Meloni si porta
dietro il sovranismo, messo ultimamente e furbescamente in sordina, allora la Tatcher si portava
dietro un certo Reagan (che pure col libero mercato iniziò a far danni economici mondiali) che l'A-
merica quasi intera adorava - dopo il tempo kennediano - e la coppia Tatcher-Reagan  durò un bel
pò.  -  La lady "di ferro", così veniva allora, anni settanta, chiamata la Tatcher  per la durezza del 
carattere di tipo maschile e la rigidità delle sue idee incrollabili sul neo-capitalismo.che mise a frut-
to avendo appunto dietro l'appoggio anche più conservatore di parte dei liberal. E aveva soprattutto
quel grande tratto carismatico che le aveva fatto vincere per ben due volte le elezioni. Era insomma
una conservatrice "democratica" che sapeva usare i tasti e toni giusti per incantare la gran parte del-
la popolaione britannica. -  Ma qui mi urge precisare proprio il carattere conservatore della Tatcher
- e insieme dell'indole e spirito bitannico - che in quegli anni '80/ 90 (e in certa parte rimasti anche
oggi) regnava nell'isola britannica, e del resto rimasta ancora oggi il simbolo nonchè la culla della
democrazia (parlamentare e rappresentativa). 
E allora arriviamo ora al confronto con la Meloni, prima donna italiana a reggere e guidare le sorti
del suolo italico, come la Tatcher fu la prima a superare il confronto con i colleghi maschi e metter-
si alla guida della terra-isola di Albione.    La Tatcher aveva alle spalle la tradizione democratica e 
anti-fascista di Wiston Churchill, la Tatcher sapeva benissimo che conservatorismo non è sinonimo
di fascismo (così come si può dire del contrario). Sono due cose, due valori anzi, ben distinte e di-
stinti..  Giorgia Meloni ha alle spalle un partito che ha ancora il simbolo della fiamma e che non ha
mai veramente preso le distanze dall'originale matrice mussoliniana, almeno in parecchi dei suoi a-
derenti e sostenitori. Al di là che la premier insista sulla sua età anagrafica che la pone fuori da quel
periodo, le sue simpatie, frequentazioni e infine adesioni sono sempre state nell'ambito di quella sto-
ria  e non di un puro stato conservatore neutro, tanto che alla richiesta di togliere la fiamma dalla
bandiera del suo partito si è sempre opposta. Una donna tenace dalla politica ferrea anche la Melo-
ni, certo, ma sempre in un'area di appoggio ai suoi, uomini e donne, di dichiarata fede oltranzista
para-fascista  che non permette loro di dialogare nè di avere alcuna sia pur minima convergenza con
l'opposizione, cioè un essere prevenuti (in anticipo) su tutto ciò che le opposizioni propongono, sia
pure obiettando con alcune ragioni pratiche.  Ma la tecnica della "lady" italiana è spesso quella di fa- 
re la gnorri e di affidarsi sempre più spesso ai suoi video privati e pubblici più che altro propagan-
distici.  E quando, come successo a Cutro dove più di 50 migranti sono stati lasciati andare alla de-
riva senza che fossero prestati i soccorsi nonostante gli avvisi, avvengono  tragedie  che potevano
essere evitate - 53 migranti lasciati morire in mare - la presidente gira la testa da un'altra parte e non
si presenta sul luogo dell'accaduto, ma tiene conferenze stampa senza capo nè coda, allora ecco che
si svela l'incapacità, voluta e programmata, di affrontare il tema migranti, a suo tempo affrontato
a parole con il fumoso "blocco navale". E quando si presenta, tardi, alla conferenza stampa si trova
ad affronatre i giornalisti con inaudita difficoltà.  E come bloccata, perchè sa di essere in difetto, do-
veva farsi viva prima e adesso ci mette una pezza mostrando che ha fretta, che ha anche latre incom-
benze.  Del resto, lei avrebbe preferito il 'blocco navale', si sa.  Ma adesso che è al governo così tan-tyi morti e dispersi (cioè altri morti) in mare pesano molto su di lei e la sua leadership..
Così Giorgia Meloni da allora si dedica quasi del tutto per un pò alla politica estera, a farsi cioè ap-
prezzare come leader europea e iniziano i suoi tour all'estero. E viene giustamente apprezzata. 
E quando torna in Italia per condurre il Paese, alterna frasi sprezanti contro l'opposiziome a lunghi
silenzi quando i suoi ministri e sottoministri la mettono in difficoltà (vedi il csso Santanchè in pri-
mis).  Quindi pensa bene di eliminare, un po' alla volta, il diritto di cittadinanza che il governo pre-
cedente aveva introdotto per aiutare nuclei più poveri e in difficolà.  

Continua...
to be continued...   
                       

giovedì 20 luglio 2023

RIFLESSIONI - O sei un ultras o conti zero

 20 luglio '23 - giovedì                                       20th July / Thursday                           visione post - 21

(da  la Repubblica - 16 maggio '23 -   da l'Amaca / Michele Serra)

O sei un ultras o conti zero
Lo spettacolo dei giocatori del Milan, e ancora di più del loro allenatore Stefano Pioli (persona
specchiata, ed è un'aggravante), umilmente "a rapporto" dagli ultras dopo la sconfitta di La Spe-
zia, è terrificante.  Le società di calcio sono ufficialmente ostaggio degli ultras. Gli ultras, a loro
volta, e con poche eccezioni, sono ostaggio di malavitosi e pregiudicati a vario titolo. Oppure, e
sarebbe anche peggio, ne sono seguaci convinti. Lo si scrive da almeno vent'anni con patetica
perseveranza. La situazione, se possibile, con gli anni si è aggravata: gli ultras sono, a pieno ti-
tolo, non solo un soggetto "politico" di primo piano nella vita del calcio italiano, Sono spesso
anche un attore economico molto attivo, gestiscono biglietti e parcheggi, taglieggiano di fatto 
le società  con il ricatto costante dei disordini, o dei cori razzisti, con conseguenti squalifiche
del campo. Uno schifo, e ormai uno schifo organico di questo Paese. E gli altri tifosi? Che pa-
gano il biglietto senza chiedere - ovviamente - niente in cambio che non sia vedere una partita?
Non contano nulla.  Valga come esempio il tentativo di azionariato popolare dell'Inter: quattrini
versati nella illusoria speranza di contare qualcosa, sull'esempio di alcune società europee, nel-
la vita di una squadra e della società che la gestisce.  Fin qui ignorati  dalla società nerazzurra
(chiedere a Carlo Cottarelli) . Se gli aspiranti azionisti dell' Inter cominciassero a spaccare ve-
trine e minacciare disordini, e se Cottarelli si vestisse con giubbotto nero, si rapasse a zero  e 
si tatuasse qualche teschio, forse l'Inter lo prenderebbe sul serio.

Lucianone

domenica 9 luglio 2023

SPORT - calcio / serie A: trattative di mercato

 19 luglio '23 - domenica                                    19 July / Sunday                            visione post - 8

Atalanta -
La squadra bergamasca ha rimpolpato difesa, fasce e cengrocampo con gli arrivi
di: Kolasinac, Bakker e Adopo / Il mercato passerà anche dal restyling dell'attacco.
In Francia si parla di una decisa eccelerazione  per El Bilal Tourè, 21enne centravanti
maliano dell'Almeria (7 gol in 21 presenze nella scorsa Liga). Secondo l'Equipe, i ber-
gamaschi sarebbero vicini alla chiusura per una ventina di milioni, con un quinquenna-
le pronto per il giocatore.
Hellas Verona -
Movimenti in attacco per l'Hellas.  Il Verona spinge per chiudere con Riccardo Saponara.
Accelera anche per Matteo Destro. Entrambi svincolati di qualità ed esperienza per Marco
Baroni, con la squadra in partenza, martedì, per il ritiro di Primiero San Martino di Cstrozza.
In questa località la squadra veneta rimarrà fino al 23 luglio.  Saponara vicino, dunque, men-
tre con Destro la trattativa è aperta. Destro, che ha salutato l'Empoli dopo una stagione che a
limitarlo sono stati gli infortuni.  Verona: piazza giusta per ripartire? le connessioni ci sono
visto che in gialloblù ebbe un impatto non da poco Luca Toni, che nel 2013, quando arrivò
all?Hellas erano in tanti che lo davano prossimo al ritiro.  Ma i numeri, quantificati in gol,
segnati nel Verona dissero l'esatto contrario. E oggi, come allora, il direttore sportivo del club
era un certo Sean Sogliano.
Empoli -
La squadra toscana scatenata: Maldini jr, Pezzella e forse Dragowski. L'Empoli sempre a caccia
dei sostituti di Vicario e Parisi. Però l'addio di quest'ultimo non è ancora certo. Intanto a poche 
ore dall'inizio del ritiro Zanetti ha a disposizione il neozelandese cacace per la fascia mancina
difensiva. Inoltre è sicuro l'inserimento di Maldini jr (cioè Daniel) in prestito dal Milan

Lucianone

mercoledì 28 giugno 2023

Ultime notizie - dall'Italia e dal mondo / Latest news - verso fine giugno

 28 giugno '23 - mercoledì                            28th June / Wednesday                         visione post - 4


ITALIA -  
Giorgia Meloni processa l'Ue - 
Alla vigilia del Consiglio Europeo, la Ue valuta se fare a meno di Roma sul Mes.
Il Mes, il Pnrr, il Patto di Stabilità, i tassi della Bce e i migranti. Più che un sonsiglio
europeo rischia di trasformarsi in un processo. Al governo italiano. Giorgia Meloni
infatti non si troverà davanti a una riunione serena dei 27 leader Ue.

RUSSIA  (1)   -
Putin si fa vivo e torna  parlare: "Avrei soffocato la rivolta. Non ci spaccherete".
E Prigozhin in un audio: "Non era un golpe" -  Putin afferma che se la colonna
di Prigozhin non si fosse fermata, la ribellione armata sarebbe stata soppressa in
ogni caso".

Italia - 
Niente ergastolo a Cospito / I giudici ricalcolano la pena
Il Suv, guidato da un giovane Youtuber, che ha travolto e ucciso il piccolo Manuel
correva a 124 chilometri l'ora. E' quanto emerge dall'ordinanza del gip e si conclude
che lo youtuber Matteo i Pietro potrebbe rifarlo. -

Russia (2)   -
Putin disarma la Wagner. Il capo Prigozhin è in esilio.
Il presidente russo ignora il giudizio del mondo fuori, ma dentro per molti resta
l'unico antidoto all'anarchia. Purghe e cambi ai vertici: il futuro incerto di un leader
indebolito. 
"Smuta": è solo un a parola che Vladimir Putin utilizza appena una volta, all'inizio del 
suo discorso di ieri mattina davanti ai soldati nella piazza delle Cattedrali del Cremlino.
"Smuta" è un vocabolo in disuso, che arriva dal russo antico, la cui radice significa vago,
incerto. Ormai si legge solo nei libri di storia, per definire quello che noi invece conosciamo
come il periodo dei torbidi, la breve epoca durata dal 1598 al 1613 che fu contrassegnata da
governanti sedicenti e autoniminati, da una lotta senza quartiere tra boiardi e il potere degli
Zar, da una guerra civile, e poi dalla guerra russo-polacca e russo-svedese, da sconvolgimenti
politico-statali e da una crisi socioeconomica che ebbe termine solo con l'insediamento dello
zar Mikhail Romano, primo della dinastia durata fino al 1917

 Lucianone

martedì 27 giugno 2023

Sport / calcio - Le squadre retrocesse in serie B e le neo-promosse in serie A

 27 giugno '23 - mercoledì                              27 June '23 / Wednesday                           visione post - 3

Le tre squadre che salgono nella massima serie (A) sono
le seguenti:  Frosinone, Genoa e Cagliari
Le squadre che invece scendono in serie B sono: 
Sampdoria, Cremonese e Spezia
Il Cagliari ha vinto lo spareggio nella finale contro il Bari
Il Verona Hellas si è imposto nella finalina-spareggio contro
lo Spezia, con risultato di 3 - 1

Lucianone

venerdì 16 giugno 2023

Riflessioni del Venerdì - Dal disastro alluvionale dell'Emilia Romagna alla morte di Berlusconi

 16 giugno '23 - venerdì                                    16th June / Friday                             visione post - 6                           


Due giovanissimi tra gli "angeli del fango" in Romagna

18 maggio -  Alluvione devastante in Emilia - Romagna.  21 fiumi esondano e l'acqua invade 
                     campagne e città. In decine di migliaia costretti a lasciare le case. Almeno nove 
                     vittime. Danni per miliardi. Morti e sfollati: COME UN TERREMOTO 
-
Questo il titolone sul "Corriere della Sera" del 18 maggio.  Poi, sempre sul "Corriere", come
commento, Paolo Giordano rifletteva sull' "Ambiente estremo" e sul poco o quasi nulla  che
l'uomo, almeno in Italia, si impegna a fare e i conseguenti vari governi con uomini e donne di 
qualsiasi provenienza politica: si disinteressano al problema del clima e del suo stravolgimento.
 "Crisi climatica - sottolinea Giordano -  significa l'aumento in intensità e in frequenza dei fe-
nomeni estremi. E' questo il concetto centrale e il più devastante della crisi climatica ma che è
anche quello che continua a sfuggire ai più (ben sapendo chi sono quei più). Fenomeni che in
quanto estremi sono dotati di due segni opposti: siccità e alluvioni, ondate di caldo e di gelo".
E quale è la parola chiave su cui i più non si sono concentrati abbastanza con uno sforzo co-
municativo più pressante e coinvolgente fin dall'inizio? E' proprio "estremo", la parola magica
è estremo.  Siamo cioè già in un'epoca in cui il clima, in ogni sua manifestazione, è più estremo
di come lo conoscevamo.  Questa è già una lezione da apprendere e da cui partire per provare a
cambiare rotta, comportamenti, sistemare tutte le cose storte, storture che sono state create, fatte
senza tener conto del "cambiamento climatico" in atto da tempo  e di cui siamo i primi responsa-
bili. 

19 maggio  -  In Emilia/Romagna i morti salgono a 13. Una quarantina di Comuni sott'acqua e
                      paesi devastati.  I soccorritori: "Dopo tre giorni è ancora un disastro".
                      Altri morti, sepolti dal fango nella Romagna flagellata dal maltempo (un vero e 
                     proprio ciclone d'acqua che era stato previsto). Altri sfollati. Migliaia di case al buio,
                     decine e decine di famiglie senza viveri. E salgono a 13 le vittime.  Ancora chiuse
                     centinaia di strade.  Il litorale romagnolo è in gran parte. devastato.

20 maggio -  Non si placa l'emergenza in Romagna, dove si scava ancora nel fango. Mancano
                     acqua e cibo. Salgono a 14 le vittime, gli sfollati sono 15 mila.
Dall'Adriatico alle campagne solo acqua e fango. Le notizie della mattinata dicono che il peggio
è fra Lugo e Conselice, a ovest di Ravenna. Si è spostata in quelle zone l'emergenza.  A nord di
Rimini e in direzione di Cesenatico c'è solo una striscia sottile di spiaggia. Buona parte se l'è man-
giata la mareggiata. Gran parte dei quartieri periferici di ravenna sono sott'acqua.
Una notizia minore ma da tenere in conto, per sottolineare come il cinismo-menefreghismo abbia
ormai vinto nella società amorfa e apatica dell'oggi: nessun accenno durante il concerto tenuto
proprio in Emilia-Romagna da Bruce Springsteen dell'alluvione avvenuta proprio in queste terre.
Mah, tutto sembra funzionare solo nell'ottica commerciale neo capitalista del'avere, dell'intascare
e andarsene. Non solo Bruce, per carità!  Per fortuna abbiamo gli esempi dei giovani romagnoli 
ed emiliani che si sono tirati su le maniche immediatamente dopo il disastro!

continua... to be continued...

domenica 11 giugno 2023

Sport - calcio / Serie A - 38^ giornata e ultima di campionato

 11 giugno 23 - domenica                                  11th June / Sunday                           visione post - 4

Risultati delle partite

Sassuolo     1   Torino   0
Fiorentina   3   Inter     1
Cremonese   2
Salernitana   0
Empoli  0    Napoli        2
Lazio    2    Sampdoria  0
Atalanta   5
Monza     2
Lecce       2
Bologna   3
Milan         3
H. Verona   1
Roma    2   Udinese   0
Spezia   1   Juventus  1

Classifica
Napoli   90  /   Lazio   74  /   Inter   72  /   Milan   70  /   Atalanta   64  /   Roma   63
Juventus (-10)   62  /   Fiorentina   56  /   Bologna   54  /   Torino   53     
Monza   52  /   Udinese   46  /   Sassuolo   45  /   Empoli   43  /   Salernitana   42 
Lecce   36  /   Spezia, H. Verona   31  /   Cremonese   27  /   Sampdoria   19    

Lo scontro diretto tra Spèezia ed Hellas Verona deciderà
la terza squadra che dovrà scendere in serie B. assieme a
Cremonese e Sampdoria: la sfida si terrà sul campo di
Reggio Emilia.

Lucianone

Appuntamenti - Arte e Musica

 11 giugno '23 - domenica                                   11th June / Sunday                     visione post - 7


Arnaldo Pomodoro -
Il Grande Teatro delle Civiltà
dal 12 maggio al primo ottobre '23
- Palazzo della Civiltà Italiana
Quadrato ella Concordia 3, ROMA
Ingrasso libero su prenotazione
(per maggiori informazioni e prenotazioni
visitare ARNALDOPOMDORO, FENDI.COM)

MARIO SCHIFANO
Il Nuovo Immaginario  1960 - 1990
Gallerie d'Italia - Napoli
 - dal 2 giugno 2023  al  29 ottobre '23

CASA DEL JAZZ
"Summer time"  /  dal 7 giugno al 6 agosto 2023
Musica per Roma - Fondazione
- Viale di Porta Ardeatina 55, ROMA
(ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili)
Programma:
Giugno -
mercoledì 14  /  Chiara Civello - "Birthday Cocert"
giovedì 15     /  Maria Pia De Vito -  "This woman's work"
venerdì 16    /   C'MON TIGRE
sabato   17   /   Sergio Cammariere & Medit Oechestra diretta 
                        da Angelo Valori 
domenica 18 - ore 19  /  Fauves Estate "VENTI ANNI DI BATTITI"
                                       DJ Set La Diferencia / Bob Mazurek Trio
                                       XEXA / Holy Tongue / Aho Ssan
venerdì 23  /  Martux, M & Nils - Petter Molvaer  "Meditation"
                      Furio Di Castri  "Zapping"
sabato 24  /  Paolo Fresu   "Heroes"
domenica 25  /  Fabrizio Bosso 4 - feat, Nico Gori   "We Wonder"
Luglio -
domenica 16  /  Joel Ross  "Parables"  
                          Jame Brandon Lewis  "Unruly manifest"

Lucianone