domenica 10 agosto 2014

STORIE - Musica e giustizia negli Usa: I rap sotto accusa

10 agosto '14 - domenica          10th August / Sunday                     visione post - 13

La prova è nelle canzoni rap:
in  carcere per una rima
Sono oltre 36 i procedimenti avviati negli Usa sulla base
di un brano musicale. Nei tribunali infuria i dibattito.

(da la Repubblica - 28/03/2014 -  di Lorne Manly, Newport News/Virginia)
Ormai, era diventato un "caso freddo": quattro anni dopo gli omicidi nel
2007 di Christopher Horton, 16 anni, e Brian Dean, 20 anni, le indagini 
s'erano arenate. Nessun sospetto. Nessuna traccia della pistola. Nessun 
testimone della sparatoria: Horton era stato trovato steso a terra accanto
a un bidone dell'immondizia  e  Dean riverso  sul portico anteriore della
casa. Nel 2011, però, il caso è stato riassegnato a un detective, che presto
è incappato in una prova a suo avviso convincente: un video su You Tube
di Antwain Steward, un  rapper locale noto col nome d'arte di Twain Got-
ti, che canta 'Ride Out'.    "Nessuno ha visto quando  (imprecazione)  l'ho-
freddato", è il testo della sua canzone. "L'ho legato, il coltello ho affilato,
poi l'ho pugnalato, con la Smith G Wesson 357 l'ho centrato".
Steward nega ogni parte negli omicidi, ma secondo le autorità il brano rap
è una sfrontata  ammissione  di responsabilità, infatti il rapper è stato for-
malmente accusato dei due delitti.  Il caso di Steward è solo uno  di circa
36 procedimenti penali avviati negli ultimi due anni e fondati sul testo di
una canzone rap. "Se vuoi diventare un 'gangsta rapper', è naturale che 
i tuoi brani parlino di violenza", dice Charis E. Kubrin, criminologo al-
l'Università della California di Irvine. Secondo i procuratori, al contrario,
le parole delle canzoni sono uno strumento importante. "Solo perchè met-
ti in musica la tua confessione non vuol dire che la passerai liscia", dice
Alan Jackson, ex procuratore a Los Angeles.     Stando agli agenti, certe 
canzoni sono vere e proprie confessioni.
Il più delle volte, le parole dei brani rap servono a screditare l'immagine
dell'imputato, o a indovinarne il movente.    Sempre più spesso. però, il 
fatto stesso di scriverle può valere un'imputazione.   Il dibattito infuria 
nei tribunali dell'intero Paese.  La Corte suprema del New Jersey deve 
considerare se  13 pagine di versi  scritte da Vonte Skinner  - compresi
alcuni molto forti come "quattro pallottole ti penetrano nella guancia, 
ti fanno esplodere la faccia, ti lasciano il cervello spiaccicato in strada"
- avrebbero dovuto essere ammesse al suo processo per tentato omicidio.
Quanto a Steward, sarà processato a maggio. "Quel che irrita davvero",
dice Erik Nielson, assistente all'Università di Richmond, "è la quantità
di tempo che polizia e procuratori dedicano  ai brani rap  e  ai video sui
social media anzichè cercare prove più convincenti e in forme più tradi-
zionali".   -   Secondo il procuratore Jackson, i testi rap possono essere
molto utili, infatti la ricerca di uno status, il vanto sono parte integran-
te della vita di una gang. "Se si ascoltano con attenzione i brani rap, ci 
si accorge che i membri delle gang confessano i crimini commessi  e ne
parlano in tutto il quartiere", dice Jackson. 
A New York i detective monitorano i brani rap su YouTube per studiare 
la gerarchia  sociale e i rancori tra le gang di strada:  possibili molle di
un delitto. E' di tutt'altro parere Andrea DEnnis, docente dell'Universi-
tà della Georgia; secondo lui, le forze dell'ordine ignorano  il fatto che
non sempre i rapper vivono la vita che cantano. Rick Ross, per esempio,
ha preso  il nome d'arte  da un boss della droga, Freeway Rick Ross.  I
suoi brani sembrano alludere a un ombroso passato, in realtà era una 
guardia carceraria. 
Capita che i testi rap  siano considerati  essi stessi dei crimini. Rashee
Beasley e Jamal Knox sono stati condannati per un video rap nel qua-
le minacciavano di uccidere due agenti che li avevano arrestati. Ben-
chè sostengano di non avere mai voluto colpire gli agenti, e che il fil-
mato è una forma di libera espressione, i due  sono stati  condannati 
fra l'altro per intimidazione e minacce terroristiche.     Il professore 
Nielson commenta: "Va bene incriminare i colpevoli. Però, se si usa
un brano rap contro un imputato, qualcuno  potrà sostenere  che  il 
rapper non ha avuto un processo equo.
(2014 - New York Times / News Service - Traduzione di Anna Bissanti) 


Violent lyrics are commonplace in the world of rappers, but one young artist's rhymes may have helped police build a case against him for murder.
Antwain Donta Steward, an up-and-coming rapper from Newport News, Va., was recently arrested and charged in a pair of cold case murders from 2007. The new lead in the years-old double homicide may have been Steward's own lyrics, according to court documents described by local news site Daily Press.
Of particular interest to police was the song "Hip Full of Gun" by Steward aka Twain Gotti, which describes Steward killing someone. The song's video, posted to YouTube in 2011, also includes footage of him playing a violent video game. Police reprinted some of the lyrics from the song in their affidavit, according to the Daily Press:
Lucianone

Economia / Italia - Crisi e indennità abnormi: gli stipendi d'oro dei manager Sea-aeroporti

10 agosto '14 - domenica          10th August / Sunday                    visione post - 4

Manager di aeroporti italiani:
scoppia il caso degli stipendi d'oro,
(il più alto: 829mila euro all'anno).
Il sindacato Adl denuncia: "Ci mettono in cassa
integrazione, loro si godono indennità abnormi".

(da la Repubblica - 11/04/'14  -  Ilaria Carra)
Il tema di quanto guadagnano i manager di società a partecipazione pubblica
viene sollevato anche a Milano. L'oggetto della discordia sono tre buste paga
d'oro percepite dai vertici aziendali.  La prima  è quella  del "Chief operating
officer  e deputy ceo)" di Sea spa, Giulio De Metrio: il numero due della so-
cietà, l'operativo che fa girare i voli nei due scali milanesi e che segue anche
la parte commerciale, guadagna 829mila euro lordi all'anno. Lo segue a ruota
il "Chief corporate officer", Luciano Carbone, con 611mila euro di remunera-
zione per gestire gli affari legali, , i beni immobili e il personale. Chiude il cer-
chio magico delle maxiretribuzioni, un terzo manager, il direttore finanziario
Michele Pallottini (uomo di F2i), che guadagna circa 400mila euro. Assieme,
valgono quasi due milioni di euro all'anno.
Il contratto di Pallottini è in scadenza : se fosse rinnovato prima dell'emissione 
del maxibond annunciata da Sea, dovrà accettare di ridursi lo stipendio per rien-
trare nel tetto alle retribuzioni fissato dalla corte dei Conti in 290mila euro.  In
caso contrario potrebbe  mantenere  l'attuale retribuzione  (e l'ièpotesi suscita 
già malumori in cda). E' un tema fortemente attuale, quello dei maxistipendi dei
manager pubblici, oggi che  il governo Renzi  è al lavoro  per abbassare  il tetto
massimo di guadagno.  E' stato un piccolo sindacato autonomo, Adl, nato dall'Usb,
a denunciare i due megastipendi nella società (controllata  dal Comune  al 54 per
cento e dal fondo privato guidato da Vito Gamberale, F2i, al 44 per cento) che su-
scitano così tante polemiche. Dopo che l'anno scorso, una volta  diventato azioni-
sta, anche lo stesso Gamberale li aveva criticati.
Sono una cinquantina i dirigenti in Sea. Con stipendi variabili. Da un minimo di 100
mila euro ai massimi che sfiorano il milione lordo all'anno. "Ci si lamenta degli 800
mila euro di Moretti che governa un'azienda con oltre 70mila dipendenti - denuncia-
no i sindacati - e nessuno dice nulla dei nostri che ne governano meno di 5mila".
Prima di discutere di qualsiasi taglio, si vada  a guardare  queste buste paga , è il
messaggio.  Sulle cifre la società per azioni non dà conferme ufficiali appellandosi
alla legge sulla privacy, ma nei corridoi aziendali sono ritenute molto attendibili.
Oggi che i lavoratori Sea si dividono tra cassa integrazione e contratti di solida-
rietà, e con la spada di Damocle della multa europea  a Sea Handling che mette
a rischio i suoi 3.200 dipendenti, "urge un tetto agli stipendi dei manager", chie-
de il sindacato. Che invoca anche una maggior trasparenza. Come? Due anni fa
la giunta Pisapia ha recepito la delibera dei magistrati contabili che, in base alle
normative sui tetti degli stipendi dei manager pubblici, mette il tetto di 290mila 
euro. Da allora in piazza della Scala assicurano che nessun nuovo contratto sot-
toscritto nelle aziende partecipate da Palazzo Marino e dalla stessa amministra-
zione ha superato questa soglia: lo stipendio massimo è del direttore Giuseppe
Tomarchio, 200mila euro. Il problema, però, sorge per i contratti  già in essere
e per i quali la retroattività della norma, secondo l'interpretazione più condivisa, 
non varrebbe. In questo caso, in sostanza, tutto sarebbe affidato  a un passo in-
dietro di chi percepisce gli stipendi d'oro. Esarebbe propeio il caso dei manager
in questione. peraòltro al lavoro in una partecipata co,munale che è una società
per azioni , e quindi sottoposti  a regole diverse  rispetto  a quelle  dei manager 
pubblici  -  De Metrio e Carbone vennero difatti scelti anni fa dall'ex presiden-
te di Sea, Giuseppe Bonomi, uomo forte della Lega.  A Bonomi, ai tempi presi-
dente e direttore generale della società aeroportuale, Pisapia chiese di ridursi
lo stipendio composto da un fisso annuo di 600mila euro  e  da 262,200 euro di 
bonus.  Bonomi rinunciò sì allo stipendio, ma (solo) a quello dovuto come pre-
sidente : 44.700 euro lordi annui.
Tutt'altra storia quella di Pietro Modiano, il presidente di Sea dal 2013 nomina-
to dal sindaco arancione che, poco dopo la nomina, annunciò che avrebbe rinun-
ciato allo stipendio di 200mila euro. E che, se oggi guadagna ancora qualcosa,
è comunque nettamente inferiore alla paga dei manager sotto di lui.

Su argomento simile 
vedere anche
in questo blog:  Società /economia - Tutto su stipendi e pensioni d'oro  -   (11/08/'13)
                          Economia - La crisi economica tra Svizzera, Italia e resto d'Europa:
                                              stipendi e cifre  //  Le retribuzioni (1) . Referendum in
                                              Svizzera: stop agli stipendi d'oro   -   (18/03/'13)

Lucianone