martedì 24 marzo 2020

Riflessioni - Il governatore del Veneto Zaia e i cinesi mangiatopi

24 marzo '20 - martedì                          24th March / Tuesday                          visione post - 6


(da la Repubblica - 29 febbraio '20 - L'Amaca / Michele Serra)
Una buona parola sui cinesi
Il bello (e il brutto) dei leghisti è la mancanza quasi totale di sovrastrutture culturali. Dev'essere
anche per questo che si tengono alla larga dagli intellettuali (la Lega è il primo partito nella sto-
ria umana senza intellettuali organici, a parte il compianto professor Miglio e Sinisa Mihajlovic)
e chissà che non abbiano ragione: gli intellettuali complicano sempre tutto.
Appaiono sereni, i leghisti, qualunque cosa dicano, senza i ripensamenti e le esitazioni che con-
dizionano le persone gravate di pensieri. Sono, a modo loro, dei naif: se devono dire una cazza-
ta, la dicono con una serenità invidiabile. - Prendete Zaia: è lo stimato governatore del Veneto,
mica una macchietta da osteria. Eppure dice, in occasione pubblica, con telecamere e microfoni,
che se i cinesi la piantassero di mangiare i topi vivi, e si lavassero come si fa a Schio  e a Cado-
neghe, la Cina potrebbe diventare un piccolo Veneto (il riassunto è mio; i topi vivi  e  la scarsa
igiene sono invece farina di Zaia).
La Cina, capite: un mondo. Un impero antichissimo che va  dai ghiacci siberiani  fino ai mari
del Sud, con decine di etnie e una cultura plurimillenaria: quando il governtore del veneto era
Attila, la filosofia e la letteratura cinese avevano già 2000 anni. Qualcosa di più di un popolo
mangiatopi..
Per molto, ma molto di meno, Dolce&Gabbana finirono su tutti i giornali del mondo e rischia-
rono la morte commerciale. Non so a quanto ammonti l'export del Veneto in Cina, ma se fossi
la Confindustria veneta farei qualunque cosa per non far sapere ai cinesi che cosa ha detto il
sior governatore.

Commento / riflessione personale

Ci risiamo: ce la prendiamo con chi si pensa sia il distributore del virus letale, siamo alla
ricerca dell'untore o degli untori. Insomma siamo ancora ai tempi del Manzoni quando i
presunti distributori della 'peste' venivano inseguiti per le strade. Oggi non potendo anda-
re in Cina ad inseguirli, vengono presi di mira in Italia, nei luoghi dove lavorano o spes-
so per la strada indirizzando loro occhiatacce o talvolta sbeffeggiandoli apertamente.  Il
vizio razzial-coronvirale si è impossessato di un pò di nostri concittadini (per fortuna non
tanti e soprattutto tutti) che hanno visto nel cinese il portatore di coronavirus, non pensan-
do che magari i pipistrelli, da cui è uscito il virus polmonare per trasferirsi nell'uomo,
esistono anche in Italia, oppure in Cile, oppure in Spagna e in tante altre zone del mondo.
Che sia la natura insieme all'ambiente depredati e sconvolti dalla scelleratezza umana
non è venuto in mente neppure al governatore Zaia, che quello che sogna di notte  va
a riferirlo di giorno e il cinese mangiatopo oltretutto vivo fa parte probabilmente di uno
dei suoi sogni ricorrenti e probabilmente da lui preferiti.
Questi miei pensieri vanno chiaramente riferiti al 29 febbraio  e  ai giorni precedenti,
quando cioè si era già diffuso il coronavirus in Cina, con la paura che potesse propagarsi
qui da noi in Europa, come poi effettivamente avvenuto, purtroppo colpendo come pri-
mo Paese proprio la nostra Italia, e in particolare la terra lombarda e in seguito quella
veneta come tutti sappiamo e la diffusione è ormai in corso in Italia e nel mondo, essen-
dosi trasformata da epidemia in pandemia.
N.B. -
Il fatto che in Cina, in Italia e in altri Paesi europei - come d'altronde in Amazzonia, ad
esempio - si sia andati a disboscare grandi aree boschive, togliendo ai pipistrelli il loro
naturale riparo-nido nelle cavità degli alberi, è uno di quelli  che ci accomuna  nella di-
struzione dell'ambiente e dell'eco-sistema. I Cinesi hanno poi costretto questi mammi-
feri nelle gabbie e se ne sono cibati; non è comunque provato del tutto che questo sia
poi stata una causa della propagazione del coronavirus. La scienza lo approfondirà.
Il mio prossimo post affronterà questi problemi.
- Luciano Finesso -

Lucianone