Quando al Politecnico di Milano è andato
in scena il libro di Federico Rampini, che
parla di economia, crisi e non solo.
"I Beatles sapevano intercettare idee e tendenze"
/da la Repubblica - 24/10/'14 - Luigi Bolognini)
Cosa lega un firma di Repubblica come Federico Rampini e i Beatles?
A spiegarlo provvederà lo stesso giornalista stasera al politecnico Da
Vinci (nell'aula De Donato, alle 21) con una rappresentazione teatrale
del suo libro All you need is love. L'economia spiegata con i Beatles
(uscito per Mondadori).
Ci voleva uno come Rampini per trovare nelle canzoni di Lennon e McCartney
i principi dell'economia e qualche suggerimento per uscire dalla crisi. Un'idea
nata a New York, dove ha l'ufficio di corrispondenza di Repubblica: da appas-
sionato maratoneta va ad allenarsi a Central Park, passando per gli Strawberry
Fields, il giardino che ricorda John Lennon, ucciso lì davanti. "I Beatles - spiega
Rampini - non facevano teoria, non lanciavano ideologie, ma erano capaci di in-
tercettare le idee e le tendenze del tempo. Qualche volta furono profeti, visionari.
Parlare di loro significa parlare degli anni Sessanta, l'ultima Età dell'Oro del ca-
pitalismo occidentale. E' un esercizio utile, ci obbliga a fare dei paragoni e delle
domande: cos'è cambiato da allora?". Parecchio, ovviamente: "Era un capitali-
smo meno diseguale. Nell'America di Kennedy i ricchi pagavano più tasse di
oggi. I top manager erano meno avidi, il ceto medio stava meglio. Le disegua-
glianze estreme c'erano, ma tra nazioni, lungo l'asse Nord-Sud".
Ma le canzoni dei Beatles proprio come parlano in modo eterno di sentimenti
tipo l'amore, allo stesso modo fanno per l'economia, se ci si riflette sopra:
"Yesterday è un inno alla nostalgia. Lo uso per domande essenziali e scomode:
davvero stavamo meglio ieri? E chi, esattamente, stava meglio ieri? La canzo-
ne Taxman prefigura le rivolte contro l'eccesso di pressione fiscale. When I'm
sixty-four è una ballata sull'invecchiamento demografico e la crisi del Welfare.
Across the universe apre il capitolo del viaggio dei Beatles in India nel 1968,
in un certo senso il preludio alla globalizzazione. Get back è una satira dei pri-
mi movimenti xenofobi che accusavano di ogni male l'immigrazione".
Ai musicisti Valentina Corvino e Roberto Giallo il compito di interpretare le
canzoni, che Rampini spiegherà condendole - come nel libro - con riflessioni
di economisti da lui intervistati, da Paul Krugman a Joseph Stiglitz ad Amar-
tya Sen. Il resto lo farà il pubblico, "mi auguro di giovani, che spero trovino
in questi brani una via d'uscita: riprendersi l'economia , sfidare i dogmi dei
tecnocrati". ALL THEY NEED is provarci.
Lucianone