giovedì 29 settembre 2011

OPINIONE del giovedì - Tutto bene a Londra e dintorni?

30 settembre 2011                30th September  '11                    visioni post - 8

Londra e le vicine città inglesi
sembrano non essere più in fiamme. Tutto normale allora,
rispetto a quei giorni di fuoco di agosto?  Voglio fare
comunque un passo indietro a dove eravamo rimasti...
Giovedì 11 agosto 2011 scrivevo su questo blog: "Gruppi di
teppisti e poliziotti si sono scontrati all'esterno di un centro
commerciale" - Ho interrotto la narrazione perchè dalle no=
tizie prese dalla stampa italiana ed estera queste descrizioni
di una Londra devastata da fuoco e fiamme insieme ad altre
numerose città e cittadine inglesi facevano veramente venire
un senso intenso di desolazione e impotenza assoluta. 
In seguito si veniva    a sapere che   il primo ministro inglese
Cameron non aveva dato l'approvazione di rinforzare l'assetto
delle forze di polizia ma anzi provvedeva a tagli ulteriori causa
la crisi economica. Protesta dei poliziotti eccetera eccetera.
Ritornando poi a parlare di ciò  che scriveva l'inglese "The
Guardian" sulla enorme differenza tra ceto ricco e ceto povero,
il "gap" più alto registrato quest'anno in Europa, ecco che  sul
settimanale italiano "L'Espresso" del 25 agosto 2011   vado a
leggere come lungo sottotitolo    al titolo-argomento principale 
"IL REGNO INFRANTO"  le seguenti parole   " La crisi econo=
mica ha approfondito le divisioni etniche e sociali.  Creando  in
Gran Bretagna una situazione di apartheid. E il terreno per una
rivolta che può riesplodere in qualunque momento" -

Ma prima di esaminare gli spunti e le conclusioni abbastanza
approfondite  di "L'Espresso del 25/08/'11,  farò una panorami=
ca per rendere tutti i punti di vista della carta stampata di quei
giorni   -    13 agosto '11 -  A Londra quinta vittima della rivolta: 
Haroon, 21 anni, viene ucciso a Birmingham  da un gruppo di 
saccheggiatori. In poche ore la città è arrivata sull'orlo di una
crisi razziale incontrollabile. Centinaia di giovani della comunità
islamica e Sikh chiedevano una rappresaglia contro gli assassini
e magari contro i "bianchi".  Ma Tariq, il padre di Haroon, è sceso
in strada, ha parlato ai ragazzi, mettendo da parte la sua sofferenza
ed è riuscito a raffreddare gli animi. e dice "Non voglio vendetta e
non provo odio.  Lascio a Dio la punizione di chi guidava l'auto che 
ha travolto il mio ragazzo. Voglio solo che qui ci sia la pace e che la
mia famiglia possa pregare"..
Per il "Times", Tariq Jahan è "il padre che ha salvato la città dal
tracollo razziale". La parola usata è "MELTDOWN",  cioè una cata=
strofe senza ritorno. Insomma il coraggio di questo modesto autista
figlio di immigrati asiatici è riuscito a impedire che il disagio sociale
acquistasse una colorazione etnica, diventando esplosivo.
Per l'Inghilterra, la dignità del padre di Birmingham è un punto saldo 
su cui appoggiarsi per ripartire. 
I  NUMERI  -   1.900 sono le persone arrestate in tutto il paese dal=
l'inizio delle violenze sabato scorso (6 agosto).
1051 a Londra - la capitale ha il primato di persone arrestate, 1051
delle quali 591 incriminate.
IL POLITOLOGO David Hine dice "Cresce il gap tra ricchi e poveri
e il controllo dei genitori sui figli è inesistente" e poi ancora "Non c'è
più coesione sociale e i giovani sono preda delle gang" e ancora "C'è
il rischio che conseguenza della rivolta sia un ritorno alla destra xe=
nofoba".

Lucianone