28 luglio '21 - mercoledì 28th July / Wednesday visione post - 3
(da la Repubblica - 29 maggio '21 - L'Amaca / di Michele Serra)
Rivalutare il conformismo
Un paio di incontri ravvicinati con persone convinte che il Covid sia una truffa del potere e sorri-
Un paio di incontri ravvicinati con persone convinte che il Covid sia una truffa del potere e sorri-
devano della mia mascherina e della mia recente e sospirata prima vaccinazione - mi hanno fatto
capire una cosa che non avevo capito prima. La molla che li agita non è affatto la grullaggine. E'
il suo contrario. E' il suo contrario. E' il culto della (loro) intelligenza, che li solleva di qualche
palmo dalla (nostra) mediocrità. Ci considerano pecoroni, creduli sudditi della dittatura sanita-
ria, schiavi congeniti di qualunque gerarchia. Loro invece non la bevono. Sanno leggere tra le
righe, a differenza di noi minchioni che leggiamo solo le righe. Hanno fonti di informazione
"indipendendti" che noi nemmeno ci sognamo. Sono il pensiero acuto che si distacca dal pen-
siero ottuso. Camminano parecchi metri sopra la linea del nostro encefalogramma piatto. In
breve: ci disprezzano, nella migliore delle ipotesi ci compatiscono.
Non si ha idea di quanti siano. certamente una minoranza, ma una minoranza corposa: qualche
milione di persone. In una certa misura è necessario ringraziarli. Ci ricordano che l'anticonfor-
mismo (in sè, un valore) può diventare una condanna. Quando è ben speso libera la mente,
quando è speso male la imprigiona, e riduce a macchiette presuntuose e spesso ridicole (c'è
qualcosa di più ridicolo che negare l'esistenza del Covid?). C'è soprattutto una spaventosa man-
canza di umiltà, nei negazionisti). Per il terrore di essere "come gli altri" accetterebbero qualun-
que panzana, purchè "controcorrente", purchè li faccia sentire scaltri in mezzo a un mare di
sciocchi. Parlare con loro fa rivalutare il conformismo.
Lucianone