3 agosto 2012 - venerdì 3rd August / Friday visioni del post - 6
Diario olimpico 7° giorno di Olimpiadi 2012 - 3 agosto Sciabola di bronzo all' Italia a squadre / Medaglia n. 12 Montano, Occhiuzzi e Samele schierato al posto di Tarantino sorprendono i russi: finisce 45-40. Che sorpresa il 25enne foggiano, chiave per confermare il 3° posto di Pechino
Italia, sciabola di bronzo con la sorpresa Samele LONDRA, 03 agosto 2012 Montano, Occhiuzzi e Samele schierato al posto di Tarantino sorprendono i russi: finisce 45-40. Che sorpresa il 25enne foggiano, chiave per confermare il 3° posto di Pechino
Aldo Montano festeggia: è bronzo.
Grande Samele
Riserva sì, ma di lusso. Luigi Samele, 25enne foggiano, subentrato a Luigi Tarantino nella finalina per il bronzo è stato il vero uomo-squadra. L’ingrediente giusto per stordire la Russia e recapitare all’Italia la 12° medaglia di questi Giochi. Un bronzo, lo stesso conquistato a Pechino 4 anni fa, ma che comunque conferma il peso di questa disciplina sul medagliere azzurro. La metà dei podi riempiti sinora sono stati occupati da schermidori. "Ho avuto la mia occasione e senza falsa modestia devo dire che l'ho sfruttata al massimo delle mie possibilità - ha spiegato Samele ai microfoni di Sky -. Entrare a freddo non è stato un problema, sapevo che c'era la possibilità di gareggiare, quindi mi sono tenuto caldo. Tra il dire e il fare, però, c'è di mezzo il mare e quando sono salito in pedana devo ammettere che le gambe mi facevano "Giacomo Giacomo", sono molto soddisfatto".
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Ho scelto questo libro per un argomento ancora molto attuale, con recensione di Giancarlo Bosettil (tratto da la Repubblica nella pagina cultura del 10 marzo '12)
IL LIBRO; "Occupy Wall Street" di Riccardo Staglianò (Chiarelettere - pagg. 153, euro 9)
Chi ha inventato Occupy Wall Street Occupy Wall Street ha qualcosa da dire alla politica di tutto il mondo, non solo alle piazze. Aveva cominciato la primavera araba, si erano aggiunti 'los indignados' a Madrid e i giovani delle tende di Israele, chi abbattendo gli autocrati, chi criticando le democrazie. Si tratta di un "qualcosa", ha commentato il liberal Michael Walzer, "di cui non vedremo presto la fine": la battaglia contro le crescenti inegua- glianze nelle nostre società. Non è una novità, spiegano economisti come Piketty e Stiglitz: il ciclo capitalistico all'inizio del XXI secolo ripropone i picchi di ineguaglianza dell'inizio del XX. Allora succes- sero disastri, seguiti dalla grande correzione Keynesiana e socialde- mocratica, durata mezzo secolo. - Questo movimento è riuscito a im- porre alla politica una domanda: oggi chi la fa la correzione? E come ci sia riuscito lo si capisce bene se si legge questo "Occupy Wall Street" di Riccardo Staglianò, un libro-reportage da piazza Zuccotti e dintorni, da leggere senza interruzioni, come un unico piano-sequenza di un film frenetico: dialoghi, seminari, speranze, ideazioni, ritirate, tecniche di organizzazione e tecnologie di comu- nicazione. Una settimana vissuta con loro, gli inventori di Ows, da Vlad Teichberg, prima trader dall'altra parte della barricata e poi creatore di Global Revolution tv, a David Graeber, l'antropologo dello 'start up' teorico del movimento, da Marina Sitrin, avvocato della democrazia diretta, a Kalle Lasn, il direttore della rivista di critica culturale 'Adbusters', da cui è partita la scintilla.
Staglianò insegue e interroga i protagonisti che ha scovato in rete, infilandosi nella community. Sono testimoni di una società orcfana di quella classe media che aveva dato il tono alla socioetà america- na, sono la generazione che prova su se stessa come la fiducia nel sistema sia saltata. Il credito agli studenti per finanziarsi l'univerità? Ti costa come quattro Bmw e non ti porta da nessuna parte. E' diven- tato "zavorra mortale", spiega una delle performer di piazza Zuccotti, "tutto ciò che riuscite a ottenere è un bello stage, wow! Così, a 26 an- ni, vi trovate a lavorare per un'azienda ... gratis. Wow, wow!". Ce la farà un movimento senza un leader e una organizzazione stabile? Jesse Jackson, in visita, ha commentato, con una battuta gelida che "non avere un leader è un vantaggio perchè non c'è nessuno da assas- sinare". Meglio forse un movimento senza martiri, ma l'ideologia e i programmi? "Pensare divertente", è una prima risposta. E poi? Dalle infinite riunioni e dai seminari in tenda, non si ricava un programma definito, ma una grande varietà di ispirazioni per colpire l'immaginazipone, come gli indimenticabili aeroplanini di carta e i palloncini rossi davanti a Goldman Sachs e Morgan Stanley: "Basta welfare per le corporations". - I più ottimisti si affidano all'ipotesi di una ideologia 'open source' (risorsa aperta), di cui tutti possano servirsi, migliorandola. Il movimento "sta funzionando come un soft- ware", un'interfaccia che consente di estrarre informazioni da varie risorse della rete.
Con la Primavera (a New York tuttora si gela) la partita si riaprirà, ora si andrà a Liberty Square. L'autore di questa coloratissima per- lustrazione ci trasmette una sincera meraviglia per la miscela tutta americana, "di candore e pragmatismo": le tendenze più radicali trascolorano nell'happening ma la politica non può non raccogliere la sfida. Chi e che cosa riuscirà a condurre le nostre società verso un maggiore equilibrio? Nonostante le critiche, la Casa Bianca un segnale di "ricevuto" lo manda. - "Adesso chiamatela pure 'lotta di classe' se volete, ma chiedere a un miliardario di versare alme- no le stesse tasse della sua segretaria è semplice buon senso per la maggior parte degli americani". E ' una battuta di Obama, in- dirizzata ai Repubblicani, e senza Occupy Wall Street non gli sa- rebbe riuscita così bene.