venerdì 15 gennaio 2021

Nuove riflessioni del Venerdì - I social che eliminano Trump: giusto? / Scuola: il grosso problema della Dad

 15 gennaio '21 - venerdì                                  15th January / Friday                            visione post - 5

Il pericolo del trumpismo populista dilagante sui social
e la sua eliminazione, partendo dalle riflessioni del filosofo Cacciari

(di Luciano Finesso)

Le parole del filosofo Massimo Cacciari - "Twitter e Facebook sono dei privati, non possono togliere
la parola. Oppure stabiliscano delle regole, mi diano un loro codice etico, come c'è nelle imprese, ren-
dano pubblico questo codice in base al quale concedono l'accesso alle loro reti, indichino chi e cosa
ha diritto di parola nelle loro reti e cosa no". (intervista, la Repubblica, lunedì 11 gennaio 2021).

- Twitter e facebook sono nati come social, e quindi come social - pressochè tutti i social di internet -
sono liberi di agire come vogliono in quanto privati: questo è giusto? In linea di massima no, non è
giusto. Ma è anche vero che sono nati entrambi (come del resto poi Instagram) dentro il mondo di
Internet, e come si sa la Rete è nata per essere al servizio globale di tutti, cioè di tutte le persone del mondo, e quindi per dare informazioni libere a ognuno/essere umano vivente accettando fin dall'ini-
zio il bene e il male su tutto quello che veniva proposto, scritto, prodotto in video e immagini. Se ci
ricordiamo Internet era nato come innovativo, stupendo mezzo di divulgazione globale/universale
in cui tutti potevano dire e sfogare le proprie opinioni, idee, eccetera oltre che essere naturalmente
 un mezzo di comunicazione che doveva attivare e veicolare la cultura  in senso lato  fino anche a
 essere un mezzo di comunicazione concorrente alla tv senza peraltro sostituirla.

Dice ancora Cacciari - "Ha dell'incredibile che un'impresa economica la cui logica è volta al profitto
si arroghi il diritto di parola. Dovrebbe essere una struttura politica ad avere il controllo su mezzi de-
cisivi per le sorti delle nostre democrazie. Che non si capisca il problema vuol dire che oramai siamo
pronti a tutto. Diceva Lacan: volete un padrone. Lo avrete".
- Il fatto è che a volere dei padroni nel mondo ci sono e ci sono state popolazioni intere, purtroppo:
per citarne solo alcune, di quelle famose, in Russia, in Cina, in Turchia, negli Stati Uniti stessi per
non parlare dei Paesi dell'America Latina. In queste nazioni, addirittura continenti come gli Usa, il 
popolo nella sua maggioranza ha messo al potere con votazioni democratiche e talvolta nondemo-
cratiche dei veri e propri padroni tiranni: Bolsonaro, Trump, Erdogan, Putin, Xi, Maduro eccetera.
Dunque in quello che doveva essere il nuovo, meraviglioso mondo globalizzato  e in cui  Internet
con i suoi 'moderni, stupendi social', twitter e facebook e instagram (citando i più famosi) doveva
essere la magia che univa tutti i popoli del mondo in una nuova ricostruzione mirante alla pace, al
progresso e alla prosperità economica. Ma sappiamo che poi tutto ciò si è rivelato una pura fenice
che ci ha accarezzato tutti e che anno dopo anno sì è incendiata  bruciandosi del tutto  a partire da
quel 11 settembre 2001, passando per la crisi americana devastante del 2008  fino ad arrivare alla
attuale epidemia/pandemia che ci ha fatto rivedere, ricredere e riprogettare tutto distruggendo tut-
te le grandi idealità e speranze su un globalismo capitalistico dalle grandi virtù generatrici felicità
per tutti, ricchi e poveri. Niente di più falso. -   E i social non sono altro che l'emanazione di quel
globalismo fallace: la costruzione di facebook, twitter e poi instagram in mano a pochi potenti pri-
vati ha illuso tutti nel mondo, ricchi e poveri, che si potesse vivere beati sotto lo stesso tetto, perchè
tutti potevamo trastullarci diventando magari potenti e un poco famosi con quei mezzi senza pensa-
re che erano proprio quelle diavolerie che venivano a toglierci una buona parte di libertà critica e di
democrazia diretta: infatti il voto oggi conta sempre meno nei Paesi cosiddetti democratici  e  l'uso
dei social controllato dai pochi che lo dirigono e lo hanno creato è sempre più diffuso in senso sem-
pre più schiavistico ma falsamente fatto passare come foriero di benessere. Ora la pandemia e l'uso
di Twitter fattone da tipi come Trump ci hanno messo in allarme e fatto aprire gli occhi. E la politi-
ca, purtroppo, è ormai fuori gioco da parecchio tempo e il controllo  su questi social  maneggiati in
modo spericolato e pericoloso da Trump, dagli hacker, dai negazionisti di ogni genere non può più
essere messo in atto se non - per come stanno almeno le regole attuali - dagli stessi padroni/creatori
di tali, da come ormai abbiamo capito da tempo, social diabolici, ma fatti passare come indispensa-
bili al progresso dell'umanità nondimeno dei razzi e navicelle spaziali che ci faranno abitare in futu-
ro la Luna e Marte. 
 
EMERGENZA SCUOLA - Precarietà, stress. Il Ministero dell'Istruzione studia gli effetti psicologi-
ci sugli studenti della didattica a distanza (DAD). 
(da L'Espresso del 10 gennaio 2021 - 'Ferite invisibili')
Ancora sul settimanale L'Espresso: - Gli psicologi lanciano l'allarme: "La pandemia ha provocato 
disagi che velocemente si trasformano in disturbi". Tutti dichiarano che l'istruzione è una priorità.
Ma da marzo l'istituzione scolastica è stata sempre più spinta ad arrendersi.
La DAD doveva essere un palliativo, all'inizio della pandemia, che si sostuisse in modo provviso-
rio alla lezione in classe causa l'impossibilità di mantenere le giuste distanze, anche per l'elevato
numero di studenti che spesso sono ammassati in tante scuole come "gregge o pollaio".
CONTINUA...
to be continued...