domenica 17 febbraio 2013

SOCIETA' - politica / Ultime notizie - Latest news

17 febbraio '13 - domenica    17th February / Sunday

Roma
L'Angelus del Papa dimissionario
In migliaia in piazza San Pietro

Il Pontefice alla finestra alle 12 per il suo penultimo Angelus prima delle dimissioni. Al termine, il saluto: «Vi ringrazio»

IL DEMONIO E IL FALSO BENE - Sulla piazza, 4 maxischermi hanno diffuso il discorso e la preghiera del Papa, che ha ricordato il Demonio che spinge «verso un falso bene» e il potere (leggi il testo del discorso), per poi ricordare come «la vita ci pone sempre davanti a un bivio, seguire il bene» e nell'«ora della prova» occorra rimettere Dio al centro, rinnovarsi e rinnegare ogni egoismo: «Nei momenti decisivi della vita, ma, a ben vedere, in ogni momento, siamo di fronte a un bivio: vogliamo seguire l'io o Dio? - ha detto -. L'interesse individuale oppure il vero Bene, ciò che realmente è bene?». Ed è stato questo il suo unico, indiretto riferimento, alla propria decisione di rinunciare al Pontificato. Salvo poi aggiungere, durante il saluto in polacco ai fedeli da Cracovia: «Vi ringrazio tanto per il vostro orante sostegno e la vicinanza spirituale in questi giorni particolari per la Chiesa e per me».

Sudafrica

Pistorius, nella casa una mazza insanguinata
Al telefono disse: «Dio, ho ucciso la mia 'baba'»

Un giornale di Pretoria: «Lesioni sul cranio di Reeva»

La polizia sudafricana ha ritrovato una mazza da cricket insanguinata a casa di Oscar Pistorius, lo sprinter accusato di omicidio premeditato della fidanzata, nella sua casa di Pretoria. Secondo fonti della polizia scientifica al quotidiano City Press, il cranio della fidanzata dell'atleta olimpico e paralimpico, Reeva Steenkamp, aveva subito forti lesioni e «c'era moltissimo sangue sulla mazza». La polizia sta cercando di capire se la mazza sia stata usata per colpire la modella oppure l'abbia usata la ragazza per difendersi.
LA PERQUISIZIONE - Secondo il quotidiano, il primo colpo d'arma da fuoco sarebbe stato sparato in camera da letto, dopodichè la Steenkamp, colpita all'anca, si sarebbe rifugiata in bagno; la giovane è stata poi raggiunta da altri 3 proiettili da 9mm, di cui due alla testa. Il quotidiano ricostruisce anche gli istanti immediatamente successivi al dramma: il padre di Pistorius avrebbe ricevuto una telefonata dal figlio intorno alle 03 e 20 di notte, in cui lui gli chiedeva di raggiungerlo a casa; e quando la famiglia è arrivata, avrebbe trovato il giovane che scendeva le scale con il corpo della fidanzata tra le braccia.

ITALIA -  Elezioni

LA POLEMICA SUI NUMERI

I leader alla battaglia dei sondaggi

La par condicio vieta (invano) la diffusione dei dati

Berlusconi e Monti: al 10%, non entra in Parlamento


Berlusconi e MontiBerlusconi e Monti
ROMA - La legge 28 del 2000 stabilisce il divieto di rendere pubblici e comunque diffondere «i risultati dei sondaggi demoscopici sull'esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori». Il «black out» informativo previsto dall'articolo 8 di quel testo è imposto per i 15 giorni che precedono il voto e riguarda anche i sondaggi effettuati in periodi precedenti. Il divieto, però, viene facilmente aggirato con un risultato paradossale: i sondaggi circolano ovunque nei palazzi della politica e della finanza e gli unici a non averne conoscenza nella loro completezza sono gli elettori.
Eppure la norma è semplice e sufficientemente chiara. Ma come spesso accade basta dare uno sguardo alla sanzione prevista in caso di violazioni (articolo 10) per comprendere che la regola può essere disattesa senza conseguenze drammatiche per i trasgressori. In ogni caso, ricevuta la segnalazione - «anche a mezzo telefax», c'è scritto nel testo del 2000 - l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni «in caso di violazione dell'articolo 8 ordina all'emittente o all'editore interessato di dichiarare tale circostanza sul mezzo di comunicazione che ha diffuso il sondaggio...».

Può succedere dunque che il divieto di diffondere i sondaggi venga aggirato dai partiti per scopi di tornaconto elettorale. Di solito si agitano di più i leader del partito che insegue e, infatti, negli ultimi giorni Silvio Berlusconi e Angelino Alfano si sono lasciati andare fornendo ai media numeri e percentuali formalmente non diffondibili. «La sinistra è preoccupata e noi stiamo sopravanzando...», ha detto il Cavaliere lasciando poi ad Alfano il compito di fare due conti: «C'è un avvicinamento alla sinistra che ora è intorno ai due punti di distanza, anche un po' meno. Mancano meno di due punti...». Poi l'ex premier è passato ad occuparsi in termini numerici del suo competitor , Mario Monti, cercando di danneggiarne l'immagine agli occhi dell'elettorato moderato: «Nei sondaggi la coalizione di Monti è vicina al 10%. Non entreranno in Parlamento. Fini è ridotto a un prefisso telefonico. Lo 0,4%».
Dunque, in alcuni casi brandelli di sondaggi - che tutti i partiti (ma anche le banche, i gruppi industriali e finanziari) continuano legittimamente a commissionare anche in periodo di «coprifuoco informativo» - vengono utilizzati con disinvoltura dai committenti. Va molto la metafora autostradale tanto che Matteo Renzi (Pd) l'ha utilizzata per tirare la volata al centrosinistra in Veneto: «Se il Pd e il centrosinistra si vanno a prendere i voti dei delusi, la possibilità del sorpasso è tutta nostra». Ma Berlusconi che pensa soprattutto al sorpasso del Pdl sul Pd su scala nazionale ha strizzato l'occhio agli automobilisti: «Il Pd è sulla corsia di emergenza, noi su quella di sorpasso». Renzi, però, ha sempre la battuta pronta: «In autostrada, la corsia di sorpasso sta a sinistra, mentre quella di emergenza sta a destra». Poi Mara Carfagna (Pdl) ha voluto seguire la rotta tracciata dal Cavaliere: «I sondaggi che noi abbiamo dicono che il partito è assolutamente in gioco e che abbiamo superato il Pd». Mentre Alfano si è concentrato sulla sua regione, la Sicilia, dove ha constatato «un sorpasso» sul centrosinistra dopo la rovinosa sconfitta del centrodestra alle regionali del 2012.
Con un'affluenza stimata intorno al 78% (due punti in meno del 2008 seguendo il calo fisiologico dei votanti in atto inesorabilmente dal 1946, secondo le stime dell'istituto Piepoli), i partiti stanno giocando le ultime carte in loro possesso. In particolare fanno gola i voti degli elettori ancora indecisi che alla fine andranno comunque al seggio (sono il 10% dell'elettorato, circa cinque milioni di italiani, secondo le stime di Renato Mannheimer) e che potrebbero essere sensibili a un messaggio semplice quanto efficace: «Vota per noi perché saremo noi a vincere».
(Dino Martirano  -  da  CorrieredellaSera.it )


Riflessioni del... - Maxi stipendi / Bambini della Moldavia

17 febbraio '13  -  domenica       17th February / Sunday         visioni post  -  6

Riflessioni del
Martedì
I maxi stipendi da maratona
La maratona di tutti gli scandali non ha ancora finito di sprofondare
nella stima dei suoi numerosissimi adepti. Si  tratta, ovviamente, del-
la corsa di New York. Prima vittima di Sandy, poi del sindaco Bloom-
berg, ora viene svergognata da amministratori rapaci. Non bastava
il pasticcio combinato dal sindaco di New York dopo l'uragano: con
l'annuncio  che la gara  si sarebbe tenuta  lo stesso, seguito da una
tardiva cancellazione (nemmeno 48 ore di preavviso) quando ormai
i 45.000 partecipanti erano in buona parte affluiti a New York, alcu-
ne migliaia di loro dopo essersi sobbarcati costosi viaggi intercon-
tinentali. - L'ultima rivelazioneè perfino più grave: la maratona che
si vanta di elargire in donazioni filantropiche parte del proprio rica-
vato, in realtà è generosa soprattutto coi propri organizzatori.   La
chief executive di New York Road Runners, non profit che gestisce
l'evento, si è assegnata uno stipendio annuo di mezzo milione di dol-
lari: cioè ha pagato se stessa più di quanto l'ong ha versato in bene-
ficenza (494.000 dollari).   Lo stipendio della Wittenberg  è quasi il
doppio della media delle ong non-profit. Sommando tutti i top mana-
ger, la maratona versa ai propri dirigenti 1,8 milioni di stipendi.
Alla filantropia vanno briciole, al confronto.
/da la Repubblica - martedì 13 novembre 2012 - Federico Rampini)

Riflessioni del
Lunedì
LA REPUBBLICA DEI BAMBIBI
Per le strade di Chisinau fotte di adolescenti sciamanno da un bar
all'altro fumando sigarette di contrabbando e bevendo alcolici per
sfuggire al freddo. Perchè nessuno li potrà rimproverare o minac-
ciare di punizioni esemplari. Non certo i loro genitori che per 10,
11 mesi all'anno vivono all'estero per permettersi, un giorno, di
tornare a comprarsi una casa. -  Chsinau è la capitale della Mol-
davia, il Paese delle badanti e dei muratori.  Oppure la "Repub-
bòlica dei bambini". Già, perchè a furia di emigrazioni soprattutto
verso l'italia, l'ex Paese sovietico è stato costretto a ringiovanirsi.
Le cifre sono eloquenti:  su quattro milioni di abitanti, oltre un mi-
lione sono emigrati.     Costretti a lasciare i loro figli alle spalle, i
moldavi cercano fortuna accettando lavori duri per stipendi magri.
Che puntualmente spediscono quasi per intero ai propri bambini:
bonifici bancari, certo, ma anche scatole di pasta e vestiti. Per lo-
ro si tengono poco e niente.: pare che più di un miliardo di euro,
un quarto del Pil della giovane repubblica, arrivi proprio dagli e-
migranti. E meno male che c'è Skype. Che ancora è gratis e ac-
corcia le distanze.
(da la Repubblica - lunedì 17 settembre 2012 - Valeria Fraschetti) 

Conclusioni personali
(Lucianone)

Continua...to be continued...

Sport - calcio / serie A - 25^ giornata 2012-13

17 febbraio '13  -  domenica       17th February / Sunday

Gli anticipi -  Roma - Juventus    1  -  0
                       Chievo - Palermo   0  -  1

Roma, 16 febbraio '13  -  Totti fa 224: è a un gol da Nordahl
"Dev'essere la partita della svolta", dice il capitano.

Il gol alla Juventus porta il capitano giallorosso a una sola rete in A dalla leggenda svedese. E' il suo 10° gol a Buffon: "Ora restiamo coi piedi per terra"


Il gol alla Juventus porta il capitano giallorosso a una sola rete in A dalla leggenda svedese. E' il suo 10° gol a Buffon: "Ora restiamo coi piedi per terra"



Francesco Totti festeggiato dai compagni all'Olimpico. Ansa 
Francesco Totti festeggiato dai compagni all'Olimpico. (Ansa)
Francesco Totti infinito. Il capitano tocca quota 224 gol in serie A, una sola in meno della leggenda Gunnar Nordahl secondo cannoniere di sempre dopo Piola. Un missile nel secondo tempo che ha affondato la Juve e lo ancora una volta decretato campione immarcescibile. Per Francesco, classe 1976, leggenda giallorossa è il nono gol in campionato. Ed è raggiante al termine di Roma-Juve, finita 1-0 per i giallorossi. "Mi aspettavo questa reazione, ci speravo, più che altro - dice il capitano giallorosso a fine match -. Spero sia la partita della svolta perché non meritiamo quello che stiamo facendo. Penso che la squadra cerchi sempre di scendere in campo per dare il massimo e fare il meglio, sia per se stessa che per i tifosi. E purtroppo ultimamente non ci stava riuscendo. Oggi penso sia la dimostrazione che, avendo tanto carattere, siamo riusciti a battere una grande squadra".
Dieci gol a BuffonDopo un primo tempo un po' contratto, la Roma ha accelerato nella ripresa. E ha sconfitto la Juventus all'Olimpico dopo 9 anni, sfruttando il 10° centro personale del suo capitano a Buffon, il portiere della Nazionale. "È normale che all’inizio fossimo un po’ intimoriti, venivamo da un momento difficilissimo - spiega Totti -. Affrontavamo una squadra grandissima, sia in Italia che in Europa, man mano che andava avanti la partita siamo riusciti a tenergli testa e a fare il risultato. Ora dobbiamo restare coi piedi per terra, a Roma è facilissimo esaltarsi subito dopo una vittoria. Godiamoci questa vittoria e pensiamo domenica dopo domenica. Le parole che ho detto in settimana penso abbiano fatto bene un po’ a tutti. Il fallo su Pirlo? Non è da me fare quei falli, ma è stato bravo ad anticiparmi e mi è dispiaciuto tantissimo. L’importante è che dopo sia rientrato e non sia successo niente".

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Mucchio selvaggio Roma: vale la vittoria. Reuters 
Mucchio selvaggio Roma: vale la vittoria. (Reuters)
CHE ROMA!La partita si accende dopo 2 minuti della ripresa: Totti avanza e serve Lamela, che si beve Bonucci e calcia, ma troppo angolato. Palla dall’altra parte e Vucinic calcia dal limite dell’area: di un niente sulla traversa. Si riparte e Totti lancia Torosidis in area, anticipato da un prodigioso intervento di Asamoah. Due minuti dopo gran botta di Pjanic e Buffon devia in tuffo. Al 9’ Asamoah per Matri in area: Stekelenburg devia il tiro in angolo. La sfida ha un'accelerazione e diventa spettacolare. Non c’è più respiro, con continui capovolgimenti di fronte. Conte vede i suoi in difficoltà: fuori Vucinic e Asamoah, dentro Giovinco e Padoin. All’11’ Buffon salva su un colpo di testa di Osvaldo su traversone di Totti. E’ grande Roma e la Juve è in apnea: la palla resta nella trequarti juventina e al 13’ Totti fa partire un siluro che Buffon non può fermare. La Juve entra nel panico e prova a reagire, ma perde un mare di palloni e regala praterie alla Roma che si divora una serie incredibile di gol: al 20’ con De Rossi, al 23’ con Lamela che fa impazzire i bianconeri. Conte inserisce Anelka per uno stanco Vidal. La Juve ci prova, ma sbatte su una Roma formidabile, compatta e capace ancora di pressare ovunque e pronta a ripartire con più uomini. La Juve ci prova sui nervi, butta palloni a ripetizione verso la porta di Stekelenburg, ma non serve a niente. Giusto così.

Chievo-Palermo 1-1: gol di Formica, pari di Thereau dal dischetto

I rosanero di Malesani trovano subito il vantaggio ma nella ripresa un fallo di mano di Garcia consente ai veronesi di pareggiare su rigore.

Un gol per tempo e Chievo e Palermo hanno chiuso sull’1-1 l’anticipo della 25ª giornata del massimo campionato. Un pari che fa comodo soprattutto ai padroni di casa veronesi che tengono a distanza una diretta concorrente per la salvezza. Il Palermo ha segnato prima e ha giocato un ottimo primo tempo. Ma il pareggio nella ripresa di Thereau lo ha condannato a un pareggio che serve molto poco. Con l'ennesima rimonta subita.
Bravo formicaLa partita si era subito messa bene per gli ospiti. Dopo appena 5 minuti i rosanero hanno trovato il vantaggio grazie a Mauro Abel Formica. L’attaccante ha sfruttato un maldestro colpo di testa di Acerbi che invece di allontanare uno spiovente dalla lunga distanza lo ha allargato sul centro-destra della sua area: da lì Formica è stato bravo a coordinarsi e a trovare di collo pieno sinistro l’angolino sul secondo palo. Per Puggioni non c’è stata alcuna possibilità di intervento.

Le altre partite  
Risultati  
Milan  -  Parma                 2  -  1   (anticipo)
Catania  -  Bologna         1  -  0
Genoa  -  Udinese            1  -  0
Napoli  -  Sampdoria       0  -  0
Pescara  -  Cagliari         0  -  2
Torino  -  Atalanta          2  -  1
Fiorentina  -  Inter          4  -  1
Siena  -  Lazio                (lunedì  18/02/'13)

Lucianone