da CorrieredellaSera.it
ROMA - Consiglio dei ministri
Via al decreto Anti femminicidio
'Fuori di casa il marito violento'
Le misure: l'arresto in flagranza di reato per stalking
e querela irrevocabile. "Lotta senza quartiere alla violenza".
Il governo scende in campo contro la violenza sulle donne. E contro la strage delle donne. «Stamani il Consiglio dei ministri approva il decreto che contiene le nuove norme di contrasto al femminicidio. L'avevamo promesso. Lo facciamo». L'annuncio arriva via Twitter in mattinata.
ORGOGLIO - Poi una conferenza stampa per illustrare i 12 articoli del decreto legge anti femminicidio. «C'era bisogno nel nostro Paese di dare un segno fortissimo, ma anche un cambiamento radicale sul tema». Per questo Enrico Letta, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto per la lotta al femminicidio, si è detto «molto orgoglioso che il nostro governo abbia deciso questo intervento». Un provvedimento, sottolinea il presidente del Consiglio, che «deve dare un chiarissimo segnale di contrasto e di lotta senza quartiere» al triste fenomeno del femminicidio», ha spiegato il premier Letta.
ECONOMIA / Italia
Tesoro: "Iniquo abolire Imu su prima casa"
Il Pdl protesta: "La tassa va eliminata"
Il ministro Saccomanni: "L'abolizione costa 2,4 miliardi,
renderla permanente avrebbe effetti regressivi".
L'esenzione totale dell'Imu sulla prima casa è una «misura sconsigliabile» perché «iniqua», «poco efficiente e regressiva», oltre a costare alle casse dello Stato 4 miliardi di euro l'anno. È quanto emerge dal documento di 105 pagine sulla riforma dell'Imu pubblicato dal Tesoro sul sito e che contiene 9 ipotesi di intervento.
«SERVICE TAX» - Per le ipotesi di riforma, il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha spiegato come sia necessario un«chiarimento delle implicazioni concrete delle varie proposte, nella consapevolezza che le scelte politiche debbono basarsi su adeguati approfondimenti tecnici».
Tra le varie ipotesi quella di far confluire l'Imu in una «service tax», una delle ipotesi più accreditate secondo quanto dichiarato dal sottosegretario Pierpaolo Baretta. L'obiettivo dichiarato dal governo è quello di mettere a punto entro fine agosto una riforma della tassazione sugli immobili.
Tra le varie ipotesi quella di far confluire l'Imu in una «service tax», una delle ipotesi più accreditate secondo quanto dichiarato dal sottosegretario Pierpaolo Baretta. L'obiettivo dichiarato dal governo è quello di mettere a punto entro fine agosto una riforma della tassazione sugli immobili.
Gazzetta ufficiale (gennaio '94)
Il blitz sulle pensioni d'oro
La "leggina" più veloce della Repubblica
Da Agnes a Gamberale, la corsa al fondo Inps. / Tabacci: "Imporre
la scelta tra assegni (pubblici) elevati e stipendi.
«L' Italia è il Paese che amo...» erano le prime parole che Silvio Berlusconi pronunciava nel videomessaggio registrato che il pomeriggio del 26 gennaio 1994 annunciava la sua «discesa in campo». Nello stesso Paese, in quelle stesse ore, mentre in Parlamento suonava la campanella del «liberi tutti», sulla Gazzetta Ufficiale compariva una leggina di dieci righe, approvata dal Parlamento il giorno prima a tempo di record e a tempo di record pubblicata.
Si sparse subito la voce che era stata fatta apposta per Biagio Agnes, l'ex direttore generale della Rai che da qualche anno aveva traslocato alla Stet, la finanziaria telefonica pubblica. Non era una malignità infondata. Quella leggina favoriva il passaggio al fondo dei telefonici presso l'Inps di chi godeva già di una pensione di una gestione diversa, magari di un altro fondo dello stesso istituto di previdenza. Fu così che Biagio Agnes, pensionato dal 1983, riuscì a decuplicare il suo assegno: da 4 milioni di lire a 40 milioni 493.164 lire al mese. Decorrenza, marzo 1994. Un mese dopo l'approvazione della legge.
La cosa non passa inosservata.
I Cobas del pubblico impiego diramano un comunicato al fulmicotone, rivelando che la ricongiunzione costerà alla Stet, cioè allo Stato (nel 1994 i telefoni sono ancora pubblici) e ai risparmiatori che hanno comprato il titolo in borsa, qualcosa come 5,8 miliardi di lire. Oggi sarebbero più di quattro milioni e mezzo di euro.
Qualche giorno dopo che quelle dieci righe hanno tagliato in Senato l'ultimo traguardo, Dino Vaiano spiega sul Corriere com'è andata. Cominciando dagli autori. Il primo a correre in soccorso dell'irpino Agnes è il lucano Romualdo Coviello, deputato di Avigliano, in provincia di Potenza. Democristiano di sinistra come Biagione, non tradirà mai la causa. Dalla Dc ai popolari, alla Margherita. Racconta Vaiano: «Sono giorni caldi, le commissioni lavorano come slot machine, strizzando l'occhio alle lobby e alle categorie che potrebbero garantire voti. Le leggi decollano, fedeli all'equazione degli anni ruggenti della partitocrazia: spesa pubblica uguale voti. Perfino gli attenti funzionari parlamentari ammettono di non averci capito quasi nulla. Ma la rapidità è da record. La leggina sulle pensioni d'oro corre come Speedy Gonzales...»
Qualche giorno dopo che quelle dieci righe hanno tagliato in Senato l'ultimo traguardo, Dino Vaiano spiega sul Corriere com'è andata. Cominciando dagli autori. Il primo a correre in soccorso dell'irpino Agnes è il lucano Romualdo Coviello, deputato di Avigliano, in provincia di Potenza. Democristiano di sinistra come Biagione, non tradirà mai la causa. Dalla Dc ai popolari, alla Margherita. Racconta Vaiano: «Sono giorni caldi, le commissioni lavorano come slot machine, strizzando l'occhio alle lobby e alle categorie che potrebbero garantire voti. Le leggi decollano, fedeli all'equazione degli anni ruggenti della partitocrazia: spesa pubblica uguale voti. Perfino gli attenti funzionari parlamentari ammettono di non averci capito quasi nulla. Ma la rapidità è da record. La leggina sulle pensioni d'oro corre come Speedy Gonzales...»
L'Occupazione
Lavoro e contratti a termine
Ecco le regole per i giovani
Il governo: 190 mila piccole imprese pronte ad assumere con
gli incentivi della nuova legge
Il giorno dopo l'approvazione definitiva alla Camera del decreto Lavoro, varato nella notte tra mercoledì e giovedì, il governo incassa applausi - quelli di Rete Imprese Italia -, qualche critica - la Lega secondo cui il provvedimento «non risolve i problemi del Paese» - e una pungolatura: secondo il presidente della commissione Lavoro Maurizio Sacconi, «costituisce una prima, parziale, risposta all'emergenza occupazionale». In attesa che entri in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il ministero del Lavoro tasta il terreno: secondo uno studio commissionato a Unioncamere, sono tredici su 100, in totale quasi 200 mila, le piccole e medie imprese italiane (fino a 49 addetti) pronte a usare gli incentivi per l'occupazione. E, soprattutto, il 38% delle Pmi afferma che, in mancanza di incentivi, non assumerebbe. Ma la legge, oltre agli incentivi per il lavoro, prevede molti altri provvedimenti importanti. Vediamo quali.
Avanti i giovani
I datori di lavoro che entro il 30 giugno 2015 assumano, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, dipendenti di età tra i 18 e i 29 anni, che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, avranno diritto per 18 mesi a un contributo pari a un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali. Questa somma non potrà superare i 650 euro. Lo stesso incentivo è previsto, per un periodo di 12 mesi, per chi trasforma un contratto a tempo determinato in uno a tempo indeterminato. A patto che l'imprenditore assuma, entro un mese, un altro lavoratore. Se invece decide, senza esservi tenuto, di stabilizzare un disoccupato che percepisce l'Aspi (l'indennità specifica), riceverà un contributo pari al 50% dell'indennità mensile residua. Per il finanziamento dell'incentivo sono previste risorse statali pari a 500 milioni per le regioni del Sud e a 294 per le altre, nonché possibili finanziamenti da parte delle Regioni stesse. Previste norme anche per la stabilizzazione degli associati in partecipazione con apporto di lavoro. Mentre cresce la dote per la liquidazione dei debiti della Pubblica amministrazione, che si spera invogli gli imprenditori ad assumere: altri 20-25 miliardi in arrivo.
I datori di lavoro che entro il 30 giugno 2015 assumano, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, dipendenti di età tra i 18 e i 29 anni, che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, avranno diritto per 18 mesi a un contributo pari a un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali. Questa somma non potrà superare i 650 euro. Lo stesso incentivo è previsto, per un periodo di 12 mesi, per chi trasforma un contratto a tempo determinato in uno a tempo indeterminato. A patto che l'imprenditore assuma, entro un mese, un altro lavoratore. Se invece decide, senza esservi tenuto, di stabilizzare un disoccupato che percepisce l'Aspi (l'indennità specifica), riceverà un contributo pari al 50% dell'indennità mensile residua. Per il finanziamento dell'incentivo sono previste risorse statali pari a 500 milioni per le regioni del Sud e a 294 per le altre, nonché possibili finanziamenti da parte delle Regioni stesse. Previste norme anche per la stabilizzazione degli associati in partecipazione con apporto di lavoro. Mentre cresce la dote per la liquidazione dei debiti della Pubblica amministrazione, che si spera invogli gli imprenditori ad assumere: altri 20-25 miliardi in arrivo.
Imprenditori di se stessi
Sarà più semplice mettere su una start up . Per costituire una società a responsabilità limitata, basterà un euro, e i soci fondatori non dovranno per forza avere meno di 35 anni. Si estendono anche al 2016 le agevolazioni fiscali previste per il 2013-2015 in favore di persone fisiche e giuridiche che vogliano investire nel capitale sociale di imprese innovative, e si diminuisce dal 20 al 15% la quota della spesa da destinare ad attività di ricerca e sviluppo. Il fondo per promuovere l'autoimpiego nel Mezzogiorno è finanziato con 80 milioni, e altri 80 milioni ai progetti del piano azione coesione.
Impara l'arte...
E mettila da parte, dice un vecchio adagio. La legge sul lavoro prevede l'adozione di linee-guida per l'apprendimento professionalizzante, che dovranno essere adottate entro il 30 settembre dalla conferenza Stato-Regioni. Un milione di euro andrà al Fondo «mille giovani per la cultura» destinato alla promozione di tirocini formativi e orientamento nei settori delle attività e dei servizi per cultura destinati ai giovani fino ai 29 anni. E vengono stanziati 10 milioni per l'alternanza scuola-lavoro, che permette ai ragazzi di passare alcuni giorni negli uffici o nelle officine, a imparare un mestiere. Stanziati 168 milioni per borse di tirocinio per giovani del Sud.
Contratti più snelli
Sono ridotti i tempi tra un contratto a termine e l'altro: da 60 a 10 giorni per i contratti fino a sei mesi e da 90 a 20 giorni per i più lunghi. Senza la pausa, scatta la conversione a tempo indeterminato. Viene estesa la possibilità di fare contratti senza causale, ed eliminato il divieto di proroga del primo contratto a termine casuale. Il contratto a progetto è ampliato: se l'attività di ricerca scientifica si prolunga, il progetto prosegue. Fissato invece un limite massimo di chiamata per i lavori intermittenti: 400 giornate di lavoro effettivo in tre anni.
Sarà più semplice mettere su una start up . Per costituire una società a responsabilità limitata, basterà un euro, e i soci fondatori non dovranno per forza avere meno di 35 anni. Si estendono anche al 2016 le agevolazioni fiscali previste per il 2013-2015 in favore di persone fisiche e giuridiche che vogliano investire nel capitale sociale di imprese innovative, e si diminuisce dal 20 al 15% la quota della spesa da destinare ad attività di ricerca e sviluppo. Il fondo per promuovere l'autoimpiego nel Mezzogiorno è finanziato con 80 milioni, e altri 80 milioni ai progetti del piano azione coesione.
Impara l'arte...
E mettila da parte, dice un vecchio adagio. La legge sul lavoro prevede l'adozione di linee-guida per l'apprendimento professionalizzante, che dovranno essere adottate entro il 30 settembre dalla conferenza Stato-Regioni. Un milione di euro andrà al Fondo «mille giovani per la cultura» destinato alla promozione di tirocini formativi e orientamento nei settori delle attività e dei servizi per cultura destinati ai giovani fino ai 29 anni. E vengono stanziati 10 milioni per l'alternanza scuola-lavoro, che permette ai ragazzi di passare alcuni giorni negli uffici o nelle officine, a imparare un mestiere. Stanziati 168 milioni per borse di tirocinio per giovani del Sud.
Contratti più snelli
Sono ridotti i tempi tra un contratto a termine e l'altro: da 60 a 10 giorni per i contratti fino a sei mesi e da 90 a 20 giorni per i più lunghi. Senza la pausa, scatta la conversione a tempo indeterminato. Viene estesa la possibilità di fare contratti senza causale, ed eliminato il divieto di proroga del primo contratto a termine casuale. Il contratto a progetto è ampliato: se l'attività di ricerca scientifica si prolunga, il progetto prosegue. Fissato invece un limite massimo di chiamata per i lavori intermittenti: 400 giornate di lavoro effettivo in tre anni.
Padre e figlio ritrovati dopo 40 anni nella giungla
delle guerre che non finiscono
PECHINO – Quando le guerre dell’Indocina finiscono, in realtà proseguono in altra forma. I francesi vennero battuti da Ho Chi Minh e dal generale Giap a Dien Bien Phu nel 1954, ma la guerra cambiò scala e belligeranti; arrivarono gli americani che se ne andarono nel ’73, ma si combatté fino al ’75, e in Cambogia addirittura fino al ’99, con la resa degli ultimissimi Khmer rossi. E davvero la guerra non era mai finita per Ho Van Thanh e per suo figlio Ho Van Lang: li hanno trovati adesso nella giungla del Vietnam centrale, coperti solo da fibre vegetali intessute, una capanna issata su un albero a 6 metri dal suolo, asce e coltelli rudimentali. Soli, dal 1971: lontani da tutto, soprattutto dalla guerra.
BOMBARDAMENTO E FUGA Ho Van Thanh era scappato quando il suo villaggio era stato bombardato sterminandogli la famiglia. Aveva portato con sé il piccolo di un anno, ignaro che un altro figlio, nato il giorno stesso dell’attacco sulle capanne di Tra Xinh, nella provincia di Quang Ngai, fosse sopravvissuto. Fu lui a trovare padre e fratello una ventina d’anni fa, senza però riuscire a convincerli a seguirlo. Stavolta li hanno intercettati di nuovo a una quarantina di chilometri di distanza e l’operazione di recupero è andata – almeno da un certo punto di vista – a buon fine. Il padre, 82 anni, è stato legato al letto in ospedale: sta bene come il figlio, ma rifiuta cibo e acqua e appare – dice il nipote – “molto triste. Temiamo voglia scappare”.
MONTAGNARD Mentre il Vietnam cresceva, diventava un’economia dinamica e diventava amico dell’ex nemico americano, i due Ho Van si nutrivano di canna da zucchero, mais, di ciò che trovavano e cacciavano, e coltivavano e fumavano tabacco. Sono di etnia cor, uno dei gruppi di montagnard spesso leali ai francesi e agli Usa e discriminati dai viet maggioritari. La riemersione dalla foresta ha qualcosa di persino banalmente cinematografico, à-la “Apocalypse Now” o Tarzan. Rimanda ai giapponesi ritrovati nelle Filippine o nel Pacifico anni dopo il 1945. O al dramma delle famiglie di hmong rimaste in armi fino a ben dopo il 2000 sulle colline del Laos centrale: fuori dal mondo, quasi senza munizioni, affamate, malate, braccate dall’esercito di Vientiane, in attesa che gli antichi alleati francesi o americani venissero a salvarle. Ho Van Thanh, invece, la pace che cercava per sé e per il figlio in fondo l’aveva trovata.
MONTAGNARD Mentre il Vietnam cresceva, diventava un’economia dinamica e diventava amico dell’ex nemico americano, i due Ho Van si nutrivano di canna da zucchero, mais, di ciò che trovavano e cacciavano, e coltivavano e fumavano tabacco. Sono di etnia cor, uno dei gruppi di montagnard spesso leali ai francesi e agli Usa e discriminati dai viet maggioritari. La riemersione dalla foresta ha qualcosa di persino banalmente cinematografico, à-la “Apocalypse Now” o Tarzan. Rimanda ai giapponesi ritrovati nelle Filippine o nel Pacifico anni dopo il 1945. O al dramma delle famiglie di hmong rimaste in armi fino a ben dopo il 2000 sulle colline del Laos centrale: fuori dal mondo, quasi senza munizioni, affamate, malate, braccate dall’esercito di Vientiane, in attesa che gli antichi alleati francesi o americani venissero a salvarle. Ho Van Thanh, invece, la pace che cercava per sé e per il figlio in fondo l’aveva trovata.
Bologna
L'ultimo saluto di Bologna alla ragazza uccisa a Los Angeles
Alice, il giorno dell'ultimo saluto
Il papà: "Speravamo fosse solo un film"
Il feretro dorato nella camera ardente in azienda,
L'ultimo saluto di Bologna alla ragazza uccisa a Los Angeles
Alice, il giorno dell'ultimo saluto
Il papà: "Speravamo fosse solo un film"
Il feretro dorato nella camera ardente in azienda,
poi i funerali davanti a centinaia di persone. La zia: «Vogliamo giustizia». Il parroco: «Uno strazio»
PIANORO (BO) - «È uno strazio averla vista il giorno del matrimonio e ora essere qui per il suo funerale». Monsignor Paolo Rubbi, parroco della chiesa di Santa Maria Assunta, a Pianoro, dice in poche parole quello che qui sentono tutti. È il giorno dell'ultimo saluto ad Alice Gruppioni, nel suo paese sulle colline appena fuori Bologna. Il feretro della ragazza uccisa sabato scorso a Venice Beach da un'auto lanciata contro la folla è arrivato alla Sira, l'azienda di famiglia, poco prima delle 11: era lì che Alice passava la gran parte delle sue giornate, hanno raccontato i parenti nei giorni scorsi, è uno dei posti che amava di più. Lunga la fila davanti alla camera ardente: familiari, amici e anche tanti operai. Poi il funerale, nella chiesa dove solo tre settimane fa Alice era arrivata sorridente con l'abito bianco di pizzo, davanti a centinaia di persone.
lucianone
lucianone