martedì 27 ottobre 2015

Economia / società - Globalizzazione: sfruttamento di terre africane, con denuncia di papa Francesco

27 ottobre '15 - martedì            27th October / Tuesday                  visione post - 17



C'è una rapina in corso, ma tutti fingono di non vedere.
Il furto riguarda le terre più fertili dell'Africa, acquistate
a costi irrisori da investitori europei e nordamericani.
A questo furto in corso si è riferito anche papa Francesco
nella sua Laudato sì.  Qualcuno se n'è accorto?
Il trend è iniziato intorno al 2000 quando, a causa del sostegno finanziario da parte delle
istituzioni internazionali, i governi dell'Africa sub sahariana hanno tagliato i fondi desti-
nati al sostegno e allo sviluppo delle politiche agricole. Perchè si tratta di rapina è evidente.
L'intervento dei capitali stranieri non ha come finalità quella di agevolare l'accesso dei pro-
dotti africani sui mercati agroalimentari continentali e globali: piuttosto i nuovi investitori
europei e nordamericani acquisiscono terre e risorse idriche  solo per impiantarvi coltiva-
zioni intensive di prodotti destinati ai biocarburanti e all'alimentazione-base per l'alimen-
tazione animale. In entrambi i casi, lo sfruttamento delle terre africane è orientato unica-
mente al soddisfacimento di bisogni industriali europei e nordamericani.
I prodotti coltivati permettomo, in ogni fase della lavorazione, dalla semina al raccolto,
una forte meccanizzazione, e pertanto l'ingombrante presenza finanziaria globale nel-
l'agricoltura africana  non ha alcuna ricaduta  sulla manodopera locale. Con ulteriori
aspetti ancora più odiosi: esproprio delle terre dei piccoli agricoltori, annientamento
dei pascoli, abbandono delle coltivazioni tradizionali, perdita di sostentamento per le
popolazioni rurali. E, come in ogni rapina che si rispetti, i ladri hanno il volto masche-
rato. E' stata la Fao a svelare che, dietro le società di comodo che, di volta in volta, al-
lungano le mani sulle terre più fertili del continente, si nascondono fondi d'nvestimen-
tofondi pensione, fondi speculativi, società agroalimentari e imprese operanti nel cam-
po energetico. Raccolti in gruppi "regionali", i capitali in viaggio verso l'Africa vengo-
no veicolati da banche operanti nei Paesi del Golfo, in quelli delle "tigri asiatiche", nei
Paesi del Nord America e dell'Unione Europea. L'Africa è, tanto per cambiare, la mag-
giore vittima di questa non esemplare vicenda. -    Se  poi  si analizza  questa ennesima 
geografia della fame, la lista  dei Paesi-vittima  non riserva  sorprese:  Sudan, Etiopia, 
Mozambico, Tanzania, Madagascar, Zambia, R.D. del Congo, Mali, Senegal. Tutti Pae-
si con un'economia in affanno cronico, male integrati nell'apparato economico mondia-
le, con un sistema fondiario aleatorio.
(da il venerdì di Repubblica - 23/ 10/ 2015 - Cronache Celesti / Filippo Di Giacomo) 

Lucianone

Sport - calcio / Serie A - 9^ giornata - 2015/16

27 ottobre '15 - martedì              27th October / Tuesday                    visione post - 23

Risultati delle partite
Empoli   2     Carpi       1     Palermo   1     Sampdoria   4     Juventus   2     Milan        2    
Genoa     0     Bologna   2     Inter         1     Verona H.     1     Atalanta    0     Sassuolo   1

Udinese       1     Fiorentina   1     Lazio     3     Chievo   0
Frosinone   0      Roma          2     Torino   0     Napoli   1

CLASSIFICA

ROMA   20   /  Inter, Napoli, Fiorentina, Lazio   18  /   Sassuolo   15  /  
Sampdoria, Torino, Atalanta   14  /   Milan   13  /   Chievo, Juventus   12  /
Palermo, Udinese   11  /   Empoli, Genoa  10  /   Frosinone   7  /   Bologna   6  /
Verona H., Carpi   5





IL Commento
Sulla partita clou di questa nona giornata giocata a Firenze, ci si poteva aspettare
qualsiasi risultato poichè di sicuro la toscana e la romana sono le squadre attual-
mente più in forma e in palla, con due organici di tutto rispetto, omogenei e qua-
drati con filtri di centrocampo fluidi, veloci, compatti.     L'ha spuntata la Roma
che con la coppia De Rossi - Gervinho ha dimostrato di crederci fino alla fine e 
di avere quest'anno un attacco fulminante, ma anche soprattutto una difesa più
attenta  e  coperta rispetto al campionato scorso.
Che dire del match tra Sampdoria e il nostro Hellas Verona, se non che l'assenza
di Toni (lasciamo per ora stare gli altri, parecchi comunque, parcheggiati in infer-
meria - che sfiga tremenda però!) ha lasciato il segno soprattutto in quella che era
la carica agonistica dei veneti. Toni da solo in area faceva per quattro  e  spesso la
sua sola presenza nell'area piccola preoccupava e anzi spesso spaventava gli avver-
sari, ma nello stesso tempo dava modo ai compagni di liberarsi dalle marcature.
Così, mancando la carica dell'attacco e in parte del centrocampo (Halfreddsson 
non sempre tiene tutta la partita), c'è andato di mezzo naturalmente il reparto
difensivo, letteramente crollato a Genova (vedasi il video da youtube).   Con la
difesa completamente immobile in occasione delle prime due reti dei blucerchia-
ti e in confusione in un'altro gol pacchiano della Sampdoria, l'Hellas si è frantu-
mata in modo irrimediabile. Certo, mancano Romulo, Viviani, Fares, Toni so-
prattutto, Pazzini c'è, non c'è e poi altri non sono proprio al top e il morale, si
sa, in questi casi di crisi scende, scende... Ma come ci manca Tachsidis, ragazzi,
sì, come manca uno come lui! Comunque, forza H. Verona, ce la farai. I tifosi,
i bocia, non ti molleranno mai!
(Luciano Finesso)

Lucianone