martedì 13 maggio 2014

Salute - Milano: allergie in aumento, soprattutto nei bambini

13 maggio '14 - martedì          13th May / Tuesday

Erbacce, betulle e querce:
così la primavera fa esplodere le allergie
Sempre di più la popolazione che le subisce.

(da 'la Repubblica' - 27/04/2014 - Laura Asnaghi)
Con l'arrivo dei primi caldi esplodono le allergie, mitigate solo parzialmente dalle
piogge... Ma appena smette il maltempo  e  il termometro supera i 20 gradi, per chi
soffre di allergie inizia  la stagione difficile  di starnuti, occhi che lacrimano, raffred-
dori che non passano mai fino ad arrivare, nei casi più gravi, agli attacchi d'asma.
A Milano l'emergenza pollini riguarda almeno 100 mila persone. Sono circa il 10 per 
cento degli adulti , con punte del 30 per cento tra i ragazzi con meno di 14 anni. 
In questo fine aprile a scatenare le allergie sono in larghissima parte le graminacee,
vale a dire le erbacce con spighe  e piccoli fiori  che crescono  spontanee  nei campi
incolti e lungo i bordi delle strade.   Ma a far vacillare la salute dei milanesi  (e non 
solo) contribuiscono anche le betulle, i noccioli, le querce, i cipressi e i castagni.
A differenza di quel che si tende comunemente a credere, i pollini sono invisibili ad 
ad occhio nudo, mentre i "piumini" che fluttuano nell'aria sono batuffoli che conten-
gono i semi liberati dalle piante, "I pollini sono insidiosi ed evitare il contatto è mol-
to difficile. Ecco perchè chi soffre di allergie deve stare alla larga da parchi e giardi-
ni". Chi parla è Luca Bernardo, il direttore  del Dipartimento materno-infantile del
Fatebenefratelli, a cui fa capo anche la Macedonio Melloni. Questo polo ospedalie-
ro è quello che garantisce il maggior numero di prestazioni sul fronte della lotta alle
allergie. Sono 17 mila all'anno, di cui 5 mila erogate dal Fatebene, più altre 12 mila
garantite dal servizio pediatrico della Melloni.     "Sono interventi con una crescita 
esponenziale - spiega Luca Bernardo - alla Melloni siamo passati da 9 mila presta-
zioni di 5 anni fa a 12 mila. E questo fenomeno è determinato dal fatto che a Milano,
città con un forte tasso di inquinamento, i piccoli  sono  più esposti al riswchio di svi-
luppare allergie, che possono degenerare anche in gravi forme d'asma". Nell'ultimo
mese i bambini arrivati al pronto soccorso  in preda a pesanti crisi respiratorie, sca-
tenate da allergie, sono stati dodici. Tutti sono stati sottoposti a ossigenoterapia, un
intervento che i medici definiswcono "al limite della rianimazione e che la dice lunga
su quanto possa essere devastante una allergia". Nel panorama milanese, il Fatebe-
ne non è il solo che opera su questo fronte. Niguarda, Policlinico, Buzzi e San Paolo
sono gli altri poli di riferimento insieme a San Raffaele e Humanitas.  Ma è il Fate-
benefratelli che ha più medaglie. Non a caso è il solo in Lombardia - e tra i 5 alivel-
lo nazionale - che ha iniziato a garantire le terapie di desesibilizzazione dei bambini
a richio di shock anafilattico se mangiano pesce, frutta o mandorle e noccioline. "E'
una terapia che prevede 15 giorni di ricovero e almeno un anno di cure . spiega Lu-
ca Bernardo - ma poi ci si libera dall'incubo di rischiare la vita solo per aver mangia-
to un gamberetto o una noce".
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Da dove vengono i pericoli

GRAMINACEE
Comunemente definite erbacce, sono la fonte  numero uno
delle allergie primaverili. Si trovano nei campi incolti, sulle
massicciate e lungo le strade.
BETULLA
Attenzione a questa pianta fonte di allergie molto amata 
perchè decorativa e di facile crescita, presente in molti
parchi cittadini e giardini privati.

Continua... 
to be continued...