SERIE B - I primi verdetti definitivi
Sassuolo e Verona promosse in A,
Ascoli e Vicenza retrocesse (insieme a Grosseto e Pro Vercelli)
42ª giornata: Missiroli regala la promozione alla squadra di Di Francesco con un gol all'ultimo secondo contro il Livorno. I gialloblù pareggiano con l'Empoli e tornano tra le grandi. Retrocedono i marchigiani e i veneti: non ci saranno i playout. Domani il posticipo delle 12.30 tra Crotone-Juve Stabia chiude il campionato. I playoff si giocano tra Livorno, Brescia, Empoli e Novara.
Straordinario epilogo del campionato di serie B: Sassuolo, per la prima volta, e Verona , dopo un'attesa di 11 anni, promosse in serie A. Ai playoff le due sfide saranno Livorno-Brescia e Novara-Empoli. Retrocedono in Lega Pro, oltre a Grosseto e Pro Vercelli, l'Ascoli e il Vicenza. Si salvano Lanciano, Reggina e Cittadella.
Sassuolo - Livorno 1-0 — Un gol di Missiroli all’ultimo minuto di recupero fa esplodere il Braglia, regalando al Sassuolo la serie A da primo in classifica e a Giorgio Squinzi, patron neroverde, il miglior compleanno possibile. Il tutto dopo una gara thrilling, piena di tutto e del contrario di tutto, che non rende pieno merito alla partita del Livorno, condannato ai playoff dal pareggio tra Verona e Livorno. Il Sassuolo potrebbe pareggiare ma non può giocare per il pareggio, il Livorno conferma la sua vocazione offensiva concedendo, ma solo in avvio. Berardi chiama Fiorillo al 6’, e al 7’ Missiroli centra la traversa ma il Livorno da’ comunque segno di sé con una fase offensiva importante. Poco importa che Duncan sballi la conclusione e Dionisi allarghi troppo il colpo di testa: le due squadre accelerano e rallentano assecondando schemi che tuttavia saltano poco dopo l’intervallo, nel corso di un secondo tempo in cui succede di tutto, compreso un malore ad uno spettatore portato via in abulanza. Comincia il Sassuolo, con Boakye che sbaglia la palla, facile facile facile del vantaggio (9’ s.t.) e Antei che raggiunge gli spogliatoi per doppia ammonizione 1’ dopo. Prosegue il Livorno che prende campo, sfiora il gol con Emerson e si attesta stabile nella metà campo neroverde dando alla gara i contorni di un assedio che non si rompe nemmeno a ridosso della mezzora, quando la partita, già difficilissima da gestire, si incendia. Il Braglia protesta chiedendo due rigori, Ostinelli non se da’ per inteso e poco spedisce negli spogliatoi anche Fiorillo e Berardi per reciproche scorrettezze, ma il canovaccio non cambia: mentre la gara diventa una corrida, Sassuolo bassissimo e Livorno che spreca l’inenarrabile,
arrivando solo ad un passo da quel gol che invece trova Missiroli, sui titoli di coda, scatenando la festa prima a bordo campo, e poi in città, dove suona la campana di piazza Garibaldi, muta dal giorno della Liberazione. (da La Gazzettadello Sport.it Stefano Fogliani)
Verona - Empoli 0-0 — Tutti felici e contenti. Il Verona è in Serie A dopo 11 anni e quella terribile retrocessione dell’Hellas con Giovambattista Pastorello e Alberto Malesani del 5 maggio e lo 0-3 di Piacenza. Partita da pareggio, quel punto sufficiente anche all’Empoli per assicurare la coda dei playoff indipendentemente dall’esito di Sassuolo-Verona. Brividi veri al Bentegodi, con uno stadio tutto colorato di giallo e blu e 24.779 spettatori in festa gia due ore prima del fischio di inizio. Il Verona è lo stesso che ha vinto in casa della Juve Stabia sette giorni fa, l’Empoli dell’ex Maurizio Sarri mette Saponara dietro Maccarone e Tavano. L’Hellas torna in A dopo la promozione del ’99, quando un giovanissimo Cesare Prandelli vinse il campionato davanti al Torino coi vari Cammarata e Brocchi, Aglietti e Filippini, Falsini e Battistini. Più Hellas che Empoli in avvio, ma Gomez prima (9’) e Cacia dopo (11’) non trovano l’impatto giusto. Dall’altra parte (13’) ci prova Signorelli ispirato da Tavano, Cacia (17’) manda alto un servizio di Hallfredsson. Conclude dalla distanza (21’) Sgrigna, palla fuori. Infruttuosi anche i tentativi di Cacia (31’) e Signorelli dieci minuti dopo. Finisce il primo tempo. Si riparte col lampo di Cacia, che conclude alto sopra la traversa. Il Verona ci prova, Gomez al 13’ impegna Bassi e al 32’ è Ferrari (dentro al posto di Cacia) a sfiorare il montante dopo un bel movimento dopo che (20’) Maietta se l’era cavata di puro mestiere su Maccarone. Gli ultimi minuti sono un conto alla rovescia verso lo 0-0 che è diventa storia dopo due minuti di recupero. Esulta l’Hellas di Maurizio Setti, promosso al primo anno da presidente. Esulta Andrea Mandorlini, dalla Prima Divisione alla Serie A in tre anni. Esulta una città intera, l’Hellas è tornato. (Alessandro De Pietro)
vicenza-Reggina 0-0 — Vicenza in Lega Pro, niente playout. Lo scialbo 0-0 con la Reggina non è bastato alla formazione di Dal Canto per prolungare il cammino verso la salvezza. E i calabresi sono salvi. È la classica brutta partita. Vicenza e Reggina hanno tutto da perdere nel giorno in cui al Menti la curva Sud è vuota per i fattacci di Vicenza-Empoli. Il sostegno ai biancorossi, comunque, non manca. Dal primo minuto è assedio dei padroni di casa, ma le occasioni vere non si contano sulle dita di una mano. Al 21’ il direttore di gara lascia correre quando Milanovic viene strattonato platealmente in area. Corre il minuto 27: sulla punizione di Giacomelli, Tiribocchi devia fuori di testa. Nella ripresa, al 3’, Cinelli conclude alto dai 25 metri e poco dopo Ciaramitaro, sul cross di Laczko, manda a lato in tuffo. Grande occasione per il Vicenza al 23’: Tiribocchi appoggia all’indietro per Cinelli che da circa 25 metri, posizione centrale, lambisce il palo col destro. Baiocco effettua la prima parata della partita al 27’, sul prevedibile rasoterra di Ciaramitaro. Il risultato non si sblocca e il nervosismo sale. Al 33’ Malonga protesta per un fallo laterale non concesso e si fa ingenuamente espellere. A quel punto cala il sipario per il Vicenza. (Marta Benedetti)
Risultati delle partite
Brescia - Varese 2 - 0 Novara - Lanciano 1 - 1
Cesena - Pro Vercelli 1 - 1 Sassuolo - Livorno 1 - 0
Cittadella - Ascoli 1 - 0 Spezia - Modena 1 - 1
Grosseto - Bari 4 - 3 Ternana - Padova 2 - 1
Verona - Empoli 0 - 0 Crotone - Juve Stabia (domenica: ore 12,30)
Vicenza - Reggina 0 - 0
IL COMMENTO (di Lucianone)
Queste ultime giornate di campionato cadetto sono state emozionanti,
piene di sorprese e degne di un thriller, adrenalina pura, con un saliscendi
di risultati che lasciava aperte tante combinazioni, soprattutto per la serie
A. La squadra che ha fatto più soffrire i suoi tifosi è stata senz'altro il Sas
suolo, che ha perso nell'ultimo mese quasi tutta la scorta di punti (12) ac-
cumulati sui suoi avversari diretti. Alla fine, con un colpo magistrale di
coda (quella di Missiroli) è riuscita a centrare il comunque meritatissimo
passaggio alla massima serie. Complimenti a tutto il suo staff! Sassuolo
come il Chievo-Vr dei bei tempi. E il Sassuolo per la prima volta in A, ta-
le e quale fu a suo tempo per il Chievo. Squadre sconosciute all'inizio ma
che poi, via via, si fanno notare e diventano piccole grandi squadre. Poi,
per Sassuolo, vedremo meglio l'anno prossimo...
E che dire del Verona? Di una squadra che ha fatto soffrire non poco il
sottoscritto, che sembrava fino a venti giorni fa dover lottare solo per i
playoff, avendo davanti un Livorno inossidabile, ma che poi con un fi-
lotto di partite da 3 (punti) ha risalito la vetta fino a superare i toscani
di un punto (senz'altro decisivo) e fino ad arrivare a 2 distanze dal Sas-
suolo. Lo chiamerei un Verona "indomito" che ha avuto in Cacia e in
Hallfredsson gli uomini chiave, e in Mandorlini il tecnico 'cavallo pazzo'
che in 3 anni ha portato gli scaligeri-mastini a riconquistare la A dopo
ben 11 sofferti anni... di penitenza.
Dispiace per i cugini del Vicenza, sinceramente. Ma, si sa, "c'est la vie!".
Lucianone
Sassuolo - Livorno 1-0 — Un gol di Missiroli all’ultimo minuto di recupero fa esplodere il Braglia, regalando al Sassuolo la serie A da primo in classifica e a Giorgio Squinzi, patron neroverde, il miglior compleanno possibile. Il tutto dopo una gara thrilling, piena di tutto e del contrario di tutto, che non rende pieno merito alla partita del Livorno, condannato ai playoff dal pareggio tra Verona e Livorno. Il Sassuolo potrebbe pareggiare ma non può giocare per il pareggio, il Livorno conferma la sua vocazione offensiva concedendo, ma solo in avvio. Berardi chiama Fiorillo al 6’, e al 7’ Missiroli centra la traversa ma il Livorno da’ comunque segno di sé con una fase offensiva importante. Poco importa che Duncan sballi la conclusione e Dionisi allarghi troppo il colpo di testa: le due squadre accelerano e rallentano assecondando schemi che tuttavia saltano poco dopo l’intervallo, nel corso di un secondo tempo in cui succede di tutto, compreso un malore ad uno spettatore portato via in abulanza. Comincia il Sassuolo, con Boakye che sbaglia la palla, facile facile facile del vantaggio (9’ s.t.) e Antei che raggiunge gli spogliatoi per doppia ammonizione 1’ dopo. Prosegue il Livorno che prende campo, sfiora il gol con Emerson e si attesta stabile nella metà campo neroverde dando alla gara i contorni di un assedio che non si rompe nemmeno a ridosso della mezzora, quando la partita, già difficilissima da gestire, si incendia. Il Braglia protesta chiedendo due rigori, Ostinelli non se da’ per inteso e poco spedisce negli spogliatoi anche Fiorillo e Berardi per reciproche scorrettezze, ma il canovaccio non cambia: mentre la gara diventa una corrida, Sassuolo bassissimo e Livorno che spreca l’inenarrabile,
arrivando solo ad un passo da quel gol che invece trova Missiroli, sui titoli di coda, scatenando la festa prima a bordo campo, e poi in città, dove suona la campana di piazza Garibaldi, muta dal giorno della Liberazione. (da La Gazzettadello Sport.it Stefano Fogliani)
Verona - Empoli 0-0 — Tutti felici e contenti. Il Verona è in Serie A dopo 11 anni e quella terribile retrocessione dell’Hellas con Giovambattista Pastorello e Alberto Malesani del 5 maggio e lo 0-3 di Piacenza. Partita da pareggio, quel punto sufficiente anche all’Empoli per assicurare la coda dei playoff indipendentemente dall’esito di Sassuolo-Verona. Brividi veri al Bentegodi, con uno stadio tutto colorato di giallo e blu e 24.779 spettatori in festa gia due ore prima del fischio di inizio. Il Verona è lo stesso che ha vinto in casa della Juve Stabia sette giorni fa, l’Empoli dell’ex Maurizio Sarri mette Saponara dietro Maccarone e Tavano. L’Hellas torna in A dopo la promozione del ’99, quando un giovanissimo Cesare Prandelli vinse il campionato davanti al Torino coi vari Cammarata e Brocchi, Aglietti e Filippini, Falsini e Battistini. Più Hellas che Empoli in avvio, ma Gomez prima (9’) e Cacia dopo (11’) non trovano l’impatto giusto. Dall’altra parte (13’) ci prova Signorelli ispirato da Tavano, Cacia (17’) manda alto un servizio di Hallfredsson. Conclude dalla distanza (21’) Sgrigna, palla fuori. Infruttuosi anche i tentativi di Cacia (31’) e Signorelli dieci minuti dopo. Finisce il primo tempo. Si riparte col lampo di Cacia, che conclude alto sopra la traversa. Il Verona ci prova, Gomez al 13’ impegna Bassi e al 32’ è Ferrari (dentro al posto di Cacia) a sfiorare il montante dopo un bel movimento dopo che (20’) Maietta se l’era cavata di puro mestiere su Maccarone. Gli ultimi minuti sono un conto alla rovescia verso lo 0-0 che è diventa storia dopo due minuti di recupero. Esulta l’Hellas di Maurizio Setti, promosso al primo anno da presidente. Esulta Andrea Mandorlini, dalla Prima Divisione alla Serie A in tre anni. Esulta una città intera, l’Hellas è tornato. (Alessandro De Pietro)
vicenza-Reggina 0-0 — Vicenza in Lega Pro, niente playout. Lo scialbo 0-0 con la Reggina non è bastato alla formazione di Dal Canto per prolungare il cammino verso la salvezza. E i calabresi sono salvi. È la classica brutta partita. Vicenza e Reggina hanno tutto da perdere nel giorno in cui al Menti la curva Sud è vuota per i fattacci di Vicenza-Empoli. Il sostegno ai biancorossi, comunque, non manca. Dal primo minuto è assedio dei padroni di casa, ma le occasioni vere non si contano sulle dita di una mano. Al 21’ il direttore di gara lascia correre quando Milanovic viene strattonato platealmente in area. Corre il minuto 27: sulla punizione di Giacomelli, Tiribocchi devia fuori di testa. Nella ripresa, al 3’, Cinelli conclude alto dai 25 metri e poco dopo Ciaramitaro, sul cross di Laczko, manda a lato in tuffo. Grande occasione per il Vicenza al 23’: Tiribocchi appoggia all’indietro per Cinelli che da circa 25 metri, posizione centrale, lambisce il palo col destro. Baiocco effettua la prima parata della partita al 27’, sul prevedibile rasoterra di Ciaramitaro. Il risultato non si sblocca e il nervosismo sale. Al 33’ Malonga protesta per un fallo laterale non concesso e si fa ingenuamente espellere. A quel punto cala il sipario per il Vicenza. (Marta Benedetti)
Risultati delle partite
Brescia - Varese 2 - 0 Novara - Lanciano 1 - 1
Cesena - Pro Vercelli 1 - 1 Sassuolo - Livorno 1 - 0
Cittadella - Ascoli 1 - 0 Spezia - Modena 1 - 1
Grosseto - Bari 4 - 3 Ternana - Padova 2 - 1
Verona - Empoli 0 - 0 Crotone - Juve Stabia (domenica: ore 12,30)
Vicenza - Reggina 0 - 0
IL COMMENTO (di Lucianone)
Queste ultime giornate di campionato cadetto sono state emozionanti,
piene di sorprese e degne di un thriller, adrenalina pura, con un saliscendi
di risultati che lasciava aperte tante combinazioni, soprattutto per la serie
A. La squadra che ha fatto più soffrire i suoi tifosi è stata senz'altro il Sas
suolo, che ha perso nell'ultimo mese quasi tutta la scorta di punti (12) ac-
cumulati sui suoi avversari diretti. Alla fine, con un colpo magistrale di
coda (quella di Missiroli) è riuscita a centrare il comunque meritatissimo
passaggio alla massima serie. Complimenti a tutto il suo staff! Sassuolo
come il Chievo-Vr dei bei tempi. E il Sassuolo per la prima volta in A, ta-
le e quale fu a suo tempo per il Chievo. Squadre sconosciute all'inizio ma
che poi, via via, si fanno notare e diventano piccole grandi squadre. Poi,
per Sassuolo, vedremo meglio l'anno prossimo...
E che dire del Verona? Di una squadra che ha fatto soffrire non poco il
sottoscritto, che sembrava fino a venti giorni fa dover lottare solo per i
playoff, avendo davanti un Livorno inossidabile, ma che poi con un fi-
lotto di partite da 3 (punti) ha risalito la vetta fino a superare i toscani
di un punto (senz'altro decisivo) e fino ad arrivare a 2 distanze dal Sas-
suolo. Lo chiamerei un Verona "indomito" che ha avuto in Cacia e in
Hallfredsson gli uomini chiave, e in Mandorlini il tecnico 'cavallo pazzo'
che in 3 anni ha portato gli scaligeri-mastini a riconquistare la A dopo
ben 11 sofferti anni... di penitenza.
Dispiace per i cugini del Vicenza, sinceramente. Ma, si sa, "c'est la vie!".
Lucianone