Serie B: Il Verona vola con Cacia
Pari Livorno, Varese k.o. con il Lanciano
E il Sassuolo cade a Crotone (LEGGI IL SERVIZIO / GUARDA GLI HIGHLIGHTS)
23ª giornata: un gol dell'attaccante a 10' dalla fine lancia la squadra di Mandorlini (sempre squalificato). Toscani bloccati dal Padova. Colpaccio del Lanciano, alla terza vittoria di fila. Empoli battuto in casa dal Novara. Juve Stabia - Brescia si giocherà lunedì (ore 20.45).
Dopo il k.o. del Sassuolo a Crotone, ecco la risposta del Verona: vince a La Spezia con un gran colpo di testa di Cacia a 10' dalla fine e approfitta anche del pari del Livorno per portarsi a -2 dalla seconda posizione (LA CLASSIFICA). Male il Varese, battuto in casa dal Lanciano di Gautieri, che trova la terza vittoria consecutiva.
Spezia-Verona 0-1 — Tra due torri che superano abbondantemente i 190 centimetri, come Goian e Romagnoli, il perfetto stacco ed il colpo di testa di Cacia, valgono la rete che decide la sfida tra Verona e Spezia. Finisce, così, con lo stesso risultato del 26 marzo del 1931, con il successo degli scaligeri. Il primo tempo di studio, una ripresa più vivace, con continui capovolgimenti di fronte e qualche contropiede da entrambe le parti. Nei liguri, in campo dall’inizio i tre nuovi acquisti (Guarna in porta, il difensore Romagnoli e il regista Musacci), i veneti ne presentano soltanto due (i centrocampisti Sgrigna e Agostini). Sulla panchina dello Spezia c’è l’esordio di Atzori (che ha sostituito mister Serena da una ventina di giorni) e il suo modulo 3-5-2, che adatta Mario Rui sulla destra (Piccini è squalificato e Madonna non è al top) con buoni risultati e Garofalo è sempre pronto a portare a 4 la difesa. Il Verona, con Mandorlini che siede per l’ultima volta in tribuna lasciando il posto al suo secondo Bordin (entrambi sono ex dello Spezia), inizia con il 4-2-3-1 con finalizzatore Cacia, per poi passare al suo ‘classico’ 4-3-3. Arriva dopo 13 minuti la prima conclusione verso la porta, quella degli ospiti: è di Di Gennaro, da una trentina di metri e finisce alle stelle. La replica, quattro minuti dopo è di Hallfredsson, con lo stesso esito. Poi, arriva la fiammata di Mario Rui che, dalla fascia destra, rientra e scaglia il suo sinistro ad incrociare che scheggia la parte alta della traversa con il gialloblù Rafael disteso in tuffo. Lo Spezia preme e al 21’, con un’azione corale partita da Musacci, proseguita sulla sinistra da Mario Rui e Di Gennaro, Sammarco arriva al tiro, ma chiude poco il suo destro e manda sul fondo dal limite dell’area piccola. Al 31’ si vede anche il Verona, con un contropiede partito da Sgrigna su cui Cacia, colpisce male da centro area e Guarna non interviene neanche. Al 36’ Cacia arriva di un soffio in ritardo all’appuntamento con la palla dopo la deviazione di testa di Gomez, su cross dalla sinistra di Sgrigna. Parte la ripresa e dopo 2’ il Verona pareggia il conto dei ‘legni’: Gomez libera Cacia, ma Goian gli toglie la palla da sotto i piedi all’altezza del dischetto del rigore, recupera Sgrigna, ma il suo destro si stampa sul palo interno alla destra di Guarna Al 18’ Cacia colpisce con il collo del piede e manda alto il bell’assist di Gomez dalla destra. Al 36’ arriva la rete vincente di Cacia (quattordicesima stagionale) sul perfetto traversone dalla destra dell’onnipresente Hallfredsson. (da Gazzettadello Sport.it - Marco Magi)
Daniele Cacia: il suo è un gol pesantissimo contro La Spezia
Daniele Cacia: il suo è un gol pesantissimo contro La Spezia
Padova-Livorno 0-0 — Mastica amaro il Padova, che non riesce a piegare un Livorno praticamente nullo in avanti e salvato dalle parate di Fiorillo. Costante, nei novanta minuti, la pressione dei padroni di casa, non concretizzata nonostante la buona vena di Farìas. Prima dell’inizio c’è commozione nel ricordo di Piermario Morosini - che ha vestito le casacche di entrambe le squadre - celebrato in campo e sugli spalti. Poi, è partita vera sin da subito, con i biancoscudati a premere e a raccogliere quattro corner in una manciata di minuti. Sul secondo è pericoloso Trevisan di testa, ma sulla linea salva Gemiti. Il Padova viaggia quando gioca con la palla a terra, e attorno alla mezz’ora sfiora più volte il vantaggio. Jelenic al 30’ con una botta al volo trova i pugni di Fiorillo, miracoloso un paio di minuti dopo quando para d’istinto un tap in di Farìas su conclusione errata di Cutolo. Sul corner seguente, poi, Trevisan e Legati mancano di un niente la deviazione sotto porta. Ancora più clamorosa l’occasione successiva, con Fiorillo a distendersi su un tiro a botta sicura di Farìas. La risposta del Livorno è solo un tiro di Paulinho alle stelle (36’). La ripresa inizia a ritmi lenti, segnati solo da una buona percussione centrale di Trevisan salvata in corner (6’) e dall’ingresso di Siligardi che non porterà però pericolosità all’attacco amaranto. Si procede così a fiammate, tutte di marca biancoscudata. Spettacolare quella firmata Farias, al 21’: dribbling sullo stretto in area piccola e diagonale che esce di un niente. Dalla distanza ci provano poi Iori (25’) e Cutolo (27’), ma Fiorillo è sempre sicuro. Così come sulla botta di Babacar (40’) e sugli spioventi in area degli ultimi minuti, giusto per sigillare lo 0-0. (Carlo Della Mea)
Diego Farias: imbrigliato bene dal Padova
Diego Farias: imbrigliato bene dal Padova
Varese-Lanciano 1-2 — L’impresa nel derby lombardo di martedì sera con il Brescia è ormai uno sbiadito ricordo per il Varese che, dopo aver messo in fila cinque successi in casa, perde con il Lanciano. La squadra di Gautieri, trascinata dall’ottimo Falcinelli, incomincia il 2013 con una meritata vittoria che si aggiunge alle ultime due del 2012, raccolte con Novara e Padova. Mentre all’ex Castori resta l’amaro in bocca per una giornata negativa in cui la sua squadra non è stata nemmeno lontana parente di quella che, solo quattro giorni prima, aveva frastornato il Brescia, passando dall’1-2 al 3-2. Gli ospiti non si fanno impressionare dai timidi approcci dei biancorossi che ci provano al 4’ con una punizione da sinistra di Zecchin: il pallone sfugge dalle mani di Leali ma nessun giocatore di casa ne approfitta. È ancora Zecchin a far partire una nuova punizione che si spegne a lato. Il Varese non sa pungere mentre il Lanciano prende coraggio col passare del tempo: il calcio d’angolo di Mammarella respinto al 16’ da Bressan, con i pugni, è solo il preludio al momento d’oro della squadra di Gautieri che sale in cattedra alla mezz’ora. La prima vera palla gol capita a Piccolo, imbeccato dalla sinistra da Falcinelli: l’attaccante sciupa incredibilmente al 29’. Tre minuti più tardi, Rea rischia l’autorete e, poi, è Pucino a fare il miracolo, salvando sulla linea un sinistro di Piccolo, ancora sprecone (39’). Il gol è comunque nell’aria e arriva al 44’ quando Turchi fredda dal limite Bressan con un preciso tiro che colpisce il palo prima di finire in rete. Gli uomini di Castori accusano il colpo tant’è vero che nella ripresa è sempre il Lanciano a dettare legge, mettendo i brividi ai biancorossi almeno tre volte: con Piccolo (fuori all’8’ e al 23’) e con Volpe (19’). Per svegliare il Varese c’è bisogno di un errore degli ospiti: al 31’ Minotti spezza uno spunto di Neto Pereira con un retropassaggio che capita sui piedi di Ebagua, spietato nella conclusione. Il primo tiro in porta della partita regala così il pari ai biancorossi, che sperano in una nuova rimonta dopo quella di martedì con il Brescia. Ma il Lanciano ci crede: al 40’ ipoteca il successo con il rigore trasformato da Volpe, per un fallo ingenuo di Fiamozzi su Fofana, e al 49’ mette in cassaforte i tre punti con la parata di Leali che nega il gol al tiro della disperazione di Oduamadi. (Filippo Brusa)
Ebagua (Varese) esulta per il gol: ma è inutile
Il commento
di Lucianone