venerdì 16 settembre 2022

Stampa- giornali / da la Repubblica e il Corriere della Sera

 16 settembre '22 - venerdì                               16th September / Friday                 visione post - 3

'la Repubblica' (16 sett. '22)
Europarlamento
La Ue accusa l'Ungheria. "Non è democratica" / Lega e Fdi votano Orbàn
L'Europarlamento a Strasburgo approva il rapporto che definisce Budapest "autocrazia
elettorale". La richiesta ai governi di sanzioni. Ma gli eletti di Salvini e Meloni in aula
si pronunciano contro al testo.
BERLINO - L’Ungheria «non si può più considerare una democrazia». Il Parlamento europeo ha votato ieri un rapporto che ribattezza «autocrazia elettorale» il Paese del premier europeo più longevo, Viktor Orbán. È la prima volta nella storia. E la plenaria di Strasburgo ha chiesto alla Commissione e al Consiglio di attivare finalmente l’atomica delle sanzioni contro uno Stato membro: l’articolo 7 che toglierebbe a Budapest il diritto di voto. E li ha invitati a bloccare i fondi finché in Ungheria non sarà ripristinato lo stato di diritto.
Fa impressione che tra i pochi “no” (123 contro 433 “sì”) si siano registrati quelli di due partiti italiani: Lega e Fratelli d’Italia. Perché sulla deriva dell’Ungheria nessuno ha dubbi. Basterebbe ascoltare le parole di Steve Bannon, ideologo della svolta eversiva dei Repubblicani, che celebrò Orbán come un «Trump prima di Trump». O ricordare la tirata razzista di Orbán contro le presunte «razze miste» che provocò le dimissioni di una delle sue principali consigliere, Zsuzsa Hegedus. Un discorso, commentò, che è «un puro testo nazista, degno di Goebbels»

(il Corriere della Sera ('16 sett. '22)

CINA - Mosca
Xi  incontra Putin / Ora l'Ucraina preoccupa la Cina
Al vertice di Samarcanda i due leader promettono di lavorare insieme "da grandi potenze responsabili".
per un nuovo equilibrio mondiale.  Ma la Cina chiede "stabilità contro il caos".
Una riunione di leader asiatici raggruppati nella "Shanghai cooperation organization", altra
creatura della geopolitica cinese, senza avventurarsi a Mosca o invitare Putin a Pechino