10 novembre '17 - venerdì 10th November / Friday visione post - 22
RISULTATI delle partite/ Bologna 2 Genoa 0 Inter 1 Cagliari 2 Chievo 0 Fiorentina 2 Crotone 3 Sampdoria 2 Torino 1 H. Verona 1 Napoli 0 Roma 4 Juventus 2 Atalanta 1 Sassuolo 0 Lazio Benevento 1 Spal 1 Milan 2 Udinese (mercoledì 24 gennaio '18) CLASSIFICA NAPOLI 32 / Juventus 31 / Lazio 28 / Inter, Roma 27 / Sampdoria 23 / Milan 19 / Torino 17 / Fiorentina, Atalanta, Chievo 16 / Bologna 14 / Udinese, Cagliari, Crotone 12 / Spal 9 / Sassuolo 8 / Genoa, H. Verona 6 / Benevento 0 Lazio e Udinese una partita in meno
IL COMMENTO Il Napoli è la vera novità di questa stagione calcistica '17/18 di serie A. Il Napoli si sta dimostrando finora squadra da battere, come la Juve delle ultime stagioni. Peccato che alla 12^ giornata abbia impennato, impattando a Verona col Chievo (0 - 0): ma si sa an- che che la squadra di mister Maran è stata sempre più o meno la bestia nera dei parte- nopei. Il campo del Verona made in Chievo, è sempre stato ostico agli azzurri. Tanto da lasciare a bocca asciutta o, meglio, a piede scarico Insigne e compagnia. Deve allora piangersi addosso l'Inter che, pareggiando in casa col Torino, ha sprecato l'occasione di superare la Lazio per posizionarsi terza. Ne ha approfittato la Juve che alla fine ha battuto in casa il Benevento. Ma quanta paura devono aver avuto giocato- ri bianconeri e tifosi sugli spalti per quel sorprendente 0 - 1 del primo tempo! Ma la Juve sicura e poco battibile delle ultime stagioni dov'è finita? Domanda che credo Al- legri dovrà farsi sempre più spesso in futuro... La delusione di quest'anno, per ora, resta il Milan. E' riuscito a battere il Sassuolo e se non l'avesse fatto sarebbe stata crisi più marcata, ma lo stesso così non va: sono 13 i punti di distanza dal Napoli, 12 dalla Juve e anche la Lazio sta facendo molto meglio. Che dire riguardo le squadre della bassa e, in parte, media classifica? Il giudizio, a parte il Benevento e l'Hellas Verona, rimane per ora in sospeso. Manca ancora un pezzo finale di andata per arrivare a metà campionato nel bel mezzo dell'inverno. A quel punto conterà la condizione fisica degli atleti-giocatori più prestanti, e par- ticolarmente conterà la tenuta delle difese delle squadre oggi considerate più debo- li. Già si è assistito finora al crollo di alcune di queste difese che hanno poi determi- nato quel mezzo abisso di punti tra le squadre più quotate, almeno cinque-sei, e le altre, cioè una pletora di almeno dieci team. Quindi i 3 punti quest'anno stanno di- ventando ancora più importanti e anzi fondamentali degli scorsi anni! - Luciano Finesso -
10 novembre '17 - venerdì 10th November / Friday visione post - 11 (da la Repubblica - 25/10/2017 - MotoGp / Massimo Calandri) Domani attraversa il paddock e poi va in pista. Sono passati sei anni. "Ma non lo so, se arrivo fino alla curva 11. Che strano: per la prima volta torno qui, dove è morto Marco, e mi sembra una cosa normale. Forse perchè ce l'ho sempre in testa, il mio ragazzo. Che poi non è mica vero, il tempo non lenisce i dolori: ogni giorno che passa è peggio". Paolo Simoncelli di nuovo a Sepang, oinsieme alla moglie Rossella. E' venuto perchè da quest'anno ha una sua squadra in Moto3, il Team Sic58. "Una cosa normale", ripete. Pe- rò guarda per terra, si tortura i baffoni. "Gli altri andranno a rendergli omaggio, come fanno sempre; grazie. Però io chissà. Forse dopo, quando non si sarà pià nessuno: maga- ri col fotografo Tino Martino, che proprio lì - fuori pista, dove era finito Marco - ha pian- tato una palma ed è stato il gesto più bello di tutti. L'ha meaa allora che in terra c'erano solo pietre, ma la palma mi dicono stia crescendo bella forte. Allegra, vitale". Domenica scorsa Paolo era a Phillip Island, e quella prima a Montegi. "Avete visto quanti tifosi ha ancora il Sic?". Incredibile. Migliaia di persone con la maglietta, il cappellino o una ban- diera: numero 58. "Quanti selfie si sono fatti con me, come mi stringevano forte: soprat- tutto i giapponesi, che sono piccolini ma non riuscivo a respirare". In Australia un signo- re lo ha abbracciato e si è messo a piangere. "Non capisco cosa avesse Marco di tanto spe- ciale. Perchè di piloti purtroppo ne sono scomparsi tanti, ma solo con lui succede così. Di- cono: il sorriso, la simpatia. Aveva dentro qualcosa di straordinario. La gente lo sa, non dimentica". paolo dice che un pò di foto le ha scattate anche lui. "Un pò? saranno centi- naia, voglio farci un libro. Sono i tatuaggi che la gente si è fatta per ricordarlo: dall'Ar- gentina alla Germania, dal Texas all'Olanda". La sequenza che salta fuori dal telefonino è impressionante: il volto del Sic e il 58 su di una spalla, un polpaccio, il petto, le gambe. Di uomini maturi, giovani donne, ragazzini. C'è un Marco che impenna e sotto le foto la scritta in inglese: "Quattro ruote muovono il corpo, due ruote muovono l'anima". "E que- ste qui sono solo le foto che ho preso in Australia, pensa te". - Lunedì era l'anniversario. "Avrei dovuto prendere un volo per Kuala Lumpur, ma ho pre- ferito cambiare biglietto e partire il giorno dopo". Martina, la figlia 19enne che in queste settimane lo ha accompagnato insieme a Rossella, è rimasta in Australia per imparare l'in- glese. Per un anno lavorerà in una fattoria. "Non cela siamo sentita di dire addio alla bam- bina proprio il 23 ottobre: quel giorno abbiamo già lasciato un figlio". Martina assomiglia in modo impressionante al fratello. Quel sorriso, poi: uguale. "Era allegro, Marco. Questa con- sapevolezza è la cosa che dà forza a me e Rossella: non avere rimpianti, sapere che ha vis- suto 25 anni bellissimi. Il nostro ragazzo ha fatto ciò che desiderava di più. Quel giorno di 6 anni fa era felice". L'altra settimana sulla pista australiana il figlio di Troy Bayliss - Oliver, 13 anni - è caduto in gara e un avversario gli ha sfiorato il casco con le ruote. Papà è corso ad abbracciare il ragazzino, che è scoppiato a piangere. "Pochi centimetri: è la differenza tra vivetre e mori- re. A Marco hanno preso il casco e il collo si è girato. Aveva una sola frattura, alla seconda vertebra in alto: il cuore s'è fermato, non abbiamo neppure potuto donare gli organi". To- ny Arbolino e Tatsuki Suzuka: sono i due ragazzi del Team Sic58. "Tatsuki in pratica l'ab- biamo adottato, vive con me a Riccione. E' intelligentissimo, parla bene l'italiano. Ha un grande talento: ma è troppo educato, rispettoso, come tutti i giapponesi. Deve imparare ad essere più "romagnolo", sfacciato: e allora vedrete, che campione". A Phillip Island domenica è stata una battaglia, in MotoGp. "Ci hanno dato dentro con i sorpassi, nessuno ha avuto niente da dire. Spettacolari. Ma quando lo faceva Marco c'era sempre chi si lamentava, in particolare gli spagnoli". Sono passati sei anni, sembra ieri. Domani di nuovo a Sepang. "Una giornata normale", Oaolo mente ancora una volta a sè stesso. "Mi ha fatto bene, tornare nel paddock ad occuparmi di moto. Rossella è contenta, mi vede impegnato. Proviamo ad andare avanti. Però c'è quell'ombra, e non se ne va: per- chè niente tornerà mai come prima". Lucianone