30 giugno '13 - domenica 30th June / Sunday visioni post - 11
MUSICA
Arcene 2013 / Parco delle Bandiere
Rock in'Park
28 giugno, venerdì - dalle ore 20.00
Ras Melody & Irie Roof Band (Reggae original songs)
The Orobians (Ska Rocksteady - Reggae original songs)
29 giugno, sabato - dalle ore 20.00
One Size Fits All (Rock original songs)
Monkey Age (Alternative Rock original songs)
Bulldog Bast-hard rock (Hard Rock covers)
30 giugno, domenica - dalle ore 15.00
SBRANDON KWOCKERS (Rock original songs)
GISPSY BRIDE (Indie Rock original songs)
FUZZ UFF (Indie Grunge Rock original songs)
30 giugno, domenica - dalle ore 20.00
OTTOCENTO (Tributo De Andrè)
MUSICA - SPETTACOLO - TEATRO
Osio Sotto / 2° Arca Fest - Arca della Solidarietà 2013
5 luglio, venerdì -
"Parigi val bene una vasca" / Spettacolo teatrale - Ass. 'Nonsoloteatro'
6 luglio, sabato
"The Presence Band" / LiveRock cover anni '70 - Led Zeppelin, Deep Purple
7 luglio, domenica
"Mariarosa Sartirani" / Balloliscio - Animazione - Ballidigruppo e Latino
12 luglio, venerdì
"34^ Street Band" / L'orma del rock! Live Cover Rock / Blues
13 luglio, sabato
"Orobic Dance" / Esibizione di ballo scuola - 'Orobic Dance' Sorisole
14 luglio, domenica
"Shenandoah" / Concerto/Spettacolo di musica Gospel
TUTTE LE SERE: DJ 'Rich Monroe' / Gongiafili / Tombolate
Il ricavato della festa sarà devoluto in beneficenza per il progetto 'ARCASALE'
Lucianone
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domenica 30 giugno 2013
Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news
30 giugno '13 - domenica 30th June / Sunday visioni post - 10
contro il presidente Mohammad Morsi (con almeno quattro morti e oltre 250 feriti), in serata è stata incendiata al Cairo la sede dei Fratelli Musulmani, il partito del presidente, da centinaia di persone che hanno lanciando bombe molotov. La principale forza di opposizione, il Fronte di salvezza nazionale, ha esortato i circa 2 milioni (secondo la stampa) scese in piazza al Cairo e nelle altre città, a manifestare «pacificamente a oltranza» fino a quando Morsi non avrà ceduto e si sarà dimesso. Secondo una fonte dell'esercito, citata dall'emittente al-Arabiya, quelle di domenica sono state le più grandi manifestazioni della storia dell'Egitto e hanno coinvolto «alcuni milioni» di persone.
VITTIME - Un morto a Beni Suef, dove sono state incendiate due sedi dei Fratelli musulmani; tre attivisti anti Morsi uccisi da colpi di arma da fuoco ad Assiut, quando appartenenti alla Fratellanza hanno sparato contro una manifestazione che passava davanti alla sede del partito.
IN PIAZZA - Proteste anti-Morsi si sono verficate anche ad Alessandria, nelle città del delta del Nilo (Menuf, Mahalla), in quelle sul Canale di Suez, a Port Said, e anche nella città natale di Morsi, Zagazig. La polizia e i soldati sono stati schierati vicino ai principali edifici e il ministero della Sanità ha preannunciato che gli ospedali sono in allerta. Fonti della sicurezza hanno reso noto inoltre che in tutto il Paese sono state fermate 413 persone armate che volevano infiltrarsi nelle manifestazioni. Al grido di «Morsi, vattene», in vari punti del Cairo sono partite le marce dirette a piazza Tahrir e al palazzo presidenziale. Nella capitale intanto è salito a 46 il numero delle persone armate arrestate. Terminata la giornata lavorativa e affievolita la calura, è andato via via aumentando il numero di egiziani nelle strade di tutto il Paese. Intanto Morsi si mostra per nulla intimidito: «Ci possono essere dimostrazioni ma non si può mettere in discussione la legittimità costituzionale di un presidente eletto», ha detto il presidente egiziano in una lunga intervista al quotidiano britannico The Guardian, una delle rare concesse a un media straniero.
22 MILIONI DI FIRME - Gli organizzatori di Tamarod hanno annunciato di aver raccolto 22 milioni di firme per la destituzione di Morsi, otto milioni in più dei voti ottenuti dal presidente al voto dello scorso anno. «Sentiamo di aver raggiunto un'impasse, con il Paese che sta crollando. Questo non perché il presidente appartenga alla Fratellanza Musulmana, o perché sia una sola fazione a governare, quanto perché il regime è stato un completo fallimento», ha sintetizzato Mohammed el Baradei, uno dei leader dell'opposizione, in un messaggio video diffuso nella notte. «La gente ha votato per Morsi, ma ora dice di voler tornare alle urne», ha aggiunto l'ex capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), esortando gli egiziani a scendere in strada per protestare.
ITALIA / Toscana
Trema ancora la Toscana. scossa di 4,4 gradi tra Lucca e Massa.
Paura nelle spiagge in Versilia.
AVVERTITA distintamente anche a Firenze
Il terremoto è stato avvertito distintamente anche a Firenze. I vigili del fuoco di Massa Carrara stanno intervenendo ad Ugliancaldo, frazione del Comune di Casola in Lunigiana, dove si segnalano crolli. Da quanto si è appreso si tratterebbe di camini e tetti di case. Crollati alcuni cornicioni anche nel centro di Carrara. Non si segnalano feriti. Sempre a Ugliancaldo si è mossa una frana che sarebbe finita in un canalone senza creare problemi. Un elicottero dei vigili del fuoco si è alzato in volo per controllare il territorio.
ALLARME
Molte le persone uscite in strada, altre hanno lasciato le spiagge di Marina di Carrara e in Versilia, anche se il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, ha assicurato che «non ci sono state scene di panico né fughe dalla spiaggia». Pochi minuti dopo sono avvenute altre due scosse di 2,7 gradi alle 16,44 e di 2,8 gradi alle 17,08. In serata una forte scossa di 3,6 alle 20,18. «Stavo facendo la doccia, ho sentito dei boati e ha tremato tutto. È stata una scossa molto forte», ha detto il sindaco di Casola in Lunigiana, Riccardo Ballerini. «Ora ci tocca ripartire da zero, non si vive più. La gente è terrorizzata. Non ci voleva». La testimonianza di Domenico Davini, sindaco di Minucciano: «Quando è arrivata la scossa stavamo verificando quanti edifici sono ancora da ispezionare. Poi la terra ha tremato e tutto è passato in secondo piano».
ALTRE SCOSSE - Prosegue quindi lo sciame sismico in Toscana in Lunigiana e in Garfagnana dopo la scossa di 5,2 gradi della scala Richter che ha investito la zona di Fivizzano lo scorso 21 giugno. Nella stessa zona si erano verificate poche ore prima altre scosse di intensità minore: 2,2 gradi alle 11,31, la più forte di 3,4 gradi a 4,5 km di profondità registrata sabato alle 13,07. Rispetto alla scossa principale del 21 giugno, l'epicentro di quella di domenica si è leggermente spostato in direzione Est-Nord-Est, spiegano all'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia).
VERIFICA DANNI - Intanto continua il lavoro di verifica e presidio delle squadre di tecnici e volontari nelle zone del sisma del 21 giugno. Sono al momento 1.328 i volontari impegnati sul territorio; 28 le squadre di rilevatori composte da tecnici del Genio civile regionale e dai vigili del fuoco: undici in Garfagnana (in provincia di Lucca) e 17 in Lunigiana (in provincia di Massa Carrara). Gli interventi richiesti per verificare l'agibilità degli edifici lesionati sono 1.780 in Lunigiana e 781 in Garfagnana. Quelli già effettuati sono circa 841 in provincia di Massa Carrara e 667 in provincia di Lucca. I danni rilevati sono 342 in Lunigiana e 91 in Garfagnana. Gli sfollati ancora presenti nei campi allestiti dalla Protezione civile sono 400 circa in Lunigiana e 238 in Garfagnana.
Lucianone
contro il presidente Mohammad Morsi (con almeno quattro morti e oltre 250 feriti), in serata è stata incendiata al Cairo la sede dei Fratelli Musulmani, il partito del presidente, da centinaia di persone che hanno lanciando bombe molotov. La principale forza di opposizione, il Fronte di salvezza nazionale, ha esortato i circa 2 milioni (secondo la stampa) scese in piazza al Cairo e nelle altre città, a manifestare «pacificamente a oltranza» fino a quando Morsi non avrà ceduto e si sarà dimesso. Secondo una fonte dell'esercito, citata dall'emittente al-Arabiya, quelle di domenica sono state le più grandi manifestazioni della storia dell'Egitto e hanno coinvolto «alcuni milioni» di persone.
VITTIME - Un morto a Beni Suef, dove sono state incendiate due sedi dei Fratelli musulmani; tre attivisti anti Morsi uccisi da colpi di arma da fuoco ad Assiut, quando appartenenti alla Fratellanza hanno sparato contro una manifestazione che passava davanti alla sede del partito.
PIAZZA TAHRIR - Una folla oceanica si era radunata in piazza Tahrir al Cairo per la grande ma davanti a una grande moschea nella parte orientale della capitale egiziana. La manifestazione di domenica,
IN PIAZZA - Proteste anti-Morsi si sono verficate anche ad Alessandria, nelle città del delta del Nilo (Menuf, Mahalla), in quelle sul Canale di Suez, a Port Said, e anche nella città natale di Morsi, Zagazig. La polizia e i soldati sono stati schierati vicino ai principali edifici e il ministero della Sanità ha preannunciato che gli ospedali sono in allerta. Fonti della sicurezza hanno reso noto inoltre che in tutto il Paese sono state fermate 413 persone armate che volevano infiltrarsi nelle manifestazioni. Al grido di «Morsi, vattene», in vari punti del Cairo sono partite le marce dirette a piazza Tahrir e al palazzo presidenziale. Nella capitale intanto è salito a 46 il numero delle persone armate arrestate. Terminata la giornata lavorativa e affievolita la calura, è andato via via aumentando il numero di egiziani nelle strade di tutto il Paese. Intanto Morsi si mostra per nulla intimidito: «Ci possono essere dimostrazioni ma non si può mettere in discussione la legittimità costituzionale di un presidente eletto», ha detto il presidente egiziano in una lunga intervista al quotidiano britannico The Guardian, una delle rare concesse a un media straniero.
In migliaia in piazza per le dimissioni di Morsi
EGITTO
L'Egitto in piazza contro Morsi / migliaia nelle strade
L'Egitto si infiamma ancora, folla oceanica
IL PRESIDENTE ACCUSA L'ANCIEN REGIME - «Se cambiassimo qualcuno eletto secondo la legittimità costituzionale, ci sarà qualcuno che si opporrà anche al nuovo presidente e una settimana o un mese dopo chiederanno anche a lui di dimettersi», ha detto il primo presidente dei Fratelli musulmani al Guardian. «Non c'è spazio di discussione su questo punto. Ci possono essere manifestazioni e le persone possono esprime la loro opinione ma il punto cruciale è l'applicazione della Costituzione», ha insistito. Morsi ha quindi accusato «i resti dell'ancien regime» per le violenze dei giorni scorsi, che hanno preso di mira sedi della Fratellanza. «Hanno i mezzi, che hanno ottenuto con la corruzione e li usano per pagare teppisti e così scoppia la violenza». «È stato un anno difficile, molto difficile e penso che gli anni a venire lo saranno ancora, ma spero di fare sempre il mio meglio per soddisfare i bisogni del popolo egiziano», ha concluso Morsi.EGITTO
L'Egitto in piazza contro Morsi / migliaia nelle strade
L'Egitto si infiamma ancora, folla oceanica
contro il presidente Morsi. Lui: «Non vado via»
Piazza Tahrir cuore della manifestazione per chiedere le dimissioni del presidente egiziano. Nel Paese scontri da giorni
22 MILIONI DI FIRME - Gli organizzatori di Tamarod hanno annunciato di aver raccolto 22 milioni di firme per la destituzione di Morsi, otto milioni in più dei voti ottenuti dal presidente al voto dello scorso anno. «Sentiamo di aver raggiunto un'impasse, con il Paese che sta crollando. Questo non perché il presidente appartenga alla Fratellanza Musulmana, o perché sia una sola fazione a governare, quanto perché il regime è stato un completo fallimento», ha sintetizzato Mohammed el Baradei, uno dei leader dell'opposizione, in un messaggio video diffuso nella notte. «La gente ha votato per Morsi, ma ora dice di voler tornare alle urne», ha aggiunto l'ex capo dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), esortando gli egiziani a scendere in strada per protestare.
ITALIA / Toscana
Trema ancora la Toscana. scossa di 4,4 gradi tra Lucca e Massa.
Paura nelle spiagge in Versilia.
AVVERTITA distintamente anche a Firenze
Il terremoto è stato avvertito distintamente anche a Firenze. I vigili del fuoco di Massa Carrara stanno intervenendo ad Ugliancaldo, frazione del Comune di Casola in Lunigiana, dove si segnalano crolli. Da quanto si è appreso si tratterebbe di camini e tetti di case. Crollati alcuni cornicioni anche nel centro di Carrara. Non si segnalano feriti. Sempre a Ugliancaldo si è mossa una frana che sarebbe finita in un canalone senza creare problemi. Un elicottero dei vigili del fuoco si è alzato in volo per controllare il territorio.
ALLARME
Molte le persone uscite in strada, altre hanno lasciato le spiagge di Marina di Carrara e in Versilia, anche se il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, ha assicurato che «non ci sono state scene di panico né fughe dalla spiaggia». Pochi minuti dopo sono avvenute altre due scosse di 2,7 gradi alle 16,44 e di 2,8 gradi alle 17,08. In serata una forte scossa di 3,6 alle 20,18. «Stavo facendo la doccia, ho sentito dei boati e ha tremato tutto. È stata una scossa molto forte», ha detto il sindaco di Casola in Lunigiana, Riccardo Ballerini. «Ora ci tocca ripartire da zero, non si vive più. La gente è terrorizzata. Non ci voleva». La testimonianza di Domenico Davini, sindaco di Minucciano: «Quando è arrivata la scossa stavamo verificando quanti edifici sono ancora da ispezionare. Poi la terra ha tremato e tutto è passato in secondo piano».
ALTRE SCOSSE - Prosegue quindi lo sciame sismico in Toscana in Lunigiana e in Garfagnana dopo la scossa di 5,2 gradi della scala Richter che ha investito la zona di Fivizzano lo scorso 21 giugno. Nella stessa zona si erano verificate poche ore prima altre scosse di intensità minore: 2,2 gradi alle 11,31, la più forte di 3,4 gradi a 4,5 km di profondità registrata sabato alle 13,07. Rispetto alla scossa principale del 21 giugno, l'epicentro di quella di domenica si è leggermente spostato in direzione Est-Nord-Est, spiegano all'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia).
VERIFICA DANNI - Intanto continua il lavoro di verifica e presidio delle squadre di tecnici e volontari nelle zone del sisma del 21 giugno. Sono al momento 1.328 i volontari impegnati sul territorio; 28 le squadre di rilevatori composte da tecnici del Genio civile regionale e dai vigili del fuoco: undici in Garfagnana (in provincia di Lucca) e 17 in Lunigiana (in provincia di Massa Carrara). Gli interventi richiesti per verificare l'agibilità degli edifici lesionati sono 1.780 in Lunigiana e 781 in Garfagnana. Quelli già effettuati sono circa 841 in provincia di Massa Carrara e 667 in provincia di Lucca. I danni rilevati sono 342 in Lunigiana e 91 in Garfagnana. Gli sfollati ancora presenti nei campi allestiti dalla Protezione civile sono 400 circa in Lunigiana e 238 in Garfagnana.
Lucianone
Storie - Norvegia: elogio della lentezza
30 giugno '13 - domenica 30th June / Sunday visioni post - 8
Elogio della lentezza nel Paese che vive
sepolto dal ghiaccio.
Lo racconta lo scrittore
norvegese Johan Harstad
"In Norvegia il successo è legato al clima: l'inverno è lunghissimo e noi
siamo abituati all'attesa. Ecco perchè viviamo con calma. Interviste tv
di 30 ore, show e streaming infiniti sui salmoni che risalgono i fiumi:
qui spopolano i programmi noiosi".
(da la Repubblica / R2LA STORIA - 24/06/2013 - Johan Harstad)
"Ai Norvegesi piace la tv noiosa", "nella ricca Norvegia la gente può permettersi
di rallentare", e così via. In questi giorni , il Walla Street Journal ha pubblicato
un interessante articolo sulla lentezza in Norvegia, dove spopolano programmi tv
che sono apparentemente molto noiosi. Per esempio, si pensa a uno streaming di
18 ore sui salmoni che risalgono la corrente del fiume. O basti pensare a una lun-
ghissima intervista di ben trenta ore (no stop) allo storico norvegese Hans Olav
Lahlum, di recente apparsa sul sito del tabloid Vg. - Tutto nasce, dice il Wsj, da
uno show del 2009, quando la tv nazionale norvegese Nrk mostrò l'intero viaggio
del treno Oslo-Bergen attraverso le immagini di una telecamera posta su un va-
gone.
Tutto questo è vero, ma fino a un certo punto. Spesso, molti spettatori di questi
programmi così lenti si sintonizzano per pochi minuti o solo per un'ora, giusto
per capire di che cosa si tratta, piuttosto che guardare l'intero show. Inoltre, bi-
sogna fare alcune distinzioni importanti tra questi stessi programmi così "lenti".
Prendiamo lo show tv di 134ore sulla traversata del traghetto Hurtigruten, che
da Bergen naviga verso nord lungo la costa per circa 2400 chilometri e arriva a
Kirkenes (vicino al confine russo). Questa trasmissione è stata un'opportunità
meravigliosa per molti norvegesi che non possono permettersi un viaggio così
costoso per esplorare tutti i lati nascosti del loro Paese. Si tratta di una televi-
sione assolutamente democratica. E lo stesso si può dire del citato programma
sul viaggio in treno Oslo-Bergen.
Anche il mio prossimo spettacolo teatrale, che esordirà all'Oslo National Theatre
tra cieca tre mesi, dura nove ore (anche se è poi stato ridotto a 5). Tuttavia, il fa-
scino per un reality di 18 ore sui salmoni, sul fare la maglia o sul fuoco dei cami-
netti è davvero difficile da comprendere. Qualcuno la considera arte, alla stregua
di Empire di Andy Warhol, quel film di 8 ore che non mostra altro che l'Empire
State Building di New York, sempre dalla stessa angolazione, dal tramonto al-
l'alba. Qualcun altro dice che è figlio di una sorta di filosofia Zen, che incita al
silenzio e alla intima riflessione in ognuno di noi. Altre volte penso che siano
scherzi degli autori tv, che sfidano sempre più la pazienza dei loro telespettatori.
Tuttavia questi programmi così lenti sono sempre meglio dell'ennesima serie tv
criminale o altri orrendi reality dell'America, come il Grande Fratello, per non
parlare dei talent show con talenti giovani ma noiosi o dei dibattiti politici di
trenta frenetici minuti
CONTINUA... to be continued...
Elogio della lentezza nel Paese che vive
sepolto dal ghiaccio.
Lo racconta lo scrittore
norvegese Johan Harstad
"In Norvegia il successo è legato al clima: l'inverno è lunghissimo e noi
siamo abituati all'attesa. Ecco perchè viviamo con calma. Interviste tv
di 30 ore, show e streaming infiniti sui salmoni che risalgono i fiumi:
qui spopolano i programmi noiosi".
(da la Repubblica / R2LA STORIA - 24/06/2013 - Johan Harstad)
"Ai Norvegesi piace la tv noiosa", "nella ricca Norvegia la gente può permettersi
di rallentare", e così via. In questi giorni , il Walla Street Journal ha pubblicato
un interessante articolo sulla lentezza in Norvegia, dove spopolano programmi tv
che sono apparentemente molto noiosi. Per esempio, si pensa a uno streaming di
18 ore sui salmoni che risalgono la corrente del fiume. O basti pensare a una lun-
ghissima intervista di ben trenta ore (no stop) allo storico norvegese Hans Olav
Lahlum, di recente apparsa sul sito del tabloid Vg. - Tutto nasce, dice il Wsj, da
uno show del 2009, quando la tv nazionale norvegese Nrk mostrò l'intero viaggio
del treno Oslo-Bergen attraverso le immagini di una telecamera posta su un va-
gone.
Tutto questo è vero, ma fino a un certo punto. Spesso, molti spettatori di questi
programmi così lenti si sintonizzano per pochi minuti o solo per un'ora, giusto
per capire di che cosa si tratta, piuttosto che guardare l'intero show. Inoltre, bi-
sogna fare alcune distinzioni importanti tra questi stessi programmi così "lenti".
Prendiamo lo show tv di 134ore sulla traversata del traghetto Hurtigruten, che
da Bergen naviga verso nord lungo la costa per circa 2400 chilometri e arriva a
Kirkenes (vicino al confine russo). Questa trasmissione è stata un'opportunità
meravigliosa per molti norvegesi che non possono permettersi un viaggio così
costoso per esplorare tutti i lati nascosti del loro Paese. Si tratta di una televi-
sione assolutamente democratica. E lo stesso si può dire del citato programma
sul viaggio in treno Oslo-Bergen.
Anche il mio prossimo spettacolo teatrale, che esordirà all'Oslo National Theatre
tra cieca tre mesi, dura nove ore (anche se è poi stato ridotto a 5). Tuttavia, il fa-
scino per un reality di 18 ore sui salmoni, sul fare la maglia o sul fuoco dei cami-
netti è davvero difficile da comprendere. Qualcuno la considera arte, alla stregua
di Empire di Andy Warhol, quel film di 8 ore che non mostra altro che l'Empire
State Building di New York, sempre dalla stessa angolazione, dal tramonto al-
l'alba. Qualcun altro dice che è figlio di una sorta di filosofia Zen, che incita al
silenzio e alla intima riflessione in ognuno di noi. Altre volte penso che siano
scherzi degli autori tv, che sfidano sempre più la pazienza dei loro telespettatori.
Tuttavia questi programmi così lenti sono sempre meglio dell'ennesima serie tv
criminale o altri orrendi reality dell'America, come il Grande Fratello, per non
parlare dei talent show con talenti giovani ma noiosi o dei dibattiti politici di
trenta frenetici minuti
CONTINUA... to be continued...
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