domenica 16 dicembre 2012

Società americana - Dopo la strage nella scuola di Newtown: perchè?

17 dicembre 2012 - lunedì      17th December / Monday                  visione post - 24  

Le  contraddizioni  della società americana  escono fuori potenti
da queste stragi cicliche che avvengono nelle scuole degli States.
La civiltà americana ne viene grandemente ridimensionata.
Due sono le grandi debolezze di questa società che  noi europei
abbiamo  in passato  mitizzato, soprattutto la sinistra italiana  e
non solo:  la pena di morte in parecchi stati  dell'Unione ancora
oggi operante, e la vendita di armi a livello nazionale senza alcu-
na restrizione e porto d'armi.
Si sa , la società perfetta non esiste, ma l'America che è sempre
stata un nostro modello democratico (dopo la Gran Bretagna),
dovrebbe avvicinarsi il più possibile a una società che ci possa
dare ancora speranze, soprattutto dopo la conferma di un pre-
sidente di colore come Obama. Ma forse, come l'Impero Roma-
no, è iniziato un declino irreversibile?    Speriamo non sia vero,
dal momento che  il popolo europeo è  quello più direttamente
coinvolto come del resto stiamo toccando con mano attraverso
la crisi economica rampante attuale che ci attanaglia e che ha
avuto origine qualche anno fa proprio negli Stati Uniti (dopo un
altro famoso crollo di borsa con relativa depressione, nel 1929).
E di perchè per la strage nella scuola di Newtown ne possiamo
trovare ancora e ancora. Cerchiamo di leggere e capire allora
i seguenti commenti di Joe R. Lansdale e di Vittorio Zucconi.
(L u c i a n o n e)

I mercanti della morte
in un mondo senza freni
di
Joe R. Lansdale
Ci risiamo. Ecco un'altra sparatoria di massa, forse la peggiore della storia
americana per il numero di bambini uccisi.     Che tristezza dover ammettere
che questo  è ormai  un fatto ricorrente , che "la nave è salpata"  e avanza a
vele spiegate, e cioè che da qui non si torna più indietro: il fenomeno è desti-
nato a dilagare. Abitiamo in un Paese, l'America, che ha il culto delle armi.
Anni fa la legge imponeva almeno dei freni: limitava il tipo e la quantità di
munizioni. Poi à caduta anche quella tenue barriera. I massacri si ripetono
ora con maggiore frequenza, come gli interrogativi del "di chi è la colpa",
e "che cosa si può fare?". Una parte di responsabilità va assegnata alla so-
cietà consumistica, al desiderio disperato di possedere cose di nessun valore,
e all'incapacità di alcuni nell'affrontare lo smacco quando non riescono ad
ottenere quel che desiderano a tutti i costi. - 
Ma è anche  la debolezza  di una società guidata  dalla ricerca della fama,
nella  quale  si celebrano personaggi  che nulla  hanno fatto  per meritarsi
tanto nome.  E' un mondo dove bastano Facebook e YouTube per mettersi
in risalto. E dove nemmeno una piccola comunità come quella di Newtown
è più isolata da quando Internet e la tv hanno abbattuto ogni confine.
Ma è anche colpa dei fabbricanti di armi che inondano il mercato di fucili
e pistole con caricatori  che permettono di scaricare  decine e centinaia di
colpi, anzichè riservarli alla Difesa e alla polizia.   E' vero: le armi, da sè,
non uccidono. E' l'uomo, lui solo, a sparare.     Però, se non regoliamo il
mercato, senza dubbio lo agevoliamo.


Il sacrificio al dio delle armi
di
Vittorio Zucconi
"Ci hanno detto di chiudere gli occhi e di tenerci tutti per mano" racconta
una bambina di nove anni al quotidiano locale, il 'Courant'. Lei è stata for-
tunata e li ha riaperti. Venti dei suoi compagni in quella scuola elementare
del Connecticut  non gli apriranno più  vittime  di un altro e, mai così stra-
ziante, sacrificio umano offerto sull'altare del dio revolver.
Tocca riscrivere ancora una volta  - ma questa volta con il cuore in gola di
chi ha, come me, nipoti in una scuola americana identica a quella dell'ul-
tima strage degli innocenti - una storia che abbiamo scritto troppe volte.
E che sicuramente, infallibilmente come la mira di chi spara su un picco-
lo gregge di bambini stretti gli uni agli altri con gli occhi chiusi, dovremo
scrivere e leggere ancora.
Il Dio americano delle armi è insaziabile. Poichè su di esso, sulla canna
dei primi schioppi  ad avancarica , poi sulle "six shooter", le Colt  a sei
colpi e sulle Winchester, gli Stati Uniti sono stati costruiti nel territorio
del Nord America molto prima che si parlasse di leggi e di Costituzione,
esige dai propri adoratori e figli sempre più vittime, sempre più giovani
e tenere, in un tributo  senza fine, dove  l'imperativo biblico  si distorce
in un "andate, e sterminatevi". Non è stata questa la prima sparatoria
in una scuola elementare e ce ne furono in Kentucky, in Tennessee, in
Virginia, dove anche bambini fecero fuoco su bambini. Ma una messe
di sangue così tenero, così indubitabilmente limpido,  neppure questa
oscena divinità aveva mai preteso.  -    Nelle prossime ore scopriremo
che Adam lanza, il giovane di origine italiana - in una regionme che 
pullula di italo-americani - anche lui poco più di un ragazzo  che ha
vuotato  i caricatori  di almeno  4 armi automatiche  e sparato cento
colpi sui bambini della 'Sandy Hook Elementary School' dopo avere 
ucciso  la  madre  insegnante, era  un malato  di  mente, afflitto   da 
inimmaginabili turbe.  Sarà di nuovo la solita, inutile storia che leg-
gemmo per Columbine, per il politecnico della Virginia, per il cine-
ma di Boulder e cento altre volte. Inutile  perchè soltanto gli adora-
tori di quella divinità possono ancora credere che "non siano le ar-
mi, ma gli uomini a uccidere", come  si  sono  affrettati   a scrivere
in tweets, sui blog e su Facebook centinaia di persone terrorizzate
al pensiero che il governo federale, gli Stati e il congresso cerchi-
no di chiudere l'armeria privata.

Obama si schiera: 'ripristinare il bando delle armi d'assalto'
Ha promesso di usare "tutti i poteri" in suo possesso per evitare il
ripetersi di simili mattanze  il presidente Usa Barack Obama  dopo
aver partecipato alla cerimonia interconfessionale in suffragio del-
le vittime della strage in Connecticut.
Continua...to be continued

Sport - calcio / Serie A - 17^ giornata 2012/13

16 dicembre 2012 - domenica   16th December / Sunday

Gli anticipi della serie A
Udinese - Palermo  1 - 1    (giocata sabato) 
Lazio - Inter              1 - 0    (      "         "     )

La Lazio segna col tedesco Klose e sale al terzo posto,
raggiungendo il Napoli (a quota 33) - Guarin e Cassano
sbattono contro il palo: niente da fare per l'Inter.
Proteste interiste per un fallo da rigore subito da
Ranocchia  -  Nell'altra partita, parità (1 - 1) tra
Udinese e Palermo.




Fiorentina - Siena    4 - 1   (domenica - ore 12.30)
Grande Toni: apre e chiude la partita, in mezzo i gol di
Pizarro e Aquilani - Reginaldo per il Siena.
E la Fiorentina riprende a volare
Contro un Siena in crisi, tremendo uno-due viola nei primi 20' con Toni e il cileno. Per l'ex Roma, a segno su rigore, emozione doppia: la scorsa settimana ha perso la sorella. Chiude i conti Aquilani a fine primo tempo. Nella ripresa Reginaldo e ancora Toni. Aquilani nel finale sbaglia un altro tiro dal dischetto, finisce 4-1.
Tutto troppo facile per la Fiorentina. Un derby che sa tanto di allenamento al Franchi e Montella riaggancia il treno Champions dopo la mini-crisi (due pari e un k.o. nelle ultime tre gare). Ma che brutto Siena, il 4-1 finale ci sta tutto, Cosmi non riesce a schiodarsi dall'ultimo posto in classifica e adesso la sua panchina - dopo tre sconfitte di fila (una più brutta dell'altra) - è a rischio. Certo, senza penalizzazione la situazione sarebbe molto diversa ma quel -6 pesa come un macigno e tocca all'"uomo del fiume" trovare al più presto una soluzione.

Milan  -  Pescara   4 - 1

Nocerino: "Il mio gol lo dedico
ai bambini uccisi negli Usa"

Il rossonero dopo la rete al Pescara: "Il mio pensiero va unicamente a loro". E poi: "Più mi dicono che sento la mancanza di Ibra più mi carico". Allegri: "Stiamo migliorando"

Milan nel segno del Faraone
4° successo di fila: Pescara k.o.

La quarta vittoria consecutiva del Milan è una scia di sudore e fatica. Un 4-1 molto bugiardo, tirato e ottenuto con le unghie e molta fortuna, perché il Pescara fa la sua partita, superando lo choc del gol di Nocerino subìto dopo pochi secondi e rialzando la testa anche dopo avere regalato il 2-0 ai rossoneri su autorete. La rete di Terlizzi regala infatti pressione alla partita. Ma Jonathas rovina tutto segnando ancora nella porta di Perin e spianando il poker, guarda un po' di El Shaarawy. Mettiamola così: il Milan con l'animo operaio di sempre riesce a portare a casa tre punti di rilievo

Juventus  -  Atalanta    3 - 0
Juve campione d'inverno
Atalanta spazzata via in 30'

Finisce 3-0 a Torino: i bianconeri conquistano il titolo virtuale grazie alla sconfitta del Napoli. In 27' i bergamaschi incassano le reti di Vucinic, Pirlo e Marchisio, oltre al rosso a Manfredini 4' dopo.

Napoli  -  Bologna    2 - 3

Portanova: ribaltone Bologna!Il tabù Pioli affonda il Napoli
Il tecnico rossoblù letale: avanti con Gabbiadini, rimontati da Gamberini e Cavani. Poi perla di Kone e il gol del difensore che rientrava dalla squalifica

Le altre partite (della serie A)
Catania  -  Sampdoria     3 - 1
Chievo  -  Roma                1 - 0
Genoa  -  Torino              1 - 1
Parma Cagliari               4 - 1
Classifica
Juventus  41  /  Inter  34  /  Napoli, Lazio  33  /  Fiorentina  32  /  Roma  29
Milan  27  /  Catania  25  /  Udinese, Parma  23  /  Chievo, Atalanta  21
Bologna  18  /  Sampdoria  17  /  Torino, Cagliari  16  / Palermo  15

Lucianone