sabato 20 marzo 2021

SPORT - calcio / Serie A - 26^ e 27^ giornata 2020/21

 20 marzo '21 - sabato                                 2th March / Saturday                            visione post - 16


Risultati delle partite
26^ giornata
Spezia - Benevento  1 - 1 /  Udinese - Sassuolo   2 - 0 /  Juventus - Lazio   3 - 1 
Roma - Genoa   1 - 0  /  Crotone - Torino   4 - 2  /  Fiorentina - Parma   3 - 3
H. Verona - Milan   0 - 2  /  Inter - Atalanta  1 - 0 
Sampdoria - Cagliari  2 - 2  /  Napoli - Bologna  3 - 2

27^ giornata
Lazio - Crotone  3 - 2  /  Atalanta - Spezia  3 - 1    
Sassuolo - Verona  3 - 2 / Genoa - Udinese  1 - 1
Parma - Roma  2 - 0 / Torino - Inter  1 - 2  
Benevento - Fiorentina  1 - 4 
Bologna - Sampdoria  3 - 1
Cagliari - Juventus  1 - 3 / Milan - Napoli  0 - 1

CLASSIFICA

INTER   65  /   Milan   56  /   Juventus   55  /   Atalanta   52  /   Napoli, Roma   50  
Lazio   56  /   Sassuolo   39  /   H. Verona   38  /   Udinese   33  /   Sampdoria   32  
Bologna   31  /   Fiorentina   29  /   Genoa   28  /   Spezia, Benevento   26  /   Torino   23 
Cagliari   22  /   Parma   19  /   Crotone   15

Continua...
to be continued...  


Spettacoli / cinema - Gli Oscar (2021) dell'inclusione e il pluricandidato "Mask"

 20 marzo '21 - sabato                                  20th March / Saturday                            visione post - 20

(da la Repubblica - 16 marzo '21 - di Natalia Aspesi)

Quel film d'altri tempi
agli Oscar dell'inclusione
Ma allora il cinema non è morto, esiste ancora e lotta insieme a noi! Non sono tra i superbi fortunati 
che hanno già visto tutti i film nominati per i prossimi Oscar, però sono orgogliosa di poter dire: eb-
bene sì, il film che  tradizionalmente  fa man bassa di premi, in questo caso Mask, non solo c'è  ma 
l'ho pure visto. Come l'avranno visto a milioni in tutto il mondo perchè è uno dei due nominati pro-
dotti da Netflix: sdcondo me molto premiabile, ma niente è sicuro ovvio, e infatti al Golden Globe
è stato abbastanza ignorato: spero che gli Academy Award siano più generosi, anche se tra i rivali 
c'è proprio il vincitore dei Globe, il film e la sua regista, Nomadland e Chloé Zhao, una donna!
Ci vorrebbeo votanti capaci di affrontare le milizie femminili, avere il coraggio di premiare il film
di un maschio con molti responsabili maschi, ma nessuno ha voglia di nuovi putiferi. Si sa che so-
prattutto negli Stati Uniti sono guai se non rispetti la parità di genere, ma anche se non tieni conto
delle tante diverità, ogni giorno una nuova. Così su cinque, due registe sono donne, una di origine
cinese, e tre uomini, di cui uno nero e uno di origine coreana, anche se, almeno per quel che si sa, mancherebbe un/una trans.  Comunque la scelta di candidati al miglior film è davvero esemplare,
almeno per la correttezza inclusiva delle minoranze: un film di neri diretto da un nero sull'assassi-
nio di un giovane nero leader dei Black Panthers nel 1969 (Judas and the Black Messiah), un film
di emarginati, un bianco batterista tossico e vagabondo che pare pentito (Sound of Metal), poi un
film politico con bianchi e neri ingiustamente processati per una manifestazione antiVietnam (Il
processo ai Chicago 7), un film sociale sul nomadismo dei poveri (Nomadland), un film demo-
cratico sull'integrazione nell'America rurale (Minari); più un film  sulla vecchiaia  con relativo
Alzheimer, tema sempre ben accolto (The father).  Io vorrei che premiassero, per quanto ce ne
importa, Mask, film regista, attori attrici e tutto il resto, ma credo che ci sia un rivale forse insu-
perabile: Una donna promettente, regista donna e storia, così a raccntarla  un pò balzana  ma
molto impegnata, di una ragazza che per vendicare  un'amica suicida  stuprata da ubriaca, fa
finta di essere ubriaca per farne di ogni colore a chi, stupidello, penserebbe di violentarla.
Purtroppo Mask non è per niente inclusivo, è un film che si poteva fare  negli anni  in cui  si
svolge, gli anni Trenta, quando gli attori neri al massimo facevano gli schiavi nelle piantagio-
ni o le domestiche nelle case patrizie (Oscar alla non protagonista, nera, di Via col vento, Hat-
tie McDaniel, 1939); o gli asiatici venivano interpretati da americani, come Luise Rainer truc-
cata con gli occhi all'insù  per interpretare  la povera contadina cinese  di La buona terra nel
1937.  Certo la sua storia  è la glorificazione della favolosa Hollywood  del primo sonoro  ai 
tempi della grande depressione, la nascita di quel capolavoro che è Quarto potere dell'allora
enfant prodige Orson Welles: in un favoloso bianco e nero che illumina i volti e strega gli am-
bienti.  Il cinema italiano c'è, ma ancora una volta ai margini: nomunation per i costumi e il
trucco del Pinocchio di Garrone e per la canzone Io sì della Pausini (che ha appena vinto il
Golden Globe), che almeno ci ricorda La vita davanti a sè di Edoardo Ponti e la sua meravi-
gliosa protagonista Sophia Loren. Quanto al documentario, Notturno di Rosi indicato dall'Ita-
lia per la categoria internazionale, poi passato a quella dei documentari, non ce l'ha fatta. For-
se i selezionatori dovrebbero puntare sul tipo di film che gli Oscar si aspettano dall'Italia.

Lucianone

CULTURA - Tutte le parole positive, tutte le parole negative

20 marzo '21 - sabato                                20th March / Saturday                              visione post - 12 

TUTTE LE PAROLE POSITIVE, 
TUTTE LE PAROLE NEGATIVE
(Inizio di un saggio)
di Luciano Finesso

LA LINGUA, sia scritta che parlata, E' UN INTRECCIO DI PAROLE, ma possiamo anche 
dire E' UN'INSIEME DI PAROLE.  Personalmente preferisco dire che E' UN INTRECCIO:
perchè con l'andare del tempo l'uomo adulto - non più bambino nè adolescente nè ragazzo
di minore età o minorenne (come si dice) sotto i 18 - impara a intrecciare, mescolare in modo
più astuto e sofisticato tutte le parole e i vocaboli del suo linguaggio complesso. Dunque allo-
ra la Lingua base è quella da cui parte l'infante, poi l'adolescente che la sviluppa in modo un
pò più organico e quindi arriva a manipolarla con un inizio di criticità (e un bagliore di critica)
il ragazzo leggermente più maturo, diciamo un tempo, ora più velocizzato, che va da 14 anni
ai 18 circa.  Il linguaggio vero e proprio, con tutte le sfumature che portano appunto ad intrec-
ciare parole e vocaboli comprese perifrasi e simbolismi vari, è proprio dell'uomo e della don-
na adulti, quando di solito dopo i vent'anni il cervello umano aquisisce sempre meglio  le for-
me linguistiche e le intreccia attraverso i sempre più complessi neuroni cerebrali del suo cer-
vello e cervelletto. Da qui in poi attraverso distinzioni più nitide di assunzione della dualità
Bene - Male, l'uomo e la donna adulti arrivano a manipolare parole distintive che nelle fra-
si parlanti e nella scrittura verbalizzata assumono il valore di POSITIVE E NEGATIVE.
Poi ci sono parole completamente positive che talvolta possono andare o venire deluse: una
di queste è SPERANZA. Tutti l'abbiamo sempre più o meno provata la speranza, ma se poi
si tramuta in una speranza vuota, disattesa e "senza speranza" di avverare le nostre aspetta-
tive, allora può causare una specie di disperata depressione, di inganno senza fine. E' il ca-
so, ad esempio, della Next Generation Ue, e della Next Generation Italia, cioè quegli  Ita-
liani 'stranieri' Senza Cittadinanza.  "Tradire una speranza ha un costo; e non riguarda so-
lo quei ragazzi, ma le nuove generazioni in generale. Ci sono costi e investimenti che non
possiamo delegare al miglior economista" ( Helena Janeczek, su l'Espresso, 28 febbraio '21).
La SPERANZA implica che ci sia prima di lei la Resistenza detta oggi anche in modo di-
verso, secondo questi tempi aggiornati, la Resilienza e ancora prima la Sostenibilità a reg-
gere all'ansia, alla paura, e in non pochi casi al terrore. Poi, si sa, bisogna saper convivere
o almeno cercare di farlo con i mali di questo mondo, pandemia compresa.
Ecco allora che poco prima dell'arrivo del Covid-19 con conseguente scoppio di pandemia,
c'era il PERICOLO, parola sommamente negativa, che incombeva, pericolo che arrivasse
dalla Cina all' Europa e al resto del mondo come in effetti avvenuto.

CONTINUA...
to be continued...