ultimo aggiornamento
Risultati delle partite di serie A - 28^ giornata
Bologna - Chievo 2 - 2
Cagliari - Cesena 3 - 0
Catania - Lazio 1 - 0
Fiorentina - Juventus 0 - 5
Inter - Atalanta 0 - 0
Lecce - Palermo 1 - 1
Parma - Milan 0 - 2
Siena - Novara 0 - 2
Udinese - Napoli 2 - 2
Roma - Genoa 1 - 0
Classifica
Milan 60 Chievo 35
Juve ntus 58 Atalanta 34
Lazio 48 Cagliari 34
Napoli 47 Genoa 33
Udinese 47 Siena 32
Roma 41 Fiorentina 32
Inter 41 Parma 31
Catania 41 Lecce 28
Bologna 36 Novara 23
Palermo 35 Cesena 17
Coppa Italia
Juventus - Milan 2 - 2
Un match da vero e proprio sballo, cioè partita stupenda,
giocata a grandi ritmi e intensità senza interruzione.
Così i bianconeri di Conte vanno in finale con i gol di
Del Piero e Vucinic.
Nel ritorno della semifinale di Coppa Italia ci vogliono
120 minuti e due gol a testa per qualificare... la Juve.
Apre Del Piero, pareggia Mesbah eraddoppia Maxi Lopez.
Nei supplementari il montenegrino lancia in finale l bianco-
neri con un eurogol. (Lucianone)
(da La Gazzetta dello Sport - Riccardo Pratesi)
La forza del desiderio e la classe dei solisti. E’ la miscela che porta la Juve in finale di Coppa Italia, grazie al 2-2 dopo i supplementari col Milan. "Un capitano, c’è solo un capitano". Canta così a fine gara il popolo delloJuventus Stadium. Canta forte al cielo, perché Del Piero ha segnato ancora, un’altra linguaccia all’età che avanza. Poi, per evitare ai bianconeri la prima sconfitta stagionale, a regalar loro la finale del 20 maggio, contro chi passerà il turno tra Napoli e Siena, ci ha pensato al 96’ l’altro artista del pallone, Vucinic. Perché il Milan aveva risposto con i gol degli acquisti di gennaio, Mesbah e Maxi Lopez. Il braccio di ferro scudetto si annuncia equilibrato sino alla fine. Il Diavolo ha fatto partita pari pur senza Robinho e Pato, e con Ibra a mezzo servizio, un motivo di fiducia, mentre i risultati degli scontri diretti confortano la Juve (2 vittorie, 2 pari).
MOSSE E CONTROMOSSE — Il primo tempo è bruttino. Più calci che calcio, la partita è cattiva (gli ammoniti alla fine saranno 10), la pressione è tanta, e la memoria è lunga, il ricordo delle polemiche della sfida di San Siro, di campionato, è evidente nelle scarpate e nelle proteste ad ogni decisione dell’arbitro Orsato, che non se la cava male. Il Milan fa la partita, con Seedorf playmaker e Ibrahimovic, recuperato dall’influenza, che però contro la Juve stenta, da tradizione. Juve compatta, con Del Piero centravanti, ruolo che può essere la chiave per chiudere col botto la straordinaria carriera in bianconero. Non si muoverà più tanto, no, ma la porta la vede sempre, eccome.
IBRA NO, DEL PIERO SI’ — La prima occasione ce l’ha il Diavolo: Ibra prova il colpo da calcetto, Storari ci arriva. Ma è la replica della Juve a sbloccare il risultato. Pirlo verticalizza per Lichtsteiner, che crossa dalla destra, Del Piero, solo a centro area, salta Amelia e gonfia la rete a porta spalancata. 286° gol in bianconero, secondo stagionale, dopo quello, sempre in Coppa Italia, sempre allo Juventus Stadium, alla Roma. All’intervallo è 1-0. Il bel gioco è stato un optional, ma alla Juve non interessa: ha la qualificazione in pugno.
RIMONTA MILAN — Dopo l’intervallo Allegri toglie Ibra e inserisce Maxi Lopez. Il Milan resta lento, macchinoso nella manovra orizzontale. Ma alla prima verticalizzazione, di Mexes, trova l’1-1. Lo segna di testa Mesbah, con uno splendido tuffo, sfruttando un vuoto di memoria di Pepe. Al 29’ esce Del Piero salutato dallo stadio, tutto in piedi. Dentro Borriello, che si farà notare solo per un gol mancato. Quando la Juve sembra già in finale, Maxi Lopez rimescola le carte. Con due mosse da equilibrista fa fuori i centrali bianconeri, prima Chiellini, poi Bonucci, e appena dentro l’area, di destro, violento, fulmina Storari. 2-1 Milan. 180’ non sono bastati per decidere la finalista: si continua a giocare.
sUPPLEMENTARI — La Juve riparte forte: sprecano prima Marchisio e poi, peccato capitale, Giaccherini. Rimedia Vucinic, che trova un gol da fenomeno, premiando il "voglio, fortissimamente voglio" dei compagni. Il montenegrino disegna una traiettoria pazzesca da 30 metri: Amelia non ci arriva. La Juve è in finale di Coppa Italia.
Lucianone
Lucianone