La società dei Narcisisti perversi
Dalla società delle regole, fondata sul senso di colpa,
siamo passati a quella del successo a tutti i costi dove,
dice una psichiatra francese, si impone la figura del
seduttore "perverso" che, per ottenere il suo scopo,
manipola le vite altrui.
(da 'il Venerdì di Repubblica - 2012 / di Fabio Gambaro)
Parigi,
Plagio psicologico, manipolazioni affettive, abuso d'incapace. Pratiche
insidiose che consentono di prendere il controllo di un'altra persona,
della sua vita e delle sue ricchezze. Accade nelle sette, ma sempre più
spesso anche nel mondo del lavoro, nelle relazioni sociali e nella vita
di coppia. Dove individui apparentemente seduttori e premuroei, ma
in realtà cinici e manipolatori, come vampiri prosciugano le energie
delle loro prede, fino a prenderne pienamente possesso, distruggendo-
ne la personalità e ogni capacità di vita autonoma. Sono i narcisisti
perversi, individui totalmente privi di scrupoli e di morale che consi-
derano l'altro un semplice territorio da sfruttare. Un fenomeno socia-
le in crescita, spiegato brillantemente da Marie-France Hirigoyen nel
suo ultimo libro, uscito in Francia, "Abus des faiblesse et autres ma-
nipulations" (Abuso di debolezza e altre manipolazioni', Lattès), nel
quale mette in guardia contro l'allarmante progressione di tali com-
portamenti. Una deriva che la celebre psichiatra e psicanalista che
insegna all'Università di Parigi mette in relazione con l'evoluzione
del nostro modello di società, dominato dalla concorrenza sfrenata,
dal mito del successo ad ogni costo e da un consumismo facile e
compulsivo. - "Ascoltando le storie dei miei pazienti, mi sono resa
conto che i comportamenti che tendono a manipolare gli altri sono
sempre più diffusi in ogni ambito sociale", spiega la studiosa fran-
cese che qualche anno fa fece molto discutere con "Le molestie mo-
rali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro", pubblicato
in Italia da Einaudi, che poi ha tradotto anche il libro successivo,
"Sottomesse. La violenza sulle donne nella coppia".
cambiato qualcosa, dato che molto spesso si sconfina nella pato-
logia. Tutti gli psichiatri lo dicono. - E' una tendenza che va in-
quadrata in una marcata evoluzione dei disturbi psichici e in
quella nuova economia psichica che segna il passaggio da Edipo
a Narciso".
. Che cosa è cambiato?
"Ai tempi di Freud i divieti, specie nella sfera sessuale, inquadrava-
no molto strettamente i comportamenti di ciascuno. E gli individui
lottavano contro tali divieti, scontrandosi con il dubbio, il senso di
colpa, la nozione di limite. - Vivevano con un super-io molto forte,
che li inibiva. Questa battaglia contro le regole era simbolicamente
rappresentata dal mito di Edipo".
- Ora invece domina Narciso.
"La liberazione dei costumi ha prodotto molta libertà, rimettendo in
discussione ogni limite. Tutto quello che non è espressamente vieta-
to dalla legge diventa possibile. Ma l'assenza di limiti produce le nuo-
ve patologie dell'insufficienza: molte persone si convincono infatti di
non essere all'altezza delle attese formulate dalla società. E di fronte
alla richiesta di essere sempre più bravi, più forti, più produttivi, più
intraprendenti, gli individui sono sempre più in dificoltù. Pensano di
non farcela , temono di deludere gli altri. Le patologie esemplificate
dal mito di Narciso nascono da qui ed esprimono i problemi legati al-
l'autostima e alla crisi della propria immagine. Il caso dei narcisisti
perversi, ovvero dei manipolatori più pericolosi, va collocato in que
sto contesto.".
- Quali sono le loro caratteristiche?
"Il narcisista perverso ha un problema con la propria immagine, dubita
di se stesso e, proprio per questo, reagisce sviluppando comportamenti
megalomani. Paradossalmente s'immagina perfetto ed è pronto a consi-
derare l'altro una preda. In realtà vive una situazione di vuoto e ha bi-
sogno di riempirsi, prendendo ciò che trova negli altri. Per farlo, utiliz-
za la seduzione e la menzogna. E' abilissimo a illudere e irretire la vit-
tima, inducendola ad abbassare la guardia. Rendendosi indispensabile,
a poco a poco, proprio come un campiro, si appropria dell'energia, del-
le qualità e delle ricchezze altrui. Senza scrupoli morali o sensi di colpa".
- Perchè lei dice che è difficile smascherare i narcisisti perversi?
"Perchè molti aspetti del loro comportamento sono considerati positiva-
mente dalla società. Oggi, chi vuole avere successo deve saper sedurre
r valorizzare la propria immagine. Per non parlare della menzogna, che
ormai è accettata come un modo di comunicazione quasi banale. I com-
portamenti dei narcisisti perversi sono dunque in sintonia con ciò che
la società chiede, motivo per cui si è più indulgenti nei loro confronti
ed è più difficile cogliere il pericolo che rappresentano".
- La sua però non è una condanna del narcisismo in genere...
"Esiste un narcisismo che fa bene all'individuo, stimolando l'autostima
e aiutandolo ad avere fiducia in sè. Sedurre è una bella cosa, ma se la
seduzione mira ad intrappolare l'altro, espropriandolo di se stesso, allo-
ra non va bene. L'intenzionalità e la finalità definiscono il passaggio
al narcisismo perverso".
- I narcisisti perversi sono predatori in cerca di potere?
"Sì. E spesso l'ottengono. Riescono ad allontanare o ad annientare i
rivali, innalzandosi a poco a poco nelle gerarchie aziendali , politiche
e sociali. Sono senza scrupoli, quindi fanno carriera. Nascondono in
modo abile la loro perversità, a volte perfino presentandosi come vitti-
me. Insomma, è difficile smascherarli, tanto più che spesso vengono
elogiati pubblicamente proprio perchè applicano in maniera esempla-
re le regole del sistema".
Continua...to be continued...