venerdì 14 maggio 2021

Personaggi / musica - Vasco Brondi: la musica e il sistema immunitario

 14 maggio '21 - venerdì                              14th May / Friday                                  visione post - 3

(da L'Eco di Bergamo - 6 maggio '21 - di Ugo Bacci)


Brondi: la musica rafforza 

il mio sistema immunitario
Spente Le Luci della Centrale Elettrica, Vasco Brondi si è preso del tempo (4 anni) per pensare al
nuovo album, "Paesaggio dopo la battaglia" anticipato dalla canzone e dal videoclip di "Ci abbrac-
ciamo".  Il singolo ha due meriti distinti: il primo è quello di lanciare un segnale di speranza, dopo
le difficoltà di questo tempo, l'altro di riportare a galla la Polka Chinata: omaggio alla tradizione
bolognese di un ballo nato nel Dopoguerra, eseguito per definizione da soli uomini.  Il video è fir-
mato dal regista Giorgio Testi, vede la partecipazione di due danzatori  e  di Stefano Accorsi ed è
basato sulla performance del Leone d'Oro alla carriera Alessandro Sciarroni. L'album parte da "26
mila giorni": "la media di vita mondiale". -  "Dopo tanto silenzio mi è stato utile parlare in questi
giorni e adesso", spiega Vasco "mi ha aiutato a capire meglio questo disco. Certe cose le capisci
meglio a posteriori". -  Il disco prende il titolo da una canzone d'amore anomala. "Non è dedicata
a una donna, ma a una nazione. Il pezzo era perfetto per rappresentare il disco che è pieno di bat-
taglie e di paesaggi esteriori e interiori. Paesaggi residui, dopo una battaglia, scenari da cui ripar-
tire". La foto di copertina è un inedito di Luigi Ghirri.  "Racconta la strana capacità umana di ri-
sorgere. Il Pandino esce da una nuvola nera e rappresenta un pò l'Italia e la sua capacità di uscire
dalle situazioni difficili, scuotendosi la giacca", racconta il cantautore. "Mi sono reso conto quan-
to fosse importante la copertina che mi riporta ai miei punti di partenza. Un pezzo come "Chitar-
ra nera" l'ho composto dopo due anni che non scrivevo. Le storie che sono in questo disco sono 
le storie di quindici anni dopo. Le prime canzoni mi hanno fatto uscire dalla città, ora sono for-
tunato per chiudere il cerchio". -    Il disco dice di battaglie intime e collettive. Della battaglia
affrontata per scrivere il disco. Le canzoni nascono da una sorta di flusso di coscienza. Per rea-
gire al suo primo disco nominato Vasco Brondi ha scelto di rivelarsi, di non nascondersi, e ha
reagito circondandosi di tanti musicisti. Il percussionista newyorkese di David Byrne, gli Extra-
liscio, "per un liscio esistenzialista". Vasco ha lavorato sull'estetica dei cori gospel. "Mi interes-
sava molto questa componente sacra. Ho inteso andare nella mia direzione. Ogni disco è un'e-
voluzione. Ho seguito solo la possibilità di essere autentico. Ho cominciato  prima  del primo
lockdown, quando gli abbracci non erano ancora illegali. Poi sono arrivati i pezzi che raccon-
tano di fatto quello che avevamo intorno. Una canzone come "Il sentiero degli Dei" pone l'ac-
cento sul tema della dimensione giusta che deve riguadagnare il genere umano".
La pandemia in fondo ci ha ridimensionato e questo potrebbe essere un bene, anche ai fini del
nostro rapporto con la natura. "E' una riflessione importante questa. Insieme al disco esce an-
che un libro dove c'è tutto quello che è esondato dalle canzoni.  Le pagine  escono dai viaggi
solitari, fatti nel vuoto delle strade, delle città".
"Chitarra nera" è un pezzo cardine, da cui sono nate quasi tutte le altre canzoni, tante piccole
sceneggiature. Nel video il protagonista è Elio Germano.  Non solo da lì il enso del sacro si
espande in tutto il disco. "la scrittura credo che sia un anticorpo adeguato. All'inizio la musi-
ca era lontana da me e io dalla musica. Ero un pò disilluso. Poi ho capito che le canzoni raf-
forzano il mio sistema immunitario. Durante il primo confinamento ho vissuto nel mio studio.
Ho ascoltato tanta musica folk, quella per le feste, per le ricorrenze popolari. Per me è impor-
tante che ci sia  il soffio della vita  nelle canzoni, nei personaggi, altrimenti sono generalizza-
zioni. Servono dettagli, noistessi siamo dettagli".

Lucianone