giovedì 9 marzo 2023

Commento - Gli immigrati come ricchezza

 9 marzo '23 - giovedì                               9th March / Thursday                             visione post - 2

(da la Repubblica - 3 marzo '23 /  di Linda Laura Sabbadini)

Gli immigrati come ricchezza
 - calo demografico e cambiamento del Paese -
Le migrazioni sono sempre esistite. Si sono accresciute di intensità  per il moltiplicarsi dei fattori
che le determinano. Pongono un problema in primis umanitario e di diritti, ma, se gestite con uma-
nità e intelligenza politica, possono essere di grande aiuto all'econimia del Paese. -   Le previsioni
istat pubblicate a settembre parlano chiaro. Nel 2050, nell'ipotesi mediana, la popolazione del no-
stro Paese scenderà di 5 milioni di persone.  E questo nell'ipotesi  di un saldo migratorio netto di
130 mila persone l'anno. Ma non emerge solo un problema numerico complessivo. 
Tra 30 anni avremo una popolazione di 65 anni e più al 35%, ora è a poco meno di un quarto.  E
soprattutto mentre al 1 gennaio 2021 il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non
(o-14 e 65 anni e più) era tre a due, nel 2050 sarà uno a uno. Questo perchè nel frattempo, oltre a
diminuire la popolazione, cambierà la sua composizione per età. Cresceranno le persone anziane 
e anche i grandi anziani. Diminueranno le persone in età lavorativa da 15 a 64 anni di 9 milioni
di unità! -  E' evidente che ci si porrà un problema di come riusciremo a pagare le pensioni di chi 
ha lavorato una vita e ne ha diritto. Perchè queste dovranno essere pagate da chi lavorerà. Voi di-
rete, possiamo puntare sulla crescita  della fecondità  che è  permanentemente bassa. Magari cer-
cando di far sì che chi vuole avere figli possa averli e siano eliminati tutti gli ostacoli economici, 
di carico di lavoro familiare sulle spalle delle donne, siano sviluppati i servizi di cura. sì, si può
fare ed è assolutamente giusto farlo, ma non risolve il problema, se non nei tempi lunghi. La si-
tuazione demografica è peggiorata troppo.  La permanente bassa fecondità che ha caratterizzato
l'Italiav ha portato a una forte riduzione del numero elle donne in età riproduttiva, quindi, anche
se ci fosse una ripresa delle nascite, ci vorranno decenni perchè questa si traduca in crescita nu-
merica delle persone in età lavorativa.  Il nato all'anno zero diventerà venticinquenne a distanaza
di 25 anni. -
Vi siete chiesti perchè la Germania ha accolto un milione di siriani e ha avviato il processo di
integrazione nel Paese, mentre altri ergevano muri?  Perchè ha un problema analogo al nostro.
E ha agito tenendone conto. Stiamp parlando della più grande economia in Europa. Che adesso
ospita 1 milione di ucraini.. -   Allora, se l'incremento delle nascite ha effetti nel lungo periodo,  
l'arrivo di migranti ben gestito, anno dopo anno, con politiche di integrazione adeguate, nel ri-
spetto delle regole, in modo sostenibile socialmente, si può trasformare in elemento prezioso
per migliorare la situazione economica del Paese. E supportarci nell'incremento della popola-
zione in età lavorativa. Ma percjhè è così difficle immaginarci una Italia, Paese multietnico, 
dai mille colori, che riesce a fare della diversità una bellezza?   Ma la comunità italiana che 
era emigrata in Canada o in Argentina o negli Usa, non ha forse arricchito quei Paesi? E per-
chè non dovrebbero farlo un siriano, un afgano o una nigeriana e un'ucraina nel nostro Paese?
Di che abbiamo paura? Della perdita della nostra purezza?  L'Italia, con la sua lingua e i suoi
dialetti, i suoi usi e costumi, la sua cucina e la sua creatività, la sua libertà e democrazia, vivrà
nei secoli, anche se gli italiani avranno una pelle un pò più scura.   Può questa paura portare a 
indifferenz,,cinismo, o azione barbara di lasciare affogare nel mare senza soccorso?  No, non
è accettabile. Allora prepariamoci a progettare soluzioni realistiche ad un problema assai com-
plesso.    Abbiamo bisogno di più Europa e più Italia, che agiscano in nome dei loro valori di
civiltà nel mondo, ma anche di interesse per il loro futuro.  (L'intervento dell'autrice è a carattere personale)

Lucianone

L'Opinione del Giovedì - Immigrazione e storie personali

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