9 aprile '14 - mercoledì 9th April / Wednesday visione post - 4 Incredibile rimonta del TEAM AZZURRO contro la Gran Bretagna al Tennis Club di Napoli Ecco tutte le fasi del match (3 giorni, terra rossa): Venerdì 4 aprile Fognini (Ita) b. Ward (Gb) 6-4 2-6 6-4 6-1 Murray (Gb) b. Seppi (Ita) 6-4 7-5 6-3 Sabato 5 aprile Il doppio Murray-Fleming (Gb) b. Bolelli-Fognini (Ita) 6-3 6-2 3-6 7-5 Domenica 6 aprile Fognini b. Murray 6-3 6-3 6-4 Seppi b. Ward 6-4 6-3 6-4 (da 'La Gazzetta dello Sport' - lunedì 7 aprile '14 - Vincenzo Martucci, Napoli) Nessuno, nemmeno suo padre, lo stravolto, tifosissimo, Fulvio. Nemmeno la sorella, idolatrante, Fulvia, nemmeno la mamma-mamma Silvana, nemmeno lui, Fabio Fognini, l'ultimo vero eroe del tennis italiano, avrebbe scommesso non di battere Andy Murray, perchè nella terra rossa era possibile, fra due che peraltro sono coetanei e si fronteggiano dai 12 anni. Ma riuscirci addirit- tura per tre set a zero e con L'Italia con le spalle al muro , sull'1-2 dei quarti di finale di coppa Davis, era davvero impronosticabile. Eppure è successo. Ancora una volta, nello sport in generale e nel meraviglioso sport italiano in particolare, è successo: come implorava uno striscione ("San Gennà, fang stù miracl") e con la benedizione di Maria, l'arbitro francese sosia dell'antipatico Bastianich di Masterchef. E così gli azzurri, grazie alla miglior prestazione di sempre della loro storia - considerata la situazione e il calibro dell'avversario Murray, 8 del mondo - sono zampillati come lapilli del vicino Vesuvio dall'in- ferno della quasi eliminazione al purgatorio del 2-2 e poi, con il terzo punto di Andreas Seppi contro James Ward, sono tornati dopo 16 anni al paradiso delle semifinali. Purtroppo in Svizzera, contro Federer e Wawrinka, e quindi presumibilmente su un campo molto veloce indoor, il 12-14 settembre.
9 aprile '14 - mercoledì 9th April / Wednesday visione del post - 5 Dopo Giappone e Messico siamo il terzo importatore di acqua / Il nostro consumo idrico è a un livello critico. Ogni giorno 6.000 litri a testa. Ecco tutti gli sprechi nascosti (da la Repubblica - 20/03/'14 - Antonio Cianciullo) Un essere umano per sopravvivere ha bisogno di 4 litri di acqua al giorno. Ovviamente ne usiamo di più per cucinare e per tutti gli usi domestici: il consumo medio quotidiano di una famiglia europea si aggira attorno ai 165 litri. E' già una bella cifra, se però si calcola anche l'acqua virtuale, quella che non vediamo ma è servita a produrre il cibo e a far funzionare le industrie, scopriamo che il conto s'impenna. E che la situazione del nostro Paese si fa critica: l'impronta idrica in Italia , cioè la quantità di acqua dolce utilizzata per produrre beni e servizi, è pari a 132 miliardi di metri cubi l'anno, 6.309 litri pro capite al giorno. Siamo il terzo importatore netto di acqua virtuale al mondo 62 miliardi di metri cubi l'anno), dopo Giappone e Messico e prima di Germania e Re- gno Unito. ...questi dati sono raccontati nel rapporto "Acqua in bocca: quello che il cibo non dice sull'impronta idrica" preparato dal Wwf. Sono numeri che mostrano la faccia di una potenziale carenza: solo il 2,5 per cento dell'acqua che copre per oltre 2 terzi il pianeta è dolce. - Se togliamo la quota non disponibile perchè racchiusa nei ghiacci e nelle acque sotterranee, di questo patrimonio prezioso resta solo l'1 per cen- to. Per molto tempo questo 1 per cento è stato sufficiente. Ma l'assalto alle zone umi- de, la crescita demografica, l'aumento dei consumi pro capite e l'inquinamento hanno fatto saltare in molte aree del mondo un equilibrio già fragile. E ora il cambiamento minaccia di assestare il colpo finale. Così, mentre l'acqua diventa sempre più prezio- sa, l'Italia si trova esposta al terzo debito idrico del pianeta.
L'acqua è un bene insostituibile "La colpa è del peggioramento delle nostre abitudini alimentari", spiega Francesca Greco, la ricercatrice del King's College di Londra che assieme a Marta Antonelli ha curato lo studio. "In Italia il consumo di cibo è responsabile dell'89 per cento dei consumi di acqua e questo dato ci dovrebbe aiutare perchè la dieta mediterranea ha un impatto idrico molto minore di quella a base di carne. Peccato che negli ultimi anni il nostro stile di vita sia peggiorato: importiamo grandi quantità di beni che richiedono molta acqua come la carne di maiale tedesca". Non solo abbiamo aumentato i consumi di carne (una bistecca da 3 etti costa 4 mila litri di acqua) ma siamo passati dal pollo ruspante al wurstel, dalla ricotta con latte di pecora al pascolo ai latticini d'importazione provenienti da allevamenti intensivi. E così la situazione è progressivamente peggiorata: l'importazione idrica dell'Italia è del 66 per cento più alta della media mondiale (1.385 metri cubi pro capite l'anno). E tra le principali economie non europee l'Italia si colloca al vertice dei consumi pro capite, dopo Stati Uniti, Canada e Australia. "Sul risparmio idrico è stata fatta molta comunicazione ma sul versante sbagliato: si parla quasi solo dei consumi nelle case che valgono il 4 per cento del nostro bi- lancio complessivo", aggiunge Francesca Greco. "Visto che i prodotti di origine animale (latte, uova, carne, formaggi) rappresentano quasi la metà dell'impronta idrica totale dei consumi, in Italia per migliorare dovremmo puntare con forza sul made in Italy, sui prodotti da pascolo, sul chilometro zero, sulla dieta medi- terranea". - Una proposta che punta a dare spazio , anche in vista di Expo 2015 dedicato al cibo, alla messa a fuoco di un'impronta idrica capace di valutare i va- ri tipi di consumo: l'acqua verde, cioè la pioggia contenuta nel suolo e nelle pian- te (69 per cento del totale, assorbita dall'agricoltura); l'acqua grigia, quella utiliz- zata per diluire l'inquinamento (22 per cento); l'acqua blu: laghi, fiumi, falde sot- terranee (9 per cento).
Numeri Nel mondo 2,5% - è la percentuale di acqua dolce sul pianeta 1% - è ka percentuale di acqua dolce utilizzabile 89% - l'acqua che contribuisce per il consumo di cibo 7% - l'acqua incorporata nei prodotti industriali 4% - il consumo di acqua per usi domestici Lucianone