13 agosto '13 - martedì 13th August / Tuesday
I processi d'integrazione sono l'unico
rimedio alla decadenza degli Stati
La crisi ha portato al commissariamento di alcuni Paesi,
la loro libertà politica è sotto stretta vigilanza.
E i tribunali internazionali acquistano più potere.
Unico rimedio: i processi d'integrazione, appunto.
(da 'Corriere della sera' / "La Lettura" - 4 dicembre 2011 / Sergio Romano)
Fra le parole più usate degli ultimi tempi vi sono "commissario" e "com-
missariare". Quando il governo italiano ha ricevuto una lettera firmata da
Jean-Claude Trichet e Mario Draghi, allora rispettivamente presidente
della Banca centrale europea e governatore governatore della banca d'Ita-
lia, abbiamo letto che l'Italia era stata commissariata. Quando il presidente
francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel hanno co-
stretto il premier greco George Papandreou ad abb andonare il progetto di
un referendum popolare sul programma di risanamento chiesto al suo Pae-
se dalla commissione di Bruxelles, dalla Bce di Francoforte e dal Fondo
monetario internazionale , io greci hanno rabbiosamente sostenuto di esse-
re stati commissariati. Altrettanto commissariati sarebbero ormai l'Irlanda,
il Portogallo, la Spagna. Sarebbe sfuggita al commissariamento invece
l'Islanda, il Paese di 360 mila abitanti che ha detto no con un referendum
dello scorso aprile al piano predisposto dal governo per il rimborso dell'e-
quivalente di 5 miliardi di dollari dovuti ai cittadini della gran Bretagna e
dei Paesi Bassi.
Ogniqualvolta un Paese non riesce a pagare i propri debiti e viene sotto-
posto a libertà vigilata dai suoi creditori, il termine più comunemente usa-
to per definirlo è "commissariato". Stiamo parlando di fenomeni tempo-
ranei , già accaduti in passato, come nel caso della Turchia ottomana pri-
ma della Grande Guerra? O di situazioni nuove, collegate al fenomeno
della globalizzazione, in cui il concetto di sovranità nazionale è destinato
a svuotarsi del suo contenuto originale?
Le decolonizzazioni, la morte del comunismo e le nuove tecnologie hanno
creato un mondo in cui il denaro, le persone, le merci e, incidentalmente,
anche i criminali possono passare pià o meno facilmente da un Paese al-
l'altro. Accade così, tanto per fare un esempio, che la Cina abbia 900 mi-
liardi di dollari nei suoi forzieri e sia il maggior creditore degli Stati Uniti,
che il benessere dell'America latina in questi ultimi anni dipenda in larga
parte dagli acquisti cinesi di materie prime nel continente latinoamerica-
no, che il debito pubblico italiano sia diventato una frazione del debito
pubblico europeo, che la crescita della Germania dipenda quasi intera-
mente dalle sue esportazioni, che i guai di un Paese possano rapidamen-
te contagiare gli altri e che la televisione sia diventata un teatro globale
che riversa nelle nostre case ogni sera, in diretta, tutte le catastrofi del
pianeta, dal terremoto turco all'inondazione di Bangkok.
Lucianone
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martedì 13 agosto 2013
Sport - Mosca / Mondiali di Atletica
13 agosto '13 - martedì 13th August / Tuesday visioni post - 4
Salto con l'asta
La russa Isinbayeva conquista di nuovo
l'oro ed è il suo terzo titolo mondiale
La corsa dei 400 mt.
LaShawn Merritt nei 400 ha vestito i panni di Michael Johnson, lo ha quasi ricordato nell’incedere nell’ultimo rettilineo, solo che lui è più bello del primatista del mondo. Ha letteralmente distrutto Kirani James, che è addirittura finito al settimo posto fra le comparse. Sapevamo che Merritt quest’anno era tornato forte, ma francamente non ce lo aspettavamo così, 43”74. Nel 2009 lo aveva beccato con del testosterone in eccesso in corpo. Lui aveva detto che aveva preso uno stimolante sessuale, ha scontato 1 anno e nove mesi. Alle sue spalle è emerso l’altro statunitense McQuay, 44”60, mentre il belga Jonathan Borlee ( 44”54) è stato beffato sul traguardo dal giovane domenicano Santos, 44”52.
La corsa degli 800
Mohammed Aman è il primo etiope a vincere gli 800 ai Mondiali. Era il favorito, ma in questa stagione aveva gareggiato molto, forse troppo. Ma è stato bravo a scardinare la tattica statunitense, che il duo Solomon- Simmons aveva ideato. I due si erano messi davanti per bloccare qualsiasi iniziativa e imporre la gara che avevano in testa. Tutto è funzionato fino all’ingresso del rettilineo d’arrivo, dove Solomon è crollato proprio mentre Aman cominciava l’attacco. Simmons non ha avuto scampo, ma ha difeso l’argento, mentre al bronzo è arrivato Sulemain del Djibuti, paese dove non c’è un corso d’acqua, ma ha un porto importante. Da lì erano partiti alcuni avversari di Pizzolato nella maratona di New York a metà degli anni ’80.
L'etiope Mohammed Aman
L'eptathlon
L’eptathlon ha offerto uno spettacolo davvero bello e drammatico. Alla partenza dell’ultima gara, gli 800, erano ancora in tre ad avere la possibilità di guadagnarsi l’oro l’ucraina Ganna Melnichenko, in testa con 5.619 punti seguita dalla signora Eaton, che però gareggia per il Canada, distanziata di 68 punti e dall’olandese Dafne Shippers, giovane ma dalla volontà di ferro.a 119 punti. La Eaton ha tentato di sfinire l’avversaria, ma l’ucraina l’ha francobollata e alla fine le ha lasciato solo una manciata di punti. Così la Melnichenko, trentenne, ora è d’oro, ma il futuro probabilmente sarà della ventunenne Shippers, questa volta bronzo.
Il lancio del disco
L’omone Robert Harting, tedesco doc, ha monopolizzato il lancio del disco con delle bordate che lo hanno portato a 69.11. Ha alcune idee discutibili, ma è davvero una forza scatenata della natura, il degno erede di Riedel, dominatore prima di lui.
3000 siepi
Nei 3000 siepi donne c’è stata la lotta scontata fra keniane ed etiopi, l’hanno spuntata le prime. Ha vinto Milcah Cheywa in 9’11”65 davanti alla connazionale Chepkurui, terza la etiope Assefa. Gara con poca storia, se si esclude il balletto finale della medaglia d’oro.
Lucianone
Salto con l'asta
La russa Isinbayeva conquista di nuovo
l'oro ed è il suo terzo titolo mondiale
La campionessa russa conquista il suo terzo titolo mondiale con misura di 4.89. Argento per la statunitense Suhr , terza la cubana Silva. Nei 400 trionfo di Merritt. Aman, primo etiope iridato negli 800.
La regina Yelena Isinbayeva o Elena Isimbaeva, come sostiene il suo passaporto, aveva gli occhi lucidi, perché la gente ha riempito gli spazi vuoti dello stadio dei giorni scorsi solo per lei. Ha sentito un brivido correrle due volte lungo la schiena, quando ha sbagliato la prima prova alla misura d‘entrata 4.65 e poi ancora per l’errore a 4.75. Ma così ha tenuto desto il pubblico, perché lei è stata sul palcoscenico per tutto il pomeriggio. Ha come sempre parlato all’asta prima di ogni salto e ha parlato a Sovietski Sport del suo possibile prossimo matrimonio con maternità. Chissà. Intanto è tornata a salire a 4.89 e poi ha chiesto 5.07, diretta al cuore del mondiale. Non ce l'ha fatta, ma che importa? Seconda la statunitense Suhr e terza la cubana Silva, entrambe ferme a 4.82.
Regina Isinbayeva: tris iridato
IL BREAK — "Sono davvero fiera di me stessa per aver vinto davanti al pubblico di casa" ha detto la "Zarina" dopo il trionfo nel salto con l'asta.Come aveva già rivelato in luglio, però, adesso la campionessa russa metterà da parte l'atletica per dedicarsi alla sua vita privata e agli affetti famigliari. "Datemi un break. E se tutto andrà bene - ha spiegato Yelena - potrei tornare in tempo per provare per le Olimpiadi di Rio. Ma solo se sarò in grado di saltare in alto...".
LaShawn Merritt nei 400 ha vestito i panni di Michael Johnson, lo ha quasi ricordato nell’incedere nell’ultimo rettilineo, solo che lui è più bello del primatista del mondo. Ha letteralmente distrutto Kirani James, che è addirittura finito al settimo posto fra le comparse. Sapevamo che Merritt quest’anno era tornato forte, ma francamente non ce lo aspettavamo così, 43”74. Nel 2009 lo aveva beccato con del testosterone in eccesso in corpo. Lui aveva detto che aveva preso uno stimolante sessuale, ha scontato 1 anno e nove mesi. Alle sue spalle è emerso l’altro statunitense McQuay, 44”60, mentre il belga Jonathan Borlee ( 44”54) è stato beffato sul traguardo dal giovane domenicano Santos, 44”52.
La corsa degli 800
Mohammed Aman è il primo etiope a vincere gli 800 ai Mondiali. Era il favorito, ma in questa stagione aveva gareggiato molto, forse troppo. Ma è stato bravo a scardinare la tattica statunitense, che il duo Solomon- Simmons aveva ideato. I due si erano messi davanti per bloccare qualsiasi iniziativa e imporre la gara che avevano in testa. Tutto è funzionato fino all’ingresso del rettilineo d’arrivo, dove Solomon è crollato proprio mentre Aman cominciava l’attacco. Simmons non ha avuto scampo, ma ha difeso l’argento, mentre al bronzo è arrivato Sulemain del Djibuti, paese dove non c’è un corso d’acqua, ma ha un porto importante. Da lì erano partiti alcuni avversari di Pizzolato nella maratona di New York a metà degli anni ’80.
L'etiope Mohammed Aman
L'eptathlon
L’eptathlon ha offerto uno spettacolo davvero bello e drammatico. Alla partenza dell’ultima gara, gli 800, erano ancora in tre ad avere la possibilità di guadagnarsi l’oro l’ucraina Ganna Melnichenko, in testa con 5.619 punti seguita dalla signora Eaton, che però gareggia per il Canada, distanziata di 68 punti e dall’olandese Dafne Shippers, giovane ma dalla volontà di ferro.a 119 punti. La Eaton ha tentato di sfinire l’avversaria, ma l’ucraina l’ha francobollata e alla fine le ha lasciato solo una manciata di punti. Così la Melnichenko, trentenne, ora è d’oro, ma il futuro probabilmente sarà della ventunenne Shippers, questa volta bronzo.
Il lancio del disco
L’omone Robert Harting, tedesco doc, ha monopolizzato il lancio del disco con delle bordate che lo hanno portato a 69.11. Ha alcune idee discutibili, ma è davvero una forza scatenata della natura, il degno erede di Riedel, dominatore prima di lui.
3000 siepi
Nei 3000 siepi donne c’è stata la lotta scontata fra keniane ed etiopi, l’hanno spuntata le prime. Ha vinto Milcah Cheywa in 9’11”65 davanti alla connazionale Chepkurui, terza la etiope Assefa. Gara con poca storia, se si esclude il balletto finale della medaglia d’oro.
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