lunedì 19 dicembre 2011

Politica e Finanza/Economia - LA MANOVRA

Le  ultime  sulla  MANOVRA              19 dicembre 2011 -  lunedì / Monday 


Il ministro Di Paola:  "In vista tagli anche alla Difesa"  -
                                   "I militari sono italiani, i sacrifici riguarderanno
                                    anche loro"  -   Il ministro dice ancora: "Noi ci
                                    porremo un obiettivo di ridimensionamento di
                                    strutture, mezzi e programmi e faciliteremo
                                    esodi del personale verso altre strutture, per
                                    quanto riguarda soprattutto gli uomini".
"Quello che interesserà le forze armate sarà un ridimensionamento molto
significativo e consistente in uomini e prospettive", ha spiegato il ministro
della Difesa Giampaolo Di Paola, durante l'annuale conferenza stampa in
occasione del Natale.   "Il piano di sacrifici richiesto per uscire dalla crisi 
riguarda tutti gli italiani. I militari sono anche italiani   e dunque i sacrifici
riguarderanno anche loro", ha detto il ministro.
Da capo di stato maggiore della Difesa Di Paola   aveva sostenuto con
convinzione  una riforma dello strumento militare  che prevedesse tra 
l'altro un ridimensionamento in termini di personale.  Si tratterebbe di
circa 40mila uomini in meno rispetto all'attuale modello che conta circa 
190mila militari.     Tuttavia "le missioni internazionali non subiranno
conseguenze   per questo riassetto     dello strumento militare". ha 
sottolineato Di Paola e ha concluso: "cercheremo di salvaguardare
le capacità  di esprimere operatività    nelle missioni internazionali;  
rimane la nosta priorità, cercheremo di salvaguardarla al massimo". 


Lucianone :        prendiamo nota di quanto detto dal ministro, e vedremo
bene. Ma le missioni internazionali non hanno anche loro un certo costo?


Manovra, protestano i lavoratori pubblici
Camusso: "Fannulloni quelli che ci hanno portato qui"          visualizzazioni
Sul palco, nella manifestazione romana, intervengono i big            totali oggi    3.974
Raffaele Bonanni per la Cisl, Luigi Angeletti per la Uil e              
Susanna Camusso per Cgil -  Angeletti:"La lotta è sempre           
più dura? Sì, perchè le scelte porteranno un aumento della           
disoccupazione" - Bonanni: "Fornero maestrina".                          
La reazione dei sindacati alla posizione del ministro                      
del Lavoro, Elsa Fornero, sull'articolo 18   "preoccupa"                  
 il responsabile del Lavoro, che confessa: "Non la capisco,          
il mio era esattamente un invito al dialogo". Lo ha detto                
intercettata dai cronisti prima di entrare alla Camera.                       
Le parole di Bonanni e Angeletti la preoccupano non sul piano      
personale, ma soprattutto per "le implicazioni per il Paese".          
Il ministro del Lavoro apre subito al dialogo con i sindacati
sulle riforme del lavoro. "Direi di sì, da gennaio visto che
Natale è alle porte e la manovra deve essere ancora approvata".
Piazza Montecitorio gremita di lavoratori che protestano
contro la manovra del governo nel giorno dello sciopero del pubblico
impiego. Sventolano le bandiere dei sindacati confederali e quelle
dell'Ugl. Presenti in piazza molti lavoratori della sanità (qualcuno è
in camice bianco) e della scuola. L'area di solito destinata ai presìdi
è piena.  I  lavoratori chiedono "più equità nella manovra".


Luigi Angeletti della Uil: "Il governo non fa quello che ha
promesso:liberalizzazioni, tagli ai costi della politica; purtroppo il 
governo è molto abile nell'usare la crisi per togliere i soldi dalle 
tasche dei lavoratori. Quando invece si tratta di mettere le mani
nelle tasche delle persone influenti, nessuno ci riesce. Non vogliamo
cadere in una situazione che porti all'aumento delle ore di sciopero,
troveremo altre vie".
Susanna Camusso: "Il  governo scenda dalle cattedre e
venga a parlare con la gente normale e con i sindacati. Non pensino
che avere avuto la fiducia alla Camera e al Senato chiuda la partita.
Noi continueremo con la mobilitazione e con i presidi durante
l'approvazione della manovra il 24 dicembre e rdiremo  con Luigi,
Raffaele e Giovanni le nostre ragioni. Questo Natale non sarà sereno."
Elsa Fornero, ministro el Lavoro e delle politicge sociali:
"Bisognerebberiuscire ad alzare i salari, Art. 18 ? Non esistono
terreni inesplorati".
Cisl: "Arischio la coesione sociale" - Cgil: "Che bisogno c'era per
il governo Monti di recuperare il peggio dell'ideologia del governo
precedente?" - Vendola: "C'è l'idea di esibire lo scalpo del sindacato"
Il Pdl: "Presenteremo una nostra proposta"  -  Fini: "L'esecutivo
riuscirà a tacitare le proteste".
"Non si vuole precarizzare nessuno - ha detto Elsa Fornero parlando
al senato - Bisognerebbe riuscire ad aumentare i salari perchè sono
bassi e non è cosa che ci sfugge. Conosciamo il divario nella distribu=
zione dei redditi, che è cresciuto negli ultimi 15/20 anni. La mia sensibilità
è totale, dopodichè le cose bisogna cambiarle".


Lucianone:  Le crediamo? Dopotutto è quella ministra che aveva pianto.
                     La Gelmini non si era mai vista piangere, eppure anche la
                     Gelmini nei primi giorni di insediamento come ministro
                     dell'Istruzione aveva parlato di paghe degli insegnanti
                     troppo basse rispetto a quelle europee e aveva ripetuto
                     che si sarebbero dovute aumentare, poi più successo niente!
                     Ma, ripeto, la Gelmini non aveva pianto, nè mai commossa.
                     La Fornero sembra di un'altra pasta, sembra... Fatto sta che
                     ogni ministro tecnico dice la sua, ma le conclusioni sono sempre
                     composte di tasse e balzelli. Vedremo!
                     
Cisl - L'art. 18 "è una norma che serve solo a non far commettere abusi
alle aziende. Toccandolo si mette a rischio la coesione socaile, e senza
coesione sociale una società è sbrindellata come quella italiana e va in
pezzi. Non capiamo che attinenza abbia l'art, 18 rispetto ai problemi dei
giovani e dell'occupazione. Io sfido la Fornero a discutere come alzare
il salario ai flessibilib e come il governo debba incentivare fiscalmente
e con altri strumenti questa possibilità, questo significa andare incontro
ai giovani". Tutto questo ha detto Raffaele Bonanni della Cisl intervistato
da Agorà su Rai Tre.


                                  Lucianone: Ma perchè non si trovano faccia a faccia
                                                      e non ne discutono in un incontro formale,
                                                      senza bisogno di programmi televisivi?


  


  Lucianone