domenica 12 maggio 2013

Sport - calcio / Serie B - 41^ giornata: commenti e giudizi

12 maggio '13 - domenica          12th May / Sunday

Personaggi - La vita di Shaul Ladany (con intervista)

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Pescando tra il materiale del mio archivio di vecchie riviste/giornali
ho trovato questa originale intervista sulla rivista della Gazzetta sportiva
del sabato 'Sportsweek', riguardante uno sportivo eccezionale, di cui non
avevo mai sentito parlare. Ma mi ha fatto pensare subito a Forrest Gump
e alla sua passione per la corsa infinita. "TUTTA DA SEGUIRE", è pro-
prio il caso di dire.
(Lucianone) 


La maratona senza fine di Shaul Ladany

(da 'Sportsweek' della Gazzetta dello Sport - di Luca Bergamin)
E' sopravvissuto al lager, al massacro di Monaco '72 e al cancro.
Oggi, a 77 anni, questo professore israeliano gareggia ancora nelle
42 km. Lo abbiamo intervistato correndo con lui a Tel Aviv.
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"Mi riconoscerà dagli occhiali con la montatura spessa e il cappello colonico
a falde larghe". Ore 5.30 del mattino, nella hall dell'Hotel Dan Panorama di
Tel Aviv, che sorge proprio a fianco della linea di partenza della maratona.
Shaul Ladany arriva puntuale. Ed è impossibile non riconoscerlo. la sua tenuta
da runner-marciatore è effettivamente inconfondibile.   E soprattutto c'è già un
capannello di persone a stringere la mano a questa leggenda vivente di Israele.
Anche perchè "toccare" il 77enne professore di ingegneria industriale alla Ben-
Gurion University del Negev, che parla 9 lingue, è autore di 8 brevetti e 13 libri
(in Italia, Andrea Schiavon gli ha dedicato una biografia intitolata "Cinque
cerchi e una stella", ADD Editore), porta bene. - "Quando una persona soprav-
vive al campo di concentramento di Bergen-Belsen, scampa a un attacco terrori-
stico efferato come quello che uccise 11 componenti della nazionale israeliana
nel villaggio olimpico di Monaco '72 non può che ammettere di avere una buo-
na stella. Io, però, preferisco considerarmi una persona ottimista"
Domanda -  E' vero che è sopravvissuto "anche" a un quasi incidente aereo e
ad alcuni linfomi cancerogeni alla pelle?
Risposta - "Cinque anni fa il mio aereo diretto a Berlino in volo ha accusato
la rottura di un motore, siamo riusciti a tornare indietro appena  in tempo a
Tel Aviv. Mi hanno estratto un nodulo cancerogeno dalla gamba. Ma sto be-
nissimo, corro ancora".
Bergamin - Sarà molto religioso...
 Ladany - "Tutt'altro! Sono ateo. Non credo in niente altro che nelle mie gambeCorro
5 mila chilometri all'anno. Certo, nel '72 sono arrivato a 20 mila, però non mi 
lamento Penso che in 77 anni di vita io abbia percorso mezzo milione di chilo-
metri.
Domanda - A 77 anni qual è il suo tempo medio sulla maratona?
Risposta - Diciamo intorno alle sei ore.  Ora  sono  più lento, e  magari  il mio
passo sembra più goffo. Però le assicuro che la soddisfazione di terminare una
gara sulla lunga distanza è la stessa di sempre. Ho  un  piede  che  mi fa male,
ma lo fascio e parto. Sul percorso tantissime persone  mi fermano per compli-
mentarsi. E' una gioia unica condividere una maratona". 
Domanda - Allora, Shaul, non le dispiace se corriamo un pò insieme nella sua
Tel Aviv?
Risposta - Niente affatto. Però la devo avvertire: le racconterò molte barzellette
e storielle.
Bergamin - Nessun problema. La nostra sola paura è on riuscire a tenere il suo
passo...
Ladany - Nella vita non bisogna avere paura di nulla.   E' il mioKarma da quando la
Luftwaffw nazista bombardò la nostra casa di Belgrado e io e la mia famiglia  comin-
ciammo a scappare e nasconderci, fino a finire in un monastero di Budapest.
Bergamin - Aveva otto anni quando fu internato nel lager di Bergen-Belsen.
Ladany - Io ricordo tutto. La gente mi chiede come sia possibile, visto che ero un bam-
bino, ma ho una memoria formidabile.     Come puoi, del resto, dimenticare le ore tra-
scorse in lunghe file al freddo e sotto la neve e la pioggia per lìappello interminabile
dei prigionieri? Le guardie del campo erano terribili in matematica.

CONTINUA...
to be continued...