venerdì 18 novembre 2016

SPORT - calcio / Serie B - 14^ giornata 2016/17

18 novembre '16 - venerdì                 18th November / Friday                  visione post - 20

RISULTATI delle partite
Spal       3     Vicenza   0     Cesena   2     Benevento   1     Carpi        1     Frosinone   3
Brescia   2      Latina     1     Pisa        0     Cittadella    0      Avellino    1     Ascoli         1

Verona H.   0     Perugia    1     Salernitana   4     Entella           0     Bari       1
Novara       4      Trapani   1      Ternana       2     Pro Vercelli    0     Spezia   1

CLASSIFICA
Verona Hellas   30   /   Frosinone   27  /   Cittadella   25  /   Benevento, Spal   24  /
Entella, Perugia   23  /   Carpi   21  /   Spezia, Brescia   18  /   Bari, Novara   17  /
Latina, Salernitana   16  /   Pisa, Pro Vercelli   15  /   Ascoli   14  /   Avellino, Cesena,
Vicenza   13  /   Ternana   12  /   Trapani   10





IL COMMENTO (di Luciano Finesso)

Le certezze nella vita e nella politica sono sempre meno. Immaginarsi nello sport,
e soprattutto nel calcio. Oggi sei lassù che domini il campionato, domani o dopodo-
mani ti ritrovi sempre lassù, ma senza dominare un bel niente. E' quello che sta ac-
cadendo al Verona Hellas, e allora la domanda è: si sta rilassando o è l'inizio di una
qualche crisi, pur piccola che sia?  Si saprà con qualche leggera certezza in più nei
prossimi due, tre turni. Intanto ripercorriamo il cammino che si è fatto fin qui.
Alla quinta giornata di campionato già sembrava che fosse in atto un duello Verona H.-
Cittadella, con quest'ultima avanti di 5 lunghezze sui gialloblù; subito dietro erano in
5 squadre che seguivano a 2 lunghezze (punti 18) dai veronesi, e di queste le più accre-
ditate a credibilità futura erano Bari, Frosinone, Pisa.   Poi, dalla 7^ alla 9^ giornata
arriva il sorpasso dei veronesi sempre sui padovani del Cittadella: dai -2 punti della
settima (già un recupero di 3p. rispetto alla quinta) si va a +2 della nona giornata.
Una rincorsa non da poco dei gialloblù, con tanto di merito precipuo da dare al no-
stro centravanti Pazzini e a Romulo, ormai regista indiscusso a centrocampo. 
Nel corso delle giornate 11^ e 12^, l'Hellas consolida il vantaggio  e  anzi lo aumenta
di altri 3 punti, quindi a +5 su un gruppetto di 3 squadre: oltre a Cittadella (raggiun-
to) si trovano Virtus Entella e Perugia (Bari e Pisa si sono perse dietro). Situazione:
Verona H. 27 / Cittadella, Virtus, Entella, Perugia 22 / Frosinone, Spal 21 -

Continua... to be continued...



Personaggi - Alex Saro: il ricercatore astrofisico che fa ritorno, in aiuto dei colleghi

18 novembre '16 - venerdì                18th November / Friday                visione post - 17

Un ricercatore-cacciatore di stelle che,
tornato in Italia, assume i colleghi

(da 'Corriere della sera' - 12 novembre '16 - di Andrea Pasqualetto)
Poteva scegliere Cambridge, Institute of astronomy, o l'università Ludwig-Maximilian
di Monaco o la Parigi VII della capitale francese, tutte eccellenze mondiali. E invece 
l'astrofisico Alex Saro ha puntato sull'Italia: Osservatorio astronomico di Trieste. E
qui. in una stanza ottocentesca del castello Basevi, studierà le stelle.
Porterà in dote una borsa con 1 milione e 230 mila euro  che l'Europa  gli ha messo a di-
sposizione per formare una squadra di quattro scienziati col compito di analizzare l'evo-
luzione dell'universo.  Avrà cinque anni di tempo  per dare  delle risposte enormi: sugli
ammassi di galassie, sui buchi neri, sull'energia oscura  che governa il firmamento.
Domanda: perchè un brillante ricercatore di 36 anni  che lavora in Germania per uno 
dei centri di astrofisica più importanti a livello planetario decide di tornare in Italia a
spendere l'ambitissimo finanziamento  "Erc starting grant"  dell'European research
council che è come vincere una medaglia olimpica per un atleta?
"Perchè  l'istituto italiano  di astrofisica  è molto valido, perchè Trieste è la mia terra,
perchè ho sempre pensato  che il futuro  doveva essere nel mio Paese", spiega con
grande semplicità questo "cervello in fuga" che ha fatto  una inversione a U  tornan-
do da dove era partito.  Anno 2010, dopo un 110 e lode  all'università  del capoluogo 
giuliano e un dottorato in fisica e simulazioni cosmologiche Saro vince una borsa di 
post dottorato all'università di Monaco. Lì vola e lì rimane diventando aiuto-profes-
sore al dipartimento di Fisica. "Una grande esperienza che voglio sfruttare all'Osser-
vatorio. Mi trasferirò non appena mi diranno  quando partirà il progetto. Ne sto di-
scutendo con l'Unione Europea. Le date sono aprile o settembre 2017. Poi, una volta
decisi i tempi, sceglierò i miei quattro collaboratori". Ad aspettarlo ci sarà un amico,
il direttore dell'Osservatorio Massimo Borgani che di lui ora dice: "E' il nostro pun-
to d'orgoglio".
Appassionato, deciso, entusiasta, Alex non voleva credere ai propri occhi quando ha
letto il suo nome fra i vincitori degli "starting grant" che vengono assegnati ai ricer-
catori europei, ma solo entro 7 anni dalla fine del dottorato. I progetti ricevuti dalla
commissione internazionale di Bruxelles erano 2.935, 2887 quelli valutati, 325 gli ap-
provati e di questi una dozzina quelli in astrofisica. - Saro parla il linguaggio dell'u-
niverso che ha numeri strotosferici. Si confronta con unità di misura lontane  dalla 
comprensione umana: "Il tempo nei miei studi è un miliardo di anni, la distanza 10
miliardi di milioni di chilometri". Per lui le cose che succedono sulla Luna o su Mar-
te sono appena dietro l'angolo. "Non ho visto l'atterraggio della sonda Schiaparelli,
non è la scienza che faccio io". Troppo vicino per chi si occupa di strutture cosmiche.
"Dobbiamo capirne l'evoluzione, è ricerca di base".
Ha un mito: "Edwin Hubble che inventò un importante sistema di classificazione".
Lo emozionano Einstein e Galileo e per la divulgazione scientifica plaude a Marghe-
rita Hack, che fu direttrice dell'Osservatorio. Il suo sogno? "Scoprire le origini del-
l'universo". Non proprio una passeggiata.
In tutto questo Alex Saro non è solo, non sulla Terra almeno. Si chiama Irina ed è 
la sua fidanzata e a dispetto del nome è udinese come lui. "Mi ha seguito a Mona-
co e mi seguirà anche a Trieste. Dovrà lasciare il suo lavoro di biologa all'universi-
tà tedesca e ne cercherà uno in Italia. Lei per me è fondamentale e so che sta sacri-
ficando molto per me. Ma questo progetto è una grande opprtunità". Un'opportu-
nità stellare.

Lucianone

POLITICA / Social media - Le presidenziali Usa, Trump e Facebook

18 novembre '16 - venerdì                 18th November / Friday               visione post - 6


(da 'Corriere della Sera' - 12/11/2016 - di Massimo Gaggi)
"Folle pensare che Facebook abbia influenzato le elezioni (Usa) con le notizie false
pubblicate sulle nostre pagine". Mark Zuckerberg reagisce alle accuse piovute sul
social network più influente del mondo, il canale usato  per informarsi  dal 44 per 
cento degli americani. Non sono state certo solo le bufale sul web  a dirottare voti 
verso Trump, ma il fondatore di Facebook sbaglia a usare toni così perentori e di-
ce una cosa non vera quando sostiene che le storie false che circolano in Rete, pri-
ve delle verifiche di veridicità fatte dai media tradizionali, sono equamente distri-
buite tra i pro-Trump  e  i pro-Clinton: un'analisi di Buzzfeed  indica  che quelle
che hanno avvantaggiato il candidato repubblicano sono state il doppio di quelle
favorevoli alla ex first lady. 
Questione di quantità, ma anche di intensità:  "L'ascesa di Trump è stata favori-
ta dal news feed delle reti sociali", sostiene su LinkedIn Bobby Goodlatte, un pro-
duct designer che ha lavorato per quattro anni a Facebook. "Questi feed funzio-
nano con algoritmi che massimizzano il coinvolgimento degli utenti. E le cavola-
te attirano molto di più di una storia vera", verificata, senza false suggestioni.
Facebook, che fino a ieri vantava la sua centralità nell'informazione mentre ora
spiega con l'improvvisa modestia del suo portavoce che "nelle elezioni siamo sta-
ti solo uno dei tanti canali con i quali i cittadini hanno ricevuto informazioni",
non può chiamarsi fuori.  Ma certamente l'influenza che la tecnologia ha avuto
sull'esito del voto va molto al di là della società di Zuckerberg. 
Le imprese della Silicon Valley, ancora sotto choc  per un evento  che giudicava-
no impensabile, la vittoria di Trump, si preparano a fare i conti con un presiden-
te che vuole bloccare  l'afflusso  di  immigrati  (essenziale per aziende bisognose 
di cervelli stranieri), che ha minacciato iniziative antitrust contro Amazon e vuo-
le spingere Apple a produrre tutto in America. C'è chi sale sulle barricate come
il venture capitalist Shervin Pishevar: propone la secessione della California da-
gli Usa e si dice pronto a finanziare la relativa campagna. Ma i più, archiviati i
giudizi sprezzanti, tendono la mano. Il fondatore di Amazon , Jeff Bezos, dete-
stato da Trump soprattutto per gli attacchi del suo Washington Post, si congra-
tula
Continua... to be continued...