mercoledì 30 aprile 2014

Sport - calcio / La Liga spagnola e una banana vincente

30 aprile '14 - mercoledì         30th April / Wednesday                        visione post - 12

Nel calcio spagnolo, due partite alla ribalta
alla 35^ giornata della Liga:
Valencia               0          Villareal       2
Atletico Madrid     1          Barcellona   3     (giocate domenica 27 aprile '14)
Partite che fanno parlare di sè molto più di ogni
altro match per due motivi: uno contingente alla
classifica della Liga e alla squadra che uscirà in-
fine campione vincente del maggiore torneo spa-
golo, e l'altro molto particolare, ma non meno (e
anzi, molto più) importante: per un gesto che ha
avuto il potere di bucare lo schermo televisivo e
di entrare come saetta in tante coscienze, maga-
ri anche le più cocciute dure e resistenti. 
Protagonista di tale gesto ò stata una BANANA
insieme a chi se l'è mangiata.
Ma andiamo, come si dice, per ordine, e incominciamo 
dalla cronaca e dal commento iniziale della partita:

(da 'la Gazzetta dello Sport' .  Filippo Maria Ricci / Madrid) 
Due vittorie. Tanto dista dall'Atletico questa Liga, Se Simeone batte 
Levante e Malaga tornerà a essere campione con il suo amato "Atleti",
18 anni dopo aver assaporato la stessa gioia  quando era giocatore.
Altrimenti dovrà chiedere qualcosa al Barca, che ieri a Vila-Real in una
serata piena di emozioni e lacrime per i ricordo di Vilanova ha vinto 3-2
ma continua ad avere scarse probabilità di confermarsi  campione.
Villareal avanti 2-0 (Cani e Trigueros), rimonta blaugrana  con gli
autogol di Gabriel e Musacchio e la rete di Messi, numero 27 in Li-
ga (come Diego Costa, Ronaldo è a 30), 40 stagionale. Ed ecco il gesto:
A Dani Alves (del Barcellona) hanno tirato una banana, lui ha risposto 
ai razzisti mangiandosela mentre tirava il corner da cui è scaturito il 2-2

Continua... to be continued....

Cultura / libro - "La Casa delle Meraviglie": grandi scrittori per 'mini' lettori

30 aprile '14 - mercoledì             30th April / Wednesday                     visione post - 15

Grandi scrittori al servizio di lettori "mini"


(da la Repubblica - 20 aprile '14 - Benedetta Marietti  /  LITTLE PEOPLE)
C'era una volta una "casa delle meraviglie"che pubblicava solo libri belli per bambini, 
"diversissimi l'uno dall'altro per formati, immagini, parole, contenuti, tecniche utilizza-
te. Ognuno con il proprio stile. Ognuno con il proprio carattere". Era la Emme Edizioni,
fondata nel 1966 da Rosellina Archinto, che portò  una ventata  di novità nel panorama
della letteratura per ragazzi. Il primo libro pubblicato fu Piccolo blu e piccolo giallo di
Leo Lionni, cui seguirono  nel 1967 molti altri: James Joyce, Il gatto e il diavolo, illu-
strato da Flaminia Siciliano; Il palloncino rosso di Iela Mari; Tre feroci banditi di To-
mi Ungerer; Alì Babà e i 40 ladroni di Lele Luzzati.  E poi Enzo Mari, Bruno Munari,
Maurice Sendak, Sonia Delaunay, Bob Gill, Pinin Carpi, Ionesco, Rodari, Calvino.
A rievocare quella straordinaria avventura editoriale che durò fino al 1985 e che ri-
voluzionò  il modo di fare libri  per bambini  e  di pensare l'infanzia  ci ha pensato 
Loredana Farina, tra i fondatori della casa editrice La Coccinella.   Il suo "La Casa
delle Meraviglie" ricostruisce un affresco della Milano viva  e dinamica degli anni
Sessanta e Settanta attraverso le parole di Rosellina Archinto, che racconta la scel-
ta controcorrente di pubblicare volumi all'avanguardia, di qualità, rivolti ai bambi-
ni e illustrati da grandi pittori, fotografi, designer, e gli altri incontri,  le amicizie,
i contatti internazionali, le collaborazioni con Graziano Cavallini, Oreste Del Buo-
no, Natalia Ginzburg. Un mondo vitale e ottimista che non c'è più e di cui, soprat-
tutto oggi, si sente la mancanza.

Lucianone