giovedì 12 aprile 2012

Lettere - Sul calcio malato

13 Aprile 2012  -  venerdì          13th April / Friday              visioni del post - 37

Sport / calcio 
Opinione ( di lucianone )
Era da tempo che avevo in mente di buttare già 2 righe sul calcio malato:
sul calcio scommesse, sul calcio imborghesito e capitalizzato fino
all'eccesso e quindi anche allo sproposito, sul calcio che non dà 
più ai nostri bambini, figli e nipoti alcun esempio, alcun modello 
e questo già da molti anni. Solo che negli ultimi tempi, si parla
già comunque di 3 / 4 anni, si è allargato e approfondito sempre
più il marcio in questo mondo   che a fatica     si riesce ancora a
definire sportivo. 
Quindi avevo previsto di occupare lo spazio infrasettimanale del 
giovedì e dell'opinione relativa che tengo di tanto in tanto,   per
darvi il mio giudizio generale e poi via via con più spunti partico-
lari e aprire un discorso o fare una semplice riflessione: con chi 
vuole mandare una o più e-mail attraverso 'Add a comment',
che si trova alla fine del post. 
Ho spostato tutto al venerdì con identico titolo: Lettere
Intanto apro in questo post una porta nuova sul mondo del calcio
che non va, che ha bisogno di forte revisione e quindi di modelli
completamente rinnovati e positivi per contrastare la corruzione 
che si è aperta dilagando anche nel mondo del calcio, diventato
ormai attività di lucro più che di sport agonistico vero e proprio 
(comunque anche nel mondo dei pedali non si scherza).   E così
comincio col dedicare questo spazio alle lettere trovate/recuperate
in giornali/riviste/vari siti che parlano dell'argomento e ci possono
dare spunti e momenti di riflessione..

(Da 'La Gazzetta dello Sport' del 4 aprile 2012 -
pagina TERZO TEMPO - lettere di PortoFranco
a cura di Franco Arturi) 

La Miseria di quella scelta
Con la maiuscola Miseria.  Mi viene spontaneo riassumere 
così, con una parola,  il caso Masiello. Miseria, sì.  Questi
"signori" possono anche avere  il conto in banca zeppo di
quattrini, ma restano dei miserabili. Che tristezza.   Io ho
fatto l'arbitro di calcio per 15 anni calcando  i caldissimi 
polverosi campi della Sicilia.  E anche se piovevano gli
sputi, i sassi   o solamente la cenere lavica, cosa che da 
noi capita sovente, e  se nello spogliatoio si trovava una
bottiglia d'acqua  e  le docce funzionanti    era già una
conquista, noi continuavamo  col solito impegno, solo
per la grande passione per questo sport.  Adesso sono
così schifato che quando vedo i miei figli che già a un
anno non sanno ancora stare bene in piedi ma barcol-
lando calciano già una palla,  mi vien quasi voglia di
togliergliela  e  farli  dedicare  a  qualsiasi altra cosa,  
finchè sono in tempo.  Viviamo in un mondo senza
più dignità e senza vergogna.
                                     Duccio Di Stefano (Siracusa)

Risposta   di F. Arturi
Non mi sento proprio di smentire la sua conclusione.
Se Masiello dovesse risultare colpevole, sarebbe interessante
che la sua condanna prevedesse la manutenzione di quei suoi
campi polverosi. E magari degli spogliatoi.

Pensiero (di Lucianone)
Non ci sono parole da aggiungere a questa lettera nè alla
risposta, che non fa una piega, ma solo da ripensare tutto
quello che è stato creato di sbagliato, con gli enormi inte-
ressi che vi girano intorno, e provare a cercare soluzioni
che riportino questo sport a una pulizia e quindi serietà
che possa far riavvicinare quei tanti sportivi che, schifati,
se ne sono allontanati o lo stanno facendo.

Lucianone