Verona gioca insieme
ai ragazzi della via Pàl
Il festival "Tocatì" (dal 20 al 22 settembre) ha ospitato
una mostra dedicata al romanzo di Molnàr e ha portato
in strada i passatempi dimenticati.
La vecchia via Pàl non c'è più
Non c'è posto oggi per il piccolo Nemecsek in via Pàl. Troppo stretti i marciapiedi
della corta stradina nell'ottavo distretto di Budapest: il monumento in bronzo alla
banda di ragazzini di strada che ha commosso il mondo lo hanno messo qualche
centinaia di metri più in là, in via Prater. In Pàl utca, gli ex bambini che vi si reca-
no in devoto pellegrinaggio restano delusi: palazzoni primo Novecento alti e grigi,
ingressi anonimi, magazzini, all'angolo c'è davvero via Maria, ma dove dovrebbe
trovarsi la segheria delle epiche battaglie fra la "Società dello stucco" e le "Ca-
micie rosse" c'è un palazzo Jugendstil, sede universitaria. Si trova, cercando be-
ne, una sola cosa che ricordi che lì Ferenc Molnàr ambientò il suo romanzo: una
targa, sorprendentemente scritta in italiano. La pose la Rai, qualche anno fà, al
termine di un programma televisivo sui ragazzi d'Europa.
C'è un legame forte fra I ragazzi della via Pàl e l''Italia: forse perchè i giochi, i
sentimenti, i vestiti modesti di quei bambini poveri di fine Ottocento magiaro era-
no del tutto simili a quelli dei loro coetanei del nostro dopoguerra.
La vecchia via Pàl rivive a Verona
A Verona, questa antica affinità ha ricevuto la sua consacrazione, nel posto e nel
modo giusti. "Tocatì", il festival internazionale dedicato ai giochi di strada, ha o-
spitato quest'anno l'Ungheria, e dedica all'ultracentenario romanzo di Molnàr una
mostra prodotta appositamente dal Museo Petòfi della Letteratura di Budapest:
documenti, immagini, e una rassegna dei molti film (uno anche italiano, ovviamente).
Ma Tocatì, fedele alla sua vocazione, non ama le mostre ingessate. La scelta della
via Pàl è la scelta di un simbolo, una bandiera di quella "lotta per la riconquista de-
gli spazi urbani al gioco e alle tradizioni ludiche collettive" che fin dal 2003 è la ri-
vendicazione civica e politica con cui l'Associazione Giochi Antichi, patrocinata dal
Anche quest'anno, dunque, nel weekend del 20-22 settembre, Tocatì è stata una
festa di giochi giocati, sei ore al giorno, gestiti da esperti ma accessibili a tutti,
nelle strade e nelle piazze del centro storico.
Continua... to be continued...