venerdì 24 febbraio 2023

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

24 febbraio '23 - venerdì                               24th February / Friday                   visione post - 4

Roma -

La morte di Maurizio Costanzo

Tanti ricordi, stima e affetto. Sono centinaia le personalità del mondo della politica, del giornalismo, dell'arte e della cultura che hanno voluto esprimere la propria stima nei confronti di Maurizio Costanzo, il grande giornalista scomparso a Roma all'età di 84 anni. Tra i primi a pubblicare un messaggio sui social è stato proprio il premier Giorgia Meloni: «Ci lascia Maurizio Costanzo: icona del giornalismo e della tv, che ha saputo raccontare anni difficili con coraggio e professionalità. Grazie per aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza. Un pensiero a sua moglie Maria e ai suoi cari. Buon viaggio». Un pensiero anche da parte dei presidenti di Camera e Senato. «Con Maurizio Costanzo se ne va un professionista serio e preparato, un volto storico del giornalismo e della tv, un conduttore radiofonico, uno sceneggiatore, uno scopritore di talenti e tanto altro ancora - ha detto Ignazio La Russa - Per decenni il suo salotto ha raccontato i mille volti e le tante sfaccettature della nostra Nazione tenendo compagnia agli italiani in moltissime serate. Alla sua famiglia giungano le mie sincere condoglianze».

Commozione anche da parte della sinistra. Tra i primi a ricordarlo Goffredo Bettini: «Mi disse: "Goffredo, se in qualsiasi circostanza e a prescindere dalla trama e dal significato del testo che si sta recitando, un personaggio entra in scena camminando faticosamente perché ricurvo sotto il peso di una grande scatola, scatta immediatamente un applauso. Insomma: far vedere la fatica, la sofferenza, la difficoltà e chiedere, implicitamente, l’aiuto di chi ti guarda, è sempre il modo migliore per suscitare empatia e approvazione». Poi aggiunse: «Questo vale tantissimo anche in politica. E Francesco deve saper suonare anche questi tastì». «Tenni conto di queste considerazioni così acute, seppure semplici. 

Esteri -  Attacco hacker contro la Nato

Attacco hacker a diversi siti web della Nato. L'offensiva è stata lanciata domenica 12 febbraio come confermato da una portavoce dell'Alleanza all'agenzia di stampa tedesca Dpa. In precedenza sui social era circolata la notizia di un cyber-attacco da parte di attivisti filorussi al sito web del Quartier Generale delle Operazioni Speciali del Patto atlantico (NSHQ), che risultava temporaneamente inaccessibile. Chi c'è dietro? A quanto riporta Repubblica l'attacco sarebbe opera del gruppo  hacker filorusso Killnet che avrebbe annunciato in uno dei suoi canali Telegram un'imminente offensiva Ddos (Distributed denial of service) alla Nato, che rende di fatto inaccessibili i siti.

Killnet in in passato aveva messo nel mirino anche l'Italia: nel maggio 2022 ha rivendicato l'attacco lanciato a diversi siti del governo, tra cui quello del Senato e della Difesa, e dall'inizio della guerra in Ucraina ha rivendicato attacchi ai siti governativi romeni e polacchi, al sito dell'Europarlamento, ad alcuni siti di aziende americane e alla rete degli ospedali britannici.

Lucianone

Riflessioni del Venerdì - Un anno di guerra di Putin contro Ucraina e Occidente

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 "Chiunque tenti di ostacolarci, e ancor di più di creare minacce per il nostro Paese,
      per il nostro popolo, deve sapere che la risposta della Russia arriverà immediatamente 
      e porterà a conseguenze mai viste nella storia"
      (Vladimir Putin, 24 febbraio 2022) -

di 
Luciano Finesso

 - Un anno di guerra della Russia di Putin -

Primo tempo: contro l'Ucraina
Il primo tempo della guerra di Putin contro l' Ucraina, in linea di massima cominciato il 14
febbraio 2022 ma con gli annunci già precedenti di qualche giorno, avvenne all'indomani o
quasi  della fase quasi terminale dell'ultima ondata di Covid 19 dopo lo sfogo violento e de-
vastante delle prime due fasi - il tutto nel giro lungo e interminabile di 2 anni pieni - con mi-
lioni di decessi in tutto il mondo dopo essere partito proprio dalla nostra Italia settentriona-
le, Lombardia e zona bergamasca in particolare. Ricordando sempre, comunque, che l'ori-
gine di questa piaga virale si ebbe in Cina, precisamente a Wuhan. -  Ma perchè mi soffermo
così a lungo sulla pandemia da Covid? Per due ragioni: una generale e l'altra più personale. 
Si sa che le conseguenze del Covid hanno lasciato una enorme striscia di morti e dolori conse-
guenti in tutti in ogni parte del mondo: chi ce l'ha fatta ma ha visto morire senza scampo e sen-
za il conforto del funerale i suoi cari, parenti, e amici; chi è sopravvissuto si è portato avanti il
peso di una tragedia indicibile ma comunque da provare a smaltire, ad andare oltre con somma
fatica.  E il futuro con l'arrivo dei miracolosi vaccini e della conseguente immunità di gregge
sempre più estesa, sembrava già una luce alla fine del tunnel che via via si faceva sempre più
accesa  e dunque speranzosa. E così più o meno è stato, fino all'oggi quando per l'intanto que-
sta terribile peste sembra "quasi debellata": Ma il "forse" è purtroppo sempre d'obbligo.
A livello personale, pur non sentendomi un vero miracolato - in quanto non ho contratto il
terribile morbo sopravvivendovi come successo in certi casi - ho però sofferto per gli altri
che non ce l'hanno fatta e in particolare per la morte da Covid  di un carissimo amico dalla
forte costituzione fisica e dalla grande vitalità. Di altri amici lontani dalla mia città e regione
non ho saputo nulla, ma a questo punto non so se mai lo vorrei - troppa sofferenza ancora da
affrontare... E tutto questo per dire come ci ha lasciati inebetiti e indifesi questa peste del no-
stro secolo.  Quindi la conclusione  ("ergo sum") al quasi termine di tale pandemia era chiara:
"Non abbiamo bisogno di altre calamità universali sul nostro pianeta, al di là di quella  già in
atto cne riguardala la crisi climatica globale. 
E invece ecco la nuova guerra  -  oltre a tutte le altre in varie parti del mondo - che si combatte
entro i confini europei, dopo quasi 80 anni di pace  dalla fine  della seconda  guerra  mondiale. 
Questa ultima nuova guerra nel cuore dell'Europa viene accesa dal presidente russo Vladimir Putin
 nei confronti dell' Ucraina democratica del presidente in carica Volodimir Zelensky.
"V. Putin vuole occupare l'intera Ucraina, distruggere l'esercito, scogliere il parlamento, catturare
Zelensky e installare un governo fantoccio.  L''Europa deve essere unita. C'è in gioco molto di più
di qualche fornitura di gas: sotto attacco sono libertà, democrazia e diritti su scala globale".
(Parole di Mikhail Khodorkovsky, ex oligarca e dissidente russo - da la Repubblica del 26/02/22)

Lucianone