giovedì 22 marzo 2018

L'Opinione del Giovedì - Crisi delle sinistre: morte delle ideologie / Destra: i nuovi populismi

22 marzo '18 - giovedì                        22nd March / Thursday                   visione post - 10

Democrazia azzoppata, valori azzerati e ideologie frantumate, esistenza delle popolazio-
ni immersa nella cosiddetta società liquida e quindi mancanza di rapporti umani stabili,
umanità ridotta e in balia della tecnocrazia internettiana. Ecco quali sono i temi, le que-
stioni, i problemi da affrontare quando parliamo di posizioni, di movimenti, di partiti  e 
schieramenti di destra e di sinistra, tenendo conto che non sono più con la "d"  e  la "s"
maiuscola non avendo più oggi quella centralità ideologica  che avevano assunto  nel se-
colo scorso. Ed è soprattutto la 'sinistra'  ad aver perso  quasi tutta la carica ideologica 
che l'aveva in parte permeata fino alla fine degli anni Novanta. 
Ma per capire completamente e dunque fino in fondo di cosa si parla affrontando  il te-
ma della caduta definitiva delle ideologie - positive o negative che siano - che hanno per
tanto tempo sorretto i movimenti sociali/politici delle società, bisogna storicamente aver
presente alcuni momenti cruciali, appunto storici, che sono stati  veri spartiacque a par-
tire dal primo conflitto mondiale  in poi. In realtà la Prima guerra mondiale fu una guer-
ra combattuta nell'Europa degli imperi che procurò milioni di morti, soprattutto di gio-
vanissimi soldati. Fu una guerra basata principalmente sugli ideali della patria e la dife-
sa dei confini dei vari Paesi europei coinvolti. Esisteva l'ideale patriottico, ma già esiste-
va in 'nuce' chi aveva un pensiero (da sinistra) antimilitarista, e dunque pacifista, e chi
(ed erano la maggioranzncea) era apertamente schierato su ideali militaristi e pro-guerre.
Allora fu una guerra di trincea, dove il nemico era a pochi passi su confini piuttosto vi-
cini e bastava una bomba a mano  lanciata male per colpire bersagli sbagliati. Guerra,
individuale d'attesa infinita  e  di terrore  da topi imprigionati in tana  da entrambe le 
parti. E poi c'era la guerra di montagna, pure sfibrante. La parte più dura, feroce, di-
sumana fu combattuta sul Carso, la zona carsica del Friuli. E poi sull'Isonzo. I nemici
allora furono i tedeschi, gli austriaci, gli sloveni e gli ungheresi. I nostri alleati i france-
si e gli inglesi.  La nostra sconfitta più atroce, passata alla Storia e alla leggenda, fu la
rotta di Caporetto.

CONTINUA...
to be continued...

Riflessioni - Le elezioni e la rivolta del Sud Italia

22 marzo '18 - giovedì                        22nd March / Thursday               visione post - 7

Almeno saremo costretti a rimetterci a studiare. E' il Sud, con il suo straripante voto
grillino, che ha ribaltato il tavolo della modernità progressista, europeista, produttiva,
globalizzata, quella che manda i figli all'Erasmus e non ha paura del mondo che cam-
bia. Molto più del Nord leghista è il Sud dei cinquestelle ad avere  stravolto la fisiono-
mia politica italiana. -  Ora ci si accapiglierà per stabilire se il plebiscito per Di Maio
sia una rivolta di sottoccupati che chiedono lavoro e dignità, oppure la speranza di un
nuovo, insperato assistenzialismo, con il salario di cittadinanza v isto come una riedi-
zione "porta a porta" della Cassa del Mezzogiorno.  Non è una differenza da poco (è
la differenza tra l'orgoglio e la questua) ma quello che conta è tutt'altro.  Quello che
conta è accorgersi, dalla sera alla mattina, che quel grande pezzo  di paese,  proprio
come dicevano i bisnonni che scrivevano di questione meridionale, i nonni che ne ri-
scrivevano, i padri che credettero di risolverla con i soldi pubblici e le clientele, infi-
ne noi altri che ce ne siamo prevalentemente fregati, beh quel grande pezzo di paese
è povero e abbandonato, impolitico e arretrato. Anti-europeo non per scelta, ma per
la forza delle cose. Se uno di dimentica di un problema, o finge di non averlo, prima
o poi il problema gli salta addosso a tradimento. Si chiamava questione meridionale,
si chiama rimozione meridionale.
(Da la Repubblica - 7 marzo '18 - L'Amaca / Michele Serra)

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

22 marzo '18 - giovedì                        22nd March / Thursday                      visione post - 17

ITALIA - Lombardia

Strane esplosioni nei cieli: psicosi in Lombardia / Ma solo jeat militari in volo
dopo allarme dirottamento / A Bergamo evacuate scuole e tribunale: il boato 
udito fino a 50 km / Boeing AirFrance aveva perso contatto radio con torri controllo

Centralini intasati di telefonate, evacuate scuole e tribunale di Bergamo. La paura si era diffusa in un raggio di circa 50 km. L'Aeronautica: "I nostri Eurofighter mandati a intercettare un boeing Airfrance che aveva perso i contatti radio.
E' stata un'emergenza vera e non una manovra incauta quella che ha messo in allarme mezza Lombardia, questa mattina intorno alle 11.30 quando due caccia F-2000 "Eurofighter" dell'Aeronautica militare hanno rotto il muro del suono provocando un boato avvertito in un raggio di 50 chilometri in Lombardia. I caccia erano decollati dalla base di Istrana (Treviso), sede del 51esimo Stormo. Il loro comando era in allarme per un Boeing 777 dell'Air France che, partito dall'Isola della Reunion e diretto a Parigi, non rispondeva al contatto radio con l'Agenzia italiana del traffico aereo.
Il velivolo sembrava dirigersi verso Milano o Torino e, come prevedono le procedure militari, il responsabile delle operazioni ha ordinato ai piloti di superare la barriera del suono e affiancare l'Air France che, a quel punto, ha ripreso i contatti radio facendo immediatamente cessare la paura generale di un dirottamento in corso.


Italia - Bari
Regione Puglia, sospetto voto di scambio / Si dimette l'assessore Mazzarano (Pd)

Stati Uniti - Commercio

I dazi di Trump affondano Wall Street / Firmate sanzioni per 60 miliardi contro la Cina
La Casa Bianca tratta con la Ue e sospende i balzelli
Da una parte il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, cerca di mettere di nuovo all'angolo la Cina con l'annuncio di nuove tariffe e sanzioni commerciali su beni importati per un valore che potrebbe arrivare a 60 miliardi di dollari. Una misura che manda in rosso Wall Street: male tutti gli indici in chiusura. Dall'altra parte, verso l'Europa torna a miti consigli ed è pronto ad escludere il Vecchio continente - con altri partner - dai balzelli aggiuntivi introdotti su acciaio e alluminio nelle scorse settimane: sono cominciate le negoziazioni. E il presidente Bce Mario Draghi avverte: il protezionismo commerciale è il rischio a medio termine più grande ora, visto che ha effetti diretti, e porta con sé la possibilità di ritorsioni e perdita di fiducia.

STATI UNITI - New York 
Nuove accuse a Facebook / Caso Cambridge Analytica: si indaga sui legami col
Russiagate
Continuano le polemiche: il procuratore Mueller vuole approfondire i legami con la campagna di Trump. E secondo il Guardian, il social network aveva condiviso con il ricercatore incriminato miliardi di dati sulle "amicizie" su Facebook
Cher, la star americana (e icona della cultura popolare), ha annunciato su Twitter di aver chiuso a malincuore il suo account di Facebook. Lo stesso ha fatto Brian Acton, fondatore di Whatapp: “Era ora”, ha detto, rilanciando l’hashtag #deletefacebook che ormai dilaga sul web. L’abbandono in massa del social network è una delle conseguenze – ma non certo la sola - dello scandalo Cambridge Analytica e della reazione non del tutto convincente di Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, che in un post e poi in una serie di insolite interviste ha fatto mea culpa e promesso maggiori controlli sulla privacy.

Lucianone