venerdì 13 settembre 2013

Istruzione/ tecnologia - Scuola / L'ultima rivoluzione

13 settembre '13 - venerdì         13th September / Friday               visioni post - 6

Dalla matematica a Platone: si studierà solo su ebook
Stop alla carta. E gli istituti daranno in prestito i tablet.

(da 'la Repubblica' - 3/11/2012 - Salvo Intravaia)
Platone e la geometria, le equazioni e la storia: tra un anno, in classe
si studierà solo sugli ebook. La scuola italiana si prepara all'ennesima
rivoluzione: il libro di testo digitale. La novità arriva dal decreto legge
sulla crescita in vigore da due settimane, che spiega nel dettaglio come
cambierà la didattica nel prossimo anno scolastico.
Per la verità, il libro di testo in formato misto - cartaceo e digitale - era
già stato introdotto da precedenti riforme, ma finora ha stentato  a de-
collare. Stavolta, il ministero dell'Istruzione prova a lanciare la sfida
definitiva. L'obiettivo: far risparmiare le famiglie sull'acquisto dei li-
bri di testo. Ma anche creare una didattica su misura per i nativi digi-
tali, quei giovani che arrivano alle scuole medie già bravissimi con pc
e tablet. Il cartaceo non verrà abbandonato del tutto, precisano al mi-
nistero, ma sarà alleggerito  di quei contenuti extra  che rendono da 
sempre i testi ancora più voluminosi e costosissimi.    Già. perchè in
Italia, come denunciano  da sempre  i genitori e le associazioni  dei
consumatori, i libri di testo equivalgono a un salasso. Il giro d'affa-
ri dei manuali è da solo di 649 milioni di euro all'anno, quasi il 20
per cento di tutto il mercato editoriale. Per questo, in passato, non
sono mancate le promesse dei ministri di tagliare una spesa impor-
tante. Lo stesso libro di testo digitale sarebbe dovuto entrare in uso
già quest'anno (2012 ndr), sebbene in forma mista e-book cartacea,
ma le associazioni dei genitori hanno fatto notare come questa no-
vità abbia nella maggior parte dei casi costretto tutti a spendere due
volte: per il libro di carta e per i costosi cd-rom allegati.
Adesso, però, la legge tenta di invertire la rotta: dal prossimo anno
(2013 ndr) le scuole superiori dovranno adottare libri di testo com-
pletamente digitali. E quelli adottati in forma mista potranno esser-
lo solo a patto che le appendici si possano acquistare in rete separa-
tamente dai volumi base, senza doversi caricare  una seconda volta 
la spesa. Anche gli stessi insegnanti - e questa è un'altra novità - 
potranno cimentarsi  nella creazione dei contenuti  delle proprie
discipline, per poi eventualmente venderle  agli alunni. Una rivo-
luzione copernicana?    Così parrebbe, visto che di ogni titolo  si 
comprerà una versione base, priva di tutti quei supplementi (eser-
cizi, simulazioni, approfondimenti) che spesso  si acquistano, ma
arrivano a giugno senza che i ragazzi li abbiano mai davvero sfo-
gliati. 
Al centro della riforma  c'è ovviamente  il tablet, e anche qui il 
ministero è atteso al varco. La digitalizzazione delle scuole, in-
fatti, tra lavagne multimediali e pc, lascia molto a desiderare.
L'acquisto della tavoletta sarà a carico delle famiglie.  Ma la
spesa complessiva per il supporto e i testi  non  potrà supera-
re il tetto previsto dalla legge per i soli libri. In più, per veni-
re incontro alle famiglie meno abbienti, la legge prevede che
chi non potrà permettersi l'acquisto del tablet, lo chiederà in
prestito alla scuola, che sarà abbligata a fornirlo.
Con l'arrivo dei tablet , il ministero  ha anche sancito altre
novità che potrebbero sembrare in contraddizione  con l'o-
biettivo di far risparmiare le famiglie. Saltano, infatti, i due
vincoli che il ministro pdl Gelmini aveva introdotto per pro-
vare a impedire il salasso. In particolare, viene cancellato il
divieto per le scuole di adottare nuovi testi prima di 6 anni,
mentre le case editrici potranno tornare a variare anche pri-
ma di cinque anni  il contenuto  dei libri, per rimetterli sul
mercato sotto forma di nuove (e più care) edizioni.  Ma per
evitare che  la spesa delle famiglie  cresca oltre i limiti, la
legge prevede che le delibere di adozione dei testi da parte
dei collegi dei docenti siano sottoposte al controllo preven-
tivo dei revisori dei conti. Basterà? 

I PARERI   
Un preside
"Il libro digitale è uno scenario inevitabile. Sconosciuto ma che saremo
costretti a percorrere". E' perplesso ma coglie la sfida dell'innovazione
il professor Innocente Pessina, èpreside del Liceo Classico Berchet di
Milano.
Quali sono le opportunità offerte dai testi digitali?
"Limmediatezza e il fatto di aprire una finestra sul mondo. prim a si parlava
di un quadro al Louvre  e  si andava a guardare il libro, ora ci si collega col
sito del museo. E poi la comodità di avere un'intera biblioteca in un tablet".
Nutre qualche dubbio?
"L'ideale è un sistema misto.

Continua... to be con tinued...

Politica / esteri - Per capire tutto il caos della Siria

13 settembre '13 - venerdì          13th September / Friday                      visioni post - 5


(da 'la Repubblica' - 2 settembre 2013 - Gilles Kepel)
Dietro il caos della Siria
L'ombra dell'Iraq e i regni dell' Oro nero

La cronaca di un attacco annunciato contro la Siria di Bashar el-Assad coincide
più o meno con il dodicesimo anniversario dell'11 settembre. L'ostentata volontà
franco-americana di bombardare un Medio Oriente in cui si moltiplicano le spac-
cature dopo le rivoluzioni del 2011 non è che l'ultima replica del big bang che ha
aperto il XXI secolo. Ma le esplosioni ricorrenti del vulcano arabo liberano delle
forze irreprimibili, protagoniste impreviste del mondo di domani.
Le rivoluzioni arabe sono in primo luogo il prodotto della decomposizione di un
sistema politico concepito per resistere alla paura della proliferazione terroristi-
ca dopo la "doppia razzia benedetta su New York e Washington" perpetrata da
bin Laden e dai suoi accoliti.  Contro Al Qaeda, avevamo eretto un baluardo di
regimi autoritari  e corrotti,, ma dotati di servizi di sicurezza efficienti. L'esigen-
za della democrazia era stata sacrificata sull'altare della dittatura, ma Ben Ali,
Mubarak, Gheddafi e altri come Ali Saleh, non sono stati altro che dei desèpoti
patetici che hanno cristallizzato contro se stessi il malcontento popolare, portan-
do a delle rivoluzioni che sono dilagate da Tunisi al Cairo e da Bengasi a Sana'a
nella primavera del 2011. -  Nel frattempo, Al Qaeda aveva investito le sue energie
per creare un improbabile "Emirato islamico di Mesopotamia" nell'Iraq occupato
dagli Usa dopo il marzo del 2003. Si è infranta nella sua corsa folle agli attentati
suicidi, sognando invano di infliggere all'America un Vietnam jihadista. Nei suoi
confronti i neoconservatori americani, credendo di riscattare il loro onore milita-
re con il dispiegamento di un arsenale invincibile contro uno "Stato canaglia",
si prendevano  una rivincita simbolica  contro gli aerei  lanciati contro le Torri
Gemelle. Speravano di raggiungere un duplice obiettivo.  Rovesciando Saddam 
Hussein, punivano un dittatore sunnita sospettato di avere creato bin Laden. E
portavano al potere la maggioranza sciita in Iraq, che credevano filo-america-
na, amica di Israele,, e perfino capace  di far vacillare  il regime dei mullah di
Teheran. Questi ideologi imbevuti di guerra fredda si sono rivelati degli appren-
disti stregoni. Lungi dal vacillare , Teheran è rapidamente diventata la fornitri-
ce di armi e la finanziatrice dello sciismo iracheno. E sono questi sciiti che han-
no spezzato le reni all'organizzazione terroristica sunnita, finanziata dai petro-
dollari provenienti dalla riva araba del Golfo Persico. Infine, sotto gli auspici
di Maliki, Bagdad è diventata la migliore alleata di Teheran.
La guerra in Iraq ha dunque avuto due conseguenze paradossali. Ha rafforzato
l'asse sciita diretto da Teheran, che ora ha un forte sostegno a Bagdad, e inol-
tre, (ha rafforzato9 Damasco , gli Hezbollah libanesi  e  (fino al 2012) il movi-
mento Hamas palestinese, unico partner sunnita della coalizione. E ha disin-
tegrato Al Qaeda, così le dittature sono apparse inutili o addirittura dannose. 
Soprattutto, Teheran, fornendo via Damasco le armi ai suoi debitori di Hez.
bollah e di hamas , ha proiettato  la sua frontiera militare  sui confini dello
stato ebraico, tramite gli alleati interposti. Di fronte al rafforzamento di que-
sto asse sciita, il cui controllo dell'arma nucleare sconvolgerebbe la geopoli-
tica globale dell'energia, perchè trasformerebbe il Golfo persico in un lago 
iraniano, il mondo sunnita subisce una prima scossa con le rivoluzioni ara-
be.
CONTINUA... to be continued...

Sport - Tennis / Conclusione degli Us Open - New York

13 settembre '13 - venerdì        13th September / Friday

Serena Williams batte in finale la Azarenka
agli Us Open e si aggiudica il 17° titolo slam della sua carriera

(da 'la Repubblica' - 10/09 2013 - Enrico Sisti)

New York  -  "Mio padew mi ha indirizzata verso il tennis perchè
voleva farmi guadagnare: ma io sono ancora quella di prima, dicia-
mo che sono un pò naif e un pò matta  e quando gioco ai soldi non
ci penso. E neppure dopo". Serena Williams preferisce sentirsi la
Regina del Vento, domenica ce n'era in abbondanza, una creatura
da favola che per dimostrare  di trovarsi a proprio agio  nel fiabe- 
sco mondo in cui il denaro non conta niente, continua a 32 anni a
produrre uno spettacolo di inusitata armonia senza prezzo.

CONTINUA... to be continued...