sabato 4 maggio 2013

Sport - calcio / Serie B - 40^ giornata 2012/13

4 maggio '13 - sabato             4th May / Saturday

Risultati delle partite
Brescia  -  Ascoli               3  -  2
Cesena  -  Juve Stabia        3  -  1
Cittadella  -  Reggina          1  -  2
Crotone  -  Modena            2  -  1
Novara  -  Bari                    0  -  1
Sassuolo  -  Padova            0  -  0
Spezia  -  Lanciano            1  -  1
Ternana  -  Livorno            1  -  1
Vicenza  -  Empoli             1  -  5
Verona  -  Pro Vercelli       3  -  1
(giocata 3 maggio '13)

Classifica
Sassuolo  80  /  Verona  78  /  Livorno  77  /  Empoli  69  /  Novara  60  / 
Brescia, Varese  59  /  Modena  54  /  Padova, Crotone  51  /  Bari  50  /
Ternana, Spezia, Juve Stabia, Cesena  49  /  Cittadella  47  /  Lanciano  46  /
Reggina  45  /  Ascoli  40  /  Vicenza  38  /  Pro Vercelli  32  /  Grosseto  25

Vicenza, tifosi in campo Partita sospesa sull'1-5

Dopo qualche minuto di attesa e l'intervento delle forze dell'ordine, l'arbitro ha fatto poi riprendere il match

Caputo gela il Novara, Empoli a -8 dal Livorno

Varese fermato all'ultimo istante sul 2-2 dal già retrocesso Grosseto, aggancio del Brescia al sesto posto. I labronici riacciuffati nel recupero dalla Ternana, 1-1 e l'Empoli sorride salendo a -8 con il 5-1 al Vicenza, quasi spacciato

VICENZA - Una quarantina di tifosi del Vicenza, oggi in gara con l'Empoli, ha invaso al 5' del secondo tempo il terreno di gioco sistemandosi dietro i cartelloni pubblicitari. La contestazione era nata già alla fine del primo tempo al quinto gol dei toscani. L'arbitro Giancola di Vasto ha immediatamente sospeso il gioco pero poi riprenderlo una volta tornata la calma. I tifosi sono infatti rientrati sugli spalti accompagnati dagli steward vicentini che hanno richiuso con un grosso lucchetto il cancello sfondato in precedenza. A convincere gli ultras più esagitati sono stati anche i giocatori del Vicenza che hanno a lungo parlato con i tifosi. Sul posto era presente anche un gruppo di carabinieri che tuttavia non è intervenuto.
NOVARA - BARI  0 -1 - Secondo passo falso di fila per il Novara al Piola: dopo il Modena, fa festa anche il Bari. Rubino però non vuole sentire parlare di flessione e rilancia: «Partita dominata ma purtroppo non vinta, il calcio è così. Abbiamo forse patito anche un po' di caldo, uno dei più forti dell'ultimo periodo. Nel primo tempo abbiamo gestito bene il gioco e nel primo tempo creato ottime occasioni, ci è mancata un po' di fortuna. Andare sotto di un gol contro avversarie organizzate e in corsa per la salvezza non è facile, Lamanna ha compiuto interventi super, ma non abbiamo nulla da rimproverarci perché ci abbiamo provato fino alla fine. Abbiamo palesato anche oggi lo spirito giusto, provandoci fino all'ultimo respiro, pensiamo a noi, andiamo avanti e vediamo cosa accadrà».
Il gol all'ultimo respiro di Carcuro è la notizia migliore di oggi per il Novara, gelata oggi in casa da una cavalcata di Caputo che regala tre punti salvezza al Bari: il giocatore della Ternana stoppa il Livorno che resta terzo e con otto punti di vantaggio da un Empoli straripante a Vicenza (come straripanti sono stati i tifosi vicentini nella ripresa, di cui parliamo a parte): se la distanza restasse questa, si giocherebbero i playoff. I piemontesi sorridono anche perché il Grosseto fa un favore alla squadra di Aglietti rallentando il Varese con un 2-2 firmato da Coulibaly in pieno recupero, Varese ora raggiunto dal Brescia che affonda l'Ascoli e sale al sesto posto in coabitazione proprio con i cugini lombardi.


DIETRO È BAGARRE. AL MOMENTO ASCOLI E VICENZA IN B - La vittoria della Reggina a Padova in casa del Cittadella inguaia l'Ascoli e ancora di più il Vicenza: sono cinque i punti di vantaggio dei calabresi nei confronti dei bianconeri, quart'ultimi, una distanza che se restasse tale non darebbe diritto ai playout. Punti salvezza pesanti del Crotone (matematicamente sicuro della permanenza) che stende il Modena e del Cesena che cala il tris alla Juve Stabia. Pari del Lanciano in casa dello Spezia, abruzzesi un punto sopra la Reggina al momento.

Altre notizie

Bari, la famiglia Matarrese ha deciso di vendere

Negozia con la "Nuova Meridionale Grigliati" un'azienda siderurgica che opera nella provincia.
BARI - La proprietà del Bari (famiglia Matarrese) ha ufficializzato la trattativa per la vendita dell'intera partecipazione sociale nel club con La nuova meridionale grigliati srl, azienda che opera nella provincia, nel settore siderurgico. Le parti, dopo una riunione svoltasi ieri sera, hanno diffuso una nota congiunta sul sito del Bari. La Salvatore Matarrese spa e Nuova meridionale grigliati annunciano di aver ieri avviato "una trattativa non assistita da alcun obbligo di esclusiva e finalizzata alla cessione dell'intera partecipazione". È stato anche sottoscritto "un accordo di riservatezza in forza del quale le parti si sono obbligate a non rilasciare alcuna dichiarazione sull'andamento della trattativa, fino alla sua conclusione, e su ogni elemento informativo comunque appreso nel corso della stessa, anche successivamente alla sua conclusione, se non nella forma di comunicati preventivamente convenuti a firma congiunta". Alla riunione di ieri, svoltasi a Bari, per la proprietà hanno preso parte Antonio Matarrese, il dg del Bari, Claudio Garzelli, l'avv.Francesco Biga e il commercialista Michele Giura mentre la controparte era rappresentata dal presidente della Nuova meridionale grigliati, Paolo Montemurro, coadiuvato da due consulenti.

LEGA PRO  -  l'Avellino fa festa: promosso in Serie B
Conquistata la matematica certezza della promozione con una giornata d'anticipo grazie al successo per 1-0 in casa del Catanzaro

Lucianone

    Scienze - Neuroni: tempi di invecchiamento

    4 maggio '13 - sabato              4th May / Saturday

    I neuroni possono sopravvivere
    al corpo che li ha generati
    I tempi di invecchiamento dei neuroni non sono determinati geneticamente
    ma dall'ambiente in cui si sviluppano.

    MILANO -
     Non sono i geni, ma l’ambiente. La vita dei neuroni può durare più a lungo di quella dell’organismo che li ha generati. È la scoperta, tutta italiana, portata avanti - per ben cinque anni - da Lorenzo Magrassi dell’Università di Pavia, Ferdinado Rossi e Ketty Leto dell’Istituto di neuroscienze della fondazione Cavalieri Ottolenghi presso l'Università di Torino.
    CELLULE PERENNI - Partendo dal presupposto che le cellule nervose sono perenni e che non possono dividersi e generarne di altre, per molto tempo si è creduto che deperissero prima del resto dell’organismo, dando vita a forme di demenze senili: «Queste teorie sono state da tempo respinte, tanto da dimostrare che i neuroni di un individuo di 80 anni sono gli stessi di un 30enne: i problemi, semmai, insorgono a livello di sinapsi», spiega Magrassi, professore di Neurochirurgia a Pavia.
    TRAPIANTO DI NEURONI - Il team di studiosi ha sperimentato un trapianto di neuroni, innestando cellule embrionali di un topo (la cui sopravvivenza media è di 18 mesi) nel cervello di un ratto (che vive in media circa 36 mesi). Una volta "assestatesi" nel nuovo organismo, le cellule del topo hanno mantenuto la loro dimensione originaria (di poco inferiore rispetto a quelle del ratto). Ma, con grande sorpresa, non sono deperite dopo 18 mesi, come sarebbe successo nell’altro organismo e si sono comportate esattamente come le altre: invecchiando, certo, ma al ritmo del ratto. E spegnendosi dopo circa 3 anni.
    AMBIENTE FONDAMENTALE - «Questo dimostra come i tempi di invecchiamento dei neuroni non siano determinati geneticamente, quindi a priori, ma dall’ambiente in cui si sviluppano», ha proseguito il professore. Una scoperta che apre a nuovi scenari: «Ancora non sappiamo come mai questo avvenga, ma sappiamo che è su questo che dobbiamo insistere». Perché i processi di invecchiamento cellulare (molto accelerati), e la conseguente estinzione del neurone, sono la causa di molte patologie neurodegenerative: «Ma siamo ancora troppo indietro. Siamo solo all’inizio».

    Lucianone

    Sport - calcio / Serie B - 40^ giornata: l'anticipo Verona - Pro Vercelli

    4 maggio '13 - sabato          4th May / Saturday

    Serie B: Verona-Pro Vercelli 3-1, prosegue il volo per la A. Piemontesi in Lega Pro

    Verona, 3 maggio 2013

    L'Hellas supera i piemontesi senza difficoltà: apre Cacciatore nel primo tempo, nella ripresa chiudono i giochi Gomez e Sgrigna. Inutile la rete finale di Iemmello. Gialloblù a -2 dal Sassuolo capolista.

    Il Verona è secondo, almeno per un giorno. La Pro Vercelli è in Lega Pro, almeno per un anno. Troppa differenza al Bentegodi, troppo affamato l’Hellas per concedere sconti a chi era davanti all’ultima chiamata per rimanere aggrappato alla serie B.

                               Alessandro Sgrigna: a segno contro la Pro Vercelli

    TUTTO TROPPO FACILE — L’equilibrio non c’è mai stato, anche se in avvio qualcosa di buono la volenterosa Pro Vercelli ha mostrato. Mandorlini è squalificato, tornerà sabato con la Juve Stabia. In panchina il vice Bordin, in campo solo piedi buoni a centrocampo fra Bacinovic e Jorginho, in mediana scala Martinho per far posto nel tridente al rientrante Sgrigna, vicino a Cacia e Gomez. La Pro Vercelli senza tre dei quattro ex (Grossi, Abbate, Ragatzu) tira in porta per prima (2’) con De Silvestro, ma l’intervento di Rafael non è poi così complicato. Il Verona trova spazio soprattutto a destra, dove l’asse Cacciatore-Gomez funziona al meglio. I pericoli iniziali li crea Daniele Cacia, che al 12’ sfiora il gol numero 23 della sua stagione con un destro a giro che Valentini con la punta delle dita manda sulla traversa e quindi in corner. Non è solo gara d’attesa quella della Pro Vercelli, che a Verona mancava dal 27 ottobre del 1940 e che al Bentegodi dimostra di valere soprattutto all’inizio più del penultimo posto in classifica. Cacia (13’) colpisce debolmente di testa, Gomez (21’) ci prova dal limite con un tocco morbido che finisce alto di poco. Un’occasione nitida ce l’ha anche la Pro Vercelli al 27’, quando Iemmello sulla destra vince un rimpallo con Maietta, va verso Rafael, si accentra ma conclude a lato di poco col mancino. Appena dopo la mezzora Gomez non arriva sullo spunto di Martinho ma al 35’ è perfetto Cacciatore, alla Pro Vercelli nelle giovanili, ad insaccare col piattone un gran servizio sul secondo palo di Sgrigna. L’Hellas punge ancora, ma la Pro Vercelli tiene il minimo scarto. Tutti negli spogliatoi sull’accelerazione infruttuosa di Sgrigna, dopo un solo minuto di recupero.

    L'HELLAS DILAGA— Si torna in campo e Gomez chiude in fretta il discorso. La punizione di Sgrigna (7’) trova la deviazione della barriera ma la palla resta in zona pericolosa, Gomez è il più veloce di tutti e di esterno destro fa dieci in campionato. La differenza fra l'una e l’altra squadra si dilata col trascorrere dei minuti, il Verona continua a produrre occasioni, ci prova a più riprese e fa tris al 27’ con un agevole tocco a porta vuota di Sgrigna, liberato dall’immancabile accelerazione di Martinho. I 17.300 del Bentegodi hanno il tempo di vedere anche il quinto gol stagionale di Iemmello (40’), bravo a chiudere di prepotenza alle spalle di Rafael una bella azione corale. È l’ultima emozione, il Verona passa facile e tocca quota 78 punti. Come un anno fa. Stavolta però il finale potrebbe essere diverso.
    (da LaGazzettadellosport.it  - di Alessandro De Pietro)

    Lucianone