2 febbraio '21 - martedì 2nd February / Tuesday visione post - 4
Le consultazioni
ROMA. Sono 9.660 i casi Covid in Italia nelle ultime 24 ore, contro i 7.925 di ieri, ma con molti più tamponi, 244.429, oltre centomila in più. Tanto che il tasso di positività cala nettamente da 5,56% a 3,9%. In crescita invece i decessi, 499 (ieri 329), per un totale che ormai sfiora le 90mila vittime, 89.344. Tornano a diminuire le terapie intensive occupate, 38 in meno (ieri +37), 2.214 in tutto con 158 ingressi del giorno, mentre aumentano, per il secondo giorno di fila, i ricoveri ordinari: +57 (ieri +164), per un totale di 20.317. In Italia tutte le Regioni restano sotto la soglia dei mille nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Nello specifico, la Sicilia ha comunicato il maggior numero di test positivi: 984, seguita da Campania (919) e Lombardia (912). Otto regioni continuano a non comunicare il dettaglio dei test antigenici rapidi positivi: si tratta di Sicilia, Liguria, Marche, Abruzzo, Umbria, Basilicata, Molise e Valle d'Aosta.
Birmania / golpe in Myanmar
L'accusa alla Premio Nobel di aver violato le leggi sull'import. Così il generale Min Aung
Hlaing ha rotto il patto con la leader birmana che sembrava vantaggioso.
PECHINO - I generali del Myanmar aggiungono un tocco surreale al colpo di stato. La polizia birmana ha annunciato che Aung San Suu Kyi, deposta e arrestata nel golpe di lunedì, è accusata formalmente di aver violato la legge sulle importazioni. Perquisendo la residenza della Premio Nobel per la pace i poliziotti hanno trovato quattro apparecchi radio walkie-talkie che sarebbero stati importati illegalmente. Suu Kyi resterà in arresto almeno fino al 15 febbraio «perché si possano sviluppare le indagini sul reato», dice la polizia del Myanmar. Parlando del golpe Min Aung Hlaing, comandante dell'esercito birmano ha dichiarato: «Questa soluzione era inevitabile, dovremo guidare il Paese fino alle nuove elezioni». La dichiarazione è stata pubblicata sulla pagina Facebook di «Tatmadaw», nome ufficiale delle Forze armate del Myanmar (Birmania). In passato, il generale si sarebbe rivolto direttamente ai suoi sostenitori dal suo account personale di Facebook; coltivava i social network perché inseguiva la popolarità e aveva ambizioni presidenziali. Ma nel 2019 la sua pagina è stata oscurata perché «incitava all'odio etnico» (contro la minoranza Rohingya che secondo lui non faceva parte della nazione birmana e doveva essere cacciata con la forza).
Lucianone