19 aprile '16 - martedì 19th April / Tuesday Visione post - 13 Cosa c'è dietro un sorriso? Chiedetelo a un canadese e vi risponderà in modo diverso da un giapponese. Lo sostiene uno studio uscito su Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori, guidati da Paula Niedenthal, psicologa della University of Wiscon- sin-Madison, hanno considerato le risposte di circa 700 persone di nove Paesi (Usa, Canada, Francia, Germania, Indonesia, India, Israele, Nuova Zelanda e Giappone) alla domanda: perchè si sorride? Le opzioni variavano da "perchè si è felici" a "perchè si comunica" a "perchè ci si sente inferiori". Le risposte sono poi state messe in relazione con il grado di "eterogeneità storica" del Paese di appartenenza, che fotografa la multiculturalità e la storia migratoria di una nazione. E' emerso che nei Paesi oggetto di migrazioni, come Canada e Usa, sorridere è considerato un segno di amichevolezza; in Giappone e India, più omogenei, servirebbe invece a mante- nere le gerarchie. L'ipotesi è che l'assenza di una lingua comune abbia promosso l'emer- gere di espressioni non verbali per comunicare e che nelle società multietniche il sorriso sia un segnale per rafforzare i legami sociali. Nelle società omogenee sorridere sarebbe invece un modo per manifestare subordinazione nel gruppo. (da 'il venerdì di Repubblica' - 29/05/2015 - martina saporiti) Lucianone