19 dicembre '16 - lunedì 19th December / Monday visione post - 13
Condivido quello che ha detto dalla Gruber, a proposito di Renzi, l'editorialista del "Fatto quotidiano" Antonio Padellaro. Ha detto (riassumo) che un vero leader do- vrebbe unire un Paese, non spaccarlo in due. Vero, il grande difetto di Renzi è esat- tamente quello, la sua incapacità caratteriale e politica di portare a sintesi punti di vista differenti. Subito dopo, però, mi sono chiesto quali sono, in Italia, i leader non divisivi. Quelli che uniscono il Paese, quelli che portano a sintesi, eccetera. Berlusconi? Nessuno nella storia italiana (forse solo il nefasto Benito) ha saputo dividere gli italiani quan- to lui. Beppe Grillo? E' il paradigma vivente della spaccatura: lo schema politico M5S contro resto del mondo. cristallizza il rozzo bipolarismo amico/nemico, "io ho ragione, tutti gli altri affanculo". Matteo Salvini? E' uno che vive solo di bianchi e di neri, di applausi e di fischi: i grigi non sono contemplati. A meno di candidare a Palazzo Chigi il Papa (comunque malvisto dai cattolici tradizionalisti) o Andrea Camilleri (comunque malvisto dagli autori di noir meno fortunati) di leader "non divisivi" non se ne vede l'ombra. Forse lo era Enrico Letta: non ha avuto fortuna. Viene un sospetto, del quale rendo partecipe anche Padellaro: non sarà che abbia- mo leader divisivi perchè dividerci è la sola forma di identità politica alla nostra portata? (Da la Repubblica - 26/10/'16 - L'AMACA - Michele Serra) Lucianone