sabato 28 aprile 2012

Sport - calcio . Serie B / 37^ giornata

29 aprile 2012 - domenica    29th April / Sunday   visioni del post - 4


Scatto Torino, Pescara 2°

Colpo Nocerina in coda

Successo granata sul Crotone con i gol di Glik e Sgrigna, 
Zeman e i suoi passano a Gubbio.
Vincono anche Varese e la Samp. Il Vicenza sbaglia due rigori

Toro batte all'Olimpico il Crotone e torna in vetta solitario in classifica dopo i tre punti tolti dalla Corte di giustizia federale mentre dietro vincono anche Pescara, Varese, Sampdoria e Reggina. Si infiamma la lotta per i play-off, dunque, il Padova firma un rocambolesco pari a Grosseto, mentre in coda si registrano l'exploit della Nocerina a Vicenza e l'Ascoli che si tira ancora di più fuori dalle zone pericolose battendo il Livorno.

TORINO-CROTONE 2-1 — Il Toro si riprende la testa della classifica, capitalizza al massimo l’impegno casalingo contro il Crotone e rimette due punti sul Pescara secondo e tre punti su Sassuolo e Verona. Dura centotrenta secondi la rabbia granata per la sentenza della Corte di Giustizia Federale che venerdì ha privato il Torino dei tre punti di Padova: è il 3’ quando Sgrigna batte il primo angolo della partita dalla destra, in mezzo all’area sale imperioso Glik che segna il secondo gol consecutivo in casa, dopo quello che ha piegato la Reggina. Il Crotone cresce alla distanza e al 31’ sfiora il pareggio con Vinetot, il cui colpo di testa finisce a lato. La risposta del Toro che potrebbe chiudere il conto con quarantacinque minuti d’anticipo arriva al 39’: stavolta è Antenucci che va via sulla destra, il cross al bacio è sfruttato da Sgrigna che di testa fa 2-0. Nella ripresa il Crotone però accorcia le distanze al quarto d’ora con Calil che trasforma il rigore concesso per fallo di Ogbonna sullo stesso attaccante crotonese dal peggiore in campo, il mediocre arbitro Di Bello, che riesce ad incattivire un confronto fino a quel momento tranquillo. La partita s’infiamma, il Crotone spinge ed è ancora Calil a mettere i brividi al Toro, ma Benussi sfodera la miglior parata del pomeriggio disinnescandogli il siluro dalla distanza. Finisce 2-1 e il Toro è di nuovo solo in vetta. (Fabrizio Turco)


GUBBIO-PESCARA 0-2— Troppo forte il Pescara, squadra che Zeman ha plasmato nei minimi dettagli forgiando una macchina da guerra che può essere micidiale in ogni giocata. Gli adriatici volano e il suo tecnico viene lodato nel paradiso biancoceleste che adesso non sogna più, ma in pratica si è già svegliato con un piede in serie A. Applausi a scena aperta agli abruzzesi anche da parte del pubblico eugubino che ha riconosciuto la superiorità degli avvrersari. Il Gubbio per larghi tratti è sembrato addirittura impotente e solo un grande Farabbi l'ha salvato da una Caporetto. La squadra umbra, comunque, esce a testa alta dal confronto con una formazione, quella abruzzese, che - come detto - va al doppio della velocità degli umani e gioca un calcio spettacolare. Quattro legni, 14 tiri verso la porta di Farabbi, almeno due mezzi miracoli del portiere eugubino che hanno evitato un passivo più corposo ed ecco spiegata una sconfitta che comunque non intacca il nuovo spirito che mister Apolloni ha saputo infondere nei suoi ragazzi. Il risultato è giusto e non era certo contro il Pescara che il Gubbio si giocava il campionato. Cosa invece che accadrà martedì a Empoli quando, sul campo di una concorrente per non affondare, i lupi dovranno gettare in campo anche l'anima. Il gol di Sansovini al 32' s.t. e la magia di Insigne al 43' s.t. (stop di petto e palla nel sette sull'uscita di Farabbi) valgono il prezzo del biglietto. (Euro Grilli)


Immobile nella morsa del Gubbio

CITTADELLA-VARESE 0-1 — Il Varese si rifà del passo falso con il Grosseto ed espugna Cittadella. Tre punti per continuare la rincorsa ai play off. La squadra di Foscarini, invece, anche stavolta ha mancato la seconda vittoria di fila, evento mai successo in questa stagione. Il Varese sblocca la partita alla prima occasione, ma è un doppio regalo del Cittadella: al 12’ i padroni di casa battono male un calcio d’angolo, e la squadra di Maran riparte veloce, Granoche verticalizza per De Luca, Gorini è in vantaggio ma “buca” clamorosamente il pallone, il centravanti ospite si invola tutto solo e fa secco Cordaz in uscita. Il Cittadella fatica a imbastire la manovra, ma cresce con il passare dei minuti, affidandosi a Di Nardo, il più intraprendente dei suoi. Il centravanti dapprima arriva con un attimo di ritardo davanti al portiere, quindi ci prova dal limite, conclusione alta sulla traversa. Alla mezz’ora discesa di Ciancio e pallone d’oro per Di Roberto sul suo piede, il sinistro, ma il giocatore invece di calciare in porta tenta il dribbling e perde la sfera. Al 36’ girata al volo di Granoche che anticipa Gorini, pallone alto. Ci prova ancora il Cittadella allo scadere, che ha prodotto più occasioni del Varese nella prima frazione, ma il colpo di testa di Ciancio su punizione di Vitofrancesco non inquadra la porta. Il Varese nel secondo tempo controlla senza troppi affanni il Cittadella, con Foscarini che inserisce anche Di Carmine per dare più peso all’attacco, senza costrutto. Maran blinda la gara infoltendo il centrocampo, con Corti, e la gara scivola via senza emozioni. (Simone Prai)


SAMPDORIA-BARI 2-0— La prima doppietta di Eder con la maglia blucerchiata tiene la Sampdoria in corsa per i playoff. La squadra di Iachini supera l'ostacolo Bari e resta a un punto dal Varese. Risultato giusto: il Bari ha giocato meglio nel primo tempo, ma la Sampdoria è stata più concreta nella ripresa. L'avvio ospite spaventa la Samp che soffre il maggior dinamismo della squadra pugliese e la vivacità di Forestieri. Dopo 8 minuti l'attaccante italo-argentino prende palla nella sua meta campo, s'invola verso la porta di Da Costa, ma al momento di battere a rete viene chiuso in corner da Rossini. Sul ribaltamento di fronte è la Samp ad andare vicinissima al gol prima con Foggia, che si fa stoppare la conclusione da Rivaldo, e poi con Eder che spara addosso a Lamanna. Dopo due occasioni per Stoian e Defendi, la Sampdoria potrebbe passare in vantaggio al 29' quando Eder viene messo giù da Borghese: rigore che Foggia si fa respingere da Lamanna. Scampato il pericolo, la squadra di Torrente si riversa in attacco e sfiora il gol in due circostanze con Bogliacino e Defendi. La squadra di Iachini inizia la ripresa con un piglio diverso. Al 3' Renan prova il diagonale dalla sinistra, Lamanna respinge sui piedi di Eder che a porta vuota insacca. Torrente corre ai ripari, inserendo Castillo al posto di Forestieri e Bellomo al posto di Rivaldo. Il Bari passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con Castillo terminale offensivo. La Samp si difende con ordine e chiude la gara in contropiede: al 41' palla a Eder che fulmina Lamanna con un sinistro imprendibile. (Francesco Gambaro)
GROSSETO-PADOVA 2-2 — Una doppietta in due minuti e una traversa nel titoli di coda negano al Padova una vittoria sul campo del Grosseto, che sembrava praticamente fatta dopo i primi 45'. Merito dunque della squadra di Ugolotti che ha cambiato marcia dopo un primo tempo incolore, trovando due gol con il suo bomber Sforzini e tenendo testa alla squadra di Del Canto, che ha cercato di portare a casa i tre punti. Daniele Cacia apre le marcature dopo appena quattro minuti, con un missile da venticinque metri che si insacca al sette di Narciso, che si tuffa invano. Il Padova, dominatore del campo per 25', rischia qualcosa su due tentativi di Alfageme, ma al 37' raddoppia con un colpo di testa di Cacia, servito in rovesciata da Ruopolo. Il Grosseto sembra al tappeto, ma nella ripresa, tra il 7' e il 9', la testa di Sforzini riapre clamorosamente la gara: il bomber romano, arrivato a 17 reti stagionali, prima raccoglie di testa in tuffo un preciso cross dalla destra di Alfageme, poi mette in rete di testa un pallone respinto miracolosamente da Perin sul tiro di Caridi. La gara prosegue a ritmi elevati con il Grosseto che fa maggiore possesso di palla, ma con il Padova che si rende pericoloso in contropiede, dopo aver giocato anche la carta Succi. Le due squadre sembrano accontentarsi del punteggio che permette ai veneti di rimanere al quinto posto e ai toscani di vedere il traguardo della salvezza, anche se al 48' della ripresa un missile di Italiano va a stamparsi sulla traversa a Narciso battuto. (Maurizio Caldarelli)

Lucianone

Istruzione - Scuola: allarme abbandoni

28 aprile 2012 - sabato       28th April / Saturday      visioni del post - 7


Uno studente su 5 senza diploma.
Italia tra i peggiori d'Europa -
Il ministro: situazione drammatica al Sud e nelle periferie.
Stanziati 30 milioni per le Regioni a rischio.


La crisi economica, a scuola, fa crescere i dispersi. Il ministro
dell'Istruzione, letti gli ultimi dati sulla fuga dalle classi, ha
scelto  di porre la questione  tra le priorità  del suo mandato.
In Italia  un ragazzo  su cinque non ha  un diploma di media
superiore nè una qualifica professionale: è "disperso scolastico",
secondo l'accezione europea, destinato al fallimento personale.
Gli ultimi dati Istat, passati dall'Istituto nazionale di statistica
al Miur illuminano il quadro: il 18,8 per cento dei giovani italiani
fugge la scuola prima del diploma (si sale al 22% tra i maschi).
Certo, alle spalle c'è un recente recupero: dal 2004 al 2010 è
tornato in aula  e agli esami finali il 4 per cento degli iscritti,
ma l'ufficio statistica del ministero sta lavorando nuovi dati
che illustrano come la lunga crisi  economica abbia interroto
il recupero e stia allargando un problema storicizzato al Sud
e alle periferie delle metropoli italiane: Milano, Torino, Roma
e anche Bologna, Genova, Verona.
Le disastrate condizioni strutturali   in cui versano parecchie
scuole del meridione d'Italia aiutano la dispersione scolastica,
fenomeno che  ogni studio  affianca alla povertà familiare, al
degrado el territorio. In Sicilia la "media dispersione" sale al
26%. In quartieri come lo Zen 2, rivela il sottosegretario al-
l'Istruzione Marco Rossi Doria, un giovane su due non va a
scuola.  E non si riesce a scalfire in maniera organica quella 
soglia: un abbandono ogni cinque studenti. Secondo l'agenda
di Lisbona  la dispersione  doveva  essere dimezzata entro il   
2010, e senza dubbio dovremo farlo entro il 2020.
questo governo ci prova ora, investendo sulle 4 aree a rischio:
Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, con 30milioni di euro  di
fondi europei, quattro già disponibili. "Abbiamo un dispersio-
ne quasi  doppia  di Francia e Germania  e non   riusciamo a"
migliorare", dice il sottosegretario rpossi Doria, una vita  da
"maestro di strada" nei quartieri poveri di Napoli.    "Da 25 
anni conosco i ragazzi dispersi e tocco con mano il valore del-
ile statistiche generali: ogni anno di istruzione in più signifi-
ca meno malattie, meno dipendenza, meno povertà. E' vero
sia in Brasile sia in India che allo Zen. In Italia l'uscita dal-
l'analfabetismo  è stato  il volano  del boom economico, ma
oggi , dopo 130 anni, la scuola non è più un luogo di emanci-
pazione sociale".
La dispersione scolastica è un'emergenza della gioventù italiana
e da qui  a giugno 2014  sarà affrontata con 30 milioni di euro. 
"Dobbiamo  puntellare  il ciclo delle elementari:  resta la fase
migliore della scuola italiana, ma mostra le prime crepe", dice
Rossi Doria. Più ore il  pomeriggio e  rafforzamento degli alfa-
beti di base. "Se dai 7 ai 9 anni leggi bene e capisci i significati,
scrivi in maniera corretta, impari la base del pensiero scientifico
matematico, sei pronto  per passare  alle medie  e  alle superiori 
senza rischi". - E' tra i 14 e i 17 anni che ci si "perde": sono 117
mila i ragazzi di quell'età fuori da qualsiasi percorso formativo.,  
"L' Invalsi, con i test in seconda e quinta elementare, ci sta aiu-
tando  a guidare  i nostri figli  e segnala i primi problemi  nelle
periferie di roma e delle grandi città del Nord".
Pool di insegnanti lavoreranno con i ragazzi sui risultati Invalsi
e si sta studiando se per il lavoro surplus potranno essere pagati 
straordinariamente. "L'obiettivo è quello di tenere aperte le scuo-
le tutto il giorno".
Il test INVALSI (o Prova Nazionale[1]) è una prova scritta che ha lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti al terzo anno della scuola secondaria di primo grado.[2]. I contenuti dei test sono realizzati dall'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione (INVALSI)


La seconda parte del piano ministeriale prevede una connessione,
"una rete",  tra la realtà scolastica (presidi, insegnanti, bidelli) e le
strutture sociali del territorio circostante (centri sportivi, luoghi di
associazionismo, parrocchie).  "E' un raddoppio della marcatura
sui ragazzi a rischio", dice il sottosegretario.    Si sta creando un 
prototipo per i quartieri periferici delle città  da rendere operativo 
a settembre, nuovo anno scolastico.
Il "maestro di strada" spiega, quindi, la necessità di creare "scuole
di seconda occasione". Strutture private che, coinvolgendo le madri,
potranno lavorare sulla psicologia degli infanti e far crescere la loro
capacità di narrazione.
Napoli ha aperto la strada, a Torino si è sviluppata  la realtà "Provaci
ancora Sam". - Contro l'addio alla scuola, infine, diventa fondamenta-
le  la riqualificazione degli istituti tecnici. "Dove c'è una rete industria-
le e artigianale che funziona i dati migliorano".     Dove? A Benevento, 
nel centro di Lecce, in alcune zone di Torino, nella provincia di Trento.


DATI  e STATISTICHE 


Continua... To be continued...