giovedì 7 febbraio 2013

Scienze - Bergamoscienza: il fisico Guido Tonelli parla del bosone e di altro ancora

7  febbraio '13 - giovedì     7th February / Thursday                     visioni post  -  14

Nell'Ottobre del 2012 il fisico Guido Tonelli è stato
a Bergamoscienza dove ha parlato della scoperta del
bosone, ma non solo. - "Trovato il bosone dobbiamo
riscrivere i manuali di fisica" 

(da L'Eco di Bergamo - 28 ottobre 2012 /  di Susanna Pesenti)
Guido Tonelli a Bergamoscienza: "Ce l'abbiamo fatta con l'Lhc che girava a metà potenza. Una rivoluzione di cui non sappiamo valutare la portata".
Nel 1964  sette fisici  (uno si chiamava Higgs)   cominciarono  a sviluppare - contemporaneamente - la teoria del bosone, cioè di una particella che in qualche modo conferisse massa alle altre, rendendo possibile l'universo noto.   Quarantanove anni dopo
l'equipe del Cern  di cui fa parte  il fisico Guido Tonelli (parla
alle 11.30 al Teatro Sociale, per Bergamoscienza) l'ha trovata.
All'apertura della giornalista (S. Pesenti):  "Siete nella storia,
professore", il fisico Tonelli risponde "Ci siamo, per un soffio,
come il resto dell'universo. Fino a dicembre, quando abbiamo
avuto le prime evidenze, la maggioranza dei fisici, compresi un
paio di quelli che avevano formulato la teoria, non ci credevano.
Abbiamo continuato a misurare e a luglio abbiamo dato l'annun-
cio".
"Perchè tanti dubbi?", continua a chiedere S. Pesenti.
"Per troppi anni  si era cercato senza trovare.  Inoltre eravamo tutti convinti che per scovarlo l'acceleratore dovesse arrivare a
14 tev di energia. Quando si è guastato e abbiamo saputo che
fino al 2015 avremmo dovuto usarlo a metà potenza, l'opinione
prevalente era  che il bosone  non si sarebbe potuto trovare per
motivi tecnici. Abbiamo rivisto il progetto, abbiamo fatto rifare
i conti a centinaia di giovani fisici, cambiando l'impostazione.
Poi in pochissimi - sei pazzi - abbiamo deciso di continuare  e  
di prolungare il progetto di un anno tenendo conto della mino-
re potenza dell'Lhc. Ci è andata bene. Nel 2011 eravamo in 20
disperati a lavorarci, nel 2012 siamo in 600".
"Quindi il bosone di Higgs esiste ed è una particella fondamen-
tale per il nostro universo. Perchè?"
"Separa la forza elettromagnetica dalla forza debole, quella che
produce i decadimenti nucleari.   Le ha separate  nei primissimi
istanti del Big bang e ha definito il nostro universo: siamo qui a
parlarne perchè è successo.   Questa è la via scelta dalla natura
per costruire galassie e pianeti. Il bosone è portatore di un cam-
po che le particelle attraversano ricevendo massa.    Dobbiamo
riscrivere i manuali di fisica perchè ora abbiamo capito il mec-
canismo".

















"E adesso?"
"La teoria del Modello standard aveva descritto il bosone con
molta precisione, come descrivere una tigre in ogni dettaglio.
Adesso misuriamo come forsennati per scoprire  se la tigre che
abbiamo catturato è proprio così. Se ci fossero anomalie tra il
bosone osservato  e  quello teorizzato, sarebbe una chiave per
cominciare  a rispondere  a quel  che non sappiamo: cos'è la
materia oscura che cementa l'universo e cos'è l'energia oscu-
ra che fa  allontanare le galassie; o che cosa ha causato l'in-
flazione nei primi istanti del Big bang... Domandine così".
"Un altro sogno"
"Che passiamo  alla  prossima  generazione  di fisici.  Allora la
scoperta del bosone chiuderebbe un'era e ne aprirebbe un'altra.
M siamo dentro la rivoluzione e quindi non ne possiamo valuta-
re ancora la portata. Al Cern questi sono anni magnifici, di ten-
sione ed effervescenza.
"Quando ha deciso di fare il fisico?"
"Quando ho scoperto che alla facoltà di Architettura bisognava
disegnare molto e io venivo dal liceo classico dove non si dise-
gna. Io non ho fatto fisica perchè amavo questa materia, anzi
avevo un insegnante tremendo, noiosissimo. La passione è na-
ta al'università , Pisa è un posto speciale, respiri l'aria di Gali-
leo, Fermi, Rubbia... Alla fine contano le persone, gli insegnanti
che ti fanno intravedere la bellezza intellettuale aldilà della fati-
ca di capire".
"Il contrario del chiasso che si è fatto sul bosone di Dio".
"Una definizione che detesto . Io non sono credente ma ho
rispetto per chi crede. Bisogna essere corretti. Con i nostri
mezzi cerchiamo di capire cosa è successo negli istanti del
Big bang, il "prima" come scienziati non ci riguarda. Uti-
lizzare il dato scientifico per polemiche stupide è inaccetta-
bile. Cerchiamo piuttosto di far ragionare le persone".
"Dopo il modello Standard c'è la fisica delle stringhe?"
"Il campo di Higgs è come una ragnatela che tiene sospeso l'universo: c'è una relazione  tra stabilità  e particelle, se il
bosone  fosse stato più leggero  o  più pesante avremmo un
universo elettodebole instabile  che si espande  e  si sbriciola
subito, oppure uno ultrastabile dove non sarebbe nato niente.
Noi siamo a cavallo tra noia e iperattività.   Come uomini ci
percepiamo appesi a un filo, ma questa sembra essere la con-
dizione dell'universo.     La teoria delle stringhe presuppone
che il nostro universo sia  una delle tante bolle  che possono
prodursi in un supervuoto che contiene molti universi.  E il
modello standard  potrebbe essere un caso specifico  di una
teoria più grande, ma non sappiamo quale".

Lucianone

SALUTE / Attualità - Notizia recuperata: la depressione a Milano

7 febbraio '13 - giovedì         7th February / Thursday                  visioni post - 6

Depressione a Milano: 200 mila casi
nell'ottobre dell'anno scorso - Ma 6 su 10 vengono nascosti
per vergogna  -  Lo psichiatra Mencacci: "il fenomeno è
cresciuto con la crisi, tra le vittime molti manager licenziati".

(da la Repubblica - 09/10/2012 - Laura Asnaghi)
A Milano, tra le vittime della depressione ci sono anche ammini-
stratori delegati e manager  che hanno perso  il posto di
lavoro a causa della crisi.    Molti di loro  non hanno più
di 40 anni ma si sentono dei falliti, incapaci di rimettersi
in pista.  Ecco perchè, presi dalla  disperazione, bussano
alla porta  del  servizio di psichiatria del Fatebenefratelli,
uno degli ospedali che si è attrezzato ad affrontare, a 360
gradi, la depressione in tempo di crisi. 
Ma insieme ai manager, ad affollare gli ambulatori di questo
centro, ci sono anche tante donne, licenziate o in cassa inte-
grazione.  Ma molte di loro, prima di chiedere aiuto al medi-
co, bussano  alle porte delle maghe, spendendo fortune, per
cercare una soluzione si loro problemi.
"Su 400 mila lombardi che soffrono di epressione, più della metà
sono milanesi - spiega Claudio Mencacci, il primario del diparti-
mento di Neuroscienze del Fatebenefratelli - purtroppo la depres.
sione è vissuta ancora con un senso di vergogna  e questo spie-
ga perchè a Milano solo 73 mila malati  sono in cura e gli altri
sfuggono al controllo degli ospedali".
In pratica, meno del 40 per cento si fa seguire  da un medico e
l'altro 60 per cento risulta "fuori controllo". "E' tutta gente che soffre in silenzio e in totale solitudine - spiega Mencacci - sta male e nonsa come uscire  dal  tunnel  della depressione, malattia che in  una città come Milano è ormai paragonabile a un'epidemia".
Per spingere i malati ad uscire allo scopertpo e farsi curare, l'As
sociazione italiana di psichiatria riunita a Milano per il congresso
nazionale, lancerà a breve un piano di lotta alla depressione che 
prevede interventi direttamente nei luoghi di lavoro. fatti in col-
laborazione con l'Associazione degli industriali. "Il male di vivere
se intercettato subito, si può affrontare  più facilmente", spiega
Claudio Mencacci. E a testimoniare che guarire si può, domani,
giornata mondiale della salute mentale, un tram carico di pazienti,
malati e musicisti, approderà alla Stazione Centrale, a due passi
dalla sede in cui si tiene il convegno degli psichiatri.
E saranno loro, gli ex depressi, a raccontare come ce l'hanno fatta
a combattere la malattia, che ancora oggi viene definita spesso "la
brutta bestia".  Il tram poi riprenderà il suo giro dal centro verso
la periferia e viceversa, con una grande scritta sui fianchi che recita
"Attaccati al tram depressione".

Lucianone

Politica / Verso le elezioni in Italia - Berlusconi: su Mussolini, Imu e quel che seguirà

7 febbraio '13  -  giovedì       7th February / Thursday

Le battute e le promesse di
Silvio Berlusconi  
Avranno ancora l'effetto catartico come nel 1994, 
quando rimontò sul centro-sinistra alla grande
vincendo insperatamente?  Per ora i sondaggi
sono dalla sua: ha guadagnato quasi 5 punti e 
ogni giorno ne studia una nuova. 
E' interessante esaminare le diverse reazioni, in Italia e all'estero, che hanno avuto tutte le sue nuove battute, vedi sull'era Mussolini,
e sulle nuove promesse elettorali. 
Ma prima vediamo e leggiamo quali sono queste battute/promesse.
Battuta n.1 sul Duce - 'Aveva fatto bene'
"Il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa di un leader, Mussolini,
che per tanti altri versi invece aveva fatto bene. L'Italia non ha le stesse re-
sponsabilità della Germania"  (pronunciata il mattino a Milano, è la frase incriminata)
Battuta n.2 sul Duce - 'Nessun equivoco'
"Non ci può essere alcun equivoco sulla dittatura fascista, lo ribadisco, anche
se pensavo che questo dato fosse chiaro per tutta la mia storia politica passata
e presente"  (la retromarcia, tipico di Silvio B., nella stessa serata)
La prima frase era stata detta domenica 27 gennaio, durante il ricordo della Shoah
a Milano (poi si era assopito sulla sedia).
La seconda affermazione, con relativo dietrofront, era stata pronunciata in serata
e allora aveva ammesso la dittatura di Mussolini, cioè in altri termini non era più
vero che il Duce 'aveva fatto bene'.
Poi, i giorni seguenti , Berlusconi annuncia che (andando al potere) vuole cancel-
lare l'Imu sulla prima casa (3,7 miliardi) e di restituire  "in contanti"  quella  già
pagata (altri 3,7 miliardi, per un totale di mezzo punto di Pil).   Quindi in seguito
annuncia che vuol fare anche il condono tombale.
Le reazioni sull'Imu
" ...è evidente a tutti che l'annuncio di Berlusconi di voler cancellare l'Imu
è una promessa impossibile, resa non credibile dalle promesse non mante-
nute dal passato governo, e resa semplicemente insostenibile dalle condi- 
zioni in cui si trovano l'Italia e i suoi conti pubblici. - Ma ciò che allarma
l'Europa è l'assoluta irrespomsabilità politica e di governo che c'è dietro 
questo populismo demagogico, nel senso letterale di adulazione del popo-
lo, sttraverso i suoi istinti e i suoi interessi a breve".   (Ezio Mauro)
"Timore per il possibile ritorno sulla scena di Berlusconi che sta guada-
gnando popolarità nei sondaggi pre-elettorali e  che ha promesso di ab-
bassare le tasse, generando molte paure sul fatto che il Paese possa
mettere pressione sul bilancio". (dal sito web del Wall Street Journal)
"Le promesse di Berlusconi sono minacce al programma di austerità"
(Daragh Maher, analista  di Hsbc)
"Le promesse di Berlusconi sono solo imbrogli" (Pierluigi Bersani)
"Vuole comprare gli elettori, è un'estorsione" (Mario Monti)

Continua...to be continued...