lunedì 12 maggio 2025

Riflessioni - I profughi di Trump

 12 maggio '25 ' lunedì                                12th May / Monday                          visione post - 8

(da la Repubblica - 10 maggio '25 - l'Amaca di Michele Serra)

I soli profughi amati da Trump

L'uscita del Sudafrica dall' apartheid, un regime di segregazione razziale che premiava i colonizzatori europei e puniva i colonizzati indigeni (il ladro che incatena il derubato), avvenne pacificamente e fu accolta nel mondo intero come un buon esempio di conciliazione, e di difficile remissine dei torti commessi. Oggi, per quanto dall'amministrazione Trump ci si aspetti di tutto, si rimane di stucco alla notizia che l'America considera i bianchi sudafricani discriminati, e per questo degni di essere accolti come profughi politici. -  I bianchi di origine olandese, pur essendo il 10 per cento della popolazione sudafricana, possiedono il 70 per cento dei terreni agricoli. Alcuni dei quali, incolti o di interesse pubblico, dopo trent'anni di tentennamenti sono stati espropriati dal governo, così da recuperare almeno una piccola parte della refurtiva coloniale. E' quanto basta agli espropriati per sentirsi perseguitati e chiedere soccorso a Musk, anch'egli bianco sudafricano, e a Trump.  Il vittimismo dei bianchi (che per darsi un contegno virile si autodefinisce: suprematismo bianco) è uno dei fenomeni più rivoltanti del nuovo millennio, considerando che in quello precedente la predazione mondiale dei bianchi, l'imperialismo, lo schiavismo, la sottomissione e la distruzione delle popolazioni indigene, la cancellazione delle loro culture, sono state la regola.

Nel regolare i conti, da Gandhi a Mandela a Luther King, le sole vere vittime dell'imperialismo europeo, ovvero i non bianchi, si sono rivelati fin troppo clementi. Ora vengono ripagati dall'accusa di avere discriminato i bianchi. La solita vecchia storia del lupo che accusa l'agnello.

Lucianone