venerdì 2 maggio 2014

Curiosità - Paesaggio italiano: com'era, visto da poeti/viaggiatori stranieri

2 maggio '14 - venerdì             2nd May / Friday


PAESAGGIO ITALIANO: bellezze naturali e artificiali
L'ambiente naturale  e il paesaggio italiano - nelle sue forme variegate - costituirono
costante oggetto di ammirazione per i viaggiatori stranieri; ma anche l'intervento uma-
no , che aveva modificato e razionalizzato il tessuto originario, era oggetto di ammira-
zione per la sua straordinaria capacità ed efficacia nell'armonizzare e abbellire. 
Michel de Montaigne, nel resoconto sul viaggio compiuto in Italia, a Verona,Venezia 
e Roma, tra il 1580 e il 1581, esaltava la capacità italiana di sistemare il territorio, uti-
lizzandone in maqniera estetica le irregolarità. Visitando nell'area romana "le antichi-
tà e le vigne, che sono giardini e luoghi di delizia d'una singolare bellezza",  aveva im-
parato "come l'arte possa abilmente trar profitto da un luogo tutto gobbe e monti e di-
slivelli, perchè qui sanno ricavarne bellezze inimitabili  nei nostri luoghi piani, e sfrut-
tano con grande maestria l'irregolarità. Visitando nell'area romana "le antichità e le 
vigne, che sono giardini e luoghi di delizia d'una singolare bellezza", aveva imparato
"come l'arte possa abilmente trar profitto da un luogo tutto gobbe e dislivelli, perchè
qui sanno ricavarne bellezze inimitabili nei nostri luoghi piani, e sfruttano con grande
maestria l'irregolarità".
Lo scrittore inglese Thomas Coryat - il cui libro Coryat's Crudities è condiderato co-
me l'artefice dell'inizio della passione per il Grand Tour - in viaggio nel nostro paese
all'inizio del Seicento, così descriveva il territorio lombardo:  "Contemplato dall'alto
era tanto ricco di un'indicibile varietà di cose di ogni genere, di quelle che danno pro-
fitto , di quelle che danno piacere, che mi pareva di vedere proprio i Campi Elisi, tan-
to decantati e celebrati dai versi dei poeti".

Lucianone

Continua... to be continued...