domenica 27 novembre 2022

Sport - Mondiali di calcio 2022

 27 novembre '22 - lunedì                             27th November / Monday                      visione post - 3   

CALCIO 
Mondiali '22 - Qatar 

(da La Gazzetta dello Sport - 26 nov. / di Arrigo Sacchi)   
Durante il Mondiale anche i giudizi , come le partite, corrono su un filo.   Le certezze di oggi
possono trasformarsi in problemi domani e questo perchè ogni sfida è una battaglia, l'esito non  
è mai sicuro, tutti danno l'animo e pure i più piccoli possono mettere in crisi i più forti.    Dopo   
che si è chiusa la prima giornata di ogni girone devo ammettere che la squadra  che  mi ha  im-
pressionato di più è stato il Brasile. Nel secondo tempo ha travolto la Serbia. La Selecao fa un
calcio positivo, di possesso, domina il campo e là dietro ha una difesa solida allevata nel nostro
campionato: Danilo, Alex Sandro, Marquinhos e Thiago Silva. Ho sgranato gli occhi davanti al-
la prodezza di Richarlison, mica facile vedere un gol simile, e allora mi sono ricordato di quello
che mi aveva detto Ancelotti qualche tempo fa. Lui lo ha allenato all'Everton e me ne aveva par-
lato benissimo. Carletto, i giocatori, li sa giudicare: difficile che sbagli.
Belle trame di gioco le ha mostrate anche la Francia, dovpe mi ha fatto piacere vedere la crescita
di Rabiot, centrocampista con personalità. In generale, però, è tutta la squadra di Deschamps che
ha dato una dimostrazione di forza, superando il problema dell'infortuni di Benzema con l'inseri-
mento di Giroud che sta attraversando un ottimo momento di forma. Non so se la Francia possa
arrivare fino in fondo, ma ha le qualità per riuscirci. In un torneo come il Mondiale c'è tempo per recuperare. l'Italia dell'82 pareggiò le prime tre partite tra mille polemiche e poi vinse il titolo.
la mia Nazionale nel 1994 fece una sconfitta, una vittoria e un pareggio nel girone iniziale e poi
arrivammo in finale.  Penso soprattutto alla Germania battuta all'esordio dal Giappone, ma che
a me era piaciuta parecchio. Per trequarti di partita ha giocato benissimo, la manovra scorreva 
fluida, i passaggi erano sempre rasoterra, le distanze tra i reparti corrette. I tedeschi hanno sba-
gliato tanti gol e poi è capitato che due errori siano stati fatali, tuttavia hanno le risorse per risol-
levarsi. In generale ho ammirato squadre compatte, unite...  Ovvio che tra le nazionali meno quo-
tate, quella che mi ha stupito maggiormente sia stata l'Arabia Saudita, vittoriosa sull'Argentina di Messi.  Lo ha fatto con determinazione e organizzazione mostrando che il calcio si è evoluto gra-
zie alla globalizzazione  e che, per rimanere al passo con i tempi è necessario rinnovarsi. 
Al Mondiale finora tutte le squadre hanno messo in campo il loro gioco, cosa che nel campionato 
italiano raramente si vede: qui da noi si aspetta e si riparte, ci si basa sull'errore dell'avversario.
Là, invece, ognuno recita secondo il proprio spartito. Una lezione che andrebbe imparata in fret-
ta, perchè senza spartito non c'è musica e noi non l'abbiamo ancora capito.
La Spagna dei giovani si è divertita contro un avversario abbastanza debole, ora vedremo come 
saprà affrontare la Germania. La nazionale di Louis Enrique parte da un principio: la bellezza è
alla base del suo gioco e paradigma cui far riferimento... Vedremo!



Lucianone