venerdì 25 maggio 2012

Cinema - Festival di Cannes 2012 / Brad Pitt e "Killing them softly"

26 maggio 2012 - sabato    26th May / Saturday       visioni del post - 31
   
Brad Pitt è in concorso a Cannes 
con il film "Killing them softly" 
L'attore, interprete e produttore del thriller,
dice: " I partiti pensano solo a vincere"

(da la Repubblica  del 23 maggio 2012 / Arianna Finos)
Il divo Brad Pitt, anni 48, accantona il glamour e la
butta in politica. Habituè del Festival, l'anno scorso
era qui con il film Palma d'oro L'albero della vita di 
Terrence Malick; stavolta è arrivato alla Croisette
senza famiglia, come produttore e protagonista del
film "Killing them softly",  gangster movie  sui ge-
neris firmato  dal sodale Andrew Dominik   che ha
l'ambizione (la velleità?) di raccontarci la fine del
sogno americano. 
A far da contrappunto alla storia tarantiniana in cui
recitano Ray Liotta e James Gandolfini - regolamen-
to di conti tra la mafia e  e due balordi che hanno ra-
pinato una bisca clandestina dell'organizzazione -
ci sono i dibattiti pubblici sulla crisi finanziaria e 
l'inadeguatezza dei politici trasmessi  dalle tv dei
bar, dalle radio in macchina.     Compaiono anche  
interi spezzoni delle campagne elettorali di Barack
Obama e John McCain del 2008.
Al sicario Brad Pitt /Cougan è affidato il monologo
finale, in cui attacca (dandogli del bugiardo  e del-
l'ipocrita)    Thomas Jefferson, principale  fautore
della   Dichiarazione  di indipendenza degli Stati
Uniti: "Vivo in America, qui sei da solo e pensi so-
lo a te stesso. L'America non è una nazione, ma è
business, violenza, soldi".
Il divo, da sempre sostenitore di Barak Obama,
chiarisce: "Non voglio essere strumentalizzato o
frainteso, ho grande stima di Jefferson e Obama,
le cui idee sono condivisibili anche se poi le cose
vanno in modo diverso. Sono un democratico, ma
oggi che il Paese è fortemente diviso non ho paura 
di confrontarmi con opinioni diverse". Parla anche
di una "politica tossica", in cui i partiti puntano
solo a vincere, più che a risolvere i problemi.

Trama del film
Ambientato in una piccola città, in qualche   parte degli 
States, resa fantasma dalla crisi, ovunque negozi chiusi
e negozi abbandonati, "Killing them softly" è un noir
lento e verboso, con lampi di humour: "Ci sono più dia-
loghi che azione? E' così, nella vita" dice il saccente neo-
zelandese Andrew Dominik, che ha avuto il merito di far
vincere la Coppa Volpi a Bread Pitt con il non esaltante
"L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert
Ford". -  Anche stavolta la cosa migliore è il personaggio
di Pitt:  Cougan, il sicario della mafia  mandato a uccide-
re i rapinatori e recuperare i soldi. Un killer ma con dei 
principi. "Mai ucciso qualcuno? - spiega nel film - Pian-
gomo, chiamano la mamma, supplicano, si pisciano  ad-
dosso. E' imbarazzante. E allora preferisco ammazzarli
da lontano, con dolcezza". 
 L'attore la butta in politica perfino   quando gli chiedono
data delle nozze con Angelina Jolie: "Ancora non c'è una
data , quelle diffuse sono tutte false.    E spero ancora che
vedremo relizzata l'eguaglianza matrimoniale in tutti gli
Stati d'America prima delle nostre nozze",  ha detto rife-
rendosi al sostegno dato alla campagna a favore dei matri- 
moni omosessuali.



Lucianone