lunedì 3 aprile 2017

SPORT - calcio / Serie B - 33^ giornata 2016/17

3 aprile '17 - lunedì                       3rd April / Monday                          visione post - 8

RISULTATI delle partite
Ascoli   1     Avellino   1     Brescia   2     Cesena        1     Latina         0     Novara    1  
Carpi     2     Spal         0     Entella    2     Frosinone   1     Cittadella   2     Ternana   2

Perugia   1     Pisa              0     Pro Vercelli    1     Spezia          1     Trapani   0
Vicenza   0     Salernitana   1     Bari                0     Benevento   3      Verona    2

CLASSIFICA
Frosinone   60  /   Spal, Verona H.   58  /   Benevento, Perugia   51  /   Cittadella   50  /
Bari, Carpi, Entella   47  /   Novara   46  /   Salernitana, Spezia   45  /   Avellino   40  /
Ascoli, Pro Vercelli   38  /   Cesena   35  /   Brescia, Vicenza   34  /   Latina, Ternana, 
Trapani   32  /   Pisa   31



Continua... to be continued...

Ambiente / Il personaggio - Sacha Dench: "Salverò i cigni di Bewick"

3 aprile '17 - lunedì                      3rd April / Monday                           visione post - 16

L'animalista che ha volato per 7-000 chilometri sulla rotta dei cigni
Tutto questo per difendere una specie a rischio              

(da la Repubblica - 19/12/'16 - Giuliano Aluffi, con intervista / Roma)
Professione: cigno umano. La biologa e ambientalista quarantunenne Sacha Dench  ha
volato per oltre 7.000 chilometri - e dieci settimane - su un traballante parapendio a mo-
tore dalla tundra artica della Russia fino al Gloucestershire inglese, attraversando le fo-
reste della Lituania e i campi in Polonia e Germania, a una velocità media di 55 km ora-
ri e altezze comprese tra i 50 e i 200 metri  suolo.   L'avventurosa missione terminata 
nei giorni scorsi - che ha portato la Dench ad essere anche la prima donna a traversare
la Manica su un velivolo di quel tipo - segue lo stesso itinerario che una specie animale,
i cigni di Bewick, percorre nello stesso periodo dell'anno. E lo scopo dell'animalista vo-
lante è proprio quello di sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale sul calo nella
popolazione mondiale di questi uccelli.
Sacha Dench, quali sono le minacce ai cigni che l'hanno spinta all'impresa?
"Soprattutto la caccia di frodo, ma anche la trasformazione delle zone umide in terre 
agricole e gli incontri fatali dei cigni con le linee elettriche. Negli ultimi 30 anni la po-
polazione dei cigni di Bewick è calata del 40%: oggi ne rimangono meno di 18.000.
Siccome le cause sono diverse, e richiedono la collaborazione  dei diversi Paesi attra-
versati dalla migrazione, che solo un'azione a forte impatto mediatico potesse avere
qualche effetto".
Come è nata l'operazione "Cigno umano"?
"Due anni fa, studiando come biologa la rotta dei cigni e il loro drammatico declin
ho pensato che la cosa migliore che si potesse fare per loro fosse sensibilizzare le 
comunità locali, in modo da ridurre le fucilate che decimano questa specie protetta,
capire insieme alle autorità energetiche  e di protezione ambientale  quali accorgi-
menti si possono prendere per evitarne la moria sui cavi elettrici.  A  darmi  retta  è 
stato il Wildfowl and Wetlands Trust inglese, che ha supportato la missione".
Lungo il tragitto è stata seguita da un elicottero che l'ha rifornita di carburante nelle
tappe a terra. Ci sono stati imprevisti?
"Mi sono slogata una rotula vicino a San Pietroburgo durante un decollo su terreno
accidentato. Ho urlato per il dolore e mi sono gettata a terra, dove sono rimasta per
un pò a lamentarmi.  Come per magia è spuntata fuori  da un bosco  una coppia  di
gentilissimi contadini russi che mi ha donato dei mirtilli " ottimi per la salute".  
Il giorno successivo, dopo aver verificato in ospedale che l'osso fosse intatto, insieme 
a un nostro attivista ingegnere ho aggiunto delle ruote al paramotore in modo da po-
ter decollare senza forzare sulle gambe".
Anche se per una buona causa, non ha rischiato un pò troppo?
"Essendo single e senza figli, non ho dovuto rendere conto a nessuno. E comunque
sono sempre stata piuttosto spericolata: da sette anni volo  con il parapendio  e  in 
Australia, da dove provengo, facevo immersioni in apnea fino a 63 metri".
Ci sono stati momenti in cui ha pensato: ma chi me l'ha fatto fare?
Tanti. Soprattutto quando sono stata costretta a fermarmi per temperature di  -25
gradi e tempeste di neve. Ma il momento più imbarazzante è stato proprio alla par-
tenza della missione in Russia: mentre ero lì davanti alle telecamere e agli attivisti,
mi sono resa conto che i 40-45 chili di attrezzatura  che avevo con me  erano vera-
mente troppi per decollare in sicurezza. Però ormai era troppo tardi per ripensar-
ci".
Gli incontri più interessanti con le popolazioni dei paesi attraversati?
"L'autonomia del paramotore  era di circa tre ore di volo, così mi fermavo spesso. 
In Russia molti erano sorpresi nel vedere questa strana visitatrice arrivata dal cie-
lo. Mi hanno fatto moltissime domande.  Tra di loro c'erano  moltissimi ragazzini
di 10-11 anni che le famiglie mandano a sparare ai cigni per procurarsi cibo. Non
sapevano nulla del viaggio lunghissimo di questi animali e così glielo ho racconta-
to. Spero che ora guardino ai cigni con occhi diversi".
E gli incontri con i cigni ceri e propri?
"Li ho visti più volte volare sopra di me tenendo sempre la tipica formazione a "V",
a volte anche  in gruppi misti  con le oche selvatiche.  Ma verso la fine del percorso,
quando mi accingevo ad attraversare la Manica, sopra di me ne vedevo sempre di
meno: parecchi di loro passeranno questo inverno in Olanda o nel Nordest dell'In-
ghilterra".
E i meno fortunati?
"Anche i cigni che scampano alle fucilate spesso finiscono per mangiare i pallini di
piombo dei cacciatori trovati a terra e si intossicano. E una percentuale rimane vit-
tima delle intemperie. Alla partenza avevamo legato dei segnalatori Gps a cinque
cigni, per monitorarli. Uno di loro è morto in Estonia durante una tempesta".

Lucianone