venerdì 15 marzo 2013

Politica / società - Italia vista da Stampa tedesca online

15 marzo '13 - venerdì       15th March / Friday


Germania
Dopo le lodi lo Spiegel avverte:
Grillo pericolo per l'Europa

In un editoriale on line si attribuisce la forza di Grillo al risentimento contro la classe politica, il sistema parlamentare, Bruxelles e la Germania.
 Bisognerebbe augurarsi che Steinbrück abbia avuto ragione quando ha affermato che gli italiani hanno eletto due buffoni. Ma purtroppo sembra proprio che su uno dei due si sia sbagliato». Jan Fleischhauer, editorialista abbastanza noto e alquanto controverso, conclude così un commento su Beppe Grillo comparso sullo «Spiegel on line» richiamando la gaffe in cui il candidato socialdemocratico alla cancelleria si era prodotto all’indomani dell’apertura delle urne in Italia. E il senso della frase è chiaro: Berlusconi sarà pure un clown, ma Grillo non lo è affatto. È, come recita il titolo del commento, «l’uomo più pericoloso d’Europa».
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L'INTERVISTA
Fleischhauer prende spunto dall’intervista che il leader del movimento Cinque Stelle ha rilasciato giorni fa al quotidiano economico «Handelsblatt», nella quale sostiene (fra l’altro) che «de facto» l’Italia è già fuori dell’euro e che in capo a sei mesi i partiti rappresentati nel parlamento italiano saranno morti.


Per l’editorialista dello «Spiegel» si tratta di affermazioni che mettono a nudo il carattere antidemocratico di Grillo, che invece - sostiene - in Germania viene visto con una certa simpatia perché qua si ritiene, a torto, che le sue idee siano vicine a quelle dei Verdi e della sinistra. Ma si tratta di un pericoloso fraintendimento: la proposizione di contenuti ecologici e di rinnovamento della politica, come il sostegno alle energie alternative, una maggiore partecipazione dei cittadini, la protesta contro i politici disonesti e ingordi sono, secondo Fleischhauer soltanto la superficie. In realtà la forza del leader italiano è nel risentimento non solo contro la classe politica, ma contro il sistema parlamentare in sé, contro i burocrati di Bruxelles e, last not least, i tedeschi. Questa è la chiave del suo successo e con la democrazia ha poco a che vedere.
Il commentatore tedesco dice di condividere la tesi dello storico britannico Nicholas Farrell autore di una biografia di Mussolini al quale, recentemente, ha paragonato Grillo. Ambedue hanno tratto spunto per la loro avventura politica dalla sinistra e sono rimasti, in fondo all’anima, uomini di sinistra. Mussolini era nero, Grillo pare verde, ma tutti e due, secondo l’opinione di Farrell che Fleischhauer condivide a pieno, «hanno il cuore rosso».

Lucianone