12 novembre '13 - martedì 12th November / Tuesday I risultati delle partite Catania 1 Inter 2 Genoa 2 Atalanta 2 Cagliari 2 Udinese 0 Livorno 0 Verona 0 Bologna 1 Torino 1 Chievo 0 Parma 1 Roma 1 Fiorentina 2 Juventus 3 Milan 0 Lazio 1 Sassuolo 1 Sampdoria 1 Napoli 0 Classifica ROMA 32 / Juventus 31 / Napoli 28 / Inter 25 / Fiorentina 24 / Verona H. 22 / Genoa 17 / Atalanta, Lazio 16 / Milan, Parma, Udinese, Cagliari 13 / Torino, Livorno 12 / Bologna, Sassuolo 10 / Sampdoria, Catania 9 / Chievo 6
IL commento (di Lucianone) Non poteva durare! Le gerarchie si dovevano ristabilire, e così il super VeronaHellas è di nuovo sotto la scala delle squadre più quotate, delle favorite al tricolore, in primis Roma e Juventus. E comunque i gialloblu sono ancora davanti alla Lazio e soprattutto al Milan, al quale quest'an- no non gliene va bene una che sia una: contando sui soli Kakà e Balo- telli (periodo in pausa pure per lui) e con il resto della squadra (partico- larmente la difesa) disastrata non andrà certo lontano (è quasi sicuro). Comunque, ancora complimenti al mister, cioè Mandorlini, che ha co- struito un modello di squadra non lontano dal migliore Udinese degli anni passati. E chissà che anche la società scaligera non stia facendo un pensierino almeno alla Europa League, dopo essersi salvata dalla B, of course! Lucianone
12 novembre '13 - martedì 12th November / Tuesday visioni post - 4 Feroci invettive in tv e castità verbali nelle leggi Così la politica rivela un assoluto vuoto d'idee (da 'Corriere della Sera' - 10/11/2013 / LA LETTURA - Il dibattito delle idee / Usi - Un cantautore, i parlamentari, persino un cardinale: il dibattito vive di improperi) di Michele Ainis Oltre l'insulto, niente L'invettiva è un antico genere oratorio, che ebbe fra i suoi maestri Cicerone (celebri le invettive contro Catilina). Non a caso Giambattista Vico, nelle Institutiones oratoriae, iscrive laudationes et invectivae fra gli artifici dell'e- loquenza, che a sua volta tende a suggestionare l'uditorio, flettendone la volontà. Ma la suggestione è anche l'effetto che ci procura la poesia. tanto che Platone bandì i poeti dal suo Stato ideale, accusandoli di distogliere l'u- manità dal vero sapere. E infatti l'ars poetica è sempre stata vibrante d'in- vettive, daPersio a Giovenale, da Boccaccio a Petrarca, da Dante (contro Firenze) a Carducci (contro il Romanticismo). C'è allora una lieta novella da annunciare al volgo: in Itaòlia la poesia è viva, e lotta insieme a noi. D'altronde siamo pur sempre un Paese di poeti (oltre che di santi e di navigatori: Mussolini dixit). Peccato che nel terzo millennio l'unico genere poetico ancora in auge sia per l'appunto l'invetti- va: contro il rivale in affari, il concorrente politico, il collega di lavoro, il vicino di casa, il cugino di terzo grado. E se nell'invettiva classica preva- leva un timbro aspro ma controllato, se un tempo vi echeggiavano accen- ti d'ironia sferzante, adesso c'è solo la sferza, l'ironia sarebbe troppo complicata. Anzi: non va tanto di moda l'invettiva quanto piuttosto l'in- veire, l'aggredire verbalmente. Là fuori c'è tutto un popolo che strepita, vitupera, insolentisce, svillaneggia, vomita improperi. - Le prove? Basta accendere in un orario qualunque la tv, magari premurandosi d'abbassar- ne il volume. I talk show sono ormai altrettanti ring di pugilato. S'imba- stiscono finti processi per consentire a un paio di figuranti d'abbaiare l'u- no contro l'altro. Altre trasmissioni mettono in piazza amori e umori, e anche in quel caso basta un fiammifero per accendere la rissa. C'è poi chi ha saputo tramutare l'invettiva in professione, generalmente ben remunerata: è il polemista televisivo, che i conduttori si disputano sguainando bigliettoni. Del resto a questo punto l'invettiva è regola, e alle regole converrà obbedire. L'altro giorno perfino un meteorologo in divisa, non avendo con chi prendersela, s'è messo ad inveire nei riguar- di del maltempo. Chi ha detto che la tv è un inganno, che lo schermo televisivo riflette una finzione? Non è vero, rispecchia i nostri usi, benchè per solito si soffermi sugli abusi. L'invettiva, la maledizione permanente, è infatti diventata il nostro companatico. Di noi telespettatori, non solo degli attori. Una pie- tanza che non disdegnano assaggiare uomini di fede o di cultura. Capita perciò che il cardinal Caffarra, arcivescovo di Bologna, si sfoghi a muso duro contro gli auricolari dell'iPhone, colpevoli di sviare i giovani dalla retta via. Capita che il cantautore franco Battiato, per denunciare le ne- fandezze del Porcellum, se n'esca dichiarando che il Parlamento è pieno di porcelle (lui, in realtà, ha usato un altro epiteto). Capita ancora che il blogger Mario Adinolfi definisca i campani un popolo di m., per non es- sersi opposti alla camorra. E via via, l'elenco sarebbe più lungo d'un len- zuolo. Ma il terreno prediletto degli invettori (si dirà così) è la politica. Per ca- rità, niente di nuovo sotto il sole. Nel 1870 Silvio Spaventa stava pro- nunciando un discorso alla Camera sulle ferrovie, quando venne inter- rotto da un deputato dello schieramento avverso, peraltro suo amico personale. Un uomo dalla barba irsuta e dal pancione opulento, che Spaventa apostrofò con un insulto: "Taci, porcospino!". L'ingiuriato reclamò le scuse, il ritiro dell'insulto. E Spaventa: "Ritiro soltanto lo spino". CONTINUA... to be continued...
12 novembre '13 - martedì 12th November / Tuesday visione post - 20 La diva dello sci Tina Maze, n.1 della scorsa stagione, modella e cantante, riparte da zero e si confessa: "Nello sport si vive tutto più intensamente" (da 'La Gazzetta dello Sport' - 2/11/2013 - Marisa Poli) La prima uscita da First Lady dello sci non è andata come nei sogni. Un 18° posto nel gigante di Soelden dominato un anno fa. Fu l'inizio della stagione dei sogni che ha portato Tina Maze a battere tutti i record (vittorie e punti) e a conquistare, al dodicesimo tentativo, la prima Coppa del Mondo in carriera. "Tutte queste attenzioni intorno prima della gara mi hanno tolto energie", riconosce Tina senza ango- sciarsi troppo. - Tina è cantante per gioco: il suo video "My way is my decision" ha avuto oltre 400 mila visualizzazioni su Youtube. Artista per passione: suona il pianoforte e ama disegnare, soprattutto fumetti. Modella: ha collaborato due anni con Armani e per una casa di gioielli slovena (Zlatarna Celje) che produce i gioielli disegnati da lei, ora ha siglato un contratto quinquennale con la Fila. E' pure testi- monial della Lange, di cui indossa gli scarponi, che l'ha travestita da angelo per la campagna pubblicitaria 2013-2014. La Maze è una cam- pionessa non per caso: dietro ai successi della Maze ci sono allena- menti durissimi guidati da Andrea Massi , il preparatore e fidanzato di Gorizia con cui collabora da anni. E' lui che le addita come modello Alberto Tomba. E come Tomba, Tina ha avuto a che fare la scorsa estate con una marea di impegni seguiti allo straordinario successo in Coppa. "In fondo resto sempre la ragazza di Crna (il paesino sloveno dove è nata), lì trovo la tranquillità. Ma vivi davvero quando sei fuori dalle comodità, quando hai dubbi, paura, incertezze: sono questi che mi hanno fatto diventare più forte. E il mio desiderio è di provare a me stessa quanto valgo, non mi importa degli occhi puntati su di me. Ho dovuto azzerare tutti i ricordi della scorsa stagione e ricominciare da capo, spero di farvi divertire. Nessuna paura", ha scritto sul blog del suo sito alla vigilia di Soelden, e attraverso i social (facebook e twitter) ha condiviso le emozioni e le aspettative della sua estate di "Girl on fire", come il titolo della canzone preferita, di Alicia Keys, suo idolo musicale.
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