24 marzo 2012 - sabato 24th March / Saturday visioni del post - 5
Il Torino gioca a tennis e va ancora in fuga
Cadono Pescara e a sorpresa Verona
Risultati delle partite di serie B (Vicenza - Padova /lunedì)
Sassuolo - Empoli 1 - 0
Bari - Juve Stabia 0 - 0
Cittadella - Sampdoria 1 - 2
Livorno - Modena 2 - 2
Torino - Gubbio 6 - 0
Ascoli - Pescara 3 - 0
Brescia _ Grosseto 3 - 1
Crotone - Albinoleffe 5 - 2
Nocerina - Verona 3 - 1
Varese - Reggina 2 - 0
Classifica
TORINO 66 // Pescara, Sassuolo 62 // Verona 60 // Varese 52 //
Padova 50 // Brescia 49 // Sampdoria 48 // Reggina 46 // Bari 42 //
Grosseto 41 // Juve Stabia 40 // Cittadella 38 // Modena 37 //
Livorno 35 // Crotone 34 // Empoli 31 // Vicenza, Ascoli 29 //
Gubbio 27 // Nocerina, Albinoleffe 25
Cronache e commenti / foto (da La Gazzetta dello Sport.it) con 2 video
TORINO-GUBBIO 6-0 — La regola granata non si smentisce nemmeno stavolta: quando segna Bianchi il Toro vince. Il capitano si sblocca in casa dopo un girone intero (l’ultimo gol al Comunale l’aveva realizzato il 15 ottobre contro la Juve Stabia), fa il bis nella ripresa e il Gubbio va pesantemente al tappeto: finisce 6-0, con doppietta anche di Antenucci e reti di Surraco e Pasquato. Il primo gol di Bianchi arriva al 40’ del primo tempo, al termine di una azione confusa ma lottata del centravanti che è il più lesto a toccare in rete dopo la respinta del palo. Fra i granata rientra sei mesi dopo l’infortunio al ginocchio Stefano Guberti: gioca – e molto bene – dall’inizio per 55 minuti, e si candida a diventare l’uomo in più in vista del finale di stagione. In avvio di ripresa, passano 50 secondi ed è proprio Guberti ad inventare l’assist giusto: in mezzo all’area c’è Antenucci che ringrazia e spedisce alle spalle dell’incolpevole Donnarumma. Da quel momento il Gubbio si scioglie e il Toro entra come una lama nel burro, segna anche Surraco, fino all’apice di Pasquato che nell’arco di un minuto debutta e zittisce con il gol i contestatori della curva Maratona che non gli perdonano il passato bianconero. Ma quel che più conta si legge in classifica, visto che i tre punti servono al Toro per creare il solco: +4 da Pescara e Sassuolo, la serie A è più vicina. (Fabrizio Turco)
Nocerina - Verona 3 - 1 Un Verona sottotono si fa sorprendere da una grintosa Nocerina che disputa, forse, la migliore prestazione stagionale e conquista una vittoria fondamentale nella corsa per la salvezza. Il match preceduto alla vigilia da non poche polemiche, per la rivalità tra le due tifoserie, si è rivelato corretto, anche sugli spalti. Gran bel primo tempo giocato a ritmi veloci, nonostante il primo caldo le squadre si sono date battaglia sin dall’inizio. Avvio bruciante della Nocerina che sorprende il Verona per ben due volte: al 4’ Figliomeni impatta di piede su corner di Negro e batte Rafael, al 15’ su millimetrico lancio di Bruno, Negro s’invola e sigla il 2-0. Il Verona è una grande squadra, barcolla ma non cade, piano piano riconquista metri e al 34’ con Gomez riduce le distanze. I rossoneri sembrano accusare il colpo ma tengono fino alla fine. La ripresa vede gli scaligeri proiettati in avanti alla ricerca del pareggio, i padroni di casa tengono bene, chiudendo ogni varco ed anzi trovano, al 18’, addirittura la terza rete. Un incursione di Catania viene fermata fallosamente da Ceccarelli con una gomitata, l’arbitro senza indugiare assegna il penalty che Merino trasforma. Il Verona prova a reagire, Mandorlini prova a cambiare le carte in tavola inserendo prima Berrettoni e poi Bjelanovic ma gli attacchi sono confusionari e la difesa molossa ha buon gioco. Finisce con la Nocerina in trionfo e con tre punti preziosi in classifica, per il Verona, invece, ci sarà molto da lavorare se vuole aspirare alla promozione. (Roberto Errante)
ASCOLI - PESCARA 3 - 0— Crolla il Pescara ad Ascol sotto i colpi di Papa Waigo, autore di una doppietta. La squadra di Zeman protesta per il primo gol del bianconero viziato da una posizione irregolare, ma nel complesso è stata protagonista di una brutta prestazione che non può trovare nell’eventuale errore arbitrale un valido alibi alla sconfitta per 3-0. I tre punti sono una enorme boccata d’ossigeno per l’Ascoli che, nonostante i 7 punti di penalizzazione, è sempre più in corsa per la salvezza. Non c’è Immobile nel Pescara, privo anche dello squalificato Verratti. Nell’Ascoli assenti gli squalificati Pederzoli, Ciofani e l’infortunato Vitiello. Primo tempo scoppiettante soprattutto per merito dell’Ascoli che chiude la frazione in vantaggio per 2-0 fra le proteste dei pescaresi che si lamentano soprattutto per l’azione del vantaggio bianconero. E’ il 22’ quando Sbaffo lancia in verticale Soncin che scatta sulla linea dei difensori pescaresi, si invola verso Anania, allarga per Papa Waigo che insacca. Le vibrate proteste biancazzurre portano all’espulsione dalla panchina di Gessa. Reagisce il Pescara che riesce però a costruire solo una mischia in area ascolana al 25’ con Andekovic che anticipa Balzano. Al 28’ Guarna para in due tempi un tiro di Insigne limitato dal costante raddoppio di marcatura previsto per lui da mister Silva. Il raddoppio ascolano giunge al 31’. Scatta in posizione regolare Sbaffo che va solo verso la porta avversaria, scarta a destra Anania e centra il palo; la palla sbatte però sull’accorrente difensore pescarese Zanon e finisce in rete. Il Pescara è stordito ed è anzi l’Ascoli a mancare il terzo gol con Soncin al 37’. Alla ripresa Zeman mette dentro Bocchetti per Balzano. L’Ascoli mantiene inizialmente il pallino del gioco, ma il Pescara prova a crescere. Al 10’ Nielsen chiama alla parata di pugno Guarna. Altro cambio per gli ospiti con Kone al 14’ in campo per Togni. Ci prova al 21’ Nielsen con un destro dal limute, Guarna ancora pronto. Il danese ci riprova al 35’ con un tiro che coglie il palo esterno e termina sul fondo. Gli abruzzesi non pungono. Lo fa invece ancora l’Ascoli con Papa Waigo che al 41’ si presente di nuovo davanti a Anania e lo batte per il 3-0 finale. A fine gara Zeman in silenzio stampa per protesta: non parlerà "finchè non verranno rispettate regole in campo". (Peppe Ercoli)
Sbaffo (Ascoli) esulta dopo il 2 - 0
VARESE-REGGINA 2-0— Il Varese batte la Reggina e torna al successo in casa, che mancava dal 2 marzo. Il 2-0 firmato da Gianvito Plasmati, alla prima uscita da titolare, permette ai biancorossi di volare al quinto posto, in attesa del posticipo di lunedì sera quando il Padova, staccato di due punti ma con una partita in meno, tenterà di riprenderselo sul campo del Vicenza. La festa per i 102 anni del club lombardo, compiuti giovedì scorso, è così servita mentre la Reggina deve arrendersi alla legge del Franco Ossola dove i calabresi sono riusciti a cogliere un solo pareggio nei sei precedenti andati in scena. Il destino della gara si è deciso in avvio, quando è salito in cattedra Plasmati. L’attaccante ha fatto valere la propria prestanza fisica con la difesa ospite battuta, in fotocopia, due volte nell’arco di dieci minuti. Al 7’ Kurtic ha pennellato da destra il perfetto assist per la testa di Plasmati, preciso nel battere Zandrini, e al 17’ l’inzuccata vincente della punta, che ha rubato il tempo ad Angella, è scaturita in seguito a un lancio di Cacciatore. La squadra di Gregucci ha tentato di reagire subito, cogliendo la traversa con un gran tiro di Emerson su punizione e con il successivo colpo i testa di Armellino, fermato dall’attento Bressan (19’). Ma gli uomini di Maran, che ha perso al 25’ del primo tempo Kurtic, per il riacutizzarsi della pubalgia, non hanno corso altri rischi. Anzi, al 41’ della ripresa è stato annullato un gol a Granoche, in fuorigioco dopo una pericolosa conclusione di Nadarevic. Prima della partita c’è stata qualche schermaglia fra le tifoserie: un sostenitore della Reggina è stato ferito alla testa e due supporter varesini sono stati fermati. (Filippo Brusa)
Plasmati (Varese) segna due volte di testa / eccone una
Commento (di Lucianone)
Tre squadre della zona calda (pericolo rosso da retrocessione)
si sono confrontate con tre cosiddette "grandi", quindi da pro-
mozione o diretta o playoff, e mentre due hanno dimostrato che
possono benissimo giocarsela alla pari, soprattutto quando sono
sostenute dal calore del proprio pubblico, l'altra (Gubbio) rivela
ancora problemi seri di inferiorità (solo complessi di...?) allorchè
deve affrontare qualche "Titanic" (Torino che inizia pure per T,
è un caso? No, perchè anche i Titanic prima o poi sbattono contro...
come capita al Toro) fuori dal proprio recinto.
<Invece Ascoli e Nocerina rivelano gran carattere e orgoglio nel
sistemare e addomesticare con tre "papine" due corazzate come
Pescara e Verona che quando devono avvicinarsi a porti sconosciu-
ti fanno fatica a mantenere la rotta e inoltre imbarcano una bella
quantità d'acqua (difesa dove sei? Appunto in trasferta...) e così sa-
rà meglio attraccare e riposarsi quel tanto che basta.
Brava la squadra lombarda-Varese a far capire a una del Sud chi
è la più in gamba a casa propria e proseguire con l'andatura che
già aveva mostrato in Lega Pro. Complimenti, per ora!
Lucianone
Il Torino gioca a tennis e va ancora in fuga
Cadono Pescara e a sorpresa Verona
Serie B, 32ªa giornata: i granata schiantano 6-0 il Gubbio e allungano sugli abruzzesi, sconfitti ad Ascoli e in silenzio stampa contro le decisioni arbitrali. Male i gialloblù a Nocera Inferiore: in zona playoff importanti successi per Varese, Brescia e Sampdoria
Nella 32/a giornata del campionato di Serie B il Torino allunga in classifica. Schianta 6-0 il Gubbio (doppiette di Bianchi e Antenucci), mentre sia il Verona che il Pescara cadono, rispettivamente a Nocera e ad Ascoli. Il vantaggio dei granata sugli abruzzesi e sul Sassuolo è ora di 4 punti. Importanti vittorie per Varese, Brescia e Sampdoria.
Risultati delle partite di serie B (Vicenza - Padova /lunedì)
Sassuolo - Empoli 1 - 0
Bari - Juve Stabia 0 - 0
Cittadella - Sampdoria 1 - 2
Livorno - Modena 2 - 2
Torino - Gubbio 6 - 0
Ascoli - Pescara 3 - 0
Brescia _ Grosseto 3 - 1
Crotone - Albinoleffe 5 - 2
Nocerina - Verona 3 - 1
Varese - Reggina 2 - 0
Classifica
TORINO 66 // Pescara, Sassuolo 62 // Verona 60 // Varese 52 //
Padova 50 // Brescia 49 // Sampdoria 48 // Reggina 46 // Bari 42 //
Grosseto 41 // Juve Stabia 40 // Cittadella 38 // Modena 37 //
Livorno 35 // Crotone 34 // Empoli 31 // Vicenza, Ascoli 29 //
Gubbio 27 // Nocerina, Albinoleffe 25
Cronache e commenti / foto (da La Gazzetta dello Sport.it) con 2 video
TORINO-GUBBIO 6-0 — La regola granata non si smentisce nemmeno stavolta: quando segna Bianchi il Toro vince. Il capitano si sblocca in casa dopo un girone intero (l’ultimo gol al Comunale l’aveva realizzato il 15 ottobre contro la Juve Stabia), fa il bis nella ripresa e il Gubbio va pesantemente al tappeto: finisce 6-0, con doppietta anche di Antenucci e reti di Surraco e Pasquato. Il primo gol di Bianchi arriva al 40’ del primo tempo, al termine di una azione confusa ma lottata del centravanti che è il più lesto a toccare in rete dopo la respinta del palo. Fra i granata rientra sei mesi dopo l’infortunio al ginocchio Stefano Guberti: gioca – e molto bene – dall’inizio per 55 minuti, e si candida a diventare l’uomo in più in vista del finale di stagione. In avvio di ripresa, passano 50 secondi ed è proprio Guberti ad inventare l’assist giusto: in mezzo all’area c’è Antenucci che ringrazia e spedisce alle spalle dell’incolpevole Donnarumma. Da quel momento il Gubbio si scioglie e il Toro entra come una lama nel burro, segna anche Surraco, fino all’apice di Pasquato che nell’arco di un minuto debutta e zittisce con il gol i contestatori della curva Maratona che non gli perdonano il passato bianconero. Ma quel che più conta si legge in classifica, visto che i tre punti servono al Toro per creare il solco: +4 da Pescara e Sassuolo, la serie A è più vicina. (Fabrizio Turco)
Nocerina - Verona 3 - 1 Un Verona sottotono si fa sorprendere da una grintosa Nocerina che disputa, forse, la migliore prestazione stagionale e conquista una vittoria fondamentale nella corsa per la salvezza. Il match preceduto alla vigilia da non poche polemiche, per la rivalità tra le due tifoserie, si è rivelato corretto, anche sugli spalti. Gran bel primo tempo giocato a ritmi veloci, nonostante il primo caldo le squadre si sono date battaglia sin dall’inizio. Avvio bruciante della Nocerina che sorprende il Verona per ben due volte: al 4’ Figliomeni impatta di piede su corner di Negro e batte Rafael, al 15’ su millimetrico lancio di Bruno, Negro s’invola e sigla il 2-0. Il Verona è una grande squadra, barcolla ma non cade, piano piano riconquista metri e al 34’ con Gomez riduce le distanze. I rossoneri sembrano accusare il colpo ma tengono fino alla fine. La ripresa vede gli scaligeri proiettati in avanti alla ricerca del pareggio, i padroni di casa tengono bene, chiudendo ogni varco ed anzi trovano, al 18’, addirittura la terza rete. Un incursione di Catania viene fermata fallosamente da Ceccarelli con una gomitata, l’arbitro senza indugiare assegna il penalty che Merino trasforma. Il Verona prova a reagire, Mandorlini prova a cambiare le carte in tavola inserendo prima Berrettoni e poi Bjelanovic ma gli attacchi sono confusionari e la difesa molossa ha buon gioco. Finisce con la Nocerina in trionfo e con tre punti preziosi in classifica, per il Verona, invece, ci sarà molto da lavorare se vuole aspirare alla promozione. (Roberto Errante)
Sbaffo (Ascoli) esulta dopo il 2 - 0
VARESE-REGGINA 2-0— Il Varese batte la Reggina e torna al successo in casa, che mancava dal 2 marzo. Il 2-0 firmato da Gianvito Plasmati, alla prima uscita da titolare, permette ai biancorossi di volare al quinto posto, in attesa del posticipo di lunedì sera quando il Padova, staccato di due punti ma con una partita in meno, tenterà di riprenderselo sul campo del Vicenza. La festa per i 102 anni del club lombardo, compiuti giovedì scorso, è così servita mentre la Reggina deve arrendersi alla legge del Franco Ossola dove i calabresi sono riusciti a cogliere un solo pareggio nei sei precedenti andati in scena. Il destino della gara si è deciso in avvio, quando è salito in cattedra Plasmati. L’attaccante ha fatto valere la propria prestanza fisica con la difesa ospite battuta, in fotocopia, due volte nell’arco di dieci minuti. Al 7’ Kurtic ha pennellato da destra il perfetto assist per la testa di Plasmati, preciso nel battere Zandrini, e al 17’ l’inzuccata vincente della punta, che ha rubato il tempo ad Angella, è scaturita in seguito a un lancio di Cacciatore. La squadra di Gregucci ha tentato di reagire subito, cogliendo la traversa con un gran tiro di Emerson su punizione e con il successivo colpo i testa di Armellino, fermato dall’attento Bressan (19’). Ma gli uomini di Maran, che ha perso al 25’ del primo tempo Kurtic, per il riacutizzarsi della pubalgia, non hanno corso altri rischi. Anzi, al 41’ della ripresa è stato annullato un gol a Granoche, in fuorigioco dopo una pericolosa conclusione di Nadarevic. Prima della partita c’è stata qualche schermaglia fra le tifoserie: un sostenitore della Reggina è stato ferito alla testa e due supporter varesini sono stati fermati. (Filippo Brusa)
Commento (di Lucianone)
Tre squadre della zona calda (pericolo rosso da retrocessione)
si sono confrontate con tre cosiddette "grandi", quindi da pro-
mozione o diretta o playoff, e mentre due hanno dimostrato che
possono benissimo giocarsela alla pari, soprattutto quando sono
sostenute dal calore del proprio pubblico, l'altra (Gubbio) rivela
ancora problemi seri di inferiorità (solo complessi di...?) allorchè
deve affrontare qualche "Titanic" (Torino che inizia pure per T,
è un caso? No, perchè anche i Titanic prima o poi sbattono contro...
come capita al Toro) fuori dal proprio recinto.
<Invece Ascoli e Nocerina rivelano gran carattere e orgoglio nel
sistemare e addomesticare con tre "papine" due corazzate come
Pescara e Verona che quando devono avvicinarsi a porti sconosciu-
ti fanno fatica a mantenere la rotta e inoltre imbarcano una bella
quantità d'acqua (difesa dove sei? Appunto in trasferta...) e così sa-
rà meglio attraccare e riposarsi quel tanto che basta.
Brava la squadra lombarda-Varese a far capire a una del Sud chi
è la più in gamba a casa propria e proseguire con l'andatura che
già aveva mostrato in Lega Pro. Complimenti, per ora!
Lucianone