venerdì 5 ottobre 2012

Politica / Esteri - Stati Uniti: la corsa alla Casa Bianca

5 ottobre 2012 - venerdì   -   5th October / Friday      visioni post  -  5

La prima sfida televisiva per la corsa alla Casa Bianca
 è stata vinta da Mitt Romney
(che risale nei sondaggi di 2 punti) 

Il duello in diretta tv:
Obama non convince - Romney fa il moderato
con grinta e lo mette ko - Il repubblicano spiazza
il presidente e risale subito nei sondaggi

Le frasi di Obama   >>>>>>>

Sul Deficit
"Romney vuole tagliare 5.000 miliardi di tasse aggiungendone
2.000 in spese militari: l'unicomodo è scaricando i costi sul ceto
medio".
E' stato poco incisivo e solo dopo ha trovato la frase
giusta: 'Per fare il Presidente serve dire la verità

Sulle Tasse
"Per Romney ci sono miliardari che finiscono nella sua
definizione di piccoli imprenditori. Per lui Donald Trump
 è un piccolo imprenditore".
E' stato troppo fair.play - Obama non ha accennato
all'elusione fiscale di Romney che paga solo il 14%
di tasse contro il 35% del ceto medio

Sul Lavoro
"Ho ereditato la crisi più grave dalla Grande Depressione,
eppure ho recuoerato 5 milioni di posti di lavoro e salvato
l'industria dell'auto".
E'  stato  un  passaggio  cruciale, che  può   aiutare  il
Presidente in Ohio, Stato in bilico con forte  presenza
dell'industria di auto

Sulla Sanità 
"Romney trasformerà il Medicare in voucher da spendere
prdesso le assicurazioni private. Molti anziani faranno la
fine di mia nonna".
Vantaggio al Presidente - vantaggio prezioso in Florida
vista l'alta presenza di pensionati. Raro passaggio in cui
ha evocato una vicenda umana personale.

Le frasi di Romney   >>>>>>>

Deficit
"Presidente, ha promesso di dimezzare il deficit, ma lo
ha raddoppiato. io non spenderò soldi che dobbiamo
chiedere in prestito alla Cina".
Efficace e convincente - perchè il debito pubblico è la
seconda emergenza  per gli americani dopo la disoccu-
pazione.

Tasse
"Ridurre le tasse alle imprese vuol dire creare occupazione.
Obama le vuole aumentare. Io non ridurrò le tasse  sui ric-
chi ma sul ceto medio".
Promessa rischiosa - ma funziona sempre, la promessa di
ridurre il prelievo fiscale; Bush iniziò così a rovinare il
bilancio in pareggio di Clinton.

Lavoro
"Abbiamo 23 milioni di disoccupati, 47 miulioni ricevono
buoni-pasto dall'assistenza pubblica. Io creerò 12 milioni
di posti di lavoro".
Affondo efficace -  la situazione economica attuale è il tallone
d'Achille di Obama, quindi attacco efficace.

Energia
"Raddoppierò i permessi di trivellazione sui terreni demaniali.
Amo anche il carbone. Obama ha sprecato miliardi in sussidi
ad aziende green".
Con i petrolieri - il fatto che queste siano le posizioni della
lobby petrolifera non le rende impopolari negli Stati Uniti.

LE  PAGELLE  di...
Lavoro         (Michael Spence)    6,5 > Obama      6,5 > Romney
Nessuno dei due ha spiegato bene cosa intende fare contro la 
disoccupazione. La ricetta di Romney è di sostituire con qual-
cos'altro (ma con cosa non l'ha detto) la riforma sanitaria, e
quella di Obama di continuare con il risanamento finanziario.
Entrambi hanno cercato di dimostrare che vogliono creare le
condizioni di solidità per politiche di sviluppo. Ma non hanno
affatto convinto.  Anche la spending review sulle spese gover-
native (non sulla difesa, ha specificato Romney)  è confusa.
Tasse             (Robert Engle)      7 > Obama      5,5 > Romney
Dietro l'exploit di Romney c'è pochissimo, direi nulla. Sui
contenuti siamo a zero.   Sulle tasse  ha compiuto un passo
verso la middle class, ma insieme al suo maxi.piano da 5 mi-
liardi di tagli ha confermato il pareggio di bilancio come
obiettivo senza spiegare come sarà raggiunto.
       

Continua...to be continued...

Ultime notizie - Italia e Mondo / con commenti e video

5 ottobre 2012 - venerdì          5th October / Friday         visualizzazioni - 34. 303
                                                                                             visioni post  -  11
Economia  -  Italia
Fisco: raddoppiato in cinque anni
il recupero delle somme evase

Nel 2011 scovati trenta miliardi sottratti all’erario: positivo il 95
per centro dei controlli eseguiti
Con il contrasto all’evasione nel 2011 sono stati recuperati 12,7 miliardi (sia attraverso iscrizioni a ruolo di tributi definitivamente accertati sia attraverso l’adempimento spontaneo dei contribuenti). Si tratta di un incremento del 15,5% rispetto all’anno precedente (11 mld). Ma se si considerano gli ultimi cinque anni il recupero delle somme evase risulta «sostanzialmente raddoppiato». Nel 2007 il recupero era stato di 6,4 miliardi Lo scrive il Tesoro in una relazione al Parlamento.  

I controlli fiscali - sempre secondo i dati forniti al Parlamento - non sbagliano un colpo. Sono positivi al 100% (in media al 95%). Quelli più precisi sono gli “Accertamenti di atti e dichiarazioni soggetti a registrazione” (100%). I meno “mirati” gli ”Accertamenti parziali automatizzati”, comunque al 91%.  
Il numero degli accertamenti fiscali è rimasto più o meno invariato nel 2011 (756.186 controlli) ma è aumentata la maggior imposta accertata: 30,8 miliardi, cioè il 9,3% in più. Merito anche dell’ «elevato livello di positività dei controlli eseguiti, pari al 95% del totale». 

Cronache del giorno  -  Italia
Studenti in piazza da Milano a Palermo. Alta tensione e tafferugli con la polizia. Quindici fermati e cinque feriti a Torino
Esplode la protesta contro i tagli
e contro il Ddl Profumo.

Manifestazioni da Nord a Sud Traffico in tilt nella capitale per diversi cortei che sfilano in centro
A porta Portese “Trascinati e picchiati dalle forze dell’ordine”
Scontri e tensione con le forze dell’ordine, traffico in tilt nei centri cittadini da Palermo a Milano. Sono ripartite stamane le proteste degli studenti, le prime del nuovo anno scolastico. Gli studenti medi si sono riuniti contro il Ddl Profumo, la crisi e i tagli che coinvolgono anche l’istruzione. Ma anche contro la casta politica, e a Milano slogan e striscioni prendono di mira pure le banche. A Torino episodi di scontri con le forze dell’ordine 
Cinque studenti sono rimasti feriti o contusi. La polizia ha fermato 15 manifestanti, tra cui gli stessi contusi per identificarli. A Roma scontri a Porta Portese e blitz anti- Monti sull’altare della Patria, a Milano cariche davanti alla Regione, a Palermo rogo di tessere elettorali. Nella capitale gli studenti protestano dicendo che le forze dell’ordine li hanno  
trascinati per terra, picchiati e minacciati con un manganello puntato alla gola. A denunciare quanto accaduto questa mattina durante i tafferugli con le forze dell’ordine a Porta Portese sono gli stessi studenti che stanno ancora manifestando nella capitale. Sempre a Roma il traffico in centro è andato in tilt : gli studenti si sono concentrati davanti alle proprie scuole e di qui hanno raggiunto il punto di incontro, in alcuni casi anche con cortei spontanei, per poi dirigersi verso il Miur.
Scontri a Torino, 5 feriti e 15 fermati  
Momenti di tensione fra studenti e forze dell’ordine in centro a Torino. Cinque studenti sono rimasti contusi nel corso dell’azione di dispersione del corteo in via XX Settembre. Per uno di loro, che ha riportato una ferita lacero-contusa alla testa, è stato necessario l’intervento dell’ambulanza. La polizia ha fermato 15 manifestanti, tra cui gli stessi contusi,per identificarli. D opo il lancio di uova e di vernice, bottiglie e bastoni all’indirizzo delle forze dell’ordine che stavano presidiando via Bertola impedendo il passaggio del corteo che poco prima era stato deviato dal percorso comunicato, gli agenti hanno risposto con alcune di cariche, a seguito delle quali i manifestanti si sono sparpagliati nelle vie limitrofe. Poi un gruppo di studenti si è radunato sotto Palazzo Civico con slogan contro il sindaco Fassino e a protezione del Comune le forze dell’ordine.  
Fumogeni, cariche e volantini a Milano  
Corteo a Milano contro «il progetto di privatizzazione e la politica dell’istruzione pubblica del Governo». Lo slogan della manifestazione è: «No ddl Profumo, fuori banche e aziende dalle scuole, saperi per tutti, privilegi per nessuno». Momenti di tensione a Milano quando un troncone del corteo degli studenti milanesi si è diretto verso la sede della Regione Lombardia. All’altezza di Melchiorre Gioia, i manifestanti che avevano in testa i caschi hanno iniziato a lanciare alcune uova, sassi, e fumogeni e poi hanno cercato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine per arrivare al nuovo palazzo della Lombardia. A questo punto è partita la carica di alleggerimento. Il corteo si è poi diretto verso viale Tunisia. 
Sempre a MIlano alcuni fumogeni sono stati lanciati di fronte alla Sede Siae, e scritte e volantini sono stati apposti sulle vetrine di una banca durante il corteo degli studenti delle scuole superiori e delle Università a Milano, indetto contro «il progetto di privatizzazione e la politica dell’istruzione pubblica del Governo». Il corteo è partito poco prima delle 10 da Largo Cairoli diretto verso il centro della città: lo slogan, ripreso anche dal volantino affisso dappertutto, è «No ddl Profumo, fuori banche e aziende dalle scuole, saperi per tutti, privilegi per nessuno». L’iniziativa - alla quale stanno prendendo parte secondo gli organizzatori oltre 500 giovani - è del coordinamento dei collettivi studenteschi. I ragazzi sono prima andati di fronte alla sede Siae, la società per i diritti d’autore, poi all’angolo con via Mercato, hanno riempito di scritte e volantini l’agenzia Intesa Sanpaolo. L’intera zona è stata isolata dalle forze dell’ordine: si è visto passare più volte anche un elicottero per controllare la situazione. Di conseguenza in parti del centro di Milano il traffico è andato in tilt.. 

Roma paralizzata dai cortei, “Monti Vampiro” sull’Altare della Patria  
Momenti di alta tensione a Porta Portese dove centinaia di studenti dei licei romani hanno cercato di sfondare un cordone della polizia che bloccava via Portuense. Gli agenti di polizia hanno difeso il presidio rispondendo all’attacco degli studenti. Blitz degli studenti del Blocco studentesco da un balcone sovrastante l’altare della Patria a Roma. Una gigantografia di Monti in `versione vampiro´ con la scritta «baroni» è stata esposta dai ragazzi su uno striscione calato dal tetto al di sopra delle colonne dell’altare, da un balcone del museo Vittoriano che affaccia su piazza Venezia. 
A Roma diversi cortei di studenti dei licei sono sfilati in alcune vie della capitale per raggiungere Porta San Paolo, e poi il Ministero dell’Istruzione. Numerose sono le scuole che hanno partecipato alle assemblee di costruzione di questo corteo e che si sono ritrovati in piazza: Virgilio, Visconti, Colonna, Morgagni, Kennedy, Manara, Newton, Cavour. Gli studenti, che stanno protestando «contro crisi e austerità», si sono mossi in gruppi creando disagi al traffico in via della Conciliazione, viale Trastevere, Lungotevere Ripa, piazza Belli e piazzale dei Partigiani. Cortei dalle scuole di Monteverde, Prati e dal liceo Virgilio. «Le linee bus 23, 280 e 125 - informa l’Agenzia per la Mobilità di Roma - sono rallentate a causa del corteo degli studenti in corso sul Lungotevere Ripa. Gli studenti si dirigono al momento a Porta San Paolo Piramide Cestia». La Polizia locale di Roma Capitale sta intervenendo nelle diverse zone: sul posto sono state inviate per ora 22 pattuglie. 

Palermo  
Un lungo serpentone formato dagli studenti di gran parte degli istituti superiori palermitani ha attraversato la città. Durante tutto il corteo cori e cartelli contro il governo Monti. «Siete bravi solo a tagliare»; «la riforma fatela davvero libri di testo a costo zero» alcuni degli slogan più gettonati. Ma la sorpresa arriva a conclusione della manifestazione, davanti la sede della presidenza della regione, quando tra l’applauso dei migliaia di studenti sono state bruciate un centinaio di tessere elettorali sotto lo striscione «nessuna fiducia nella casta». 
«È Il nostro modo di dire la nostra sulle elezioni regionali - dichiara Bianca Giammanco, studentessa del liceo Umberto I ed esponente del Coordinamento studenti Medi - ennesima vuota passerella di politici che andrà a riscaldare le poltrone del parlamento regionale senza produrre altro che tagli per il mondo della formazione e sacrifici per i più deboli, mentre per loro aumenteranno sempre privilegi e vitalizi». 
«Molti di noi - continua Giammanco - quest’anno per la prima volta saranno chiamati ad esprimere un voto per le elezioni siciliane . Ecco allora il nostro modo di fare capire che se ne devono andare tutti a casa perché la crisi hanno contribuito a crearla loro politici di tutti i colori. Bisogna rimettere al centro la scuola e invitiamo non solo gli studenti che lo hanno fatto oggi ma tutti i siciliani a scendere in piazza per bloccare l’austerità e le politiche di rigore». 
                Scontri nel corteo di Torino: poliziotto che carica e manganella
                                                                         uno studente
                                   
Proteste, tafferugli e disagi al traffico: «La scuola è nostra». Fumogeni e cariche a Milano. A Roma blitz all’Altare della Patria. Sotto la Mole scattano i fermi. Nel mirino dei collettivi in primo luogo i tagli e le banche
Foto: nelle città / Video  (lo Stato manda i poliziotti a caricare chi protesta:
                                                                 questa non è più democrazia!)
Commento di Lucianone
Era già accaduto alcuni mesi fa (in estate credo, cercherò data e notizia precise)
che i poliziotti caricassero in modo selvaggio manifestanti sardi sbarcati a Roma
dal traghetto, e poi fatti rispedire sempre in modo 'selvaggio' cioè violento, ai lo-
ro paesi e alla loro isola, senza che nessuno (Stato e di conseguenza politici) pren-
dessero in considerazione le loro rivendicazioni-proteste. Oggi a Torino, come in 
tante altre città italiane le proteste (senza presenza di blac block o di frange vio-
lente) degli studenti dei diversi gradi di istituto sono stati caricati in modo barba-
ro-selvaggio, sono cioè stati pestati a sangue. Sono chiare/inequivocabili le imma
gini sui videi di youReporter- Guardatele" E chiedetevi se nella Totino del sinda-
co Fassino esiste la parola "libertà di manifestare", "libertà di contestare", "li
bertà di far sentire il proprio dissenso" su un sistema politico italiano fallito, su
una classe dirigente corrotta, al tramonto, ma che non vuol mollare, ma continua-
a mangiare, a truffare, a mandare questo Paese in rovina.

Esteri  -  CUBA      
Arrestata Yoani Sanchez, la blogger che sfida il castrismo
L’attivista in manette insieme al marito per aver cercato di partecipare all’udienza contro lo spagnolo Carromero, accusato della morte di Payà, l’oppositore scomparso in un incidente d’auto nel luglio scorso.
La blogger fermata a Bayamo insieme al marito Reinaldo  Escobar per aver cercato
di assistere al processo contro lo spagnolo Ángel Carromero Poi trasferiti all’Avana.
In manette anche Fariñas, che poi è stato rilasciato.

Gli ultimi tweet  
Gli ultimi tweet postati da Yoani Sanchez sulla sua pagina raccontano il viaggio dall’Avana verso Bayamo, includendo la notizia dell’arresto di Guillermo Farinas, un altro dei volti più noti dell’opposizione al governo dell’isola. 
«Mi informano che Farinas è stato arrestato. Non ho altri dettagli. La copertura dei cellulari sulla strada è pessima», poco prima del suo tweet finale (segnato come trasmesso oltre 18 ore fa) nel quale Sanchez osservava, includendo una foto, i «chilometri e chilometri di marabu», una pianta invasiva considerata una piaga a Cuba, che vedeva dal suo finestrino. 
«Verso est, la situazione epidemiologica si deteriora, Poliziotti ci fermano a Camaguey per fumigare la macchina», racconta la blogger e tre ore dopo aggiunge «ci fermano un’altra volta per fumigare la macchina. Chiedo al poliziotto se è per il dengue e non mi risponde». 

Società  -  Usa
Disoccupati ai minimi da 4 anni

Romney attacca: non è vera ripresa - E il vantaggio di Obama
scende di 2 punti
Il calo della disoccupazione, secondo gli osservatori, è stato favorito dall’ottimismo che ha seguito il lancio di un nuovo piano di acquisto di bond da parte della Federal Reserve criticato dai repubblicani.
Commento di Lucianone  - 
Riguardo alla debacle di Obama nel duello tv con Romney, l'impressione è
che il presidente abbia perso lo smalto, la carica e probabilmente una parte
di motivazioni che lo avevano reso molto forte e poi vincente durante la pre-
parazione del suo primo mandato. Alla fiacchezza di Obama ha fatto da con-
trappeso lo stile pià sicuro, deciso di Romney che ha senz'altro avuto un ap-
poggio più concreto anche dalla moglie e dai grandi capitali finanziari che 
lo vogliono al potere negli Usa e lui sente come non mai questi decisi appoggi.
(Leggere e vedere ulteriori commenti e informazioni
nel prossimo post  su  'Politica - Esteri /  Usa: la corsa alla Casa Bianca')

 Lucianone