domenica 11 aprile 2021

Riflessioni ulteriori - Le parole: Imprevedibilità e Caos

 11 aprile '21 - domenica                            11th April / Sunday                         visione post - 7

Riflessioni ulteriori / della domenica

di Luciano Finesso
"La catastrofe sarà innescata da un evento imprevedibile (...). Quel che solo pochi scorgevano
sarà d'un tratto evidente ai più: l'economia organizzata in vista dello 'star meglio' è il principa-
le ostacolo allo 'star bene' ".  (Ivan Illich, Convivialità)

Imprevedibilità, paura poi tramutata in terrore, collasso dell'economia e caos a tutti i livelli.
Sono state queste le tappe che dall'inizio, più o meno dell'anno scorso hanno contrassegnato
lo sviluppo sempre più selvaggio e a certi livelli imperscrutabile di questo coronavirus tramu-
tatosi in fretta, dalla Cina in poi, in epidemia e poi pandemia vera e propria.
A un tratto dal dicembre '19, quando apparve per la prima volta nell'immenso continente asia-
tico, tutto fu imprevedibile, anche se più di qualcuno in anni passati anche recenti l'aveva pre-
visto o perlomeno paventato.
Continua...
to be continued...

Società / commenti - Sui vaccini, e il caso AstraZeneca

 11 aprile '21 - domenica                          11th April / Sunday                         visione post - 8

(da la Repubblica - 20 marzo '21 - di Corrado Augias)

Alle origini della paura

AstraZeneca è dunque sicuro? Nel comunicato dell'Agenzia europea per i medicinali si legge:
"Il vaccino di AstraZeneca è sicuro ed efficace. I suoi benefici superano i rischi".  Dunque, i
rischi ci sono. Venticinque possibili casi, di cui 9 fatali, su 20 milioni di dosi iniettate in Eu-
ropa e Gran Bretagna. Statisticamente insignificanti, per crudele che una frase del genere pos-
sa suonare. Nelle confezioni di cardioaspirina, benemerito medicinale da banco di larghissimo
uso, è contenuto un foglietto illustrativo di 6 pagine in corpo 5.  Leggo: "Aspetti sul sistema
nervoso. A dosi elevate o prolungate possono comparire: sudorazione, mal di testa, confusio-
ne, emorragia cerebrale. Effetti sul tratto gastrointestinale superiore: esofagite, duodenite ero-
siva, gastrite erosiva, ulcera esofagea, perforazione". Eccetera. Nessun medicinale è privo di
rischi. La parola greca pharmakon, significa pianta curativa, ma anche droga o veleno.  Ciò
che cura può anche uccidere.  Allargo il tema: chiunque entri in autostrada per un sereno fi-
ne settimana in campagna con la propria famiglia e il cane che già uggiola di gioia, sa di ave-
re una minima possibilità di non arrivare alla meta; chiunque salga a bordo di un aereo idem.
Non si salva da possibili rischi nemmeno chi se ne sta a casa sua, sbrigando banali faccende
domestiche.  Nel corso del 2020, anche a causa della pandemia  e del confinamento, ci sono
stati più incidenti e infortuni tra le quattro mura domestiche che sulle strade. In pratica non
esiste un'attività umananè di quiete nè di moto, nè all'aperto nè al chiuso  che sia esente da 
rischi. Il primo rischio che ognuno deve affrontare è la vita stessa. 
I vaccini però sono un caso particolare perchè si basano su un paradosso.  Una medicina si
prende per curare un male; il vaccino invece si prende da sani per evitare che il male arrivi. 
Il soggetto da vaccinare non è un paziente, è una persona in salute e proprio la vaccinazio-
ne potrebbe provocargli disturbi, di gravità variabile. 
Già prima della pandemia il movimento no-vax si basava su questo timore alimentato dalla 
descrizione di effetti collaterali per lo più d'origine superstiziosa. Quando però ha circolato 
la notizia di eventi fatali probabilmente causati da un vaccino, si è diffusa  una paura diffi-
cilmente controllabile proprio perchè fondata su elementi irrazionali, anzi ignoti. L'associa-
zione mentale vaccino-morte è diventata, come si usa dire, virale prima ancora che si cono-
scessero i risultati delle autopsie sulle vittime.  Per una volta  è stata la Germania  la prima 
nazione europea a dare prova  di un'emotività largamente immotivata. Con effetto domino 
altri Paesi, tra i quali il nostro, l'hanno imitata. Il timore delle autorità è comprensibile. Nel-
la situazione data chi è al governo preferisce essere accusato di eccesso di cautela piuttosto
che di imprevidenza o inerzia. Resta però un dato di fondo. L'intera letteratura sulle epide-
mie, da Sofocle in poi, ha un dato in comune >: le pestilenze scatenano una paura difficile 
da controllare in quanto nasce dalla sensazione di un pericolo incombente tanto più  minac-
cioso in quanto invisibile, pronto a colpire alla cieca. Si può capire che in un individuo pri-
vo di sufficienti cognizioni scientifiche l'idea di farsi inoculare un male, anche se in forma 
attenuata per combattere un male più grande, possa provocare una reazione di rigetto.  
La paura nasconde gli immensi benefici che i vaccini hanno provocato nella salute di in-
tere collettività. Chi li teme, vede i possibili (rarissimi) effetti collaterali  trascurando il 
fatto che la loro diffusione ha fatto scomparire - almeno in questa parte del mondo - in- 
tere malattie di cui s'è perduto perfino il ricordo.

Lucianone